Mia recensione piano yamaha cp1 (purtroppo negativa)

orlando 06-03-10 18.48
@ Supermario_jazz
infatti la mia delusione é stata grande visto che ho sempre preferito i piani digitali yamaha, ma questa volta hanno proprio toppato alla grande. Soprattuto se si pensa che costa sui 4500 euro. Fosse costato sui 2000 euro allora ci poteva anche stare...
Per me non ne venderanno neanche mezzo...
Probabilmente avrà più successo il CP5 quando uscirà..anch'io ho provato il cp1 e devo dire che l'impressione non è stata così negativa..la tastiera per me è molto buona, nè dura nè morbida..la prefisco al mio 700gx..forse dai suoni mi aspettavo qualcosina in più dato il prezzo..soprattutto dall'interazione tra la tastiera e la dinamica..ecco, in questo forse Clavia c'è riuscita meglio..il Cp5 a 2300 euro è sicuramente più accettabile..
PiccoloNoGlobal 06-03-10 19.34
Supermario_jazz ha scritto:
anche il piu scadente dei pianoforti acustici ha una sua personalità, una sua anima...

Se ce l'ha un acustico perchè non deve averla un digitale???

Supermario_jazz ha scritto:
In qualsiasi acustico anche quello piu scadente, quando schiacci il tasto senti dietro che c'è un certo feeling con il suono ottenuto, nel cp1 no!!

Secondo teemo
paolorx 06-03-10 19.43
Che ne pensate di una semplice piano digitale casio cdp 100 che pilota il software ivory ? ( scusatemi sono "nuovo" nel forum , forse ho detto una castroneria !! )
xr2002 06-03-10 19.48
Si scannerebbero anche su uno Zetapiano acustico con corde d'argento di 10 metri.emo
stesgarbi 06-03-10 19.52
PiccoloNoGlobal ha scritto:
Se ce l'ha un acustico perchè non deve averla un digitale???

Perche gli acustici, almeno quelli di un certo modello e marca, nascono sì tutti "uguali" (o quasi . . . può dipendere anche da fabbrica a fabbrica) ma poi ciascuno ha la sua "vita", fatta di ambienti, temperature, umidità, accordature, manutenzione, spostamenti, diverse mani lo hanno suonato ecc. ecc. . . . tutti fattori che incidono sul legno, sulle corde, sulle meccaniche, sui tasti . . . con il risultato che, alla fine, ciascuno ha la sua "personalità unica", la sua anima particolare.
Un po come succede con i Rhodes, i Wurli e pure con le chitarre.
I piani digitali, allo stato attuale della tecnologia, non hanno fisicità . . . ma la modellano: però la modellano tutti allo stesso modo e i modelli di una stessa marca sono tutti uguali.
Uno yamaha acustico "modello X" potrà suonare diversamente, con diversa "action" e diverso feeling dagli altri "modelli X" yamaha, mentre un CP1 suonerà come tuti gli altri CP1.

Edited 6 Mar. 2010 18:55
Supermario_jazz 06-03-10 20.22
@ stesgarbi
PiccoloNoGlobal ha scritto:
Se ce l'ha un acustico perchè non deve averla un digitale???

Perche gli acustici, almeno quelli di un certo modello e marca, nascono sì tutti "uguali" (o quasi . . . può dipendere anche da fabbrica a fabbrica) ma poi ciascuno ha la sua "vita", fatta di ambienti, temperature, umidità, accordature, manutenzione, spostamenti, diverse mani lo hanno suonato ecc. ecc. . . . tutti fattori che incidono sul legno, sulle corde, sulle meccaniche, sui tasti . . . con il risultato che, alla fine, ciascuno ha la sua "personalità unica", la sua anima particolare.
Un po come succede con i Rhodes, i Wurli e pure con le chitarre.
I piani digitali, allo stato attuale della tecnologia, non hanno fisicità . . . ma la modellano: però la modellano tutti allo stesso modo e i modelli di una stessa marca sono tutti uguali.
Uno yamaha acustico "modello X" potrà suonare diversamente, con diversa "action" e diverso feeling dagli altri "modelli X" yamaha, mentre un CP1 suonerà come tuti gli altri CP1.

Edited 6 Mar. 2010 18:55
emo non potevi fare di meglio!!!
Putroppo molti conoscono solo i piani digitali e non avendo mai suonato un acustico vero, non sanno queste cose!!
emo
losfogos 06-03-10 20.27
@ Supermario_jazz
emo non potevi fare di meglio!!!
Putroppo molti conoscono solo i piani digitali e non avendo mai suonato un acustico vero, non sanno queste cose!!
emo
Infatti ieri in teatro ho suonato un ottimo Yamaha C3, ben diverso da un C3 terribile che trovai l'anno scorso!

