Integra7: Countdown roland....

Lele75 03-09-12 03.36
@ efis007
maxpiano69 ha scritto:
Di sicuro colpisce che nella sezione "The INTEGRA-7 in Action!" si parli di tutto tranne che di live performance "on stage", il che secondo me la dice molto lunga sul target di utenza che Roland ha in mente.

Scusate ma per me oramai il concetto "live on the stage" è quello che mi mette a disposizione il Nord Stage, cioè rapidità e "editabilità" istantanea in tempo reale.
Ma per fare questo c'è bisogno di un sacco di bottoni e manopole, altrimenti nisba.
Gli expander per loro natura sono diversi, non sono fatti per queste cose, sono solo dei rack con un pannellino striminzito, ridotto all'osso, per cui l'istantaneità non sanno manco cosa sia.
Ma non solo l'Integra7.
Tutti.
Conoscete un expander formato rack che vi permette di fare in real time ciò che si potrebbe fare con grosso pannello pieno di bottoni e manopole di un NS, o di un kronos, o di un Jp80?
Appunto.
L'uso live di un expander è relegato all'eventuale controller con cui lo si pilota (master keyboard o affini), non all'expander in senso lato.
I cambi suoni si fanno via midi dal controller, non dall'expander.
I filtri si manipolano via midi dal controller, non dall'expander.
Etc etc.
Gli expander senza un adeguato controller sono tutti strumenti "morti", praticamente ingestibili dal vivo.
Ma è normale che lo siano, sono solo degli expander.
Ve lo immaginate un Nord Stage in formato rack?
Non si può fare?
Si può fare eccome, ho visto la sua elettronica interna e vi garantisco che è una sciocchezza da fare.
E perchè non lo fanno allora?
Perchè l'essenza live dello Stage non è rappresentata dalla mainboard sonora, ma essenzialmente dal sistema di controllo (il pannello) con cui si può gestire tale strumento.
Togliete allo Stage tutte le sue decine di bottoni e manopole, e sarà la fine di quello strumento, vi ritroverete al cospetto di un expander che suona esattamente come un Nord Stage, ma che non è più un Nord Stage!
La funzionalità live si sarà persa per sempre.
E così è l'Integra7 ed expander affini.
Loro sono solo dei generatori sonori, delle scatolette rack ingestibili, senza possibilità nel live.
Spetta al controller dargli questa possibilità live.
Più tosto è il controller, più l'expander sarà gestibile in real time, più avrà possibilità nel live.

Confidiamo allora nell'uscita di un buon controller....ma non come l'A88 che a me personalmente come controller fa molto ridere....al di là della meccanica montata...ma una meccanica senza controlli per il live è legata al PC...
efis007 03-09-12 05.34
maxpiano69 ha scritto:
Efis, io mi riferivo ad un discorso di marketing da cui probabilmente derviva l'assenza di cose come Combi o Performance programs, che invece in altri expander ci sono eccome e nn richiedono di delegare tutta la gestione alla master.

Perfino un oggetto come il Muse Receptor viene pubblicizzato per uso on stage, invece l'Integra no

Sono d'accordo Max, ma col Receptor siamo sempre al cospetto di un expander.
La gestibilità nel live dipende dalla master con cui lo controlli.
Il Receptor avrà anche i filtri, i layer, i combi, etc, ma usato nudo e crudo col suo pannello non ci si fa nulla nel live.
Ci vuole un controller bello tosto per usare (bene) un Receptor nel live, non è che basta attaccarlo ad un portable piano della Casio.
Col piano della Casio lo fai giusto suonare, gli fai fare qualche program change, ma poi il gioco finisce lì, non ci si fa più niente perchè il Casio non permette di fare niente.
Gli expander sono bei attrezzi ma funzionano bene se a monte abbiamo delle belle tastiere o master keyboard per poterli spremere a fondo.
Altrimenti non servono, meglio andare su uno strumento musicale completo (jp80, kronos, motif, fantom, etc) ed usare direttamente quello.
Ho visto tanti musicisti nella mia vita comprare degli expander e poi rivenderli perchè "poco pratici".
La verità è che non erano poco pratici, ma venivano pilotati con delle ciofeche che non permettevano di fare niente (e quel poco che facevano lo facevano pure male).
Io stesso ho rivenduto un expander perchè non riuscivo a gestirlo dal vivo.
Logico, usavo un Korg M1 per pilotarlo, che accidenti gli potevo far fare con un M1?
Giusto i program change e il controllo del volume, fine.
A quel punto ho venduto expander ed M1 e mi sono fatto una Roland Xp50 che nel live si gestiva a meraviglia, senza più impazzire coi program change, i control change, i midi change, i vaffanquelpaese change, e compagnia cantante. emo

