Ci chiedono di suonare; e loro mettono solo il palco..

GentleGiant 28-05-14 16.14
Ciao Cyrano condivido tutto .. ma il discorso " Se non lo facciamo noi lo farà qualcun altro .." oltre ad esser illogico mi sembra più un alibi che una situazione reale.
Non ti credere che tutti siano disposti a caricarsi un service , responsabilità di gestione e cura del placo , sostituirsi all'elettricista etc etc per esibirsi quasi sicuramente davanti a pochi spettatori distratti.
Io se dovessi fare una proposta del genere qui sulla Piazza di Roma ... verrei lapidato in mezzo alla strada.
Credo che un minimo di rispetto ... soprattutto per se stessi , sia auspicabile per poter pensare che esista una seppur minima possibilità di cambiare lo " status quo " delle cose .
Come dire vabbè .. rubano tutti rumbiamo anche noi.
Esiste un comportamento etico e morale che prescinde da quello che potrebbero fare gli altri ...Se non capiamo queste cose , con un minimo di rispetto per tutti ... allora siamo alla frutta.
Guarda neanche al paesello dove son nato accetterebbero una imposizione simile ...
Se una persona pretende ripetto dagli altri deve prima dimostrare che si considera una persona che merita rispetto ... così facendo non ci credono neanche loro , mi sembra evidente.
Edited 28 Mag. 2014 14:20
GentleGiant 28-05-14 16.18
Cyrano ha scritto:
ah ed aggiungo che nel circuito "parrochiale" ci sono degli artisti coi mega super maroni

Ma Mariadele per esempio dove credete che abbia cominciato? mi ricordo quando suonavamo insieme al convento di levanto o alle serate a la spezia organizzate dall'arcivescovado

Dunque rispetto


Era quello che cercavo di far capire al Giusepal ... conosco fior di artisti che sono nati nei contesti parrocchiali.
Inoltre sentirsi dire da uno che suona Blues che suonare in parrocchia equivale ad esser strimpellatori mi fa capire che conoscenza e che basi musicali ha alle spalle.
La musica moderna ha delle radici nella cultura musicale della comunità "nera" d'america ... il Blues ed ancor più il Gospel ma dove veniva proposto ?
Mah ...
rena 28-05-14 17.01
Alla fine bellissimo post, per gli spunti di riflessione che permette...
Tutti d'accordo che ci sia una netta linea di demarcazione, ma su quale sia nessuno si trova d'accordo!
Secondo alcuni sarebbe il titolo professionale ( es.licenza di conservatorio, altrimenti sarebbe come esercitare una professione senza laurea). E qui forse il 95% dei forumisti sarebbe fuori! Secondo altri l'iscrizione alla SIAE o l'esperienza documentata su concerti e palchi importanti. Poi c'è chi pensa ad una onesta esperienza pluridecennale in attività di pianobar, indipendentemente dal fatto che sua prima o seconda attività, sempre nel rispetto della normativa attuale in termini contributivi ( scagli la prima pietra chi ha sempre dichiarato tutto fino all'ultimo centesimo). Penultimi arrivano i fan di Amici, quelli che basta avere una bella voce e portare il tempo sul microfono con indice medio, anulare e mignolo ed il successo e' assicurato. Infine i venditori di strumenti musicali, per i quali la linea di demarcazione e' data dal mercato, ovvero dallo spendere almeno 5.000 euro all'anno in strumenti ( e qui la classifica si ribalta clamorosamente, perché il professionista non li spende e tira anche l'anima allo strumento perché deve portare il pane a casa, mentre l'hobbista corre dietro all 'ultima tyros da 4.000 euro).
La soluzione? Non esiste, o meglio e' soggettiva e non universale. Come posso condannare l'onesto musicista che pur di lavorare accetta 50/60 euro di cachet? Perché, negli altri settori, forse il meno bravo, riconoscendo il valore altrui, lascia il campo (mercato) al più valoroso e si ritira in buon ordine? Non accade al mercato ortofrutticolo, non accade a scuola, non accade tra medici o avvocati, perché dovrebbe accadere nel campo musicale?
Prendetela come un contributo alla riflessione, non come una posizione a favore di uno o dell'altro.
carmol 28-05-14 17.22
No, la soluzione non è e non deve essere
una imposizione dall'alto, una licenza per esercitare il
mestiere del musicista e una tariffa minima.
E' vero che in altre nazioni esiste qualcosa del genere,
ma il mondo, piaccia o no, va verso tutt'altra direzione,
il libero mercato, e non solo nell'ambito musicale.
Gli albi, le abilitazioni etc sono retaggio del passato,
che resistono per le resistenze delle caste.
per il resto, chi sa fare le cose, le fa.
Chi riscuote consensi, suona,
anche se sa fare solo tre accordi.
E da un certo punto di vista è giusto che sia così.
E' anche giusto che l'amico, se vuole, abbia la libertà di suonare
gratis, o addirittura pagare per suonare.
Sono scelte più che altro etiche,
dettate dalla propria coscienza e sensibilità.
Edited 28 Mag. 2014 15:29
textars 28-05-14 17.39
@ rena
Alla fine bellissimo post, per gli spunti di riflessione che permette...
Tutti d'accordo che ci sia una netta linea di demarcazione, ma su quale sia nessuno si trova d'accordo!
Secondo alcuni sarebbe il titolo professionale ( es.licenza di conservatorio, altrimenti sarebbe come esercitare una professione senza laurea). E qui forse il 95% dei forumisti sarebbe fuori! Secondo altri l'iscrizione alla SIAE o l'esperienza documentata su concerti e palchi importanti. Poi c'è chi pensa ad una onesta esperienza pluridecennale in attività di pianobar, indipendentemente dal fatto che sua prima o seconda attività, sempre nel rispetto della normativa attuale in termini contributivi ( scagli la prima pietra chi ha sempre dichiarato tutto fino all'ultimo centesimo). Penultimi arrivano i fan di Amici, quelli che basta avere una bella voce e portare il tempo sul microfono con indice medio, anulare e mignolo ed il successo e' assicurato. Infine i venditori di strumenti musicali, per i quali la linea di demarcazione e' data dal mercato, ovvero dallo spendere almeno 5.000 euro all'anno in strumenti ( e qui la classifica si ribalta clamorosamente, perché il professionista non li spende e tira anche l'anima allo strumento perché deve portare il pane a casa, mentre l'hobbista corre dietro all 'ultima tyros da 4.000 euro).
La soluzione? Non esiste, o meglio e' soggettiva e non universale. Come posso condannare l'onesto musicista che pur di lavorare accetta 50/60 euro di cachet? Perché, negli altri settori, forse il meno bravo, riconoscendo il valore altrui, lascia il campo (mercato) al più valoroso e si ritira in buon ordine? Non accade al mercato ortofrutticolo, non accade a scuola, non accade tra medici o avvocati, perché dovrebbe accadere nel campo musicale?
Prendetela come un contributo alla riflessione, non come una posizione a favore di uno o dell'altro.
bellissimo post...
Grazie.
emo
emo
emo
anonimo 28-05-14 17.40
il libero mercato! quale truffa, quale inganno!

