Nuovo numa piano

greg 03-02-10 17.19
Benedetti fratelli musicali.............come cambiano i tempi e come ci si dimentica, o, talvolta, si ignora il gloriosissimo passato degli strumenti. Intanto piccolo OT, sisente parlare di master pieghevoli, ma la nostrana (esiste ancora il charlie lab o la digitar?) casa emiliana aveva già prodotto una tastiera simile, ma poichè progetto italiano, scarsamente considerato agli inizii degli anni novanta. La qualità la ignoro, ma l'idea era originale e da approfondire, con la possibilità di avere un controller chitarristico sulla destra.
Ma torniano alla Numa........pensate proprio che si sentisse la necessità di un piano targato Fatar o Studiologic (misteri del marketing). Io penso che la Fatar facesse bene a produrre una VERA master, che non sia solo dedicata al suono pianistico, ma che contempli uscite multiple che consentano di collegare più moduli contemporaneamente: il TOP delle master restano legate al passato: A90 Roland e, soprattutto, MC 3000 Oberheim-Viscount. La possibilità di creare patches serie senza restare legati all'utilizzo di solo un paio di expander in un mondo così variegato di possibilità. Mi associo con chi giudica il reale utilizzo di controller-master (dir si voglia) abbinato ad un buon modulino separato (guarda caso posseggo proprio un RP-x Gem ). Comunque mi pare che si buttino tutti sulla iperproduzione di piani digitali, in tutte le salse.La mia master ideale fu comunque avvicinata nel 1988 alla NOSTRA fiera musicale di Rimini dalla mitica Lem che produsse la MMK, una master che fu presentata anche in versione campionatore nello chassis. Essa possedeva,tra le altre possibilità di pilotaggio moduli o quel che si voglia, anche un sequencer interno. Voglio dire, parlando di quella fase embrionale, l'idea di workstation che fu a livello semicommerciale prodotta da Korg con M1 (prodotto costosissimo e alla fine anche chiusissimo, io presi la versione T3 nel 1990 ), l'ideale è avere una macchina che possa fare tutto e farsi inserire di tutto in quanto software, ma non necessariamente produrre suoni propri o effetti proprietari, o sintesi proprietarie.............. questo è il punto: ci si accontenta di spendere un migliaio e mezzo di euro, per una discreta master con un buon suono di piano e altri suoni assolutamente e volgarmente (nel senso letterale della parola) accessori. Per quei soldi, se permettete, si può pretendere molto di più. Non concepisco balzi di centinaia di euro solo per un suonetto leggermente più accettabile, mettiamo, di una Casio ad esempio.Mi pare che siate molto poco critici nei confronti di certe case produttrici. Esse vanno indirizzate da noi e non il contrario; siamo noi che calchiamo palchi e quant'altro che conosciamo le nostre reali esigenze. Basta adeguarci noi alle macchine in uso, c'è bisogno che il mercato non sia condizionato dalle pseudobattaglie commerciali delle case di maggior grido che rilasciano col contagocce le novità senza mai rischiare per venirci incontro.Un altro OT, concedetemelo, un esempio sta nel rilascio delle schede plu-in per le vechie serie Yamaha Motif: per rilasciarne meno di dieci hanno impiegato circa 5 anni, alla fine le schede si aggiornavano più lentamente delle Motif e serie S e CS (che potevano applicarle), assurdo. Alla fine, nella serie XS addirittura hanno abolito gli slots di montaggio, lasciando, quelli come me che possedevano quasi tutte le schede, a bocca asciutta. Ho scelto per protesta di abbandonare definitivamente la serie Motif.
pierorudess 04-02-10 08.15
@ greg
Benedetti fratelli musicali.............come cambiano i tempi e come ci si dimentica, o, talvolta, si ignora il gloriosissimo passato degli strumenti. Intanto piccolo OT, sisente parlare di master pieghevoli, ma la nostrana (esiste ancora il charlie lab o la digitar?) casa emiliana aveva già prodotto una tastiera simile, ma poichè progetto italiano, scarsamente considerato agli inizii degli anni novanta. La qualità la ignoro, ma l'idea era originale e da approfondire, con la possibilità di avere un controller chitarristico sulla destra.