Il problema è poi ritornare ai digitali, ti viene lo sconforto emo, ma non sipossono pretendere miracoli dai cloni, così come gli organi e tutte le emulazioni. Sta all'intelligenza di ciascuno non sputtanare 4500 per un piano finto. Credo che, "finto per finto", si possano trovare tante alternative.
paolorx 06-03-10 20.31
E' vero che i piani digitali hanno la stessa anima ma penso (forse sbagliando) che piu' e' complessa la sintesi digitale con cui e' "generato il suono stesso " e piu' si riproduce una diversita' per la stessa escuzione fra pianisti e-o tastieristi diversi ( perche' i parametri come velocita' pesatura , contemporaneita dei tasti premuti scappamento e rilasciamento rendono sfumature di suono digitali diverse a secondo dei diversi esecutori piu' accentuate se lasinitesi del suono stesso e' piu complesso e parametrica ).
Fondamentalmente penso che sia un discorso di feeling fra il tipo di tasto pesato e il suono generato che ad alcuni "pianisti" ispira di piu' rispetto ad altri .
miglio77 06-03-10 20.42
losfogos ha scritto:
Infatti ieri in teatro ho suonato un ottimo Yamaha C3, ben diverso da un C3 terribile che trovai l'anno scorso!


Stessa esperienza.
Due sabati fa ho suonato in teatro su un C3... babba bia... non suonava proprio, sordo.
Io ammetto di essermi ormai da anni abituato quasi solo alle tastiere pesate di RD, Oasys, M3 con cui, a dire il vero, mi trovo meglio che su molti pianoforti veri.
Però quel C3 era insuonabile e, non convinto ho chiesto anche all'altra pianista (accompagnatrice) che l'ha suonato e mi ha confermato la cartonatura del suono di quel piano.

Mentre gli altri C3 che ho provato sono sempre stati ottimi.
miglio77 06-03-10 20.45
losfogos ha scritto:
Il problema è poi ritornare ai digitali, ti viene lo sconforto


se dal digitale ti aspetti il vero suono di piano si, ma se ti aspetti quello che in effetti è, ti passa sta cosa

Per me è un po come se un chitarrista (elettrico) avesse il problema che la sua chitarra non suona come una alhambra.

Secondo me la cosa più importante è trovare il feeling giusto tra tastiera -> suono-amplificazione -> dinamica.
E tutto si risolve.
Edited 6 Mar. 2010 19:45
efis007 06-03-10 23.06
Una curiosità sul CP1 (nonchè su tutti gli altri piani digitali che avete provato in negozio): "il suono da dove lo ascoltavate"?
No perchè mi è già capitato di andare chessò da lucky music a provare dei digitali utilizzando come ascolto ciò che c'era in negozio (monitor o cuffie), e facevano praticamente tutti schifo.
Un bel giorno invece ho deciso di portarmi appresso la mia super cuffia hifi (Sennheiser HD580 Precision, per me la migliore cuffia del mondo quanto a qualità e purezza di ascolto, tanto che non me ne separerò mai!) e di ascoltarli con quella.
Il suono è cambiato da così a così. emo
Mai sottovalutare il sistema di ascolto.
Un piano acustico suona sempre bene, è acustico.
Un piano digitale non suona, e se ascoltato con sistemi mediocri suona addirittura da schifo, molto molto lontano da quello che è realmente il suo suono.
E purtroppo ho notato che è usanza comune (per i negozi, e addirittura nelle fiere musicali) mettere a disposizione del cliente delle cuffie di qualità pessima (di sicuro non mettono le HD580 Precision!), o analoghi sistemi di ascolto (amplificatori o monitor) di qualità generalmente scarsa.
Logico poi che gli strumenti hanno un suono schifoso, medioso, impastato.

