@ eclipse
Ho una domanda, assolutamente non polemica né critica nei confronti di niente e nessuno.
Secondo voi, a chi è rivolto questo strumento?
Quale tipo di musicista ne avrebbe giovamento nello svolgere il proprio lavoro, nel migliorare la propria performance o il proprio prodotto?
Premesso che sfruttare strumenti simili richiede(rebbe) un tempo superiore al loro ciclo vitale - anche se i produttori fanno in modo di renderli forzatamente obsoleti o non volutamente (e colpevolmente) aggiungono funzioni per inserirle nel modello successivo - ritengo che la loro destinazione principale sia il musicista professionista che vive di musica e se ne occupa in modo costante. In particolare per la questione del prezzo, perché è fondamentalmente questo che ne determina la destinazione. Se un Montage M7 costasse non 4270€ ma 2770€ avrebbe un pubblico di acquirenti molto più esteso. Non ho idea quanto sia costato in ricerca e sviluppo Montage M, resta comunque il fatto che è un progetto che si appoggia pesantemente al suo predecessore ed il sospetto che Yamaha voglia recuperare il flop di vendite precedente è piuttosto evidente.
Nonostante tutto, dopo la presentazione esplosiva, cominciano a venire fuori le prime magagne, come il fatto che il (phrase) sequencer sia uguale a quello di Montage e che ci sia all'interno una ventola per il raffreddamento del processore dal rumore percepibile.
Analizzando ancora le caratteristiche più da vicino, siamo d'accordo che è stata fatta una semplificazione rispetto alla interfaccia utente di Montage, risolta la problematica dell'assegnazione dei canali MIDI alle rispettive Part, che sono stati quasi raddoppiati WaveROM, FlashRAM e Libraries tuttavia la complessità di gestione è rimasta. Se prima bisognava lavorare con il bilancino di precisione per scegliere le Performance e relativi campioni da far stare nei 1.75GB e le 8 Libraries, oggi il problema rimane nonostante lo spazio sia raddoppiato... perché comunque a qualcosa bisogna sempre rinunciare.
Quindi, come dicevo, strumenti come Montage M sono indirizzati alla fascia professionale, non solo per il prezzo, ma anche perché per impararne a sfruttare le caratteristiche e configurazioni bisogna avere a disposizione un tempo che, normalmente, un hobbista appassionato non ha, quasi mai, a disposzione.