un esempio: quando l'assicurazione RCA (quella dell'auto) era a tariffa fissata per decreto, gli aumenti erano pressocché insensibili

poi la liberalizzarono, invocando il "libero mercato" e spergiurando che i premi sarebbero crollati...

il risultalo lo abbiamo sotto gli occhi: aumenti a due cifre ogni anno che il Signore manda in terra

il libero mercato funziona in un mondo ideale, ove l'offerta non si raggruppa in cartelli che manipolano i prezzi in maniera opaca, ove non c'é dissimetria informativa, dove i clienti sono informati e razionali, dove chi sgarra é punito
anonimo 28-05-14 17.43
la mia posizione concreta?

Gratis non suono (se non per beneficienza) e non prostituisco la mia prestazione a prezzi stracciati

Mi direte: tu puoi farlo perché sei un dirigente industriale e dei 50 o 100 euri della serata non te ne frega nulla

appunto. potrei suonare a prezzi stracciati e portare via il mercato a chi col cachet ci deve vivere, ma non lo faccio

e se voglio suonare suono, non ho mai incontrato difficoltà a trovarmi delle serate
carmol 28-05-14 17.49
Cyrano ha scritto:
il libero mercato! quale truffa, quale inganno!

ATTENZIONE io non ho detto che è una bella cosa,
almeno non sempre; osservo un dato di fatto.

Cyrano ha scritto:
un esempio: quando l'assicurazione RCA (quella dell'auto) era a tariffa fissata per decreto, gli aumenti erano pressocché insensibili

poi la liberalizzarono, invocando il "libero mercato" e spergiurando che i premi sarebbero crollati...


