Grandissima novita' !

islanegra76 07-05-11 16.42
@ alanwilder91
Non sono d'accordo esistono tantissimi pianisti, per farti un esempio, che suonano i pezzi più difficili mai concepiti, il Rach 3, l'Hungarian Rhapsody No. 2 ecc ecc. che però tolto lo spartito non sanno cosa fare col pianoforte. Sono delle marionette addestrate ad eseguire pezzi colossali ma che non hanno un minimo di emozione da raccontare, tecnica alle stelle ma zero creatività. Come disse Jimmy Page "La tecnica non conta. Io mi occupo di emozioni" che forse è esagerato ma raccoglie il senso del mio discorso. Tra quello che suona la chitarra a 360 bpm al guinness world record e il poveraccio che suona la chitarra sotto la stazione Tiburtina preferisco il secondoemo

Poi c'è chi concilia tecnica ed emozione/creatività ma anche in quel caso la tecnica passa in secondo pianoemo
Edited 7 Mag. 2011 12:15
ma infatti, se leggi ciò che ho scritto, dico che devi saper fare TUTTE le cose, ed avere anche i strumenti per farle
Jimmy Page non intendeva che puoi essere anche una pippa, basta che hai cuore (infatti lui era un mostro in tutte e due), intende dire che se sei agile con le dita ma non hai niente da dire non vai lontano, ed è quello che dico anch'io
la tecnica non passa mai in secondo piano, riuscire a tradurre le proprie emozioni, ciò che dice il cuore se ci piace il termine, in roba SUONATA è tecnica ... lo sanno Van Gogh, Pablo Neruda e Mozart ... non puoi dire nulla se non sei padrone di ciò che andrai a dire, altro che cuore
provate a dipingere un quadro adesso, e metteteci molto CUORE, senza aver mai preso un pennello in mano e con pennelli e colori di bassa qualità ... bella crosta ne verrà fuoriemo

non ci sono scorciatoie in musica ... per fare un disco degli Zeppelin ci vuole molta tecnica, molto cuore e una Les Paul e una Ludwig ... no pezzi di conpensato e fustini del detersivo
Narshell 07-05-11 16.44
io dico solo che con quello che c'è già adesso in circolazione ci sarebbe da smanettare e sperimentare per anni...invece si tende a cercare le cose fatte...una volta provocatoriamente (ma mica tanto) dicevo che molti che scrivono in questo forum non si riterranno soddisfatti finché non uscirà la tastiera ad elettrodi che metti in testa e fa quello che vuoi,...se si è capaci di suonare e si ha voglia di sperimentare ripeto c'è già adesso l'inferno. nei 70 sn stati fatti i migliori album e tutt'oggi con una tecnologia mooolto più avanzata di allora si fa fatica ad eguagliarli...e non credo sia colpa di skrotos o cazzate varie ma di noi "musicisti".
efis007 08-05-11 02.24
alanwilder91 ha scritto:
Non sono d'accordo esistono tantissimi pianisti, per farti un esempio, che suonano i pezzi più difficili mai concepiti, il Rach 3, l'Hungarian Rhapsody No. 2 ecc ecc. che però tolto lo spartito non sanno cosa fare col pianoforte. Sono delle marionette addestrate ad eseguire pezzi colossali ma che non hanno un minimo di emozione da raccontare, tecnica alle stelle ma zero creatività.

