Vorrei dire una cosa ai fonici...

LittleApple 21-10-11 16.28
(continua)


Per quanto riguarda l'esterno, tutto è connesso a quanto ho detto poc'anzi. Soprattutto nei piccoli palchi, ovvero nelle situazioni amatoriali, piccole, da pub o da concertino. Le tastiere sono strumenti che vanno in linea, non hanno un proprio ampli o non sono acustiche. Dunque, la batteria farà il suo bel baccano, il basso col suo ampli farà vibrare il pavimento, il chitarrista spaccherà i timpani a tutti eccetto i suoi, perché è troppo cialtrone per capire che per sentirsi deve posizionare l'ampli più staccato da se stesso e inclinato verso la parte alta del busto. Morale della favola? Il piccolo salmone contro corrente va, e il tastierista non si sente, né sul palco, né fuori.

Pertanto, mi sento di dar ragione a Musico80. In ambienti di mediocrità è ridicolo pretendere un fonico da Grammy, poiché i musicisti saranno della stessa pasta, e cioè mediocri, privi di conoscenza e di competenza, di cultura musicale, di esperienza, e di qualità. Non mi riferisco a voi in particolare, ma dico che chi si accontenta di suonare per una birra è una persona dedita al divertimento e non alla professione, e di conseguenza non deve inalberarsi se le cose vengono fatte in modo poco professionale. La qualità si paga, ed è merce rara in tutti i campi.


Con questi messaggi non volevo criticare nessuno, ma invitare all'autocritica, a ragionare in modo diverso e più aperto alle possibilità che causano i problemi. I fonici sono sempre bistrattati, i musicisti sono insopportabili e pretenziosi, i fonici rispondono così con l'arroganza e la presunzione, avendo loro il coltello dalla parte del manico (leggasi chiavi del front of house), così si instaura un circolo vizioso di odio tra palco e fonica che dura da decenni ed andrà avanti per decenni, e ciò fa solo male alla musica.

Tengo a precisare che la prima critica che rivolgo va a me, perché c'è sempre spazio per migliorare.


Edited 21 Ott. 2011 14:32
anonimo 21-10-11 16.29
Non a caso esiste il fonico di palco. emo
LittleApple 21-10-11 16.34
Eh già, nelle piccole situazioni non c'è nemmeno il fonico, figurati se c'è il fonico di palco...

In presenza del fonico di palco il discorso non cambia, se non per una maggior facilità di comunicazione tra musicisti e fonico, ed è ancor più grave e pernicioso il fatto che non ci sia un buon suono sul palco.
Edmond 21-10-11 17.01
@ johnny81
FANCULO!!! emo

Non e' possibile che 9 serate su 10, dopo il concerto debba sempre sentirmi dire dalla gente "Complimenti! Peccato che la tastiera si sentiva poco, dovevi alzarti un po' di più"...... e sono consapevole che è stato il fonico ad abbassarmi durante il concerto perchè ad ogni 2 o 3 pezzi dovevo aumentare di 2 tacche il volume in quanto sparivo dai monitors, fino a quando poi non ho più avuto margine per alzarmi.

La cosa che mi fa rabbia è che a volte spendo ore ed ore a programmare i suoni sulle tastiere, ho speso soldi su soldi per comprarmi strumenti professionali, tempo sui forum per capire le differenze tra le varie macchine e poi il risultato è che se usassi una Casio da 200euro il risultato sarebbe uguale perchè tanto ci sarà sempre uno STR.... al mixer che mi tiene basso di volume!

Inoltre ieri sera ho suonato particolarmente bene, ho fatto assoli un po' più particolari del solito, mi sono divertito un sacco anche perchè il locale era pieno di gente e apprezzavano la nostra musica battendo le mani e a volte ballando sui pezzi rock n' roll... c'erano anche 2 o 3 telecamere... era tutto perfetto ma poi sono stato "smontato" non appena più di una persona mi ha detto che le tastiere non si sentivano emo

Scusate lo sfogo ma penso che solo qui possa trovare colleghi tastieristi in grado di capire la mia delusione...
anche a me è capitato a volte. Poi ho adottato un metodo per quando incontri questi fonici un pò arrangiati, posso garantirvi che anche nei palchi importanti ci sono !!! ma non solo !!!! anche in televisione ci sono. Ad esempio, molti fonici che sono in RAI sono Elettricisti con qualche nozione di audio professionale, è cosi, punto.