Con questo non voglio dire che l'Integra7 è meglio di un Receptor o viceversa.
Dico che entrambi sono expander, e gli expander hanno tutti dei pro (sono comodissimi da portare in giro, esempio in aereo o nei tour all'estero) e dei contro (se non ti trovi un controller adeguato/che conosci sul palco sei nelle canne).
L'uso degli expander nel live è quasi sempre molto limitato, vengono usati come generatori sonori facendo solo dei program change.
Il resto lo si prepara a casa.
L'Integra7 secondo me è stato costruito con questo criterio: un semplice generatore sonoro con tantissimi suoni pronti all'uso, pilotabile con qualsiasi trabiccolo midi che permetta almeno i program change, e vai che si suona.
Il Receptor no.
Un Receptor usato in questo modo specifico è buttato via, è sprecato.
Il Receptor vuole necessariamente un controller coi controfiocchi che gli entri nelle budella e gli tiri fuori tutto l'editing di cui dispone, insomma da spippolare.
L'Integra7 no.
Gli basta una Casio e un ipad per essere suonato.
E' un "sound canvas" pronto uso, ma con suoni migliori di un canvas.

In teoria. emo
Edited 3 Set. 2012 3:39
efis007 03-09-12 05.55
Oltretutto aggiungo una cosa Max.
Non metterti a ridere perchè so che quanto ti dirò ti potrà sembrare una roba stramba, ma è la verità.
Io con gli expander non mi ci trovo!!
Non so come spiegarlo... ma per me quando metto le mani su una tastiera e ascolto un suono che NON proviene da quella tastiera bensì da una "scatoletta" messa lì da una parte... beh ci credi che mi piglia la paranoia? emo
Non riesco a suonare bene, non so che mi piglia, mi manca qualcosa, è come se sto suonando un suono non vero.
Insomma non so spiegarmelo.
E guarda che sta cosa la provo anche quando metto le mani sul Nord Stage e ci suono un Vintage D!
Cazzarola non riesco a suonarlo, non ho un approccio fisico con lo strumento, non "sento" lo strumento.
E poco mi importa che lo strumento su cui metto le dita sia bello o brutto.
Ma voglio che sia LUI a suonare, ad emettere il suono!
Mica un vst del cavolo dentro un notebook, o un expander appoggiato sulla scrivania.

Credimi, non lo sto dicendo per scherzo, è la verità.
Io con tutti sti accrocchi software (vst e affini) o expander non riesco proprio a suonare.
Voglio la tastiera, e voglio che suoni lei, voglio sentire il suo suono.

E pensa che parlando con altri miei colleghi ho scoperto che anche alcuni di loro provano sta roba strana. emo
Una volta c'è stato uno di loro che per farmi capire cosa provava mi ha fatto un bell'esempio.
Mi ha detto: "tu hai mai suonato con il trasposer? e dimmi, come ti sei senti quando suoni con il trasposer? non provi qualcosa di strano che ti impedisce di suonare bene?" emo
Beh... secondo me la riassunta in un modo perfetto.
Quando io metto le zampe su un Korg M3 o su un NS, e suono un vst o un expander (ossia un suono che NON proviene da quella macchina) provo esattamente la stessa nauseante sensazione del suonare un brano col trasposer!
Incredibile ma vero.
Dico sul serio.
E sta sensazione strana ce l'ho solo nel LIVE, mai in casa.
Nel live non farmi vedere Vst o expander!
Guai, suonerei come uno sciumunito che ha perso la bussola, non mi ci trovo proprio, non fanno per me. emo