Ma torniano alla Numa........pensate proprio che si sentisse la necessità di un piano targato Fatar o Studiologic (misteri del marketing). Io penso che la Fatar facesse bene a produrre una VERA master, che non sia solo dedicata al suono pianistico, ma che contempli uscite multiple che consentano di collegare più moduli contemporaneamente: il TOP delle master restano legate al passato: A90 Roland e, soprattutto, MC 3000 Oberheim-Viscount. La possibilità di creare patches serie senza restare legati all'utilizzo di solo un paio di expander in un mondo così variegato di possibilità. Mi associo con chi giudica il reale utilizzo di controller-master (dir si voglia) abbinato ad un buon modulino separato (guarda caso posseggo proprio un RP-x Gem ). Comunque mi pare che si buttino tutti sulla iperproduzione di piani digitali, in tutte le salse.La mia master ideale fu comunque avvicinata nel 1988 alla NOSTRA fiera musicale di Rimini dalla mitica Lem che produsse la MMK, una master che fu presentata anche in versione campionatore nello chassis. Essa possedeva,tra le altre possibilità di pilotaggio moduli o quel che si voglia, anche un sequencer interno. Voglio dire, parlando di quella fase embrionale, l'idea di workstation che fu a livello semicommerciale prodotta da Korg con M1 (prodotto costosissimo e alla fine anche chiusissimo, io presi la versione T3 nel 1990 ), l'ideale è avere una macchina che possa fare tutto e farsi inserire di tutto in quanto software, ma non necessariamente produrre suoni propri o effetti proprietari, o sintesi proprietarie.............. questo è il punto: ci si accontenta di spendere un migliaio e mezzo di euro, per una discreta master con un buon suono di piano e altri suoni assolutamente e volgarmente (nel senso letterale della parola) accessori. Per quei soldi, se permettete, si può pretendere molto di più. Non concepisco balzi di centinaia di euro solo per un suonetto leggermente più accettabile, mettiamo, di una Casio ad esempio.Mi pare che siate molto poco critici nei confronti di certe case produttrici. Esse vanno indirizzate da noi e non il contrario; siamo noi che calchiamo palchi e quant'altro che conosciamo le nostre reali esigenze. Basta adeguarci noi alle macchine in uso, c'è bisogno che il mercato non sia condizionato dalle pseudobattaglie commerciali delle case di maggior grido che rilasciano col contagocce le novità senza mai rischiare per venirci incontro.Un altro OT, concedetemelo, un esempio sta nel rilascio delle schede plu-in per le vechie serie Yamaha Motif: per rilasciarne meno di dieci hanno impiegato circa 5 anni, alla fine le schede si aggiornavano più lentamente delle Motif e serie S e CS (che potevano applicarle), assurdo. Alla fine, nella serie XS addirittura hanno abolito gli slots di montaggio, lasciando, quelli come me che possedevano quasi tutte le schede, a bocca asciutta. Ho scelto per protesta di abbandonare definitivamente la serie Motif.
O.T. beh, la tua critica è più che giusta, ma devi pensare a come funziona il mercato musicale. Questo gira intorno agli artisti famosi che vengono pagati da una o dall'altra multinazionale per usare sui palchi i propri prodotti, in maniera tale che il "popolo" si convinca che, se il loro idolo usa il synth o la workstation "X", la vogliono anche loro. Poi il 90% di chi suona cerca "IL" suono di piano acustico o elettrico più bello e niente di più, per questo c'è un incremento di produzione di pianoforti digitali. D'altro canto esiste il restante 10% (probabilmente noi) che la pensa al contrario, cercando (o pretendendo) lo strumento che più si avvicina alle proprie esigenze reali. Per esempio tu vorresti una master degna di questo nome, io invece un controller per pilotare vsti con una tastiera decente e dal peso più basso possibile (se ha dei suoni all'interno mi fa anche piacere, così da portare alle prove solo questo senza il mac).
Esempio: mio padre vorrebbe "caricarsi" l's90 xs per il suono di pianoforte... io, ovviamente sono contrario, ma mi rendo conto che il 90% la pensa come lui. Scusate l'O.T. ma mi andava di rispondere emo
mattfigs 15-02-10 17.29
La verità è che i 'nuovi musicisti' la midi out non sanno nemmeno cosa sia. Basta una usb con le wheels e poi è tutta questione di portatile e sw scaricati. In ogni caso, mi pare di capire dalle specifiche che il numapiano abbia funzioni midi meno avanzate della nano (in particolare non noto nelle specifiche delle funzionalità per la memorizzazione delle patch).
Lorenzo_83 15-02-10 17.38
@ mattfigs
La verità è che i 'nuovi musicisti' la midi out non sanno nemmeno cosa sia. Basta una usb con le wheels e poi è tutta questione di portatile e sw scaricati. In ogni caso, mi pare di capire dalle specifiche che il numapiano abbia funzioni midi meno avanzate della nano (in particolare non noto nelle specifiche delle funzionalità per la memorizzazione delle patch).
Infatti non ne ha. E' uno stage piano costruito sulla base della numa nano, ma funzioni master......................
Paperinobis 15-02-10 18.01
greg ha scritto:
TOP delle master restano legate al passato: A90 Roland e, soprattutto, MC 3000 Oberheim-Viscount.

