Mi dispiace: sarò lungo. In realtà da un file audio si può trarre solo un giudizio superficiale. Quello che conta è quello che senti (nella concezione più vasta del termine) quando suoni. Modestamente mi ritengo un buon conoscitore dello strumento originale di cui possiedo un esemplare e ne ho suonati e aggiustati diversi.
Un campionamento è più o meno come una foto: ci sono foto con più profondità di campo, altre più bidimensionali, alcune che valorizzano certi particolari tralasciandone altri. C'è anche da tenere conto che pure i soggetti delle foto sono molteplici con makeup differenti ecc. Insomma, fuori dalla metafora, ogni Rhodes è diverso dall'altro e può essere regolato in mille modi e campionato in altrettante maniere.
Ora io penso che i campionamenti di Yamaha (vecchi? nuovi? chi se ne frega?) siano veramente ottimi, bilanciati nell'eq, con un ottimo attacco, particolareggiati nel campanello e il Rhodes (i Rhodes?) dal quale sono tratti è regolato come piace a me. Per far uscire un Rhodes così bisogna avere un preamp della madonna.
I Rhodes di Clavia sono molto più grezzi (quasi fossero stati campionati direttamente dall'uscita rca interna), non ci sono troppi artifici per farli suonare bene. Se uno cerca uno strumento per sostituire il suo vero Rhodes, per manipolarlo più o meno come farebbe con quello vero, secondo me, un Nord Qualcosa è una scelta naturale. Quei timbri hanno alcune caratteristiche alle quali un suonatore di Fender Rhodes è affezionato come il rumore del damper che ferma le tine basse e una pasta sonora molto poco digitale con medie molto definite e quella bella grassezza che rimane fino all'estremità destra della tastiera (non è poco).
Inoltre, come accennavo, conta molto anche l'interazione tasto-suono (che in un Rhodes è diversa da quella di un acustico). Il Nord Stage Classic, con la sua tastiera lenta e moscia, paradossalmente è il più adatto a replicare l'originale appunto anche nei suoi difetti (difetti che comunque condizionano il modo di suonare ed è giusto così).
Un'S90 (es, xs e chi più ne ha più ne metta) è perfetta se cerchi un synth/piano dai suoni belli e pronti dall'ottima tastiera ma non è un "clone", non ci prova nemmeno ad esserlo.
Insomma, tornando alla metafora, la foto di Yamaha valorizza il soggetto senza stravolgerlo, facendo un discreto uso di photoshop, ma la foto di Clavia cerca di cogliere l'anima del soggetto.
Non fraintendetemi, anche i campioni di Clavia sono parecchio migliorabili, ma l'obbiettivo è quello giusto, per me.
ciao