Come faccio a rendere più presente i miei suoni?

JPJ 16-09-10 11.23
Se hai soldi da buttare (buttare in questo caso, perché un equalizzatore poi può sempre far comodo) fai pure.

Non ti servirà a niente se non regoli bene le casse, i volumi e la posizione. Tutto dipenda da quello.

Io avevo una sala dove non si sentiva una mazza la mia Nord Stage, mentre quando suonavo il Fender Jazz a volte coprivo anche le chitarre... problema? Troppe scatole di uova al muro. Tolta qualche scatola nei punti giusti: problema risolto!

Basta guardarsi negli occhi, venirsi un po' incontro e fare 15 (quindici) minuti di soundcheck della sala.

Poi se, come a volte purtroppo capita, tute le volte che smettete di suonare smontate tutto e dovete in seguito rimontare, è una menata in più...

In questo post mi sembra che si stia affogando in un bicchier d'acqua.
ani_wave 16-09-10 11.34
gibbs ha scritto:
sennò fai il furbo: prova durante un brano a suonare accordi a caso, tutti sbagliati, e vedi se gli altri se ne accorgono emoemoemoemo


io l'ho fatto, e poi ho detto "allora ragazzi come si sente la tastiera?" e loro "bene bene!" emo
emo non mi hanno più visto
salvafunk 16-09-10 11.42
@ anonimo
Allora, i miei due cent.

Parla uno che sfotte sempre le workstation come "fiacche". In generale, prima di aggiungere compressori eccetera, metti qualcosa di analogico (in senso lato) nel setup. Prima del Viagra, un bicchiere di vino (vasodilatatore) e un po' di palestra...

Detto questo,

1) datevi una calmata.

800 watt di tastiere in saletta?!? E non ti senti?

Posiziona meglio il monitor, ma datevi una calmata, senno' fra qualche anno sentirai campanelli e ronzii anche quando dormi.

Non escludo che tu e il chitarrista abbiate gia' qualche problema.

1/bis) ripetere 1) fino alla nausea.

2) Siccome i fonici sono onniscienti ma pirla (come si dice: "esclusi i presenti"), e gli altri musicisti sono analfabeti, fa parte del ruolo del tastierista curare il "colore" del suono della banda.

Esci su frequenze che non siano esattamente quelle dove esce il "chitarraio" (bellissima definizione, btw).

Non fargli cambiare volume: fagli modificare il timbro. Non alzare il volume, modifica i tuoi timbri.

3) In apparente contraddizione con 2):

Blues?

Ascolta, su un brutto giradischi o sulle casse del computer, il vinile di Woodstock.

Ten Years After: quando annunciano che all'organo c'e' chuck churchill, resti interdetto:

"Ma come, c'e' un organo?!? E dove?!?".

Eppure... "Ah, ecco come mai il chitarrista e' sempre in assolo ma il groove sta su bello solido...!"...

Ecco.

Suona per la band. Valuta serenamente quando devi "uscire", oppure se non sia meglio che la gente creda che il chitarrista sia potentissimo,

e invece meta' della potenza della "chitarra" sei tu (smoke on the water, un altro caso di "ah, si', c'e' un tastierista?!?").

Se faceste ELP o zawinul o goblin,allora saresti il padrone: il chitarrista smorza e fa sentire le mie sfumature, senno' fuori dai marroni.

Ma se fai blues e blues/rock, "che belle tastiere" forse non e' la priorita'.

"Che groove", con chitarra e hammond impastati, forse fa parte del gioco.
condivisibileemo
anonimo 16-09-10 12.49
@ gibbs
nemmeno la chitarra è sempre compressa, se il tuo chitarraio fa il suo dovere.

comprimere un pianoforte perchè venga fuori annulla gran parte di dinamica...io ti consiglierei di parlarne con gli altri e chiedere 1 se ti sentono 2 di provare ad abbassare il volume GENERALE.

