@ anonimo
certo a volte e' anche bello staccare le mani dalla tastiera e lasciarla suonare da sola ascoltandosi e autocompiacendosi della propria programmazione. secondo me sequencer, karma ed arpeggiatori dovrebbero essere considerati nelle attuali workstation, come optional alla stregua delle espansioni sonore ram, rom, usb etc. . non riesco a capire perche' si ostinino a metterle di serie, se uno le vuole se le compra. io di un karma o di sequencer non saprei che farmene. altrimenti mi comprerei direttamente un arranger.
se si chiama Workstation non si capisce perchè non debba avere strumenti per l'assistenza e la produzione sonora.il nome deriva proprio dall'unione di queste funzioni
Se uno non li vuole, non si conpra una Workstation.
Comunque nessun compiacimento. anche perchè le mani non le ho mai staccate dallo strumento.
Questo è un laboratorio, dove si costruisce, si disfa, si monta al contrario per capire le cose.
Non sono due canzoni, sono solo degli esempi, su cui vengono applicati dei concetti che si sta cercando
di comprendere.
ed il concetto non è " ma guarda come suona bene da sola!" che qualcuno si ostina a contrapporre.
Non interessa nemmeno a me. non voglio che le tastiere suonino da sole.
Il concetto è " se comprendo questo meccanismo ho la possibilità di applicare concetti che io ho in mente
che altrimenti non riuscirei a fare in realtime" e non parlo di accordi e strumming come si pensa, ma applicazioni alla sintesi sonora, per costruire suoni interessanti.
Quindi gli arranger lasciamoli stare, che non c'entrano nulla.
Comunque, che vuoi che ti dica, capisco che non interessa a tutti.
p.s. lasciatemi fare un'amara considerazione: sembra che lo slancio che ( in generale) i tastieristi avevano verso l'innovazione e la ricerca sonora sia quasi scomparsa.
Sono d'accordo sulla ricerca di " quello che c'era" quindi con l'analogico, i suoni di piani elettrici, di organo....
ma mi piacerebbe un po' pià di coraggio su quello che " potrebbe esserci".