Dimentichi che la Roland RD 700 GX ha funzioni avanzate di master che risolve certi problemini rispetto all'A90. L'RDGX non è solo un ottimo piano stage, ma anche una master con i fiocchi!
Lorenzo_83 15-02-10 22.23
@ Paperinobis
greg ha scritto:
TOP delle master restano legate al passato: A90 Roland e, soprattutto, MC 3000 Oberheim-Viscount.

Dimentichi che la Roland RD 700 GX ha funzioni avanzate di master che risolve certi problemini rispetto all'A90. L'RDGX non è solo un ottimo piano stage, ma anche una master con i fiocchi!
Confermo
greg 16-02-10 11.18
Lorenzo_83 ha scritto:
Confermo

Rispondo a te, ma vale anche per l'amico piùin su:
L'RD 700 GX non mi interessa in quanto tale. Se parlo di master e spero che abbiate letto integralmente i miei riferimenti a quelle che una volta in realtà in gergo venivano indicate come "tastiere mute", figurarsi un digital piano come l'RD cosa possa aver a che fare con il mio discorso.
Ragazzi, Roland continua sulla sua linea di piccoli miglioramenti apportati costringendo a sentirsi sempre truffati per possedere il modello precedente e sapendo che il nuovo, costa di più, svaluta (per esempio) l'RD 700 SX, ma non lo stravolge tecnologicamente. Ditemi dal nostro punto di vista i vantaggi di queste politiche. Per cui il discorso di Studiologic col Numa piano per me va a farsi letteralmente friggere. Io, nel mio micromercato non ho MAI usato un digital piano, ma Rhodes per i piani elettrici, moduli usati per i pianoforti acustici o campionamenti sulle varie macchine possedute e bellissimi synth a 88 tasti che poi mi dessero il mille per mille per tutti i suoni da me utilizzati in base al lavoro svolto: T1 Korg anni '90, XV 88 Roland (con tante schede JV ed SRX) inizii anni 2000; Motif es 8 metà anni 2000 fino al 2008. Sono rimasto un anno scoperto ed ora posseggo Alesis Fusion 8 HD con RP-x Gem; ma naturalmente per la mia musica posseggo anche TX 802- Yamaha, K 5000 Kaway, JX 10 Roland, Rhodes markI, Voyager Minimoog, Alesis Fusion 6 HD, Tyros 2 Yamaha, ESQ 1 Ensoniq, EMU Esi 4000 turbo (128 mb di espansione) con decine di giga di campioni originali. Purtroppo ho dovuto vendere per ragioni di spostamento (dopo un trasloco) un fantastico A 100 Hammond; ma sto attendendo di scegliere la migliore soluzione possibile più leggera e tecnologica disponibile sul mercato. Poi completerò con un synth Roland (probabilmente, come si renderà meno oneroso) un V-Synth GT, affermando di aver posseduto il primo V-synth che mi ha ripagato tantissimo in belle serate nei locali dove mi ha permesso di fare a meno di chitarristi rompiscatole, tirando fuori lead davvero caldi ed anche, volendo, taglienti.
Morale, I prefer A 90 Roland with four midi out than Numa piano- Numa Nano - Numa chi te pare.........emo
Hendrix 04-05-10 18.24
riporto in auge il topic...
nessuno ha qualche novità?
SMARTKID 05-05-10 02.52
MI associo. novita' su questo nuovo gioiellino?

clouseau57 05-05-10 04.21
Trenino...................mi associo anch'io....!
emo
unplugged 05-05-10 10.34
ciuf ciuf.....mi accodo
SMARTKID 05-05-10 12.32
peppe' peppeppeppe'.......emoemo


Allora, nessuno sa piu' niente??? quando minchia arriva nei negozi sto gioiellino??