sennò fai il furbo: prova durante un brano a suonare accordi a caso, tutti sbagliati, e vedi se gli altri se ne accorgono emoemoemoemo
ahah grande gibbs !emoemo
robykeys82 16-09-10 12.51
Aniwave: Spero tu li abbia sfanculati per bene! :D
Edited 16 Set. 2010 10:52
Tyler1982 16-09-10 12.52
Stesso problema...noi però facciamo metal un po' più pestato con aperture più sinfoniche (partendo dai nightwish e finendo ai novembre)...per cui i chitarristi pestano (soprattutto il lead, da quando ha preso un ENGL sotterra tutto il resto...), però le tastiere si devono sentire cmq e questo alle volte non è semplicissimo
Concordo con chi ha suggerito di andare a lavorare sui timbri e sulle frequenze, difficilmente potrai emergere se giochi "fuori casa". Usa le frequenze "libere" e vedrai che di presenza ne guadagni, eccome!
Anche la cosa di smontare la sala ogni volta (noi ad esempio ne abbiamo una in condivisione con un'altra band per cui di volta in volta siamo costretti a smontare tutto...e per quanto le posizioni che riprendiamo possano essere le stesse, la maggior parte delle volte vanno aggiustati i suoni e "ricalibrati" (prendendo puntualmente a cinghiate quelli che si scocciano di fare soundcheck...sighemo).

Animapone ha scritto:
(cut)...quando è necessario che i suoni siano meno dinamici, tendo ad intervenie prima sulla curva dinamica del suono (non tanto a livello di curva dinamica della tastiera, ma proprio a livello di escursione dinamica in fase di programmazione della patch).

Molto interessante...ma...a rischio di passare per noob assoluto...che intendi?emo
Matto 16-09-10 12.56
Tyler1982 ha scritto:
Concordo con chi ha suggerito di andare a lavorare sui timbri e sulle frequenze, difficilmente potrai emergere se giochi "fuori casa". Usa le frequenze "libere" e vedrai che di presenza ne guadagni, eccome!

scusate ma quali sono le frequenze libere?
ilFlauto 16-09-10 13.04
straquoto!!!
sebbene io sia un tastierista,noto da sempre che certe formazioni classiche chit,bas e bat escano con un suono davvero molto bello rispetto a certe band dove c'è la gara tra lead guitar e tastierone con tappetoni e pianini di maniera che innondano il tutto (ovviamente non sarà il tuo caso!)ABBASSARE il volume ed ALZARE lo swing...
mai sofferto di labirintite?Attenzione!!!emo
anonimo 16-09-10 13.05
@ Matto
Tyler1982 ha scritto:
Concordo con chi ha suggerito di andare a lavorare sui timbri e sulle frequenze, difficilmente potrai emergere se giochi "fuori casa". Usa le frequenze "libere" e vedrai che di presenza ne guadagni, eccome!

scusate ma quali sono le frequenze libere?
Quelle che non sono aggredite dagli altri strumenti. Mi spiego: se la chitarra suona a 5Khz perchè il brano è sugli acuti, evidentemente hai un range dai 20/30hz fino a 1 -4Khz da utilizzare con le tastiere. Il basso e la batteria(cassa) si attestano fra i 20/30Hz e i 100/130Hz. Dunque il range delle tastiere nell'esempio fatto va dai 150Hz fino ai 4Khz zona di frequenza in cui non c'è alcuno strumento e per questo "libera". Ma per quanto possa condividere il suggerimento, c'è da sottolineare il parametro Db/Hz , cioè ciascuno strumento deve coprire il proprio range con una pressione sonora sufficiente (non oltre i 90Db anche perchè senno' ti partono i timpani) è ovvio che se chitarra etc. etc. premono per 105Db e le tastiere sono 70Db il discorso viene a cadere. Spero di essere chiaroemo
anonimo 16-09-10 13.08
Matto ha scritto: ....e se invece di un compressore prendessi magari un equalizatore tipo questo?


e dàgli...

Ma stai leggendo quello che ti rispondono tutti?

Prima riportate i volumi a livelli dove si possano usare le orecchie,

poi modifica la qualità dei suoni, anche potenziandoli, sfruttando le macchine che hai (scusa, ma prima di rispondere ho letto l'elenco delle tue macchine: manca ovviamente l'elettromeccanico e l'analogico, che "spaccherebbero", ma hai lì delle signore macchine)

lascia perdere "droghe" finali (eq, compressore: e perché no un aural exciter, che fra l'altro sarebbe teoricamente la vera soluzione, se non fosse che il tuo difetto è palesemente nel "manico"? Manico sonoro, intendo, non tuo manico di musicista).

