Crisi mistica: che faccio del conservatorio

MadDog 01-04-10 01.58
Sapete che quest'uomo è uno dei più grandi esempi di pianisti autodidatti e con studi poco regolari alle spalle, che ci sia mai stato?

Mica è uscito male...emo

Alla faccia dei frustrati e degli esibizionisti... emoemoemo
jacus78 01-04-10 04.27
già!!! ma fece molti corsi di perfezionamento sotto la guida di nomi illustri tipo edwin fisher e qualcun altro di questi livelli!!
poi.......la stoffa c'era già dalla nascita!!!!e la passione e la volontà pure!!!e molta!!credo che già tutto ciò sostituisca 10 anni di conservatorio di un allievo appena sufficiente!!!
ma poi andate a prendere sempre esempi più unici che rari voi.......!!!emo
parlate più spesso invece di comuni mortali!!!emo
Edited 1 Apr. 2010 2:27
anonimo 01-04-10 16.08
jacus78 ha scritto:
andate a prendere sempre esempi più unici che rari voi


seee... con l'implicita equazione: "io sono come brendel".

Ho detto "1 su 100 è un genio, gli altri..."

Uno su 100 è ottimistico.

Se ogni 100 studenti di pianoforte ci fosse uno come lui, hai voglia: ogni sera sarei a teatro, e avrei uno spettacolo splendido ogni volta.

MadDog 01-04-10 17.35
jacus78 ha scritto:
parlate più spesso invece di comuni mortali!!!emo


Come faccio a trovare i comuni mortali e la loro storia, su youtube?!? emoemoemo
Edited 1 Apr. 2010 15:36
vin_roma 06-04-10 03.07
Questa discussione mi calza a pennello perchè questa crisi mistica l'ho avuta 27 anni fà.

il conservatorio dei miei anni '70-'80 non ha eguali con quello che gira oggi. S. Cecilia all' epoca era una fornace di idee e iniziative e i miei Maestri erano quanto di meglio si potesse avere: Mons. D. Bartolucci per armonia e contrappunto, solfeggio con Gordini che ci accompagnava i solfeggi cantati con l' armonia jazz!, Fernando Germani, che all' epoca era in Hit Parade con "cantata per Venezia"(organo a canne e orchestra pop), anche il semplice "canto corale" era gestito da G. Piccillo, che all'epoca dirigeva il coro classico della RAI, poi ogni anno eravamo coinvolti a vario titolo per saggi, concerti fuori sede, relazioni con altri conservatori...

Eppure, prima dell' 8° di organo e comp. ebbi questa crisi, in fondo ero nato con Emerson, amavo la musica per films...

lasciai il conservatorio ed anche la cattedra alle scuole medie (addirittura il preside venne a cercarmi a casa per l' incarico) perchè all' epoca mancavano insegnanti di musica e col diplomino di solfeggio e 2-3 punti della Barilla ti beccavi un' incarico annuale.

Avevo voglia di far musica sul serio, sprecare quegli anni floridi appresso un diploma mi sembrava troppo, non volevo insegnare e non pensavo affatto di fare il concertista, non ne avevo la stoffa e poi l' ambiente classico l' avevo sempre visto male, mi sembrava che ogni concerto fosse un' esibizione muscolare e poi credevo che ad ascoltare ci andassero solo per vedere cosa combinasse Tizio o Caio, il vero scopo della musica non lo vedevo nei concorsi o nei premi pianistici.

