... SEGUE
Chiarito un primo punto relativo a JM, vengo al secondo (valore dell'usato).
Io non volevo minimamente parlare della svalutazione degli usati, specie dopo uscita di un nuovo modello successivo. Questo è banale e vale più o meno per tutti i modelli (meno, lo sottolineo, guarda caso per quelle macchine significative, tra le quali Ex5, che è arrivata a prezzi popolari - e non sempre! - solo nell'ultimo anno e mezzo, avendo tenuto valori giustamente alti per circa un decennio).
La tua (parlo a JM) ricostruzione dell'evoluzione di Motif mi pare un pò semplificata o forzata... Cioè la motif ES rappresenta chiaramente un ritorno, un ripensamento (e non credo immaginato sin dall'inizio, cioè sin dalla Classic) a cose della Ex5. Vogliamo comprendere che la Ex5 era una delle primissime macchine con 126 voci di polifonia? una delle pochissime che aveva sintesi integrate non a campioni? e che aveva, nell'ambito della modesta AWM, dei filtri risonanti di grande qualità, molto trasformativi? Queste sono doti che non si trovano in tutti gli strumenti e che lasciano il segno.
Anche la posizione storica di Ex5 per Yamaha non è un caso! La Yamaha veniva dalle serie Sy77-Sy99 che avevano portato ai massimi livelli la sintesi FM combinata pure con la AWM, MA nel frattempo aveva fatto il passo falso delle W7-W5, workstation solo AWM del tutto anonime che furono un flop di mercato come di critica. La Ex5 doveva quindi riportare in alto il blasone Yamaha dimostrando una capacità tecnologica incredibile, specie perché la Korg aveva tirato fuori le Trinity e la Roland viaggiava con le noiose, ma affidabilissime, JV-XP...
Insomma, ciò dimostra che la Ex5 è stato un progetto particolare, che doveva recuperare tutti i primati sonori e di tecnologia di Sy99 (altra macchina notevole), per cui è un oggetto superiore. Poi che il progetto sia stato gestito e reso più o meno bene, questo può essere detto, ma quello che c'è (e noi dobbiamo giudicare il prodotto finito e finale) comunque ha un plus di specificità che la Motif Classic NON ha.
E sappiamo pure che la Motif ES, che ha migliorato molte pecche della Classic senza poter superare in toto una certa esilità di suono e minore qualità dei filtri (SEMPRE rispetto a Ex5, non in assoluto, perché in assoluto nulla può dirsi!), ha implementato le sintesi speciali con le schede PLG in modo assai controverso: non io, ma decine di forumer attenti (qui in questa piattaforma ricordo per esempio Gig.69) hanno criticato sia il software penoso (altro che quello di Ex5) che la resa sonora... Così la PLG AN è molto al di sotto di un An1x come pure della AN monofonica in Ex; la PLG VL non è paragonabile ai VL originali e stenta pure rispetto alla VL monofonica in Ex5... Leggiamoci le ampie dissertazioni che altri hanno fatto e non prendiamocela con me!
E infine vogliamo ricordare (lo avevo già scritto!) che la gestione media e di samples esterni nelle Motif resta ancora legnosa e lenta rispetto alla concorrenza, per cui la Ex5 non è questo cesso al riguardo, è solo del 1998 e all'epoca noi e l'informatica stavamo nel fasciatoio... ma in generale la Yamaha è penosa nell'importazine di materiale sonoro esterno, amen.
Tutto questo dimostra come il valore di Ex5 tiene nel tempo meglio di quello di Motif Classic, che spesso circolano poco perché nessuno li vuole prendere, passando alle serie successive o cercando altro.
Detto questo, saluto tutti e invito ancora al sereno confronto.
Ciao!
LAb.