Guarda l'inizio della catena, non la fine.

Matto ha scritto: quali sono le frequenze libere?


Devi sentirlo, e saperlo, a orecchio.

Sei abituato (sennò, impara) a analizzare lo spettro sonoro di un mix? A sentire i "buchi"? Sai a che frequenze viaggiano le armoniche di una les paul distorta a valvole?

E a che frequenze viaggia un fender vero? e uno campionato?

devi saperlo (c'è tutto sul web), e usare questi trucchi.

Magari basta che tu "giri" intorno al chitarrista: lasci a lui una "fascia di suoni" media che suonereste entrambi,

e gli vai "sotto" (con un hammond cupo e saturo) e "sopra" (metti in layer all'hammond un piano elettrico stile DX7).

Dei tuoi accordi, si sentono solo i "campanellini" (per consentono di dire che "ci sei", e di sapere "cosa fai", ammesso che, ripeto, sia importante per la band e non solo per il tuo Ego), e un "cazzotto" ritmico che "dice" all'orecchio che i campanellini non sono lì per scherzo.


prova durante un brano a suonare accordi a caso, tutti sbagliati, e vedi se gli altri se ne accorgono


mitico.

Come mai ho l'impressione che in realtà questo accada, senza ironia, in molti gruppi?

Anzi: come mai ho l'impressione che i chitarristi lo facciano sempre?emoemoemo
Edited 16 Set. 2010 11:19
Matto 16-09-10 13.12
goldbug ha scritto:
e dàgli...

Ma stai leggendo querllo che ti rispondono tutti?


appunto si parlava di frequenze
Animapone 16-09-10 13.13
Tyler1982 ha scritto:
Animapone ha scritto:
(cut)...quando è necessario che i suoni siano meno dinamici, tendo ad intervenie prima sulla curva dinamica del suono (non tanto a livello di curva dinamica della tastiera, ma proprio a livello di escursione dinamica in fase di programmazione della patch).

Molto interessante...ma...a rischio di passare per noob assoluto...che intendi?emo


Nel programmare una patch, puoi stabilire quanto la velocity (che ricordo va da 0 a 127) influisca sul TVA, ovvero sulla curva del "volume" (la faccio semplice semplice emo). In pratica puoi creare un suono che sia completamente "piatto" (ossia insensibile all'escursione della dinamica ) oppure che abbia escursioni dinamiche "piccole" o "molto marcate" in base al valore che assegni al parametro.

Sto cercando di semplificare al massimo (non me ne vorranno i puristi della programmazione), anche perchè la velocity può influenzare anche altri parametri (ad esempio il cutoff del filtro), per cui bisogna sempre essere "prudenti" e consapevoli delle "controindicazioni" quando si fanno queste modifiche.

Il vantaggio di questo sistema lo si nota principalmente suonando in split/layer, dove impostando una curva di dinamica della tastiera influisci indistintamente sulla dinamica di tutti i suoni, mentre in questo modo puoi agire sulla dinamica del singolo suono.

Spero di essre stato abbastanza chiaro emo
salvafunk 16-09-10 13.16
@ anonimo
Quelle che non sono aggredite dagli altri strumenti. Mi spiego: se la chitarra suona a 5Khz perchè il brano è sugli acuti, evidentemente hai un range dai 20/30hz fino a 1 -4Khz da utilizzare con le tastiere. Il basso e la batteria(cassa) si attestano fra i 20/30Hz e i 100/130Hz. Dunque il range delle tastiere nell'esempio fatto va dai 150Hz fino ai 4Khz zona di frequenza in cui non c'è alcuno strumento e per questo "libera". Ma per quanto possa condividere il suggerimento, c'è da sottolineare il parametro Db/Hz , cioè ciascuno strumento deve coprire il proprio range con una pressione sonora sufficiente (non oltre i 90Db anche perchè senno' ti partono i timpani) è ovvio che se chitarra etc. etc. premono per 105Db e le tastiere sono 70Db il discorso viene a cadere. Spero di essere chiaroemo
ma la batteria non ha solo la cassa. il rullante ha un range di frequenze che è li tra le frequenze delle tastiere. Anche i piatti a volte cozzano con la parte alta delle frequenze.
Invece taglierei le frequenze delle tastiere che scendono troppo in basso, perchè fanno perdere di definizione ( aggravando quindi il problema) e danno quell'effetto "gonfio", che senza strumenti ha un suo perchè, con la situazione di gruppo non serve minimamente.
Il suggerimento sui db invece lo condivido a pieno....
Matto 16-09-10 13.18
Animapone ha scritto:
Nel programmare una patch, puoi stabilire quanto la velocity (che ricordo va da 0 a 127) influisca sul TVA, ovvero sulla curva del "volume" (la faccio semplice semplice emo). In pratica puoi creare un suono che sia completamente "piatto" (ossia insensibile all'escursione della dinamica ) oppure che abbia escursioni dinamiche "piccole" o "molto marcate" in base al valore che assegni al parametro.

