ziokiller ha scritto:
Il Juno 106 ce l'ha il portamento
Vero . . . verissimo.
In realtà ho sempre in mente il mio glorioso e mai dimenticato Juno 60 (che il portamento non ce l'aveva).
Però di Juno 106 perfettamente funzionanti ed "a prova di trasporto sul palco" mi sa che non se ne trovano facilmente.
Rimango però della mia idea: spendere 500 euro per un Juno 106 può avere senso se uno ricerca quel particolare tipo di sonorità, accontentandosi di possibilità timbriche comunque limitate, certamente stabile di acordatura ma comunque soggetto a problemi come macchina in generale (non sono d'accordo con te sull'affidabilità di questo synth . . . Imho)
A meno di non essere "amatori" di quella specifica timbrica sonora (secondo me unica) il Juno 106 lo vedrei come una soluzione di ripiego, ben lontana dal "synth analogico per la vita", oltretutto non adatta a continui spostamenti sui vari palchi.
Il Prophet 600, tenuto bene, è ancora una bellissima macchina: potente e ben fatta (anche se - ben inteso - non è un Prophet 5).
Però a meno di 900 - 1000 euro in perfette condizioni non si trova, e comunque risente del suo quarto di secolo di vita (ne ho avuti due, sotto mano, che un paio di volte ciascuno sono dovuti andare in assistenza).
Dal mio punto di vista, spenderei 1500 euro per un P08 usato: trasportabilissimo, ben costruito (anche se per certe cose un po' "in economia") molto potente, con possibilità timbriche enormemente superiori al Juno 106 (ed allo stesso P600 . . . Imho) ed una pasta sonora ancora degna del nome prophet, anche se è solo un "nipotino", paragonato al P5 .
Quanto al Chroma . . . una macchina sonicamente straordinaria . . . ma pesa una cifra e lo ritengo comunque troppo fragile, specie se destinato ad impieghi live di una certa frequenza.
Il "top", secondo me, rimane l'Andromeda . . . paradossalmente l'ho odiato per molto tempo, dopo averlo acquistato, sentendomi addirittura "truffato" dalla Alesis. . . sono stato più volte sul punto di venderlo . . . fino a quando - un week end di qualche anno fa - non l'ho letteralmente "stuprato" per ore ed ore . . . arrivando in qualche modo a "possederlo", rendendomi conto di ciò che sa fare.
E' un synth "bastardo" . . . brutto come il peccato . . . che lo accendi, lo suoni e ti fa schifo . . . con gli oscillatori che vanno dosati nel modo giusto, altrimenti controfasano di brutto . . . ma poi, quando cominci a "domarlo" ed a conoscerne il carattere, scopri che è capace di tutto.
Ha una personalità tutta sua, ma è anche un grande"imitatore" di sonorità tipiche di altri analogici . . . ed alla fine ci si accorge anche che la timbrica del synth risente della mano di uno dei progettisti oberheim (Marcus Ryle) .
Per me, l'Andromeda è già oggi un grande "vintage".
Stefano
Edited 8 Gen. 2010 2:44