Allora io ti consiglio questa cosa :

Se non ce l'hai prenditi un Mixer qualsiasi .... collega tutta le tua atteezzatura e fai i livelli (PFL ecc ecc..) tu. Poi dai il segnale Stereo bilanciato alla sala (main principale) + prendi un'altra coppia di uscite del mixer dai un altro Segnale Stereo paritario al banco del palco. Quando provate, lasci i volumi del tuo mixer parecchio sotto la media con cui di solito suoni e gli fai fare il soundchek in questa maniera. Durante il concerto, se il barbagiani di turno ti abbassa, tu hai un range molto piu ampio per gestire il tuo segnale. Se capita proprio il cretino di turno che ti fà lo stronzo, sai che fai ? Gli butti su un segnale dal tuo mixer a +20 DB tutto in rosso . A lui prenderà il panico sentendo l'enorme distorsione e sconvolgerà il mix riequilibrando tutto. Poi ovviamente a fine concerto lo fai presente e lo mandi dove lo devi mandare. Vai tranquillo, che col mio metodo risolvi. emo

Edited 21 Ott. 2011 15:02
LittleApple 21-10-11 17.05
No, semplicemente azzererà il gain e vi manderà in culo. emo
LittleApple 21-10-11 17.07
Io vi consiglio una cosa: prendete il vostro mixerino. Mandate i main al fonico di sala e vi fate ridare la linea monitor. La buttate nel mixer tenendo il fader a zero. Collegate una cassa all'uscita aux del vostro mixer... poi bilancerete l'aux dei canali delle tastiere con l'aux del canale di ritorno a vostro piacimento, e vi gestirete così il volume in modo autonomo.
giannirsc 21-10-11 17.21
ma qui non è tanto il discorso di sentirsi sul palco, ma di far sentire le tastiere fuori..io continuo a dire che il problema risiede nei chitarristi e bassisti che per una stranissima malattia fanno il sound check con il volume a 6 e durante la serata arriva a 15...

