giupa ha scritto:
Eppure chi usa campioni ha necessita di hard disk veloci, precisi e affidabili.
Verissimo, però il DFD non è ancora molto diffuso. Se comunque riescono ad abbattere il costo degli SSD molte cose cambieranno sensibilmente in questo settore.
giupa ha scritto:
Così come porrei l'accento più sulla qualità delle ram che sulla quantità. Quattro giga erano un lusso qualche annetto fa, e vanno più che bene adesso.
Naturalmente, 4GB diventano stretti solo con librerie molto pesanti, tipo Symphonic Choirs che fanno uso abnorme della ram. Purtroppo è il mio caso, e mi è sembrato opportuno riportarlo.
giupa ha scritto:
Per non parlare della scheda madre, e poi di quella audio. Un computer ambizioso non deve avere punti deboli, i famosi colli di bottiglia.
Insomma, se il discorso lo poniamo in termini amatoriali è un conto, e con 4/500 euro mettiamo su una macchina più che dignitosa.
Ma se parliamo di risultato professionale, allora non scandalizzatevi se vi trovate davanti macchine come quelle della project lead che arrivano anche oltre i 5000 euro, accessori e software a parte
Pienamente d'accordo anche su questo, io la porrei in questi termini: se proprio ci deve essere un collo di bottiglia, bisogna fare in modo che non sia né la ram (in quantità o in qualità), né l'HDD. A questo punto, se il collo di bottiglia diventa il processore (tenendo come riferimento la famiglia i5/i7) si può stare abbastanza tranquilli, visto che è difficile metterli in crisi se tutte le altre parti sono pensate in maniera intelligente.
Aggiungo anche che un computer per l'audio editing è pensato in maniera diversa da un computer per video editing o per i videogiocatori: va "pensato" in base all'utenza finale e i risultati ottenuti con 400/500€ sono sicuramente soddisfacenti ma non hanno nulla a che vedere con le macchine professionali: tanto per dirne una, i processori della famiglia i7 9** costano da soli dai 200€ in su (fino agli 800€ del top di casa), e una MoBo dello stesso livello parte dai 130-140€ (siamo già oltre i 300 euro).
E come è stato ben sottolineato, non abbiamo neanche affrontato il discorso software: licenza del sistema operativo, licenza dei programmi...e ancora, routine di backup, script di controllo, installazioni ad-hoc per le librerie, dispositivi esterni per il ripristino... non ci sono scorciatoie, se vuoi ottenere un risultato ben fatto, professionale e durevole bisogna starci dietro, a prescindere dal fatto che il sistema operativo sia OS X, Windows o una qualsiasi distro Linux. E vale per tutti i settori, non solo per l'audio.
Poi ci sarà sempre qualcuno che arriva e ti dice:"ma guarda, io me la sono cavata con 500€ e non noto alcuna differenza". Siamo comunque pienamente OT
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Per Motif87 il mio consiglio resta invariato: se ti piace, prendilo, dubito resterai deluso. In ogni caso, se ti rendi conto che non ti soddisfa potrai sempre rivenderlo andando praticamente in pari. Un PC assemblato è molto più difficile da rivendere senza andare in perdita, e questo è un dato di fatto.
Saluti,
Maurizio