vin_roma ha scritto:
Se si presuppone che l'arte ha il suo scopo nell'accompagnare e stimolare la vita dell'uomo
M° Romano, hai centrato la questione, secondo me,
Posso solo sorridere quando cerco di rintracciare quanto e quali vicende umane (morti, amori, sofferenze, gioie, trionfi, tragedie, etc) siano state, per così dire,
accompagnate dalla musica dodecafonica...
Quanto al resto, per alcuni di noi certa musica ha rappresentato qualcosa, per altri no...semplicemente perché ha accompagnato la nostra vita...
Orange, se fossi vissuto nel triennio 77 - 80, probabilmente avresti avuto un debole per la disco, nel senso più classico del termine...oppure, dieci anni prima, per Doors e Beatles, forse...chissà...
La tua età anagrafica ti fa naturalmente propendere per la musica del '90...
Ricordo quel bellissimo racconto di Cyrano sulla interminabile jam al liceo, che poneva fine al periodo dell'adolescenza e lo introduceva all'età adulta... ciò mi fa comprendere perché sia così legato alla musica jazz e al blues...
Chi Vi scrive cominciò ad ascoltare musica a 7-8 anni, ritrovando alcuni 45 giri in una borsa di un compianto zio, mancato prematuramente.
Li infilavo nel Penny rosso, assieme alle favole, e via...ricordo ancora alcuni titoli: dal Battisti, Simon & Garfunkel, Serge Gainsbourg & Jane Birkin, De André
Quegli ascolti hanno tracciato il mio percorso musicale, poi integrato da altri diversissimi generi e sempre animato da una grandissima ed inesauribile curiosità...
Entro certi limiti, non sono d'accordo con chi cerca di farne dei valori assoluti, contrapponendoli ad esiti artistici troppo diversi per molteplici aspetti...