Vi prego di leggere.
Non mi sembra che in quel forum di Pianoworld si parli proprio male del Rp-x .
Anzi la tecnologia viene un po' assimilata a Kawai e quindi apprezzata per quello che è.
Sono giunto alla conclusione che tutti o molti ci facciamo un sacco di seghe mentali , compreso il sottoscritto (che stupido
), sul timbro di piano più realistico ad un vero coda di questo o quest'altro strumento....questo apre molto , questo apre poco, l'attaco non mi piace, le armoniche non si sentono, il decadimento è troppo breve ecc . ecc e mi fermo qui.
quello che conta è come suoni, cioè il saper suonare, accontentiamoci di un suono discreto senza ricercare le sottigliezze del caso ed IMPARIAMO A SUONARE, a SUONARE
E' come la vecchia storia degli strumenti in generale che continua da 20 o forse 30 anni (vedi sintetizzatori ecc.) fior di strumenti che vengono acquistati, appena utilizzati e rivenduti ancor prima di imparare ad usarli e programmarli e quindi SFRUTTARLI per quello che sono e quello che possono dare.
Daremmo un senso ai soldi spesi !!
(purtroppo è la publicità dei costruttori che si inventano sigle da specchietto delle allodole.... come gli apparecchi TV HD e coì via........TECNOLOGIA che và)
Per rientrare in argomento , e rifarmi a ciò che ho scritto prima
l'altra sera ho sentito un quartetto Jazz : Piano - batt - contrabasso - sax
beh ... il tastierista o meglio il pianista suonava su un piano portatile Korg di vecchia generazione ( ma davvero di qualche anno ..era sicuramente del locale) non so' il modello ....ma era Korg e sappiamo tutti che i Korg sui piani ....ecc.
ho adorato il suono di quel piano tutta la serata .....ma sicuramente ho adorato il Pianista con la "P" maiuscola che ha oscurato totalmente quel timbro proveniente dal piano Korg , crudo perchè forse usciva anche in mono
Ma mi sembrava di ascoltare quei dischi Jazz da night, in trio con un timbro di piano acustico PIU' che all'altezza della situazione.
Ragazzi ditemi se sbaglio