@ lucabbrasi
...mah, come ripeto da tempo, se l'utilizzo è live in contesti ordinari (pub, localini tipo Blues Brothers et similia), con la pasta sonora ci puoi condire gli spaghetti....diverso, forse, il discorso studio, ma lì' credo che nè un MO nè qualsiasi altra workstation "media" risultino primeggiare....
storicamente, per sentire vere differenze live, almeno a livello grossolano medio, le japanesi risultano leggermente più "thin" e dettagliate, anche se fredducce...forse si staglia un pochetto Korg per maggiore cremosità sonora....ben altro impatto hanno avuto le "americane", vedesi Emu, Ensoniq, Alesis, Sequential, Oberheim, con un sound "generale" di solito più phat ma meno sharp....Kurzweil spicca assai bene, credo, mentre i teutonici son sempre stati...teutonici
beh, ma se uno ragionasse così si suonerebbe tutti con le bontempi
è vero che in live la differenza è meno marcata che in studio, ma in primis la differenza c'è sempre ed inoltre, cmq il 90% delle volte si suona a casa o in una sala prove e li la differenza la senti, inoltre, anche psicologicamente, suonare su uno strumento con certe caratteristiche, ti porta a riuscirti ad esprimere meglio ed anche a divertirti di più.
Poi che uno strumento professionale costi di più, e che normalmente pesi anche molto di più è un altro discorso.
Bisogna scegliere se prendere uno strumento serio ai max livelli che però pesa (e dove cogli cogli, i top di gamma pesano tutti), oppure "accontentarsi" di uno strumento più tranquillo, ma più leggero.
Purtroppo tutte e due le cose non ancora riescono a coniugarle (nemmeno clavia che ha buoni suoni, ma meccaniche abbastanza discutibili....ci sta poco da fare, la meccanica buona ha il suo peso)