Sto cercando di semplificare al massimo (non me ne vorranno i puristi della programmazione), anche perchè la velocity può influenzare anche altri parametri (ad esempio il cutoff del filtro), per cui bisogna sempre essere "prudenti" e consapevoli delle "controindicazioni" quando si fanno queste modifiche.

Il vantaggio di questo sistema lo si nota principalmente suonando in split/layer, dove impostando una curva di dinamica della tastiera influisci indistintamente sulla dinamica di tutti i suoni, mentre in questo modo puoi agire sulla dinamica del singolo suono.

Spero di essre stato abbastanza chiaro emo

mitico Animapone ...un piano ad esempio come lo setteresti?
salvafunk 16-09-10 13.21
@ Animapone
Tyler1982 ha scritto:
Animapone ha scritto:
(cut)...quando è necessario che i suoni siano meno dinamici, tendo ad intervenie prima sulla curva dinamica del suono (non tanto a livello di curva dinamica della tastiera, ma proprio a livello di escursione dinamica in fase di programmazione della patch).

Molto interessante...ma...a rischio di passare per noob assoluto...che intendi?emo


Nel programmare una patch, puoi stabilire quanto la velocity (che ricordo va da 0 a 127) influisca sul TVA, ovvero sulla curva del "volume" (la faccio semplice semplice emo). In pratica puoi creare un suono che sia completamente "piatto" (ossia insensibile all'escursione della dinamica ) oppure che abbia escursioni dinamiche "piccole" o "molto marcate" in base al valore che assegni al parametro.

Sto cercando di semplificare al massimo (non me ne vorranno i puristi della programmazione), anche perchè la velocity può influenzare anche altri parametri (ad esempio il cutoff del filtro), per cui bisogna sempre essere "prudenti" e consapevoli delle "controindicazioni" quando si fanno queste modifiche.

Il vantaggio di questo sistema lo si nota principalmente suonando in split/layer, dove impostando una curva di dinamica della tastiera influisci indistintamente sulla dinamica di tutti i suoni, mentre in questo modo puoi agire sulla dinamica del singolo suono.

Spero di essre stato abbastanza chiaro emo
direi che è il pane quotidiano del tastierista che suona in un gruppo.
Questi sono elementi assolutamente necessari quando si costruisce un suono dedicato alla band.
Lavorare sulle dinamiche in questo modo evita quel "sali e scendi" fastidioso e ti permette un controllo migliore, evitando l'applicazione di compressori che in questo caso complicano il lavoro.

Buon suggerimento Animaponeemo
PiccoloNoGlobal 16-09-10 13.22
La soluzione:

fai abbassare i volumi.

quando usi un suono acustico scegline uno il più finto possibile (logicamente usa il buon senso).

E' chiaro che se devi fare l'intro di una canzone in solo il suono debba essere decente ma nel mix insieme agli altri un acustico molto armonico ha bisogno di più spazio per emergere mentre un acustico poco armonico spicca molto di più.

in termini pratici:
se suono sweet home chicago con la band non utilizzerò il piano grand 1 steinvuei supercazzolato dello stage ma un qualcosa di più "sterile", tanto è vero che alle prove con il korg tr una volta tolti moooolti bassi, il reverbero esagerato e via dicendo il piano "schifettoso" e tanto criticato della korg esce che è una bellezza, a raccontarlo non ci si crede.