La musica intesa come emozioni da provare e da trasmettere non sott'intente il "se non l'ho scritta io allora non trasmette emozione".
Chi suona musica classica sente e trasmette le emozioni che sono già stampate in quella musica.
Prova a suonare un Chopin e vedi quanta emozione c'è lì dentro, quanta emozione provi, quanta emozione trasmetti.
Non cadiamo nella dietrologia che l'eseguire opere scritte da altri sia una mancanza di emozioni proprie e pubbliche.
Tutti noi abbiano iniziato a suonare suonando pezzi scritti di altri, e ancora oggi ci sono brani di tutti i generi, pop, funky, rock, etc etc etc, che quando li suoniamo ci fanno andare in paradiso.
Poi... ci sono i musicisti che appreso queste meraviglie riescono a metterci il proprio e a scrivere nuove cose.
Giusto.
Ma ci sono anche quelli, soprattutto i classici, che dinnanzi alla meraviglia della musica classica non riescono più a discostarsene per tutta la vita.
Difetto?
No non lo è.
Loro hanno capito l'immane valore emozionale che c'è nella musica classica, e come tale non riescono più a staccarsi, hanno trovato il loro paradiso musicale di emozioni per sè stessi e per il loro pubblico.
Dopotutto non si possono neanche biasimare.
Scrivere un bel brano rock (nuovo ovviamente) è una cosa a portata di molti.
Non di tutti, ma di molti sì.
Scrivere un capolavoro di ingegno pianistico degno di un Chopin è alla portata di pochi.
Pochissimi.
Forse nessuno.
Per cui a quel punto si fa la cosa più logica: continuerò a suonare Chopin tutta la vita, per tutte le sue opere.
E così avrò da godere come non mai suonando dei capolavori che resteranno capolavori in eterno.
E con loro anche le infinite emozioni che continueranno a trasmettere al pianista che le suona.
clouseau57 08-05-11 11.38
Va' bene.....
mi fate una lista di strumenti eccelsi e una di quelli mediocri ?
grazie...
emo
Markelly 08-05-11 12.53
La natura intrinseca della musica è la facilità dell'ascolto.
Dal brano pop più semplice alla sinfonia più maestosa, non costa troppo impegno usare le orecchie e ascoltarla.

Per questo, in genere, il fruitore di musica non bada a tutte quelle cose "tecniche" che invece contano per l'artista che la fa. Ed è piuttosto naturale, perché è così per l'arte tutta, e anche nel lavoro.

Chi fa, deve sapere come farlo, e al meglio. A chi usufruisce, basta sentirsi bene con quel prodotto.
clouseau57 09-05-11 00.14
Markelly ha scritto:
A chi usufruisce, basta sentirsi bene con quel prodotto.

...a prescindere dalla bravura ?
Perche' se e' cosi' allora abbiamo da una parte un sacco di persone mediocri
e dall'altra dei fruitori ( in tutti i campi ) che
non capiscono un tubo
ma fingono di essere preparati !
allora
come la mettiamo ?
emo
bobkurzweil 09-05-11 01.31
Ci vogliamo rendere conto che la natura di geni ne sforna 1 su un milione e spesso si fa fatica a capirlo;
a cosa puo' servire costui ? a far diventare verdi dalla bile tutti i 999.999 che non potranno mai eguagliarlo
minimamente ? puo' darsi, ma se pensiamo che quei pochi geni ci ricordano che anche dentro di noi c'è
qualcosa non di uguale , ma di simile, ed è con questa parte che riusciamo a godere della loro grandezza,
già ci sentiamo molto gratificati, anche perchè la nostra (potenziale) genialità comunque comunica qualcosa,
anche di non totalmente universale, ma parla di noi, della nostra natura umana non diversa da quella dei geni,
che poi, poveretti hanno un problema in piu', quello di essere almeno apparentemente "diversi".
Le confusioni, soprattutto in epoca recente, nascono poi dal voler far passare per geni quelli che non lo sono,
ampliando il mercato con prodotti tarocchi e se ci riescono pure, oltre che loro "bravi", bisogna constatare
l'impoverimento culturale cui è soggetto il consumatore medio che per essere un buon consumatore non
deve superare la soglia della cretineria...emo
In questo contesto veri geni e mediocri travestiti da tali sono tutti sullo stesso piano, il vero e il verosimile
si uguagliano, ma fantasia e creatività non conoscono limiti e si affermano con o senza strumenti superlativi,
e poi non ho mai sentito il caso di un vero musicista che non abbia trovato il modo di suonare con uno strumento consono
alle sue potenzialità, chi lo ascolta glielo presta gratuitamente o organizza una colletta...in qualche modo si fa.
Edited 8 Mag. 2011 23:47
Markelly 09-05-11 08.55
...
Edited 9 Mag. 2011 6:55
Markelly 09-05-11 08.55
@ clouseau57
Markelly ha scritto:
A chi usufruisce, basta sentirsi bene con quel prodotto.

...a prescindere dalla bravura ?
Perche' se e' cosi' allora abbiamo da una parte un sacco di persone mediocri
e dall'altra dei fruitori ( in tutti i campi ) che
non capiscono un tubo
ma fingono di essere preparati !
allora
come la mettiamo ?
emo
Non avrei saputo dirlo con parole migliori!!!