@ zavaton
orange1978 ha scritto:
una cosa che bisogna poi precisare...."diventerá un mito".....
Mi ricordo all'epoca quando entrai nel negozio da "La Pietra" il tipo tutto sorridente mi disse:
vieni quà che ti faccio ascoltare la "tastiera del momento"
... Selezionò il famoso "Chatedral Oragan" e appena mise le mani sui tasti mi si sono rizzati anche i peli che non avevo
Ah, il Cathedral Organ era eccezionale!!! Aveva una potenza... Per non citare i "campioni" di slap bass o contrabbasso, l'attacco o il pizzicato degli archi... certo all'epoca ci sembravano suoni veramente realistici.
Però ragazzi siamo realisti: la D-50 io ce l'ho ancora, e non la venderò perché ci sono legato, ma oggi come oggi non si suona più. Preferisco ricreare i suoni tipici (vogliamo citare Staccato Heaven, Breathy Chiffer...) sul Juno-G per quanto possibile e avere la comodità di metterle in split con altri suoni e di un'interfaccia moderna.
Ricordo che la maggiore frustrazione con la D-50 era quando dovevi usare due suoni ed eri costretto a rinunciare a uno fra il lower tone e l'upper tone. Oggi non è più pensabile una cosa del genere.
Quale tastiera oggi diventerà un mito?
La D-50 all'epoca traeva la sua forza dall'essere la prima che usava campioni, ricordiamocelo oggi che andiamo a cercare l'analogico e il termine "rompler" è quasi dispregiativo...
Oggi le tastiere hanno già tutto: campioni, virtual analog, modelli virtuali... che altro si deve fare? Si fanno variazioni sulle sintesi esistenti, si perfezionano le emulazioni, ma che altro si deve fare?