Hendrix 05-05-10 15.18
infatti!
SMARTKID 05-05-10 19.05
Allora per la serie... Smartkid qui...smartkid la'.. non fa niente, chiede soltanto... non si interessa.emoemo

stamani ho scritto direttamente ai responsabili distribuzione per Studiologic, e vi riporto la risposta, circa i tempi e costi di questo strumento interessante!!

Salve,

Veda su www.midiware.com

Il produttore ci dice che lo strumento uscirà a fine maggio/inizio giugno.
950,00 + IVA

Cordiali saluti,

Mauro Angeletti
Midiware Srl

SERVITI!!emo
unplugged 05-05-10 19.57
minch....zzeca!!!

950,00 neuri + ivaemo


mi sembra leggerissimamente cara...
MacJack 05-05-10 20.03
@ unplugged
minch....zzeca!!!

950,00 neuri + ivaemo


mi sembra leggerissimamente cara...
Bhé oddio non mi pare invece, in linea con i prezzi medi di altri stage piano di questo tipo semmai!
A parte i Casio, la cui qualità, soprattutto di certi modelli è discutibile (e che quindi giustifica prezzi bassi).
Se la qualità sarà alta come promesso diventerà un prodotto interessante e competitivo
Federico78 05-05-10 20.46
Secondo me visto che il prezzo reale sarà più basso di 950 + iva, e visto anche quello che offrirà (campioni di piano acustico sviluppati da Previati e Tagliavini, hammond derivati dal KeybDuo e sicuro mi dimentico altro) e visto che dietro c'è quel genio assoluto di Elvio, questo prezzo è ottimo. Ovvio, è da provare per il giudizio definitivo.
riccardodimilano 23-06-10 02.41
premesso che non sono un pianista (ma semplicemente un dilettante appassionato di musica e desideroso di una tastiera pesata) ho trovato sabato scorso la studiologic numa piano da lucky music a milano.

l'impressione è stata molto buona. rispetto ai pianoforti che mi avevano attirato (tipo casio privia o yamaha p85) ovviamente non c'è paragone. la tastiera sembra di tutt'altro livello e le timbriche di pianoforte e piani elettrici anche. ci sono anche dei pad, davvero belli e corposi più alcuni organi e altri timbri che non ho ascoltato. in più ha 4 controlli in uscita e un ingresso audio stereo, penso più per mac o i-pod che per provare con altri musicisti.

insomma, sono il meno titulato al mondo per parlare, ma l'impressione è di uno strumento che i 400 euro in più di un digitale basic li valga tutti. da lucky music costa 950 euro ma su google ho trovato un negozio romano che vende la numa piano addirittura a 890 euro. io un pensierino ce lo sto facendo.
SMARTKID 23-06-10 11.19
Ciao riccardo, anch io sto meditando di prendere questo interessante strumento.

La meccanica ti ha soddisfatto? l hai trovata abbastanza "pianistica"?
io attualmente ho il nord stage 88, ieri ho provato a suonare dei ribattuti, o a dosare delle note con forza e la dinamica non è facile da ottenere, in rapporto ad un piano acustico ovviamente.

L idea infatti è quella di passare a ns compact, abbinandoci una master. Ma cio' che piu mi preme è proprio la qualita' della meccanica (oltre che il peso, s intende).

Dacci qualche info in piu, magari dal confronto che hai avuto nelle varie prove della numa e degli altri stage in negozio!

ps qual è il negozio di Roma che hai visto, Cherubini per caso?


Un saluto e thanx per la recens
SK emo
unplugged 23-06-10 12.10
La cosa si fa interessante...molto interessante...