orlando ha scritto:
Ma infatti non mi riferivo ai piani di fabbrica, ma alla possibilità di aggiornare i suoni..penso che questo sia il vero appeal per un piano oggi come oggi, vedi Clavia..
Boh, non lo so, secondo me in realtà non te ne fai niente di tanti timbri di pianoforte, specialmente dal vivo.
Quando trovi un timbro di pianoforte acustico che ti soddisfa, alora usi quello per anni.
Per lo meno per me è così, il pianoforte è il pianoforte, trovato quello giusto non sto a cambiare ogni mese o a ricominciare sempre da capo.
Ora come ora sono molto soddisfatto del CP5, sia sugli acustici che sugli elettrici, ma in particolar modo sulla tastiera che è spettacolare e credo che lo terrò per molti anni.
Clavia OK avrà anche i timbri aggiornabili, ma la tastiera è quella che è, gli effetti sono rudimentali e offre pochissima flessibilità, niente mulititmbricità, niente gestione di expander esterni. Su sintetizzatori e organi Clavia ha un buon successo, ma sui pianoforti digitali, che hanno un utilizzo meno di nicchia e più professionistico, i giapponesi sono più completi e versatili.
Tornando all'MKS20, io ho il P330, bellissimo e leggendario, ma a parte il Piano 3 e l'EP1, per il resto davvero qualcuno sente la mancanza dei Piano 1 e 2 o del Clavi?
CIAO.