@ fighterrx
Constrictor ha scritto:
Il punto vero, è che uno strumento, soprattutto se costoso, perde il 50% del valore iniziale, pagato dall'utente dopo meno di un biennio, qualora lo si proponga, in permuta, al medesimo commerciante che due anni prima, lo ha venduto e questo, lo trovo intollerabile.
E' la legge del mercato.
Se ritieni che il prezzo sia troppo basso nessuno ti obbliga a vendere. Se ritieni che il prezzo sia sufficientemente basso, è una buona ragione per comprare l'usato rispetto al nuovo.
Il punto in cui queste due esigenze contrastanti si incontrano è il prezzo di mercato.
Se poi lo strumento è costoso, spesso è perchè c'è una grossa percentuale di marketing a cui non corrisponde un effettivo valore sottostante (es.: il Genos vale 4 o 5 volte più di una S770? Ha 4 o 5 volte tanto di TUTTO?)
Quando lo strumento è usato la componente intangibile del marketing tende a svanire, il valore si allinea al sottostante, e quindi il deprezzamento è maggiore.
Bene Fighterrx, chi scrive, apprezza i propri ed altrui sacrifici.
Il mercato, per me, lascia il tempo che trova, quando vorrebbe impormi salassi abnormi.
Chi cura i propri esborsi, non pensa a discorsi di economia e finanza, permeati dai valori del mercato azionario e derivati, cui i sottostanti possono riferirsi.
In modo più semplice: Se trovo un prezzo bilanciante le reciproche esigenze, vendo /compro, altrimenti, ne faccio a meno, perchè non sono disposto a farmi offendere dal mercato, dall'esercente e dalla speculazione.
Come giustamente hai sottolineato, una Genos, non vale 4 PSR-S770, nella loro totalità.
La Yamaha,si tenga la Genos e la Korg la PA4X suonerò con una tastiera da 1.000 euro.
Tra l'altro, la Yamaha ha sempre preteso oltre 3.000 euro per un RIGHT3, mentre Korg, lo ha previsto con costi molto più contenuti, da sempre.
Che ciò sia importante o meno, a poco vale, ma, senz'altro, per Yamaha vale molto, questo terzo suono per la mano destra.
E' mio convincimento che, oggi che le tastiere sono formate da diecimila schede, andrebbero vendute come le auto, ovvero, una formula base cui si possono aggiungere degli optional, che avranno un loro logico costo, ma se qualcosa non serve, NON la si acquista e non la si paga.