Integra7: Countdown roland....

giannirsc 03-09-12 22.18
la 2000 gestisce 8 zone su 4 porte midi..invia anche i sysex..la patchbay invece è 8x8 ed ha anche il player midifile..la userei se volessi collegare una master 88 più una 61 tasti tutti e due all Integra..

mi hanno dato conferma che c'è un buon editing sul suono con controllo adsr filtri etc..non è ad esempio come il jv1080 dove hai 4 parziali ai quali assegni l onda e scegli la struttura.
Mi era venuto il dubbio che ad ogni caricamento delle srx si dovesse riavviare il tutto tipo scheda d50 sul v-synth ma non è così...
non ho pensato neanche di chiedere se gli mfx per ogni preset sono modificabili o no..comunque mi confermano che suona molto bene e che ci saranno sorprese..come se non avessero ancora detto tutto...di sicuro aggiornando il S.O. si potranno avere nuove funzioni.
Per la programmazione si puó usare iPad ma anche il pc..è previsto anche l'editor in formato VST.

disponibile a novembre, prezzo 1500/1600
anumj 03-09-12 22.29
Ho visto che il caricamento delle SRX è praticamente immediato e non necessita, come anche tu confermi di spegnimento.

Non ho capito invece cosa intendi per editing del suono, quando paragoni ai partial del JV.

Il suono delle SRX è modificabile solo per quanto concerne filtro e inviluppo amp, come nel vecchio canvas? Cioè un editing possibile, ma limitato.

Questa cosa non è ancora chiara.

Poi ovviamente da qui a novembre ci saranno upgrade di o.s., ma il grosso credo sia stato già fatto.
anonimo 03-09-12 22.39
io ho una korg oasys 76, credete che si sposerebbe bene con un modulo del genere?..di roland ho avuto ai tempi un vecchio jv, che dal vivo spaccava
giannirsc 03-09-12 23.02
per farti l'esempio del jv..il suono è formato da 4 parti..per ognuna puoi associare una waveform e decidere come interagiscono tra loro agendo su tutti i parametri..quindi ad esempio posso crearmi un suono usando solo 2 parziali..uno con un piano e l'altro una fisarmonica..agendo sugli inviluppi posso avere questo effetto..premo e sento il pianoforte..cala nel tempo il suono del pianoforte ed entra la fisarmonica....ecco non so se è possibile un editing di questo tipo..comunque dalla presentazione fanno vedere anche il d50... quindi mi chiedo se incorpora l'editing Linear Aritmetich o se hanno campionato direttamente i suoni finiti.
Io penso si tratti di campioni e che l'editing sia limitato..un pò come era l'u20..ad esempio mi chiedo anche se i drum kit sono editabili..insomma si hanno notizie molto frammentarie ancora..
Edited 3 Set. 2012 21:04
anumj 03-09-12 23.29
@ giannirsc
per farti l'esempio del jv..il suono è formato da 4 parti..per ognuna puoi associare una waveform e decidere come interagiscono tra loro agendo su tutti i parametri..quindi ad esempio posso crearmi un suono usando solo 2 parziali..uno con un piano e l'altro una fisarmonica..agendo sugli inviluppi posso avere questo effetto..premo e sento il pianoforte..cala nel tempo il suono del pianoforte ed entra la fisarmonica....ecco non so se è possibile un editing di questo tipo..comunque dalla presentazione fanno vedere anche il d50... quindi mi chiedo se incorpora l'editing Linear Aritmetich o se hanno campionato direttamente i suoni finiti.
Io penso si tratti di campioni e che l'editing sia limitato..un pò come era l'u20..ad esempio mi chiedo anche se i drum kit sono editabili..insomma si hanno notizie molto frammentarie ancora..
Edited 3 Set. 2012 21:04
Si, conosco bene i jv. Credo pero' che qui i suoni provenienti dalle srx, se editabili, lo saranno limitatamente e come entità unica e non come partials. Allo stesso modo non credo che si possa prendere una waveform dalla SRX di archi e poi combinarla con una della SRX di brass, perchè non è proprio prevista la modalità "patch".