Premetto che con questo discorso NON voglio difendere lo yamaha CP1 e/o sostenere che sia bello (non l'ho mai suonato, quindi non ho facoltà per esprimere giudizi sul suo suono).
Dico solo di stare attenti prima di dare giudizi affrettati, perchè purtroppo è successo anche a me di incappare in strumenti "presunti belli", ascoltarli in negozio con cuffie scarse o monitor, e dire "oh ma che schifo".
Poi quando li ho risuonati usando le mie cuffie di qualità mi sono pentito di avere detto "che schifo", anzi rimanevo meravigliato della bontà sonora di quello strumento, qualunque esso sia.
Da quì ho capito quanto sia importante, anzi assolutamente essenziale, provare lo strumento con un sistema di ascolto di alta qualità, o perlomeno usando le vostre cuffie abituali (mai quelle del negozio, a meno che siano eccezionali come le HD580 Precision, o di classe addirittura superiore) in quanto rappresentano per voi un sistema di ascolto ottimale a cui il vostro orecchio è già bene abituato da sempre.
Questo vi permetterà di giudicare meglio tutti gli strumenti che andrete a provare, evitando al contempo il rischio di "artefazioni" dovute a cuffie scarse o monitor scarsi.
Fidatevi è un buon consiglio.
emo
Paperinobis 06-03-10 23.39
efis007 ha scritto:
Un bel giorno invece ho deciso di portarmi appresso la mia super cuffia hifi (Sennheiser HD580 Precision, per me la migliore cuffia del mondo quanto a qualità e purezza di ascolto, tanto che non me ne separerò mai!) e di ascoltarli con quella.


Non è vero! E' meglio la mia... una Sennheiser HD 600! emoemoemoemoemo

P.S.
Ho anche la Sennheiser HD580 e la differenza è tanta!
Edited 6 Mar. 2010 22:40
PiccoloNoGlobal 07-03-10 01.07
@ stesgarbi
PiccoloNoGlobal ha scritto:
Se ce l'ha un acustico perchè non deve averla un digitale???

Perche gli acustici, almeno quelli di un certo modello e marca, nascono sì tutti "uguali" (o quasi . . . può dipendere anche da fabbrica a fabbrica) ma poi ciascuno ha la sua "vita", fatta di ambienti, temperature, umidità, accordature, manutenzione, spostamenti, diverse mani lo hanno suonato ecc. ecc. . . . tutti fattori che incidono sul legno, sulle corde, sulle meccaniche, sui tasti . . . con il risultato che, alla fine, ciascuno ha la sua "personalità unica", la sua anima particolare.
Un po come succede con i Rhodes, i Wurli e pure con le chitarre.
I piani digitali, allo stato attuale della tecnologia, non hanno fisicità . . . ma la modellano: però la modellano tutti allo stesso modo e i modelli di una stessa marca sono tutti uguali.
Uno yamaha acustico "modello X" potrà suonare diversamente, con diversa "action" e diverso feeling dagli altri "modelli X" yamaha, mentre un CP1 suonerà come tuti gli altri CP1.

Edited 6 Mar. 2010 18:55
Concordo ma bisogna tener conto che sono tutte cose soggettive.

Non concordo sull'affermazione fatta in precedenza (o in altro 3D...non ricordo) in cui si afferma che qualsiasi acustico anche il più scadente abbia "qualcosa in più da dire" rispetto un qualsiasi digitale.....
Chiunque afferma questo me lo dica che lo porto a casa di un amico in cui c'è un ""acustico""....vediamo a lui cosa racconta di bello quel piano.....emo

Altra cosa, una fetta enorme del risultato di un qualsiasi strumento è l'ambiente in cui lo stesso suona; per cui una mezza ciofeca d'acustico, in un'arena dall'acustica spettacolare può ancora suscitare qualche "emozione" mentre un Fazioli nella saletta dove ho suonato Mercoledì scorso magari non gli avresti dato due lire....

Il discorso è vasto...ed anche soggettivo.emo
Edited 7 Mar. 2010 0:08
Supermario_jazz 07-03-10 01.30
PiccoloNoGlobal ha scritto:
Non concordo sull'affermazione fatta in precedenza (o in altro 3D...non ricordo) in cui si afferma che qualsiasi acustico anche il più scadente abbia "qualcosa in più da dire" rispetto un qualsiasi digitale.....

Questa è una affermazione totalmente inventata da te visto che io ho scritto "anche il piu scadente dei pianoforti acustici ha una sua personalità, una sua anima..." che nulla ha che vedere con quello che hai riportato tu adesso!!!Una cosa è dire che un pianoforte acustico anche il più scadente ha un anima mentre uno digitale no, una altra cosa è dire che un pianoforte scadente o rotto suona meglio di un ottimo pianoforte digitale!!!
Quindi cerchiamo di leggere bene i post e di interpretarli nella giusta maniera e non a proprio piacimento!!!!
bkbk 07-03-10 01.39
MarcoC ha scritto:
Comunque spendere tanti soldi per un'imitazione di uno strumento vero secondo me non ha senso.