mi è venuto in mente un esempio, un mesetto fa ho suonato ad una festa, gruppo improvvisato, tutti amatori e con esperienza zero..al sound check il chitarrista ha fatto le prove con il suo ampli spento..voleva sentire come usciva fuori la chitarra dato che un canale dalla pedaliera andava diritto al mixer..senza batter ciglio mi son seduto al mio piano..cuffie monitor..e ho suonato..
efis007 21-10-11 18.29
Quello che dice Little non è del tutto errato.
Ma c'è un discorso.
Per loro stessa natura i suoni tastieristici sono caratterizzati da frequenze a sfumature diverse.
Ci sono suoni che anche se mantenuti a basso volume si fanno sentire.
Altri che anche se mantenuti ad alto volume faticano ad uscire e/o se ne perde gran parte del contenuto.
Spesso quando si provano le tastiere da sole (es un suono di piano DX) i musicisti dicono "mi puoi abbassare il piano? è troppo alto".
E in effetti lo sarebbe anche se durante la serata non vengono addizionati suoni con una spiccata tendenza a "sommergere" tutto.
In primis le chitarre distorte.
Il suono di chitarra distorta è come il rumore di un caccia militare, ha la sfortunata tendenza a far letteralmente scomparire tutto ciò che gli sta sotto.
Questo perchè è un suono tremendamente medioso che agisce su uno spettro di frequenze devastanti per l'orecchio, il quale per sua natura fisica percepisce enormemente le frequenze medie, e meno le basse e le alte.
La riprova è che se dotiamo un basso elettrico e una chitarra elettrica di amplificatori con stessa potenza in watt (es 50 watt) il basso sparisce letteralmente, non riesce a restituire la stessa quantità di decibel della chitarra.
Il risultato sarà che la chitarra con 50 watt farà un baccanero infernale come un Motobecane smarmittato che si sente anche a 100 metri di distanza, mentre il basso farà un timido "pio pio" appena percettibile a 10 metri di distanza.
In parole povere il basso sparisce, ha bisogno di almeno (indicativamente) 400 watt per sostenere i 50watt fraccassosi di una chitarra e farsi sentire.
Il tutto perchè il nostro orecchio ha quella proprietà: a parità di db sente moltissimo le frequenze chitarristiche, e molto meno le altre.
Non per niente gli impianti audio hanno... chessò... i satelliti da 100 watt e i subwofer da 500 watt.
Per compensare la percezione uditiva delle nostre orecchie.
E quì entrano in gioco le tastiere.
Il volume del pianoforte DX che prima (a sound check pulito) sembrava esagerato viene "spento" non appena la chitarra invade l'orecchio con le sue frequenze mediose.
Il risultato sarà che tutto l'attacco "campanelloso" del piano DX se va letteralmente a ramengo, non lo si percepisce più, e rimane solo un timido "uuhh uhhh" di coda del suono.
Il suono diventa scuro, senza dinamica, senza colore, senza sapore, senza apparente timbro.
Anche cambiando preset spesso chi sta sul palco non capisce nemmeno che si è cambiato preset.
Continueranno tutti a sentire un "pastone" quasi fastidioso.
Ma il problema non è la tastiera che sta facendo pastone.
E' la chitarra che satura le orecchie e cancella la percezione delineata dei suoni della tastiera.
E' sufficiente infatti che la chitarra smette di suonare, ed ecco che immediatamente tutti i colori dei suoni tastieristici saltano fuori in tutta la loro evidenza di attacco, timbro, tipologia, etc.
Per cui c'è poco da girarci intorno.
Tastiere e chitarre (soprattutto distorte) non andranno mai d'accordo finchè si suona in questo modo.
Andranno invece d'accordo qual'ora il chitarrista è un "educato" che non caga fuori dal vaso, e anzichè saturare il palco col suo roboante suono si "inserisce" all'interno delle tastiere col giusto volume.
Che non deve mai essere più alto.
Deve essere un mix perfetto tra lui e le tastiere.
Ma fategliela capire ai chitarristi! emo
LittleApple 21-10-11 20.17
@ efis007
Quello che dice Little non è del tutto errato.
Ma c'è un discorso.
Per loro stessa natura i suoni tastieristici sono caratterizzati da frequenze a sfumature diverse.
Ci sono suoni che anche se mantenuti a basso volume si fanno sentire.
Altri che anche se mantenuti ad alto volume faticano ad uscire e/o se ne perde gran parte del contenuto.
Spesso quando si provano le tastiere da sole (es un suono di piano DX) i musicisti dicono "mi puoi abbassare il piano? è troppo alto".
E in effetti lo sarebbe anche se durante la serata non vengono addizionati suoni con una spiccata tendenza a "sommergere" tutto.
In primis le chitarre distorte.
Il suono di chitarra distorta è come il rumore di un caccia militare, ha la sfortunata tendenza a far letteralmente scomparire tutto ciò che gli sta sotto.
Questo perchè è un suono tremendamente medioso che agisce su uno spettro di frequenze devastanti per l'orecchio, il quale per sua natura fisica percepisce enormemente le frequenze medie, e meno le basse e le alte.
La riprova è che se dotiamo un basso elettrico e una chitarra elettrica di amplificatori con stessa potenza in watt (es 50 watt) il basso sparisce letteralmente, non riesce a restituire la stessa quantità di decibel della chitarra.
Il risultato sarà che la chitarra con 50 watt farà un baccanero infernale come un Motobecane smarmittato che si sente anche a 100 metri di distanza, mentre il basso farà un timido "pio pio" appena percettibile a 10 metri di distanza.
In parole povere il basso sparisce, ha bisogno di almeno (indicativamente) 400 watt per sostenere i 50watt fraccassosi di una chitarra e farsi sentire.
Il tutto perchè il nostro orecchio ha quella proprietà: a parità di db sente moltissimo le frequenze chitarristiche, e molto meno le altre.
Non per niente gli impianti audio hanno... chessò... i satelliti da 100 watt e i subwofer da 500 watt.
Per compensare la percezione uditiva delle nostre orecchie.
E quì entrano in gioco le tastiere.
Il volume del pianoforte DX che prima (a sound check pulito) sembrava esagerato viene "spento" non appena la chitarra invade l'orecchio con le sue frequenze mediose.
Il risultato sarà che tutto l'attacco "campanelloso" del piano DX se va letteralmente a ramengo, non lo si percepisce più, e rimane solo un timido "uuhh uhhh" di coda del suono.
Il suono diventa scuro, senza dinamica, senza colore, senza sapore, senza apparente timbro.
Anche cambiando preset spesso chi sta sul palco non capisce nemmeno che si è cambiato preset.
Continueranno tutti a sentire un "pastone" quasi fastidioso.
Ma il problema non è la tastiera che sta facendo pastone.
E' la chitarra che satura le orecchie e cancella la percezione delineata dei suoni della tastiera.
E' sufficiente infatti che la chitarra smette di suonare, ed ecco che immediatamente tutti i colori dei suoni tastieristici saltano fuori in tutta la loro evidenza di attacco, timbro, tipologia, etc.
Per cui c'è poco da girarci intorno.
Tastiere e chitarre (soprattutto distorte) non andranno mai d'accordo finchè si suona in questo modo.
Andranno invece d'accordo qual'ora il chitarrista è un "educato" che non caga fuori dal vaso, e anzichè saturare il palco col suo roboante suono si "inserisce" all'interno delle tastiere col giusto volume.
Che non deve mai essere più alto.
Deve essere un mix perfetto tra lui e le tastiere.
Ma fategliela capire ai chitarristi! emo
Efis, quanto dici sull'orecchio è vero, ma sulle potenze devo contraddire. I bassi necessitano di più potenza per avere la stessa pressione sonora, causa lunghezze d'onda maggiori. E' questione fisica, non uditiva. Sicuramente l'orecchio "amplifica" i suoni mediosi che naturalmente l'uomo è portato a sentire, ma la potenza è un discorso di elettrotecnica.