Difficilmente quindi comprerò mai un Integra7 o un Receptor.
Una tastiera sì, sempre.
Un expander no.
Al massimo lo uso per giocarci in casa (ed è un errore perchè, come ho detto, la portatilità di un expander è un grosso pregio).
Boh non so che dirti.
Si vede che sono troppo all'antica.
Dopotutto sono nato in mezzo agli organi combo della Farfisa e della Yamaha.
Che non erano certo degli expander.
Ma cazzarola cosa ci facevi dal vivo con quei bisonti!
Era solo suonare e tutto divertimento.
Senza midi.
Senza ipad.
Senza display tamagochi.
Senza computer.
Solo suonare, suonare, suonare, e ancora suonare.
Bei tempi (un po' meno per il peso). emo

Forse l'Integra7 è stato pensato per questo.
Poche palle, pochi fronzoli, e alè, via, suonare.
Forse è questa la sua natura.

Forse.

P.S. e comunque gli hammond non mi piacciono.
Gli archi, le trombe, etc, bello tutto, l'aggeggio suona bene.
Ma gli hammond... emo
Edited 3 Set. 2012 4:20
anumj 03-09-12 06.22
Lele75 ha scritto:
Confidiamo allora nell'uscita di un buon controller....ma non come l'A88 che a me personalmente come controller fa molto ridere....al di là della meccanica montata...ma una meccanica senza controlli per il live è legata al PC...


Di controller buoni ce ne sono già.

I modi per ovviare alla mancanza di performance, oltre alla masterkeyboard, esistono. Se infatti realmente questo expander usa la logica adottata già a suo tempo per i sound canvas, si adotta il trucchetto del syx. Cioè basta impostare il canale midi di ogni parte, e creare delle zone con punti di split e i range di velocity, persino filtri, inviluppi etc, dopo di che, non potendo memorizzare sull'expander le varie configurazioni (le performances per capirci), spedite tutto lo stato della macchina via sistema esclusivo su un file. Contorto ma potrebbe fungere.
giupa 03-09-12 14.14
@ efis
Non è una tua fissazione. Quando devono comunicare 2 macchine diverse non è detto che si riesca a tirare fuori il meglio da entrambe.
Questo potrebbe sembrare un punto a vantaggio dei sistemi "integrati" se non fosse che alla base di certi prodotti ci sono scelte commerciali quanto meno discutibili che spesso ne pregiudicano uno sfruttamento ottimale. Ci sono tante macchine hardware con discreti potenziali sonori mortificati dalla dotazione di componentistica scadente o semplicemente inopportuna (tasti, convertitori, display, ecc.).
Mi ricordo ad esempio quando provai la m3 korg 61 tasti e mi accorsi che era assolutamente impossibile suonare il piano gestendo la dinamica. Lo stesso preset sulla 88 tasti era molto più suonabile.

Edited 3 Set. 2012 12:39
orange1978 03-09-12 14.43
quante cazzate si leggono mamma mia.

adesso cè pure chi sostiene che un expander collegato alla master non piglia mentre lo stesso strumento da solo si!!! roba da matti.

l'invenzione del midi tra le altre cose fu una grande trovata perchè permise tra l'altro di poter compattare uno ostrumento in formato modulo! e quindi di poter ridurre costi e dimensioni....in uno studio è interessante poter avere 10/20 expanders controllabili tutti da una stessa tastiera midi e dal computer.

solo che la maggior parte ha il brutton vizio di considerare solo la dimensione del proprio orticello...se suonate dal vivo e vi sembra scomoda una cosa non consideratela, però non si puo parlare male di un prodotto solo perchè non nasce per le proprie esigenze.
Manlio08 03-09-12 14.50
orange1978 ha scritto:
adesso cè pure chi sostiene che un expander collegato alla master non piglia mentre lo stesso strumento da solo si!!! roba da matti.


Ma ti fai una camomilla, orange? emo
Ognuno ha le proprie fisime .. chi sei tu per dire che sono cazzate?

Piuttosto, si è capito, alla fine, se questo integra può processare tutte le forme d'onda o è solo un "contenitore di suoni"?
anonimo 03-09-12 14.56
troll emo
giupa 03-09-12 14.59
orange1978 ha scritto:
quante cazzate si leggono mamma mia


Eh, chi siete? cosa fate?.............emo
Edited 3 Set. 2012 13:00
mima85 03-09-12 15.11
orange1978 ha scritto:
solo che la maggior parte ha il brutton vizio di considerare solo la dimensione del proprio orticello...se suonate dal vivo e vi sembra scomoda una cosa non consideratela, però non si puo parlare male di un prodotto solo perchè non nasce per le proprie esigenze.


