@ wildcat80
La questione terapie domiciliari è una stronzata colossale per un motivo molto semplice.
Le risorse umane non sono sufficienti, e soprattutto non sono distribuite in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale.
Mio padre fa il MMG in campagna, zona carente (ossia dove i MMG sono pochi rispetto alla popolazione), sono tutti sovramassimalisti, ma non con 20/30 mutuati in più, con 5/600 in più.
Quando c'erano da fare tamponi era una giornata che non poteva fare altro.
E ogni giorno uno di loro era impegnato, quindi uno in meno sul territorio, spesso due perché non c'era mai supporto ii amministrativi per sbrigare la burocrazia, e spesso non c'erano neppure l'infermiere, perché impegnati sulle cure domiciliari non covid.
I tamponi a domicilio venivano aspettati giorni su giorni perché gli usca non erano sufficienti.
Hanno dovuto assumere 200 persone al volo per cercare di migliorare la situazione.
Adesso sono impegnati sul fronte vaccini, tamponi, assistenza domiciliare covid e non e sai qual è il risultato? Che mio padre, prossimo a compiere 67 anni, nell'ultimo anno ha fatto solo 4 giorni di ferie, perché non si trovano sostituiti.
Perché molti giovani medici hanno preferito partecipare ai vari bandi straordinari, per ospedali covid, vaccini, tamponi e incarichi temporanei in ospedale.
E vogliamo pensare di curare la gente a casa, con questi numeri?
Il problema non è l'esistenza o meno delle cure, il problema è a monte: risorse scarse non recuperabili se non in un decennio, eterogeneità del territorio e dei vari sistemi regionali.
Vogliamo parlare di come si può pensare di fermare il covid a casa in Molise, dove i bandi di concorsi vanno deserti, in Calabria, o anche nelle valli lombarde, dove le risorse ci sarebbero ma il territorio rende impossibile la tempestività?
Io non sono contro le cure domiciliari, sono contro a chi fa le cose facili senza avere il polso della realtà.
E soprattutto, ho visto decine di trombocitopenie da eparina, cosa che per forza di cose non sapete neanche cosa è: nulla è semplice, soprattutto per un paese come il nostro che sta nei grandi per darsi un tono ma che ha realtà da terzo mondo insabbiate.
qualcuno mi ha detto che ci sono 2000 medici su facebook pronti ad aiutarti da remoto prescrivendoti medicinali (eparina, antibiotici etc....). Se sia possibile o meno prescrivere medicine a sconosciuti non lo so, ma questi 2000 sono contro il protocollo della vigile attesa + tachipirina. Quest'ultima poi, è ritenuta una fesseria in quanto, e questo lo sa anche l'uomo della strada, la febbre aiuta l'organismo a combattere il virus. Quindi, perchè abbassare la temperatura quando non è ad un valore ritenuto pericoloso?
Se qualcuno vuole curarsi con eparina+antibiotici e quant'altro a spese sue ma lo faccia. Invece propongono solo il vaccino o vigile attesa se ti infetti.