Dexibell piano digitale: che roba che è!!

...ripeto: avendo avuto come PRIMA tastiera una Siel, figuriamoci se non faccio il tifo per questo prodotto.
Ma qui non si tratta di tifare Fiorentina o Juve, qui si parla, si DEVE parlare di struttura organizzativa.
Che mi PARE non ci sia.


"Gem...poi finì come è finita"...ecco, sta tutto li: Clavia e Access campano e stracampano, altre realtà minori pure...eh beh, NON sono italiani, e questo spiega tutto.
Noi siamo belli, creativi, fantasiosi ma incapaci, nel nostro DNA, di strutturare e far durare le cose.
Sta nei fatti, c'è poco da fare.

Ciao Rob, è un piacere rivederti!

E' probabile che tu abbia ragione. Però, al 50% delle probabilità, è anche possibile il contrario... E questo credo che lo sappiamo tutti, compresi coloro che nel progetto ci stanno investendo tutto il loro futuro.
Ma mi chiedo che senso abbia "mettere le mani avanti" fino a questo punto? Se le cose dovessero andare male (cosa che NON mi auguro con tutto il cuore), non saresti deluso tu, ma tutti lo sarebbero. E sicuramente c'è chi ne avrebbe danni molto maggiori a una semplice delusione, avendoci investito tempo, soldi ed entusiasmo.
Quindi, sarò strano io, ma credo che l'alba di un grande progetto vada comunque INCORAGGIATA, e non parlo di sviolinate e peana, ma di una parola di conforto verso un'idea che potrebbe divenire anche una grande realtà. E parlo di dati oggettivi. Io vedo uno chassis (molto gradevole) dotato di display oled e di potenziometri (comprese rotelle pitch e mod) che significano grande controllo live (quindi funzioni di master abbastanza evolute). Vedo uno strumento in grado di far scegliere al musicista se vuole leggerezza (TP100) o keybed qualitativamente superiore (TP40); se vuole i classici 88 tasti, oppure dimensioni ridotte. Vedo tre parti con la possibilità di split + layer; suoni dignitosissimi, che comunque possono essere editati o integrati con NUOVI suoni; app dedicate e GRATUITE che espandono di fatto la potenza dello strumento...
Ecco, io vedo tutto questo. Poi sarà solo il tempo a dirci se l'Azienda sarà poi in grado di supportare degnamente i propri progetti, ma fino ad allora voglio solo complimentarmi con delle persone che quantomeno stanno tentando di dare una valida alternativa a tutti noi.

Ragazzi...A parte il fatto che noi italiani sappiamo anche fare delle cose che oltre che belle in assoluto durano:vedere ad es. il mondo dei motori per esempi di pregio....Poi qua siamo in presenza di una realta' con un notevole back ground nel settore,un'impresa come Proel che è in campo e non da una settimana,il prodotto che alle prime visioni sembra di un certo valore....A mio modo di vedere la faccenda davide-golia si giochera' nel prezzo,nel rapporto qualita'-prezzo.Aspetterei prima di fare lodi sperticate o viceversa critiche graffianti.Non si ha un quadro completo della situazione.

Il mio entusiamo e' per l'idea e la buona volonta', ma ho apertamente specificato che per poter dare un giudizio reale, occorre aspettare la prova sul campo (qualita' dei suoni, e tipo di features), e conoscere il prezzo.

Se questi oggetti costeranno 4000 euro e suoneranno come un giocattolo, saro' io il primo ad esprimere perplessita'.

Per ora abbiamo un soggetto (PROEL), che ha gia' un suo mercato nel suo settore, che sta proponendo una linea numericamente moderata, di prodotti che promettono di essere innovativi.
Dopo mesi di perplessita' sui GOLIA che hanno partorito moscerini, credo sia normale entusiasmarsi sentendo parlare di 73 ed 88 tasti veri, pesati e che promettono cose interessanti.

beh, credo che saremmo perplessi anche se suonassero da dio ma costassero 4000 euro... E' chiaro che questi strumenti potranno diventare appetibili solo e soltanto se - a parità di prezzo - avranno dei plus nei confronti dei colossi con cui vogliono competere, oppure dovranno costare molto meno, altrimenti nulla di tutto ciò potrebbe avere senso sul mercato.

Mah,a me dei moscerini ha stupito non poco non tanto l'idea,che puo' avere un senso,quanto la realizzazione tecnica.Prendi per esempio il reface che' ha riprodotto gli organi,mi pare YC,quello rosso: bel suono di base.Drawbars precisi;leslie pilotabile in midi con la wheel;latenza midi ottima;autonomia (altoparlantini),usabile ovunque.Ma:leslie fast scarso,vibrato-scanner non all'altezza,key-click inadeguato.Ecco: se avesse avuto questi particolari validi,avrebbe risolto il problema di molti tastieristi che prediligono il suono hammond,consentendogli di rivendersi il pesantuzzo clone hammond ed uscire con 1,max 2 tastiere + l'YC. Quindi idea di base ottima,ma realizzazione dello strumento che lascia perplessi.IMHO qui è la critica,non nell'idea che poteva anche rivelarsi ottima.

Ieri ho informato il mio negoziante di fiducia (non ne sapeva nulla) su questi nuovi Dexibell e, dopo che gli ho menzionato Proel, lui ha storto il naso dicendomi: "Guarda, ora sono in buoni rapporti con Yamaha, pessimi con Roland e di Proel non ne voglio proprio parlare....".
Chiaro che ogni persona fa storia a sé, ma credo si debba proprio iniziare da qui: dal creare un buon rapporto tra il distributore (Proel) ed i negozianti. Penso che la tua idea di dare un campione in comodato d'uso ad alcuni negozi (eventualmente, a rotazione) per le prove dei clienti sia molto buona.

ma... hai guardato (e ascoltato) il video?
SE quelle promesse e premesse sono vere, hanno decisamente molti plus nei confronto dei 'colossi':
sembra il capostipite di una nuova era di tastiere...