Infatti Efis parlava solo per se, ha anche chiaramente detto che è un suo "limite" emo
Edited 3 Set. 2012 13:12
robykeys82 03-09-12 16.22
Sono abbastanza perplesso su questo prodotto... Niente di nuovo sotto il sole, e son d'accordo con quanti sostengono che il fatto di aver tutte le SRX lì dentro non deve costituire motivo per pagarle di più...

Ah, le demo delle SRX postate su SoundCloud sono esattamente le stesse che c'erano sul sito Roland... Di questo son sicurissimo, soprattutto per la SRX07 che posseggo.
efis007 03-09-12 17.20
orange1978 ha scritto:
quante cazzate si leggono mamma mia.

adesso cè pure chi sostiene che un expander collegato alla master non piglia mentre lo stesso strumento da solo si!!! roba da matti.

Non sono cazzate Orange.
Conosco molti musicisti che soffrono di questa strana illusione.
Che è un'illusione appunto, una fissa mentale, ma che l'hanno in molti.
I musicisti sono spesso infatuati del loro strumento, nel senso che per loro quello strumento è quello.
Se hai le mani su un CP1 Yamaha e lo suoni per mesi e mesi, e poi un giorno ti attacco un Vintage-D al CP1 provi una sensazione strana che non si può spiegare, fatichi a suonare il tuo strumento perchè senti che non è più il tuo strumento!
E sta cosa non avviene solo in campo tastieristico, ma soprattutto con altri strumenti.
Prendi i chitarristi.
Suonano chessò una Fender (anzi meglio, la "loro" Fender).
Dirgli di suonarla con un pickup esafonico collegato ad un expander, ossia di sunare la "loro" Fender con un suono che non è quello del loro strumento, e vedrai cosa ti dicono!
Ci manca poco che ti mandano a quel paese.
Idem i batteristi.
Digli di picchiare sui pad di una Roland Vdrum e di suonare normalmente.
La suonano, certo, dopotutto se sono batteristi devono saperla suonare per forza.
Ma non provano la stessa sensazione del suonare la loro batteria, provano un fastidio, suonano male, suonano con disagio, insomma gli piglia qualcosa che non si può spiegare.
Noi tastieristi siamo decisamente meno avvezzi a queste paranoie dato che per abitudine suoniamo strumenti NON acustici, ossia strumenti che sono solo dei tasti di plastica collegati a un cervello interno di suoni.
Ma il problema è che dopo mesi che suoni sul tuo strumento (ribadisco, il "tuo" strumento) ne assimili il dna, il suo modo di suonare, le sue timbriche.
Poi quando attacchi un vst al tuo strumento e suoni con un suono che non è più quello del tuo strumento senti che non centra una mazza con la pasta del tuo strumento, ed ecco che in taluni casi provi quella sensazione di fastidio, di disagio.
Io col NS (che suono oramai da 5 anni) ci ho convissuto con quel suono di piano.
Lo conosco in ogni più piccola sfumatura, bello o brutto che sia non importa, so che quello E' il suono del NS.
E quando ci collego il Vintage D e poso le mani su un NORD STAGE mi piglia qualcosa che non riesco a spiegare, non riesco a suonarlo bene quel cazzo di Vintage D, che ti devo dire?
Affinchè potessi suonarlo bene avrei bisogno (parlo di me) di avere una master keyboard pesata che suona SEMPRE collegata al Vintage D.
Col tempo la mia testa assimila quella cosa, una dimensione che vuole che: "mia" master keyboard = suono Vintage D.
E col tempo questa cosa si consolida: Vintage D = Master keyboard. Master keyboard = Vintage D.
La testa si abitua a questo "matrimonio" macchina/suono, e via che si suona benissimo.
E così avviene col mio NS.
Dopo 5 anni di utilizzo non riesco a suonarci sul NS un pianoforte che NON sia quello del NS (uso un campione yamaha, sempre usato quello).
Lo suono il VintageD, certamente, ma male, c'è qualcosa che non mi permette di suonarlo bene, qualcosa che non si può spiegare.
Qualcosa che, ripeto, ho saputo provano anche numerosi altri miei colleghi, non sono il solo.
Il che mi conforta.

