@ anonimo
alemar78 ha scritto:
Per eliminare completamente la causa 1, la risposta non è obbligare i proprietari a fissare i vasi in maniera apposita come scrivi tu, ma obbligare i proprietari a rimuovere i vasi di fiori dai balconi che equivale a tenere tutti chiusi in casa per eliminare il virus. Rischio 0.
Due commenti, uno di logica ed uno legale.
1) I vasi non cadono perché sono esposti, cadono perché non sono ben assicurati. Se vogliamo, possiamo introdurre un caso aggiuntivo:
- la causa degli incidenti é la caduta dei vasi
- la causa degli incidenti é il fatto che ci siano vasi sui balconi
- la causa degli incidenti é che si vendono i vasi, perché poi la gente li mette sui balconi e possono cadere
- e così via
Ora da un punto di vista logico non esiste nesso causale diretto tra l'incidente e l'esposizioni di vasi sui balconi, e tanto meno con la loro vendita, tant' é che se invece così fosse la gente dovrebbe subire gli incidenti anche se i vasi non cadessero, oppure dovrebbe subire un trauma cranico ogni volta che un vaso viene venduto.
Invece così non é, quindi resta provato che l'esposizione di vasi sui balconi, ed a maggior ragione la loro vendita, di per se non causa alcun incidente.
2) é ovvio che se non si esponessero vasi sui balconi questi non potrebbero cadere, come é anche vero che demolendo tutte le abitazioni di quella via non ci sarebbero più balconi da cui possano cadere i vasi.
Ma é appunto questo modo di ragionare che mi spaventa: ledere concretamente ed in maniera grave un diritto reale, causando un danno certo e irrimediabile ad una moltitudine di cittadini, per evitare il pericolo di un pericolo di un pericolo di un danno possibile.
Il fatto che moltissime persone siano disposte a tutto pur di veder demolite le case affinché non ci siano più balconi da cui possano cadere i vasi, e che solo per magnanimità permetterebbero la vendita di vasi, purché non vengano messi sui balconi.
Ma fuor di metafora, vediamo quanti passi separano la morte dall'uscita di casa:
- se esco di casa
- e se mi avvicino a qualcuno
- e se sono portatore di covid
- e se il mio aerosol lo raggiunge
- e se non é già immune
- e se non ha un forte sistema immunitario
- e se contrae l'infezione
- e se la contrae in forma sintomatica
- e se la contrae in forma sintomatica grave
- e se non viene sottoposto alle buone terapie
- e se il suo organismo non ce la fa
Allora muore
La catena di causa effetto é chilometrica, la soluzione invece é semplicissima: tutti agli arresti domiciliari, e chi fiata é un untore!
Non esporre i vasi = non fare uscire nessuno di casa.
Non è quanto è successo.
Adesso, porta pazienza, prima di proseguire, rispondi se ritieni il caso di farlo, a queste due domande:
1) sei ancora convinto che "la gran parte dei posti in TI fosse occupato e che quindi pre covid, le patologie cardiovascolari sono la principale causa non solo di morte, ma anche di spesa sanitaria e di utilizzo di risorse ospedaliere (UTIC, intensiva, rianimazione).
Queste patologie utilizzano la quasi totalità delle risorse di terapia intensiva in Italia.
Il problema è che il Covid ha saturato quella piccola parte di risorse intensive ancora disponibili, dato che le terapie intensive erano già in massima parte occupate da pazienti cardiovascolari, oncologici e traumatologici"
2) sei ancora convinto che alitare fumo in faccia a qualcuno equivalga a starnutigli in faccia?