Circa il discorso dei volumi, sono d'accordissimo. La tastiera che suono ha? Non ha un suono. Ha pianoforti, organi, archi, synth, a volte fiati e ottoni... E' difficile di per sé collocarla dunque nel mixer. Ricordiamoci che un bravo fonico deve aiutarsi sia con l'equalizzazione che con il pan, in modo da agevolare l'ascolto.

Ma torniamo sempre al problema iniziale: con due sub da 18 e due casse da 500 watt nel pub, che suono volete avere? Che la batteria già non microfonata stordisce tutti? Lì si fa alla meno peggio, e non a caso a risentirne maggiormente sono gli strumenti non dotati di amplificazione autonoma: tastiere e voce.
LittleApple 21-10-11 20.21
@ giannirsc
ma qui non è tanto il discorso di sentirsi sul palco, ma di far sentire le tastiere fuori..io continuo a dire che il problema risiede nei chitarristi e bassisti che per una stranissima malattia fanno il sound check con il volume a 6 e durante la serata arriva a 15...

mi è venuto in mente un esempio, un mesetto fa ho suonato ad una festa, gruppo improvvisato, tutti amatori e con esperienza zero..al sound check il chitarrista ha fatto le prove con il suo ampli spento..voleva sentire come usciva fuori la chitarra dato che un canale dalla pedaliera andava diritto al mixer..senza batter ciglio mi son seduto al mio piano..cuffie monitor..e ho suonato..
E' tutto un casino generico, ma generico. Manca la cultura di stare al mondo, figurarsi quella di stare sul palco...


ruggero 21-10-11 20.32
fortunatamente nei nostri live abbiamo il NOSTRO fonico che ha mixato il disco e conosce i pezzi a memoria. Senza di lui non facciamo concerti. Oramai è parte della band.
mima85 21-10-11 21.06
Stupendo il clavinet suonato così emo

È molto più credibile lui come chitarra che tutte le workstation che hanno tentato invano di imitarla in questi anni.

Chitarristi... TREMATE emo

emo
LittleApple 21-10-11 21.19
@ ruggero
fortunatamente nei nostri live abbiamo il NOSTRO fonico che ha mixato il disco e conosce i pezzi a memoria. Senza di lui non facciamo concerti. Oramai è parte della band.
Cosa che è successa anche a me. Anzi, fate un saltino su www.audioclubcoverband.it

emo
DaniloSesti 21-10-11 21.39
devo dire comunque,che nel nuovo gruppo che ho fondato e in cui suono.....il chitarrista è troppo "bravo".Spesso dobbiamo noi dirgli di mettere il distorsore e aumentare il volume...emo
johnny81 22-10-11 19.32
LittleApple ha scritto:
Pertanto, mi sento di dar ragione a Musico80. In ambienti di mediocrità è ridicolo pretendere un fonico da Grammy, poiché i musicisti saranno della stessa pasta, e cioè mediocri, privi di conoscenza e di competenza, di cultura musicale, di esperienza, e di qualità. Non mi riferisco a voi in particolare, ma dico che chi si accontenta di suonare per una birra è una persona dedita al divertimento e non alla professione, e di conseguenza non deve inalberarsi se le cose vengono fatte in modo poco professionale. La qualità si paga, ed è merce rara in tutti i campi.