Sono stato fortunato perchè all' epoca la sicurezza data dal conservatorio mi fece da apripista, di porte cen' erano tante e si aprivano facilmente e nonostante non avessi titoli specifici mi chiamarono anche all' Accademia di S. Cecilia per suonare in un' opera di Bernestein diretta da lui stesso e dopo di quella mi chiamarono molte altre volte e spesso dovetti rifiutare perchè ero impegnato in RAI come pianista e direttore musicale e il rifiuto non mi pesava perchè l' ambiente classico l' avevo sempre mal sopportato. e intanto facevo anche piano bar, pianista all' accademia di danza, tournée con cantanti di grido, poi tanta televisione con Canale 5 e RAI.
ultimamente ho preso ad arrangiare con grandi orchestre e ho quindi avuto di nuovo a che fare con l' ambiente classico ma senza timori e con un occhio nuovo, adesso, quando mi presento davanti agli orchestrali sento la loro stima, anche se non sono diplomato, anzi.

tutto questo discorso perchè?, per mostrare l' esperienza di chi ha avuto una discreta fortuna, dovuta penso, a quell' epoca "facile" e che ho saputo sostenere nel tempo.
Oggi è più difficile, pensate che nell' '82, da emerito ventenne sconosciuto, bussai ad una produzione cinematografica e dopo pochi giorni ebbi i primi incarichi..., oggi sarebbe assurdo,

Cosa penso oggi? che forse con uno sforzo in più, col pezzo di carta avrei una poltrona in conservatoro non solo per lo stipendio ma anche per una serena integrità professionale.

Comunque la musica si fà con la propria testa, bisogna crederci e considerare anche i propri limiti.

Bisogna tener presente che di Bollani cen'è già uno...

Ritengo motivo d' orgoglio il fatto che titolari di "titoli" mi chiedano spesso "consigli artistici" ma il tempo per un pezzo di carta lo si può sempre trovare, dopo paga.
Lucia_ 05-05-10 14.37
Ciao! mi inserisco anche io in questa discussione in quanto questa "crisi mistica" ce l'ho anche io! sto frequentando il triennio superiore, sono alla fine del 2 anno, quindi praticamente alla fine del vecchio nono anno. Proprio come dice Nicodemo anche io inizio a sentire che la musica classica mi pesa, suonare diventa faticoso e questo non lo posso sopportare perchè il pianoforte è sempre stata la mia più grande passione. Ora però sono in crisi, mi domando che possibilità si abbiano nel mondo odierno con la musica classica, in sintesi, mi domando cosa mai potrò fare io un giorno con questo famoso pezzo di carta!!..Sono molto preoccupata per questo..
Non lo so quale strada convenga percorrere, se finire il triennio e iscrivermi all'università e quindi cambiare strada, se cambiare genere, provare a conoscere il jazz o altro...
se qualcuno ha consigli è ben accetto...
vin_roma 05-05-10 16.28
ribadisco il vecchio concetto, se ci si può diplomare entro i 20 anni ben venga, altrimenti, specie per il pianoforte, diplomarsi o no è ininfluente ai fini professionali.

Il diploma è un pezzo di carta che serve solo come inizio per poter poi insegnare...che, se fatto a certi livelli, non è male. (in conservatorio si può insegnare 2 gorni a settimana e si è equiparati ai professori universitari) ma anche quì il diploma non garantisce poi tanto sulla qualità poichè ho visto molte volte docenti che dovrebbero ricominciare dal solfeggio...

Altra cosa è il concertismo e lì si capisce subito l' antifona: se entro i 20 anni si è diplomati e si è vinto un fottio di concorsi internazionali qualche speranza la si può avere, e poi precisi come un' orologio per tutta la carriera. (ovvio che ci voglia molta passione, carattere e secrificio). Questione di scelte subordinate alla capacità di comprendere le proprie qualità.
Nel mio piccolo ho lavorato diverse volte all' accademia di S. Cecilia, con la sinf. Abruzzese, con l' orch. da camera Fiorentina, con quelle di Cracovia, Bucharest, Brasov, sono stato in Cina, Thailandia...e nessuno mi ha mai chiesto il diploma, lo studio mi è servito e mi è bastato perchè eseguissi quello che con il mio carattere e passione musicale riuscivo a dare.

vin_roma 05-05-10 16.29
ribadisco il vecchio concetto, se ci si può diplomare entro i 20 anni ben venga, altrimenti, specie per il pianoforte, diplomarsi o no è ininfluente ai fini professionali.