I suoni SRX saranno da considerarsi, stando alle previsioni, delle enciclopedie sonore blindate da prendere cosi come sono e inserire nel multi.

Al contrario i suoni SN synth e natural saranno pienamenti editabili.
giannirsc 03-09-12 23.46
si è come penso anche io che sia...
anumj 04-09-12 01.17
C'è da prendere atto di una cosa cmq che Roland in un momento in nessuno più produce expander, è uscita a sorpresa con questo modulo, che a mio avviso venderà moltissimo.
Questo dovrà far rivedere tutti business plan delle aziende di settore.

Vediamo se Korg risponde domani con un Kronos rack.
efis007 04-09-12 01.35
superbaffone ha scritto:
scusa efis ma se ti trovi a suonare un mezzacoda che fai lo lasci li e monti il NS? emo

Se suono su uno Yamaha avrò il suono dello Yamaha, mica di un Bosendorfer. emo
Idem se suono il NS ho il suono del NS.
Se suono un Roland RD700 ho il suono del Roland RD700.
Mi piglia male invece quando suono un RD700 col suono di un NS, o viceversa.
Nord, Yamaha, Roland, Korg, Kurzweil... ognuno di questi strumento ha una sua ben specifica pasta sonora a cui ci si abitua e ci si affeziona col tempo.

Conosci i piani a coda della serie Yamaha Disklavier?
Il Disklavier è uno strumento meraviglioso, un vero piano a coda acustico in grado di diventare anche un expander digitale con molti suoni.
La sua caratteristica principale è quella di non richiedere al pianista nessun adattamento alla meccanica!
La meccanica rimane sempre quella vera di un pianoforte a coda, il massimo che si possa desiderare.
Ebbene se tu sapessi quanti pianisti ho visto faticare a suonare il Disklavier NON in acustico, non ci crederesti mai!
Appena "spengono" la modalità acustica e passano a quella digitale (ossia usano l'expander interno col suono di grand piano), si impappinano, non suonano più bene come prima, rimangono come "persi nel vuoto". emo
Eppure il piano è sempre quello.
La meccanica è sempre quella.
E allora perchè si impappinano?
Cos'è che li turba?
Il suono!
Sentono che quello strumento non è più quello strumento, ma è diventato... qualcos'altro.
Questa cosa provoca in loro una sensazione strana, inspiegabile, che fa sì che non riescono a suonare bene quel "finto piano", e non si rendono conto che in realtà stanno suonando su un piano vero, ma vero vero, mica su un synth con una semipesata di plastica, ossia non è cambiato un bel niente!
A parte il suono.
Ed è solo quello, il suono, che li turba.
Nient'altro che il suono.
Affinchè prendano confidenza col Disklavier è necessario un po' di apprendistato, insomma va suonato per un po' sia in modalità acustica, sia in modalità digitale.
Allora sì che poi quei pianisti non si impappinano più quando sentono il loro strumento diventare... un altro strumento.
E' tutta una questione di abitudine. emo

Ed è la stessa cosa che capita a me quando attacco un vst al mio NS.
In quel momento esatto sento che il NS non è più il NS, e provo una strana sensazione di disagio, di fastidio.
Sensazione che se ne va qualora mi abituo a suonare per un po' il NS, sia da solo, sia con l'expander.
Ma lì per lì questo disagio lo sento.
Mi ci devo abituare a questa cosa, non la digerisco subito.

Persino Barbara Dennerlein (famosa hammondista) ha dichiarato di doversi abituarsi all'uso dell'expander applicato alla pedaliera del suo hammond.
All'inizio non riusciva a suonare bene, provava fastidio.
Perchè?
Gli hanno forse rotto la pedaliera? Gliel'hanno ingessata?
No, semplicemente perchè i bassi di quella pedaliera hammond erano i bassi di un expander (credo uno Yamaha) che non centra una fava coi bassi del vero hammond.