Ah, io personalmente sono molto ottimista a riguardo

Il piacere è mio, Raf.

Come ho detto fin dall'inizio, sono qui per pura passione personale e non per fare operazioni di marketing occulto, per cui non è mio interesse "uppare" il thread artificialmente. Se ci sono curiosità a cui posso dare risposta o informazioni che posso divulgare, lo faccio, altrimenti aspetto e taccio.

Come detto, la presentazione ufficiale ci sarà al NAMM e da lì partiranno i discorsi di prezzi, disponibilità, ecc.
Nella conferenza stampa di presentazione si è detto che il primo mercato ad avere i nuovi prodotti sarà quello USA, poi, a seguire, UK ed il resto d'Europa, Italia compresa.

Sono un tecnico, non un commerciale, per cui non conosco i dettagli dei canali di distribuzione che si ha intenzione di usare.
Posso dire di aver visto bazzicare da queste parti rappresentanti di famosi negozi e distributori italiani, che hanno mostrato di gradire molto quanto a loro mostrato, ma non so poi che seguito abbiano avuto questi contatti.

Naturalmente era per scherzo e per curiosità, è il sottoscritto che ha piacere che il thread non si esaurisca e non finisca in seconda pagina, essendo interessato alla novità che mi pare – e così pare anche ad altri – molto allettante. Per cui con questa piccola provocazione ho solamente inteso chiederti se hai qualche novità che puoi aggiungere "da insider" e parallelamente tenere su l'argomento, che stava scivolando verso il basso.

Ovviamente anche a me fa piacere che ci sia interesse e curiosità nei confronti di questi prodotti in cui sono coinvolto al 100% e, come ho fatto finora, non mancherò di fornire quante più informazioni possibile.

Fammi sapere quanto prima, sono molto curioso, che quasi quasi faccio un saltino a SB d Tronto e ci scambiamo i vini come i vecchi tempi

Grazie del tuo intervento....
Ci confermi che saranno usate meccaniche Fatar?

Non so dire sulla linea Proel come stiano le cose a livello nazionale, ma credo che se intende lanciare la linea Dexibell, sara' primario interesse tessere buoni rapporti con i vari negozianti.

Roland oramai se l'e' guastata quasi con tutta Italia : basti pensare che il piu' grande magazzino nazionale non la tratta piu' da anni (ma anche altri negozi che conosco), per capire che il problema non sono i negozianti.

So in preciso la storia di due marchi (uno giapponese), che volevano imporre l'intero catalogo (compresi quintali di prodotti poco richiesti) per poter offrire sconti : il grande magazzino ha semplicemente detto "non mi interessano i tuoi prodotti, io vendo molte chitarre, tastiere, impianti ecc, vendo a grandi volumi grazie agli sconti, e se non me li vuoi fare puoi startene a casa tua"...

Cosi' la casa giapponese si e' persa una bella percentuale di mercato italiano.



Io ho notato che si vendono molto i prodotti che hanno un campione esposto.
Una volta Roland distribuiva pezzi demo (con adesivo) a prezzo ridotto al negoziante, per poterlo esporre e lasciare in prova.

Il Promega lo acquistai perche' era esposto e si poteva provare. Lo confrontai con il Kawai MP 9000 : kawai vinceva per la tastiera, ma Promega era imbattibile sul realismo.

Dove non c'era Promega esposto, non si sapeva neppure della sua esistenza, e chi lo sapeva non potendolo provare passava ad altri prodotti.

Almeno nei negozi che hanno grande smercio, un campione demo (venduto a prezzo fortemente scontato, o ceduto per esposizione temporanea da far ruotare tra i negozi) ci deve essere.

Se un campione demo (anche venduto sotto costo) in un grande negozio fa vendere 10-20 o chissa' quanti pezzi anziche' zero (o un solo pezzo) si ripaga da solo.

Esatto Giardini !..
Se quelle premesse sono vere, siamo di fronte a pianoforti con le potenzialita' simili a quelle di una Tyros 5 , a prezzo sicuramente molto piu' contenuto.

.....una "nuova era di tastiere" (con buona pace di un Waldorf Wave o di uno Yamaha GX1)....e si arriva ad un arranger....mah, sempre piu' dubbioso...scusate

Beh han parlato di "tastiere" che e' un termine generico, non di "sintetizzatori".
Poi l'arranger e' un opzione lasciata volutamente all'esterno per non incidere sui costi e per chi non vuole una tastiera piena di bottoni e funzioni che non usa.

A me sembra buona come idea.
Altri costruttori devono fare due linee diverse di prodotti (con conseguenze sui costi) : gli yamaha piano senza arrangiamenti, ed i costosissimi CVP.

Qui tu compri lo strumento senza costi di cose che non utilizzi, e se in un secondo tempo (o subito) vuoi le funzioni aggiuntive, sono gratuite (a meno del costo di eventuali stili a pagamento).

Gli arranger hanno un mercato molto grande : possono non piacere ma si vendono.
Riuscire a fare un pianoforte senza arranger che diventa arranger (con stili ritmici in formato audio) a costo zero per me e' un idea originale.

Comunque ci tengo a sottolineare che pur avendo un'idea diversa, rispetto assolutamente le tue perplessita' perche' e' lecito averne.