paolo_b3 ha scritto:
Ma al di la di quello, senza bisogno di scendere in dettagli che conoscono probabilmente solo i contabili delle aziende, mi basta vedere quali sono le prime 10 società al mondo per fatturato, tutte società che non sanno più come reinvestire gli utili.
Se i costi di programmazione fossero così onerosi penso avrebbero risolto il problema.
Senza voler fare la figura di quello suscettibile (non lo sono, semplicemente mi piace l'informazione corretta e condividere quel che so, tutto qui): le prime 10 società per fatturato sono aziende informatiche perché possono contare su un baziliardo di utenti come base di clientela, non perché quello che fanno costi di meno rispetto a chi produce apparecchiature. Tra l'altro, almeno 2 di queste società, Apple e Microsoft, sono anche produttori di hardware, anzi Apple è
prima di tutto un produttore di hardware. Ed è la prima azienda per fatturato al mondo.
A quei livelli ed offrendo quel tipo di prodotti e servizi, condurre un'attività del genere ha più o meno gli stessi costi di un grosso produttore di hardware. Non si hanno solo i costi dei salari dei dipendenti, ma anche quelli di mantenimento dei servizi, che hanno le loro fondamenta in centri di elaborazione dati che consumano corrente come delle piccole città, in cui c'è da fare manutenzione costante alle apparecchiature (con impianti di quelle dimensioni non passa giorno senza che qualcosa si guasti in modo più o meno grave, anche se noi non ci accorgiamo di nulla per via di tutte le ridondanze che hanno).
Ma queste aziende oltre ai grossi costi d'esercizio hanno anche delle politiche commerciali molto scaltre. Microsoft gioca sul suo monopolio "de facto", Apple gioca di obsolescenza programmata e di influenza psicologica su quella sua grossa fetta di utenza (milioni e milioni di persone in tutto il mondo) che si mette a pecorina e sborsa denaro sonante ad ogni iPhone nuovo (specifico che non sono tutti così gli utenti Apple), Facebook e Google adottano le pratiche aziendali che già sappiamo in quanto a tracciamento degli utenti e vendita dei dati a terzi a caro prezzo, Amazon vende e sposta miliardi di articoli tutti i giorni spremendo i dipendenti come limoni e facendo la cresta sui guadagni dei venditori del suo store, e via dicendo. E tutte adottano pratiche poco trasparenti in quanto ad imposizione fiscale, o godono di grossi privilegi in questo senso. In questo modo per forza alla fine ti ritrovi in cima alla piramide e guadagni talmente tanti soldi che quasi non sai che fartene. Ma non perché quello che fai ti costa di meno rispetto ad altre aziende in quanto a spese di esercizio.
Però se si scende dalla piramide e si comincia a guardare ad aziende IT di dimensioni più modeste, si incontrano tante di quelle realtà dove reinvestire i soldi guadagnati non è un problema, piuttosto il problema è come evitare di guadagnare troppo poco affinché la barca non affondi come ha fatto il Titanic.