Insomma sono tanti i casi di musicisti che provano "fastidio" (tra virgolette) quando usano il loro strumento per fare suoni che non sono quelli del loro strumento.
Pensa ai cantanti ad esempio.
Prova a dare un mic Sennheiser ad un cantante che usa abitualmente un Shure SM58, e vedrai se non proverà fastidio e/o non storcerà il naso.
Alcuni si rifiutano proprio di cantare.
Assurdo ma vero.
emo
clouseau57 04-09-12 01.39
Efis quoto tutto al 100%...
emo
efis007 04-09-12 01.44
anumj ha scritto:
C'è da prendere atto di una cosa cmq che Roland in un momento in nessuno più produce expander, è uscita a sorpresa con questo modulo, che a mio avviso venderà moltissimo.
Questo dovrà far rivedere tutti business plan delle aziende di settore.

Vediamo se Korg risponde domani con un Kronos rack.

Korg in realtà se era furba poteva fare ben di più di un Kronos rack.
Bastava che fosse andata avanti col concetto di strumento modulare in stile M3 che, di fatto, è sia uno strumento musicale completo, sia un versatile expander.
L'M3 è uno strumento geniale da questo punto di vista.
Il perchè Korg non abbia proseguito su quella strada resterà per me un mistero irrisolto. emo

emo
efis007 04-09-12 01.48
clouseau57 ha scritto:
Efis quoto tutto al 100%...
emo

Cos'è che quoti?
La sensazione di "fastidio" (sempre tra virgolette) che si prova pilotando uno strumento con un altro strumento?
Se sì, allora siamo in due. emo

A parte gli scherzi, provi anche tu quella sensazione?
Cos'è che ti infastidisce, cosa provi, cosa senti? Sono curioso. emo
ivanzajic 04-09-12 01.53
L'm3m era troppo grosso per essere vermante portatile, mentre un kronos rack con i campioni che si ritrova l'hd1 non ha nessun senso IMHO emo
Edited 3 Set. 2012 23:54
CoccigeSupremo 04-09-12 01.56
Mi trovo d'accordo con Efis sul discorso del feeling.

Ricordo la sensazione strana avuta con il primo vst pianistico della ivory.
Suono grandioso, ma "non lo sentivo appartenente al motif"... era un'estraneo.
Poi ovvio, piu ci suoni, e piu ci fai l'abitudine,tanto che il full concert grand paragonato allo steinway ivory inizia persino a darmi fastidio per la differenza qualitativa... Però è vero, l'impatto con un suono che "viene da fuori", c'è sempre,e per quanto mi riguarda "alla prima suonata" è un impatto quasi negativo. Ti dici "che strano però..."

Ciò mi succede soltanto con il discorso VST uniti alla mia tastiera comunque.Difatti ricordo l'impatto positivissimo passando da una DGX 620 strausata per anni, ad un nuovissimo Cp1 suonato in territorio polacco,a casa di un ricco imprenditore...
Amore a prima vista, feeling profondo ed immediato con lo strumento,e ho strimpellato subito come Beethoven comanda.... risposta al tocco che la dgx si sogna,suono spettacolare...
Edited 3 Set. 2012 23:57
efis007 04-09-12 02.08
ivanzajic ha scritto:
L'm3m era troppo grosso per essere vermante portatile, mentre un kronos rack con i campioni che si ritrova l'hd1 non ha nessun senso IMHO emo
Edited 3 Set. 2012 23:54

Beh diciamo che l'M3,... pardon il modulo dell'M3, non è un expander in formato rack.
E quindi non può essere usato in un convenzionale rack.
Ma vediamola sotto un altro punto di vista: un expander deve essere per forza in formato rack? emo
No perchè anche un convenzionale PC notebook con dei Vst è considerabile come fosse un expander, ma non è in formato rack e non li può usare dentro un rack.

