@ kurz4ever
Ma guarda che il prog italiano degli anni settanta era allo stesso livello dei nomi citati se non di più.... PFM, le orme, i Pooh, il banco, i New Trolls, sono i primi che mi vengono in mente, ma ce ne sono altri.. è che come al solito poi serve fare marketing per restare a quei livelli, e la lingua inglese facilita la penetrazione in tutti i mercati, anzi in un Italia malata di esterofilia, pure a scapito della notevolissima (in termini di qualità ma anche di quantità) produzione locale.
Oddio, questo paragone forse è anche peggio del precedente...
Hai citato i 4 grandissimi gruppi del prog italiano, che conosco alla perfezione, i Pooh credimi, non c’entrano proprio niente. Ma zero proprio.
Se vuoi parlami di Area, Locanda delle Fate, Balletto di Bronzo, Pierrot Lunaire, ma lascia perdere i Pooh. Sono un gruppo pop standard commerciale, nulla a che vedere con i grandi di cui sopra.