per anni sono stato "sedato" con i plugin...
nei primissimi anni 2000, il mettere le mani (ehm, gli occhi e le dita sul mouse
) su roba tipo il TS404beta (per me ancora bello comunque), AXS (idem) & Co. è stato bellissimo....
sentivo il carattere dei suoni che ho sempre amato...ovvero dei classici timbri analogici, ascoltati in una marea di dischi tra gli anni 70-80 e primi 90 con la techno old school.
finalmente, un paio di anni fa, mi son deciso e ho cominciato a comprare vintage analogico...
certo, sarà pure un feticcio.....e lo è, visto che mi piace pure un sacco sentire il profumo che emanano quando tolgo la coperta e li accendo
, però non ci sono proprio cazzi!!!
Il suono, ragazzi il SUONO!!!!
se è QUEL suono analogico che si cerca, non ci sono vst o VA che tengano...
non si tratta neanche di discorsi più tecnici, relativi al fatto che un synth con carattere, si inserisce moooolto meglio in un mix...
si tratta proprio di sensazioni ed emozioni che si scaturiscono sentendo suonare questi circuiti.
impossibile valutare il tutto, senza sentirli e soprattutto, senza suonarci sopra...
questo credo valga per ogni strumento e per chiunque...
c'è un feeling e un'alchimia che nessun ascoltatore può cogliere, in quanto tale.
E ne sono convinto....
non si tratta di esoterismo, o di auto-convinzione...
a metterci le mani sopra, le differenze sono udibilissime (il che non significa per forza in meglio).
C'è poco da fare....
e io questo, in linea di massima, lo sento con i synth vintage (soprattutto degli anni 70)...
diversi analogici più moderni, hanno sicuramente una serie di punti a favore, come la bellezza e pienezza dei filtri, i VCA le distorsioni armoniche ecc ecc
però per me, nonostante ne riconosca il grande vantaggio e la indiscutibile bellezza, non hanno più quella magia che possono avere macchine dal sapore vintage...
come già detto, credo sia semplicemente la filosofia costruttiva dell'epoca, e nulla più....
quindi, dopo anni di orecchio allenato e tarato su queste macchine, mettendo le mani su vst che vogliono emulare un synth vintage, rimango interdetto nel sentire un suono povero, sottile, finto, nonostante tutti gli algoritmi per emulare le instabilità dei VCO, le THD generate, ecc ecc......
alcuni suonano divinamente, ma sulla vera emulazione del suono retrò, non ci siamo proprio....
morale, se voglio il suono analogico vintage, devo usare l'armamentario ferro-legnoso in mio possesso...
se voglio delle bestie moderne, punto sui synth della NI (3 saw di Massive eeeee
).
da un punto di vista puramente tecnico, mi piacerebbe sapere quali sono i limiti di una tecnologia digitale, che ha fatto comunque passi da gigante e che è in grado di sfornare synth di una potenza sonora e bellezza inaudita (certo, poi bisogna valutare i convertitori, la sample rate ecc ecc), ma non venitemi a dire che un sw non possa suonare bello pieno e potente in maniera assolutamente credibile...
insomma, oggi possiamo avere dei filtri digitali senza aliasing, con una auto-oscillazione perfetta (filtro Moog dell UA per UAD come esempio) e tutto un armamentario di algoritmi per simulare in maniera valida, i circuiti analogici, e poi?!?!?!
certo, quando poi sento che nemmeno gli analogici moderni, mi ridonano quello di cui ho bisogno, mando tutto a quel paese e buonanotte