Non è proprio così. In ambienti di mediocrità ci suonano anche musicisti con le contropalle che hanno studiato anni e anni, ma la loro sfiga è quella di suonare probabilmente musica di "nicchia" o che non "tira" e allora ti poni la domanda:
vado a suonare in un tributo a Vasco così lavoro sotto agenzia e mi mandano in locali belli dove c'è il fonico bravo oppure suono quello che piace a me sapendo già che avrò a che fare con incompetenti e che il più delle volte la paga sarà un panino e un paio di birre?
Quando ti trovi un Gigi Cifarelli alle Scimmie di Milano e vedi che il fonico non è nient'altro che il barista, allora capisci che il mondo gira veramente al contrario emo



LittleApple 22-10-11 22.37
La mediocrità non la fa la dimensione...
ettore_duliman 15-02-12 17.31
Venerdì sera ho suonato al vicenza rock contest in un famoso bar musicale, con un palco grande, fonico dedicato, impianto jbl di qualità, insomma sembrava tutto professionale e ben gestito.

C'erano 7 band, io ero l'unico con la tastiera, così ho chiesto al fonico di poter installare i miei strumenti fin da subito per velocizzare il cambio palco e sono stato accontentato.

Dopo aver installato tastiera e mixer, mi sono accorto che la di box aveva solo 1 ingresso.
Ho chiesto spiegazioni al fonico e mi ha risposto che lo stage box da palco a mixer aveva solo 11 canali: 4 per la batteria, 3 per le voci, 1 per il basso e 2 per le chitarre.
Restava solo 1 canale libero per la tastiera e ci sono rimasto malissimo: ho dovuto suonare in mono.

Tra l'altro io faccio di tutto per non disturbare i fonici: ho un submixer in cui attacco le tastiere (per il momento ne uso una sola in live) e il microfono, e che utilizzo per il mio monitoring tramite in-ear monitor.

Le tastiere escono dal main out e il microfono dal canale aux, in questo modo riesco a ottenere volumi indipendenti fra tastiere e microfono, indipendenti sia per il mio monitoring sia per i segnali che invio all'esterno.

Alla fine ho deciso di rinunciare al mixer, ho collegato l'uscita left/mono della tastiera alla di box e ho provato ad utilizzare la spia del palco.
Abbiamo fatto 30 secondi di sound check e regolazione spie, ma naturalmente non appena abbiamo cominciato a suoanare il volume degli strumenti sul palco ha cancellato il suono delle spie e ho suonato completamente "al buio": non ho sentito una sola nota della mia tastiera né tantomeno una sola parola dei 2 cori che ho provato a cantare.

Prima del concerto, il cantante mi aveva detto che se non fossi riuscito a sentirmi avrei dovuto smettere di cantare: purtoppo non sono ancora stabile come intonazione e se non mi sento il rischio di stonare è troppo alto.

Cosa dovevo fare?
Voi cosa avreste fatto?
Vi è mai capitata una situazione analoga?

Se fosse venuto un tastierista con 3 tastiere senza submixer, cosa avrebbe fatto?
tonybanks 16-02-12 12.14
Da quanto dici, c'è un problema di fondo e riguarda l'organizzazione: possibile che non via abbiano chiesto una scheda tecnica nella quale indicare i canali di cui abbisognate? Diversamente avrebbero dovuto comunicare che a ciascun gruppo erano assegnati " x canali". Oppure, come succede spesso, dire che ci sono a disposizione due tipi di ampli per chitarre e bassi e si suona con quelli........

Per quanto riguarda il discorso fonico, magari era veramente un incompetetnte, ma non specifichi l'attrezzatura di cui disponeva. Che ne so, sempre per responsabilità dell'organizzatore o per ristrettezze di budget, l'impianto era limitato e forse ha già fatto miracoli.

Di sicuro, gente incompetente (e con notevole prosopopea) ne gira parecchia. Anche tra i musicisti. Fai bene a premunirti con una attrezzatura tua, faccio la stessa cosa: arrivo con tastiera e mixer, fornisco un segnale stereo (mai successo ma potrei fare anche in mono) e chiedo una linea monitor, se c'è. I monitor me li porto da casa: è roba cinese, fanno un pò schifo, ma il suono è sempre quello ed è importante cercare replicare in contesti diversi, la stessa propria situazione.
Purtroppo, è pessima abitudine di molti musicisti "risparmiarsi" nel sound check. Cantanti che sussurrano, batteristi che accarezzano i tamburi e solleticano i piatti, chitarrobassisti che suonano a metà volume "perchè poi lo so che mi devo alzare". Tali comportamenti denotano poca attenzione nei confronti dei compagni di squadra e totale noncuranza per il risultato generale.
giannirsc 16-02-12 13.03
beh forse bastava dire al fonico che non ti sentivi facendogli i soliti gesti..comunque io ho sempre con me degli auricolari da 10 euro che in situazioni assurde tipo quelle che ti è capitata, attacco all'uscita cuffie del mixer e sento quello che suono..fregandomene del resto..