....ma queste cose non me le sto inventando io, ho solo messo in pratica cose già dette e ridette dai più esperti presenti sul forum.emo
anonimo 16-09-10 13.26
Matto ha scritto: un piano ad esempio come lo setteresti?


Se vuoi fare il suono del piano dell'm1,

lo setti PIATTO (cioè, le velocity sotto 80 valgono come 80, e da lì in su spara a 127),

apri il filtro,

equalizzi pompando acuti e bassi (100 hz e 2000 hz e sopra)

e se proprio vuoi metti in layer un altro piano un'ottava sotto.

Se con quella patch suoni Chopin, ci sarà uno sciopero generale a Varsavia, arrivano a casa tua 2000 portuali di Solidarnosc e ti legnano con la chiave del 30,

ma se devi fare boogie sotto un chitarrista impazzito, sei perfetto.


PiccoloNoGlobal ha scritto: il piano grand 1 steinvuei supercazzolato dello stage


ecco, esatto. Io cercavo appunto di descrivere come fare l'esatto contrario del piano "supercazzolato", la cosa più "artificiale" possibile (gìusto anche il suggerimento di "piallare" le armoniche di un suono troppo "bello", che rischiano di andare in zone di frequenza dove nel mix creano solo ronzio)

("steinvuei"? Uh, credevo fosse un bose-doepfer emo)

Edited 16 Set. 2010 11:30
Tyler1982 16-09-10 13.26
Matto ha scritto:
scusate ma quali sono le frequenze libere?


Dunque, io su questa cosa vado abbastanza intuitivamente...a parte le frequenze più basse dove si trova il bassista e parte della batteria (e nel mio caso il chitarrista ritmico), il lead in genere spara nelle zone più alte
Tastiera e voce (ma quella è un discorso a parte) nelle zone "medie"
Personalmente, regolo l'equalizzazione in modo da riempire le "zone di suono" che mi sembrano più vuote...a seconda di come regoli bassi, medi e alti senti il suono diventare più o meno corposo (o almeno, io ho questa impressione...)

Per "visualizzare" un po' la cosa, puoi fare una cosa molto semplice...scarica VLC, apri una registrazione vostra e apri l'equalizzatore, isola un po' le frequenze (solo le freq più basse, solo le più alte etc) e vedi quali sono i suoni predominanti in quelle zone, e vedi quali zone sono libere...e spostati in quella direzione...

Almeno, io faccio così, magari sto facendo una cosa assolutamente inutile, ma dai "dati empirici" che sto raccogliendo, mi sembra funzionare...
salvafunk 16-09-10 13.29
@ PiccoloNoGlobal
La soluzione:

fai abbassare i volumi.

quando usi un suono acustico scegline uno il più finto possibile (logicamente usa il buon senso).

E' chiaro che se devi fare l'intro di una canzone in solo il suono debba essere decente ma nel mix insieme agli altri un acustico molto armonico ha bisogno di più spazio per emergere mentre un acustico poco armonico spicca molto di più.

in termini pratici:
se suono sweet home chicago con la band non utilizzerò il piano grand 1 steinvuei supercazzolato dello stage ma un qualcosa di più "sterile", tanto è vero che alle prove con il korg tr una volta tolti moooolti bassi, il reverbero esagerato e via dicendo il piano "schifettoso" e tanto criticato della korg esce che è una bellezza, a raccontarlo non ci si crede.

....ma queste cose non me le sto inventando io, ho solo messo in pratica cose già dette e ridette dai più esperti presenti sul forum.emo
hai citato un argomento che ci stavamo scordando: l'uso degli effetti....

se non assolutamente necessari per l'arrangiamento, stacca tutti gli effetti, od almeno usa con mooooolta parsimonia soprattutto quelli di ambience ( riverberbero, delay....) o di modulazione ( come il phaser, il quale lavorando sui ritardi e cancellazioni di fase fa pedere al suono incisività)
Tyler1982 16-09-10 13.38
Chiarissimo, grazie mille :)
Forse ho anche idea di come farlo sulla mia m50 XD (nel senso, sono abbastanza nuovo di programmazione e l'm50 l'ho presa questa estate e sto ancora capendo, sperimentando...ma penso sappiate tutti a cosa mi riferisco :P )