bah....ma come si fà a dire che nn ha senso....sicuramente per te che non ne avrai mai il bisogno, ma stai pur tranquillo che in Yamaha non fanno le cose così per caso.....se lo hanno messo in produzione di sicuro ci sarà una buona fetta di mercato anche per questi bestioni....poi ricordiamoci che ci sono sempre gli scaled down che secondo me sono ottimi compromessi per chi non ha i "dindi"
bkbk 07-03-10 01.41
Supermario_jazz ha scritto:
ma anche il piu scadente dei pianoforti acustici ha una sua personalità, una sua anima... Questo cp1 ha una meccanica senza nessun senso, con nessuna relazione con il suono che si ottiene. In qualsiasi acustico anche quello piu scadente, quando schiacci il tasto senti dietro che c'è un certo feeling con il suono ottenuto


...se permettete questa la incornicio.....emoemo
PiccoloNoGlobal 07-03-10 01.55
@ Supermario_jazz
PiccoloNoGlobal ha scritto:
Non concordo sull'affermazione fatta in precedenza (o in altro 3D...non ricordo) in cui si afferma che qualsiasi acustico anche il più scadente abbia "qualcosa in più da dire" rispetto un qualsiasi digitale.....

Questa è una affermazione totalmente inventata da te visto che io ho scritto "anche il piu scadente dei pianoforti acustici ha una sua personalità, una sua anima..." che nulla ha che vedere con quello che hai riportato tu adesso!!!Una cosa è dire che un pianoforte acustico anche il più scadente ha un anima mentre uno digitale no, una altra cosa è dire che un pianoforte scadente o rotto suona meglio di un ottimo pianoforte digitale!!!
Quindi cerchiamo di leggere bene i post e di interpretarli nella giusta maniera e non a proprio piacimento!!!!
Ho scritto "qualcosa in più da dire" tra virgolette....per intendere la frase che avevi scritto tu nel post precedente...ma fa niente, ok....ho interpretato male.
stesgarbi 07-03-10 04.03
@ PiccoloNoGlobal
Concordo ma bisogna tener conto che sono tutte cose soggettive.

Non concordo sull'affermazione fatta in precedenza (o in altro 3D...non ricordo) in cui si afferma che qualsiasi acustico anche il più scadente abbia "qualcosa in più da dire" rispetto un qualsiasi digitale.....
Chiunque afferma questo me lo dica che lo porto a casa di un amico in cui c'è un ""acustico""....vediamo a lui cosa racconta di bello quel piano.....emo

Altra cosa, una fetta enorme del risultato di un qualsiasi strumento è l'ambiente in cui lo stesso suona; per cui una mezza ciofeca d'acustico, in un'arena dall'acustica spettacolare può ancora suscitare qualche "emozione" mentre un Fazioli nella saletta dove ho suonato Mercoledì scorso magari non gli avresti dato due lire....

Il discorso è vasto...ed anche soggettivo.emo
Edited 7 Mar. 2010 0:08
Quello che dici è certamente condivisibile.

In effetti il discorso è vastissimo, con moltissime variabili soggettive.
Tieni conto, tuttavia, che qui sostanzialmente nessuno ha espresso "preclusioni" di carattere generale sul digitale.

miglio77 07-03-10 12.18
@ bkbk
MarcoC ha scritto:
Comunque spendere tanti soldi per un'imitazione di uno strumento vero secondo me non ha senso.


bah....ma come si fà a dire che nn ha senso....sicuramente per te che non ne avrai mai il bisogno, ma stai pur tranquillo che in Yamaha non fanno le cose così per caso.....se lo hanno messo in produzione di sicuro ci sarà una buona fetta di mercato anche per questi bestioni....poi ricordiamoci che ci sono sempre gli scaled down che secondo me sono ottimi compromessi per chi non ha i "dindi"
e non dimentichiamoci che 4500 euro sono tanti per noi, ma magari sono "un po meno tanti" per un americano o un inglese o un giapponese.

MarcoC 07-03-10 15.10
Devo nuovamente trovarmi d'accordo con Supermariojazz.
Secondo me non ha nessun senso tentare di paragonare un pianoforte digitale con un pianoforte acustico.
Chi ritiene che una tastiera di un digitale possa essere equivalente o superiore a quella di un acustico, anche non di alto livello, secondo me ha messo ben poche volte le mani su un vero pianoforte.
Il CP1 non mi ha entusiasmato proprio per la tastiera, sinceramente visto il prezzo e l'attesa che ha creato la sua uscita mi aspettavo molto di meglio, soprattutto considerando i precedenti Yamaha.
Ripeto anche in questo post che mi tengo stretto il mio CP33, che per me rappresenta un modo di arrangiarmi quando non trovo il pianoforte e non un'alternativa.