Comunque nulla di grave eh, dopotutto è una cazzata, nulla a cui dare peso.
Però ve l'ho voluta raccontare lo stesso in quanto "esperienza curiosa". emo
maxpiano69 03-09-12 17.45
Io dico che il discorso di Efis invece ha un fondamento; è soggettivo quanto si vuole e non risposnde necessariamente ad una realtà "tecnica" quanto piuttosto ad un feeling che è qualcosa di "soft", non spiegabile in termini di dati MIDI che sono uguali, tempi di trasmissione, latenza etc. ... ma non è la prima persona che lo riporta.

Per tornare IT: aspettiamo di leggere il manuale dell'Integra, anche se la sensazione che sia un "Hypermega-SoundCanvas" per ora resta
Edited 3 Set. 2012 15:52
efis007 03-09-12 17.47
mima85 ha scritto:
Infatti Efis parlava solo per se, ha anche chiaramente detto che è un suo "limite" emo
Edited 3 Set. 2012 13:12

Esattamente.
Che poi a voler guardare non è un limite, ma solo un'illusione mentale.
Eppure bene o male ce l'abbiamo tutti, posso garantirtelo.
Ti è mai capitato di fare un concerto live, e al posto del tuo strumento (chessò un piano Yamaha Cp5) ti trovi sul palco un Roland?
Aldilà delle differenza meccaniche (i pianistici sono abituati) la cosa che più ti da fastidio è sentire un suono diverso a quello a cui sei abituato.
Sembra una scemata, ma il nostro orecchio è molto sensibile a queste variazioni.
Soprattutto nel live!
In studio è facile, hai il tuo impianto fisso, è sempre quello, e sai sempre cosa sentirai.
Dal vivo no, è tutt'altra storia.
Dal vivo è sufficiente che trovi un service che ti fa dei suoni a te non piacevoli, e anche se stai usando i TUOI strumenti musicali suonerai di merda perchè ti senti male e/o non ti piacciono i suoni.
Questa è una cosa strarisaputa che hanno provato tutti, nessuno escluso!
Infatti per evitare simili problemi molte band si portano appresso il loro service, col loro impianto, coi loro ascolti.
Lo fanno proprio per "abitudine acustica", cioè sono abituati a sentire in quel modo e non vogliono precludersi la possibilità di sentire in quel modo, pena un suonar male.
Poi un bel giorno gli capita di esibirsi in un posto dove c'è già un altro service, con un altro impianto, con un altro monitoraggio, con un altro ascolto, ed ecco che l'orecchio interviene, bussa al cervello, gli dice "non mi trovo, non mi piace, così mi fa schifo", e zacc, suoni male per tutto il concerto.
Chi non ha mai provato questa esperienza alzi la mano.

Tutto questo per dire che il nostro orecchio e la nostra mente è molto sensibile alle variazioni sonore che percepisce.
Alle volte sono minime e non provocano alcun problema.
Alle volte sono concrete e provocano reali problemi esecutivi.
Alle volte sono illusioni dettate da abitudini.
Chi (è un esempio) suona 5 ore a giorno per un anno su uno Yamaha Cp1, e poi ci collega un vst piano con un suono diverso dal suo CP1, proverà una strana sensazione che non gli permette di esibirsi subito bene.
Ed è importante questo termine: SUBITO.
Il gioco è tutto qui.
Se continua a suonare il CP1 con un vst si abituerà ben presto anche all'altro suono, ovvio.
Ma è nel subito che si provano le sensazioni strane!
Se io ti vado su un palco col NS, e il fonico mi obbliga a suonare il NS ma con un vst collegato, è suono male, c'è poco da fare.
Se invece quel vst me lo porto a casa e me lo suono per un po' di giorni, finish del problema, mi passa tutto.
Capito il concetto? emo