Il diploma è un pezzo di carta che serve solo come inizio per poter poi insegnare...che, se fatto a certi livelli, non è male. (in conservatorio si può insegnare 2 gorni a settimana e si è equiparati ai professori universitari) ma anche quì il diploma non garantisce poi tanto sulla qualità poichè ho visto molte volte docenti che dovrebbero ricominciare dal solfeggio...

Altra cosa è il concertismo e lì si capisce subito l' antifona: se entro i 20 anni si è diplomati e si è vinto un fottio di concorsi internazionali qualche speranza la si può avere, e poi precisi come un' orologio per tutta la carriera. (ovvio che ci voglia molta passione, carattere e secrificio). Questione di scelte subordinate alla capacità di comprendere le proprie qualità.
Nel mio piccolo ho lavorato diverse volte all' accademia di S. Cecilia, con la sinf. Abruzzese, con l' orch. da camera Fiorentina, con quelle di Cracovia, Bucharest, Brasov, sono stato in Cina, Thailandia...e nessuno mi ha mai chiesto il diploma, lo studio mi è servito e mi è bastato perchè eseguissi quello che con il mio carattere e passione musicale riuscivo a dare.

vin_roma 05-05-10 16.32
scusate il doppioneemo
michelet 05-05-10 19.37
JakeRudess

Scegli con calma e ponderazione la professione che vorrai intraprendere: hai almeno il 50% di possibilità di essere disoccupato sia come musicista che come architetto.... emo
jacus78 06-05-10 03.02
michelet ha scritto:
Scegli con calma e ponderazione la professione che vorrai intraprendere: hai almeno il 50% di possibilità di essere disoccupato sia come musicista che come architetto.... emo

straquoto!!
claudiodimas 08-05-10 21.25
Fare musica fa comunque bene alla nostra persona, le crisi fanno parte del nostro percorso di vita, vanno e vengono.
E' meglio essere un "musicista" disoccupato che uno dei milioni di ragionieri che stanno in spiaggia da maggio a ottobre.
Saluti Claudio
ps: per insegnare in Conservatorio il pezzo di carta non serve!
vin_roma 10-05-10 19.06
claudiodimas ha scritto:
ps: per insegnare in Conservatorio il pezzo di carta non serve!


certo: si chiama "incarico per chiara fama", ma ti devi chiamare Salvatore Accardo...per l' appunto lui non è diplomato.
jacus78 11-05-10 03.17
claudiodimas ha scritto:
ps: per insegnare in Conservatorio il pezzo di carta non serve!

no.....serve un corso per cuoco!!!!emoemoemo
Edited 11 Mag. 2010 1:18
claudiodimas 11-05-10 10.37
.
Edited 11 Mag. 2010 8:57
claudiodimas 11-05-10 10.39
.
Edited 11 Mag. 2010 8:40
claudiodimas 11-05-10 10.41
.
Edited 11 Mag. 2010 8:57
claudiodimas 11-05-10 11.00

certo: si chiama "incarico per chiara fama", ma ti devi chiamare Salvatore Accardo...per l' appunto lui non è diplomato.


Mi risulta il contrario: il "Maestro" è diplomato e non insegna in Conservatorio.
Edited 11 Mag. 2010 9:00
claudiodimas 11-05-10 11.01
no.....serve un corso per cuoco!!!!emoemoemo


okkay, se hai il pezzo di carta è meglio, vabbene così? emo






ps: scusate i casini sopra
Edited 11 Mag. 2010 9:02
vin_roma 11-05-10 14.18
claudiodimas ha scritto:
Mi risulta il contrario: il "Maestro" è diplomato e non insegna in Conservatorio.
Edited 11 Mag. 2010 9:00


Conosco molte persone che hanno collaborato con Accardo e questa è la notizia che mi è arrivata, comunque lo sò che non insegna in conservatorio, parlavo in assoluto...