Generale ha scritto:
Secondo me con l'analogico gli strumenti erano più vivi e particolari e i digitali li sento tutti molto uguali (tranne i primi ,vedi DX7,D50,M1,ecc.
).
Naturalmente potrei cambiare idea in futuro ma per adesso gli analogici mi intrigano più dei digitali.
I veri analogici traevano il loro suono da un'infinità di parametri.
Non esiste un analogico (anche della stessa marca e modello) che suona uguale all'altro.
Questo perchè la corrente (il segnale) scorreva dentro ogni componente elettrico, e ogni componente contribuiva a crearne l'ossatura finale.
Ed essendo ogni componente diverso dall'altro, con caratteriste elettriche diverse dall'altro (anche se minime) il suono prendeva una sua piega ben definita.
Il digitale non conosce questo contesto.
Nel digitale poco importa che il condensatore X o Y sia di qualche picofarad diverso dall'altro.
L'importante è quegli "1 e 0" (il codice digitale) passino dall'altra parte rimanendo 1 e 0
Se è A, è sempre A.
Se è B, è sempre B.
E via discorrendo.
Le caratteristiche intrinseche dei componenti elettronici quindi (resistenze, condensatori, transistor, induttanze, etc) non funzionano più nel digitale, non hanno più ragione di essere.
Ecco perchè i digitali suonano tutti uguali.
E' normale che sia così.
Mille Korg M3 suoneranno tutti perfettamente identici tra loro.
Mille MiniMoog no, non ce ne sarà uno che suona uguale all'altro.
Ed è il suo bello.
Il bello dell'analogico.
Il fascino dell'analogico.
Nell'analogico l'elettronica è attiva, è lei a plasmare veramente il suono.
Nel digitale l'elettronica è passiva.
Serve solo a far calcoli.
Edited 7 Apr. 2011 22:46