Non pensare quindi che questa mia illusione avviene in modalità perenne!
Figuriamoci!
Avviene solo nel "subito", nel breve istante di un concerto.
Durante un concerto non posso avere dei suoni diversi da quelli a cui sono abituato, guai.
Lì esigo i miei suoni.
Se sono quelli del NS, devono rimanere quelli del NS.
Se sono quelli del Vintage D, devono rimanere quelli del Vintage D.
E via discorrendo.
Se invece mi fai suonare il NS collegato chessò a un Roland 700, finish, è un disastro, suonerò sicuramente male perchè nel "subito" sento che non è il mio suono.
emo
anonimo 03-09-12 17.47
scusa efis ma se ti trovi a suonare un mezzacoda che fai lo lasci li e monti il NS? emo
orange1978 03-09-12 17.50
il midi è nato proprio per questi scopi quindi ne deduco che è solo una grandissima pippa mentale.

che differenza cè tra suonare il mio sv1 korg con i suoni interni piuttosto che suonarlo via usb o midi con dei campioni in logic? nessuna....infatti faccio spesso cosi anzi la maggior parte delle volte ormai.
giupa 03-09-12 18.25
@ orange1978
il midi è nato proprio per questi scopi quindi ne deduco che è solo una grandissima pippa mentale.

che differenza cè tra suonare il mio sv1 korg con i suoni interni piuttosto che suonarlo via usb o midi con dei campioni in logic? nessuna....infatti faccio spesso cosi anzi la maggior parte delle volte ormai.
Ad un messaggio di velocity di 60 il modulo sonoro reagirà sempre allo stesso modo, da qualunque parte proviene.
Eseguire un messaggio di velocity di 60 su due diverse master potrebbe non essere esattamente il frutto della medesima pressione. Questo da sensazioni diverse che sono tutt'altro che pippe mentali.
maxpiano69 03-09-12 18.38
@ giupa
Ad un messaggio di velocity di 60 il modulo sonoro reagirà sempre allo stesso modo, da qualunque parte proviene.
Eseguire un messaggio di velocity di 60 su due diverse master potrebbe non essere esattamente il frutto della medesima pressione. Questo da sensazioni diverse che sono tutt'altro che pippe mentali.
emo ed inoltre ad un messaggio a velocity 60 con un timbro di Piano dell'Expander corrisponderà un volume ed contenuto armonico diverso rispetto a quello del suono interno, etc.

La combinazione delle due cose influisce sull'espressività dell'esecutore (se ne ha una e/o sa cosa vuol dire ...) e questi sono gli aspetti oggettivi e tecnici del discorso.
Edited 3 Set. 2012 16:58
Animapone 03-09-12 19.15
@ maxpiano69
emo ed inoltre ad un messaggio a velocity 60 con un timbro di Piano dell'Expander corrisponderà un volume ed contenuto armonico diverso rispetto a quello del suono interno, etc.

La combinazione delle due cose influisce sull'espressività dell'esecutore (se ne ha una e/o sa cosa vuol dire ...) e questi sono gli aspetti oggettivi e tecnici del discorso.
Edited 3 Set. 2012 16:58
Ed è proprio per questo motivo che sia sull'expander che sulla master è possibile "impostare" la risposta dinamica...
...il problema è che spesso si è troppo "pigri" per effettuare queste regolazioni emo
anonimo 03-09-12 19.21
@ maxpiano69
emo ed inoltre ad un messaggio a velocity 60 con un timbro di Piano dell'Expander corrisponderà un volume ed contenuto armonico diverso rispetto a quello del suono interno, etc.

La combinazione delle due cose influisce sull'espressività dell'esecutore (se ne ha una e/o sa cosa vuol dire ...) e questi sono gli aspetti oggettivi e tecnici del discorso.
Edited 3 Set. 2012 16:58
concordo, molto dipende dalla profondità e accuratezza del suono richiesta dall'esecutore, ovviamente il tutto dipende dal tipo di musica che si suona, una musica "ricca di suoni" tenderà a nascondere molte sfumature di un buon vst pianistico, un caso classico è l'espressione quel suono di piano "buca dal vivo" poi lo suoni da solo ed è "povero", te credo se hai un muro sonoro che copre quasi tutto lo spettro armonico che minchia vuoi sentire di uno steinway? ti basta un suono che si faccia strada in quello spettro.