L'M3 quindi non deve rispondere necessariamente ai normali requisiti di un expander.
E' un tastiera "expanderata", cioè smontabile.
E anche se il suo modulo asportabile è diverso da un expander rack, ciò non toglie che l'M3 rimane un expander validissimo e praticissimo.
Lo si porta in una valigetta delle dimensioni di una valigetta per tromba, lo si porta a bordo di un aereo senza problema, lo si porta dovunque.
Poi lo si piazza dietro una tastiera, su un bel supportino stabile (ce ne sono tanti), e zacc, ce l'hai lì davanti pronto per essere usato e pusciacchiato con le ditine sul display (che premetto, io odio).

E' indubbio che l'M3, grazie a questa singolare capacità di "smontarsi a pezzi", è uno strumento centratissimo per i tempi moderni.
E se Korg avesse fatto la stessa cosa col Kronos avrebbe prodotto uno strumento altrettanto centrato e incredibilmente versatile.
SMARTKID 04-09-12 02.11
@ efis007
anumj ha scritto:
C'è da prendere atto di una cosa cmq che Roland in un momento in nessuno più produce expander, è uscita a sorpresa con questo modulo, che a mio avviso venderà moltissimo.
Questo dovrà far rivedere tutti business plan delle aziende di settore.

Vediamo se Korg risponde domani con un Kronos rack.

Korg in realtà se era furba poteva fare ben di più di un Kronos rack.
Bastava che fosse andata avanti col concetto di strumento modulare in stile M3 che, di fatto, è sia uno strumento musicale completo, sia un versatile expander.
L'M3 è uno strumento geniale da questo punto di vista.
Il perchè Korg non abbia proseguito su quella strada resterà per me un mistero irrisolto. emo

emo
Non è ancora detto.. Ma korg ha perso una grande occasione.

M3 non solo suona da dio, ma anche una duttilità senza pari..

E il modulo ê Assolutamente comodo da trasportare. Io lo tengo ormai sempre senza le viti, e mi agevola nel muovere la keybed senza sforzo.

emoemo
anonimo 04-09-12 02.20
mah quando efis dice che il galaxy vintage d non rende pilotato dal ns mi viene da pensare che ci sia un problema di comunicazione tra tastiera e vst, la mia vecchia fp5 aveva dei problemi dinamici a pilotare vst ma con la fp7 è stato tutto risolto, quanto piloto il vintage d non c'è storia rispetto al suono interno della fp7, capisco che uno si possa affezionare ad una tastiera ma la qualità dei nuovi vst di piano è ad altri livelli rispetto ai suoni degli attuali stage, ho suonato spesso i piani sul nord piano o sullo stage nei negozi e li ho trovati molto limitati soprattutto sulla dinamica, non c'era verso, forse sono io che non riesco a suonarli ma li l'interazione tasto suono a mio parere era insufficiente.

sia chiaro che mi riferisco ad un suono di piano in contesto acustico, duo/trio/quartetto, le rare volte che non faccio musica acustica mi porto solo l'fp7, li il suo suono di piano basta e avanza.
Edited 4 Set. 2012 0:21
efis007 04-09-12 02.30
CoccigeSupremo ha scritto:
Mi trovo d'accordo con Efis sul discorso del feeling.

Ricordo la sensazione strana avuta con il primo vst pianistico della ivory.
Suono grandioso, ma "non lo sentivo appartenente al motif"... era un'estraneo.
Poi ovvio, piu ci suoni, e piu ci fai l'abitudine,tanto che il full concert grand paragonato allo steinway ivory inizia persino a darmi fastidio per la differenza qualitativa... Però è vero, l'impatto con un suono che "viene da fuori", c'è sempre,e per quanto mi riguarda "alla prima suonata" è un impatto quasi negativo. Ti dici "che strano però..."

