@ CoccigeSupremo
Io sono davvero combattutissimo sull'acquisto. è una "fortuna/sfortuna" questa attesa, poichè più suono sulla mia moxf per ingannare il tempo, più ammetto che non vorrei affatto separarmene in favore della Nord Stage 3.
- Rhodes: Meno impastati e suonabili su Yamaha. Più funzionali (in band) quelli di Clavia.
- Wurli: Nord ha fatto un ottimo lavoro, ma anche yamaha si difende piuttosto bene.
- Hammond: Qui manco a parlarne.
- Pianoforti: Cp1 per Moxf. Imho non c'è pianoforte Clavia che tenga.
- Pad: Più presenti e funzionali su Clavia
- Archi: Yamaha tutta la vita.
- Bassi acustici/elettrici: Yamaha a mani basse.
- Clavinet: direi parità. Quelli yamaha mi piacciono per la loro pastosità, dall'altra i clavia risultano,anche se meno "pastosi", più incisivi e più "Stevie Wonderiani".
- Synth: nonostante la minor possibilità di editing, Clavia con la sua "botta" ne esce vincente... Ma ho un nord lead, quindi poco mi importa della sezione synth sia su moxf che su Electro/Stage.
Pro vari di yamaha:
- Sequencer.
- Pattern mode per creare loop anche in live.
- Tastini per il transpose pronti all'uso (per qualcuno è un vantaggio)
- Menù vari, che nonostante diano problemi in ambito live, sono sicuramente efficaci per la programmazione certosina di ogni singolo parametro.
- Ingressi per microfono o qualsiasi fonte sonora,con pomello dedicato per il volume.
- Vu Meter assolutamente perfetto, che permette di regolare i volumi di uscita della tastiera e di "entrata" delle diverse fonti sonore. Graditissimo. Non ce l'ha neanche la Motif XF
- Controlli da master di serie A : Gestione Midi su 16 canali, senza blocchi di sorta su tastiere controllate. Layerare Nord Lead e Moxf8 è stata una passeggiata, non c'erano blocchi di sorta, e avevo la possibilità di scegliere cosa, dove e quando layerare i suoni e quando invece utlizzare il solo motore di moxf8. Fantastica
Svantaggi vari yamaha:
-Lentezza nel caricare i sample sulla flash rom
-Editor valido venduto separatamente (e mi riferisco al librarian di melas)
- Knobs senza "fine": Di fatto avere un controller senza fine, vuol dire star li a dover controllare i valori su schermo, anche mentre suoni, il che è "scomodo".
- Passare da un effetto all'altro significa entrare in menu e contromenù... purtroppo non bastano 2 click insomma. Inoltre bisogna assegnare singolarmente i vari pomelli assign all'effetto e giocare di "percentuali"
non sarebbe bastato un semplice "assegna questo a questo..stop, i valori li preimpostiamo noi, sia di partenza che di arrivo....".?
- Ingombro: Cavolo è una nave... ha una forma non rettangolare quindi non è neanche possibile suddividere il peso portandola sottobraccio. Il peso è ottimo per una master 88, ma è l'ingombro che la rende "scomoda", ed è un peccato. La Casio PX5s ha fatto scuola in questo... Se scopro che i fianchetti viola sono "vuoti" all'interno, finisce che li "taglio
Vorrei persino smussare quella cavolo di forma "triangolare" del retro! che rabbia! Fosse un tantino meno ingombrante sarebbe persino comoda da portare senza rotelle".
- Suoni non pronti all'uso. Nessuno dei suoni è pronto per l'uso. Neanche uno davvero. Tutti persi in reverberi infiniti. Rhodes con autopan preimpostati. Organi senza controlli di Drawbars (e qui entrano in gioco le librerie acquistabili, ottime),Pad troppo vaghi. Volumi alla "cazzo", dove ogni suono ha un volume tutto suo. Rhodes bassissimi, pianoforti a metà volume, pad non impostati correttamente, archi con troppo riverbero, Synth Lead troppo acidi. Insomma, accesa la Moxf, bisognerebbe fare un reset per svuotarla e ricominciare da 0 in termini di effetti e volumi. Niente di impossibile ma richiede un po di tempo.
Vantaggi Nord vari:
- Suoni pronti all'uso
- Immediata nel controllo di effetti e creazioni di scaletta
- Menù essenziale e chiarissimo
- Peso e ingombro minimi, si trasportano praticamente tutte, fino alle 76 tasti, dietro la schiena. Di fatto pesa meno la Nord Electro "a zaino" che i libri delle scuole medie
- Volumi già "ottimizzati". Obiettivamente non ho dovuto fare praticamente nulla per "pareggiare" i volumi. Pianoforti, Rhodes e Wurli, escono come dovrebbero uscire, al massimo basta un piccolo giro di knob volume, ma davvero poca roba.
- Editor e Sample Editor assolutamente immediati, gratuiti e perfetti.
- Libreria di samples sconfinata.
Svantaggi vari:
- Controlli da master assolutaemente "insufficienti". Anche gestire un layer, perlomeno con la electro, tra una tastiera ed un altra è un'impresa. Sono stato obbligato ad aggirare determinati ostacoli con un pedale di volume per azzerare l'output della seconda tastiera che doveva fungere da arpeggiatore insieme alla Electro... Il sustain poi facilmente manda qualcosa che manda in tilt la lead, tanto che d'improvviso, un suono qualsiasi del lead si blocca... insomma, perlomeno la electro 5 da questo punto di vista è bocciata. Sarebbe bastato, credo, poco a gestire perlomeno non dico 16 canali come su moxf, ma almeno 2: canale per layer, canale per solo motore sonoro Electro... Sullo stage funziona meglio?
- Parere personale: Suoni ottimi in band, davvero non ce n'è per nessuno li. Ma in duo, tranne il DX e, in parte, qualche rhodes, non riesco a farmi piacere del tutto quello che sento. Ci ho fatto una serata l'altro giorno in 2, e si, sicuramente l'effettistica immediata mi ha dato enormi soddisfazioni, permettendo anche un ottima dinamica tra strofa,chorus, assolo ecc (mi sono divertito a sfiziarmi con chorus e phaser ad esempio, però c'era qualcosa che sentivo "sbagliata". Forse sarà l'abitudine, o forse sarà il semplice fatto che stavo suonando suoni "pianistici" con una waterfall, ed in live duo è stata davvero la prima volta poichè ho sempre usato tastiere pesate...
Insomma per farla
Per ora però promuovo a pieni voti la suonabilità di entrambe le tastiere, ma la moxf, e ripeto forse è una questione di tastiera pesata, mi da quel qualcosa in più....
- Nessuna entrata esterna. L'unica che c'è potevano gestirla meglio, invece è un semplice monitor in che permette si di ricevere un segnale audio, ma unicamente in cuffia.... bah...