Quindi siamo in tre. emo

Esatto comunque, hai recepito anche tu quella sensazione di cui parlavo.
Ti fa dire "boh, che strano", insomma c'è qualcosa che ti rosica dentro, non si può spiegare bisogna provarla. emo

CoccigeSupremo ha scritto:
Ciò mi succede soltanto con il discorso VST uniti alla mia tastiera comunque.Difatti ricordo l'impatto positivissimo passando da una DGX 620 strausata per anni, ad un nuovissimo Cp1 suonato in territorio polacco,a casa di un ricco imprenditore...
Amore a prima vista, feeling profondo ed immediato con lo strumento,e ho strimpellato subito come Beethoven comanda.... risposta al tocco che la dgx si sogna,suono spettacolare

Esatto anche questo.
Anche a me succede così.
Se metto le mani su un altro strumento so di avere le mani su un altro strumento, e conseguentemente mi aspetto di avere il suono di quello specifico strumento.
Normale, anzi naturale.
Se invece piloti il suono del CP1 con la DGX 620 avrai il suono esatto del CP1, ma ti viene a mancare tutto il resto, il feeling con quel suono che solo mettendo le mani sul vero CP1 ti può dare.
E non solo le mani.
Anche gli occhi!
Sembrerà una stupidaggine ma anche gli occhi contribuiscono a creare feeling con un suono.
Hai mai suonato su un pianoforte digitale unto, sporco, graffiato, disastrato?
E hai mai suonato sullo stesso identico strumento, ma nuovo di pacca, lindo, lucente?
Ebbene che ci credi o no suonerai in due modi diversi! emo
Sullo strumento brutto suoni in modo brutto, malandato, amorfo, distratto.
Sullo strumento bello suoni bene, pulito, composto, elegante.
Sembra una fesseria, e invece non lo è (provato di persona anche questa cosa).
Il che dimostra che anche l'occhio gioca la sua parte quando si è al cospetto di uno strumento, e non solo le orecchie e le mani.
Uno strumento musicale è un momento di "comunione" tra te e tutti i tuoi organi sensoriali, e lui!
E questa interazione deve essere perfetta affinchè tu possa godere pienamente di quello strumento, sentirlo tuo, suonarlo come va suonato.
Questo momento magico viene "leso" nel momento in cui attacchi un expander.
Il tuo strumento non è più il tuo strumento, diventa come hai eloquentemente descritto "un estraneo" che si è infilato in un posto dove non dovrebbe essere, e per tanto lo rifiuti, ti provoca una sensazione di fastidio, di finto, di falso.
Col tempo poi magari ci fai l'abitudine, e quell'estraneo lo accogli come facente parte del tuo strumento.
Ma dopo un po'!
All'inizio non c'è verso, o almeno per me non c'è verso, mi dà fastidio.
emo
efis007 04-09-12 02.36
superbaffone ha scritto:
mah quando efis dice che il galaxy vintage d non rende pilotato dal ns mi viene da pensare che ci sia un problema di comunicazione tra tastiera e vst, la mia vecchia fp5 aveva dei problemi dinamici a pilotare vst ma con la fp7 è stato tutto risolto, quanto piloto il vintage d non c'è storia rispetto al suono interno della fp7, capisco che uno si possa affezionare ad una tastiera ma la qualità dei nuovi vst di piano è ad altri livelli rispetto ai suoni degli attuali stage, ho suonato spesso i piani sul nord piano o sullo stage nei negozi e li ho trovati molto limitati soprattutto sulla dinamica, non c'era verso, forse sono io che non riesco a suonarli ma li l'interazione tasto suono a mio parere era insufficiente.

Non è una questione di dinamica, di midi, di interazione, di protocolli, etc.
E' una sensazione di feeling e basta.
Il NS è il NS.
Non è il Vintage D.
Quando metto le mani sul NS mi aspetto i suoni del NS.
Se trombo la mia ragazza sto trombando la mia ragazza, mica Catrine Z Jones!
Se voglio la Z Jones mi compro la Z Jones e trombo la Z Jones, mica la mia donna pensando che è la Z Jones!!

Spero di averla riassunta bene. emo
anonimo 04-09-12 03.03
alla fine sono l'unico che quando suona un suono di pianoforte si aspetta che sia il più vicino possibile al suono di un pianoforte emo
lifetime 04-09-12 10.19
efis007 ha scritto:
Uno strumento musicale è un momento di "comunione" tra te e tutti i tuoi organi sensoriali

... ragazzi qui la cosa si fa seria! emo