RCA è uno degli esempi di sistema MALATO all'origine,
perché l'assicurazione non è una facoltà, ma un OBBLIGO;
se mi OBBLIGHI ad assicurarmi, non puoi permettere agli assicuratori
di gestire i prezzi a loro piacimento, altrimenti finiranno inevitabilmente
per strozzarmi.
GentleGiant 28-05-14 17.57
Giustissima riflessione Rena , fino a quando non ci saranno normative ben precise o qualcuno che metta un pò di ordine sul problema delle prestazioni artistiche tutto quello che dici non solo è la realtà di fatto ma è anche e soprattutto una situazione paludosa da cui è difficle uscirne fuori .
Giustamente hai fatto notare come anche in materia di prestazioni musicali ci sia una domanda ed un'offerta che ne determina di fatto una accettazione sottostimata e sottopagate delle prestazioni musicali stesse.
Nulla da ridire sul libero aribitrio e sulla libertà di scelta , non si parla e non si discute se l' artista , musicista , che sia di piano bar o in una band , intrattenitore o DJ fatti i conti possa decidere di accettare un determinato compenso seppur sottopagato . Non esite una regola ed un tariffario , spesso i compensi sono standardizzati per convenzione o per disponibilità economiche . Ogni persona che effettua una prestazione artistica , ricevuta l'offerta sarà libero di decidere secondo conscienza , necessità e volontà.
Parliamo di offerta di lavoro ... la parola stessa lo dice e un lavoro non può essere gratuito .
Le prestazioni artistiche prevedono comunque uno straccio di accordo e per la legge chi presta un servizio in un evento pubblico è a tutti gli effetti un lavoratore .
Siamo messi già male quindi se chiniamo il capo in segno di sottomissione alle richieste ed imposizioni del primo venuto , organizzatore improvvisato di eventi allora dalla palude non se ne esce più .
In questo caso specifico si discute di un "ristoratore" che ha avuto dal comune il permesso di gestire uno spazio all'interno dello stadio comunale non so se di Ancona o di qualche comune della provincia.
Considero pericoloso accettare qualsiasi proposta capestro effettuata da organizzatori attempati e vecchi marpioni nel campo della musica ... da persona non qualificata e probabilmente senza un minimo di conoscenza musicale ... la considero una tragedia ... un terremoto ... una catastrofe.
Ma stiamo scherzando , adesso il primo che si veglia la mattina e decide di organizzare un evento musicale , sfilate di moda , rappresentazioni teatrali ... non importa cosa .... senza competenza e conoscenza delle realtà in cui ci si muove , sale sul banchetto da "professore" e pretende di dettare legge ed imporre condizioni.
Io personalmente non lo accetto ... non accetto la sola idea che il primo venuto e che magari non sa neanche lontanamente cosa sia l'universo musica/spettacolo possa permettersi di tirare immediatamente secchiate di merda a dx e sx .
Al termine di un sano confronto ognuno di noi magari rimarrà sulle proprie posizioni , altri magari si soffermeranno un attimo in più a riflettere ... ma da qui ad arrogarsi il diritto di essere colui che detiene la verità assoluta ce ne passa. Se si cerca la benedizione per sollevarsi l'anima dalle colpe , si va in Chiesa se credente e ci si confessa con una assoluzione finale , visto che in questo forum siamo tutto meno che preti e santi qualcuno che si fa girare le balle ci può e ci deve stare .
D'altronde non sono io che ho posto un quesito in un forum pubblico ... Quando uno si espone pubblicamente o lo fa nella consapevolezza che potrebbe ricevere anche una valanga di dissensi o se ne sta buono e zitto senza chiedere cosa ne pensa una community ... emoemo
Edited 28 Mag. 2014 16:03
giulio12 28-05-14 19.08
@ carmol
No, la soluzione non è e non deve essere
una imposizione dall'alto, una licenza per esercitare il
mestiere del musicista e una tariffa minima.
E' vero che in altre nazioni esiste qualcosa del genere,
ma il mondo, piaccia o no, va verso tutt'altra direzione,
il libero mercato, e non solo nell'ambito musicale.
Gli albi, le abilitazioni etc sono retaggio del passato,
che resistono per le resistenze delle caste.
per il resto, chi sa fare le cose, le fa.
Chi riscuote consensi, suona,
anche se sa fare solo tre accordi.
E da un certo punto di vista è giusto che sia così.
E' anche giusto che l'amico, se vuole, abbia la libertà di suonare
gratis, o addirittura pagare per suonare.
Sono scelte più che altro etiche,
dettate dalla propria coscienza e sensibilità.
Edited 28 Mag. 2014 15:29
D'altronde se per lui è un hobby che male c'è ? Alcuni pagano fior di quattrini per andare a sciare o giocare a tennis... Il solo limite dovrebbe essere il danno che può essere recato al mondo del professionismo e di chi vive di sola musica... Se non viene creato danno alcuno, tutti sono liberi di spendere i loro soldi come vogliono..quello che manca è solo una disciplina corretta del settore per dividere gli appassionati dai professionisti...
anonimo 28-05-14 19.39
Appassionato OK, se ho la passione della pesca vado a pescare e poi mi mangio il mio pesce, ma non lo porto sul mercato e lo regalo ai clienti...
gusepal 28-05-14 19.54
@ GentleGiant
Giustissima riflessione Rena , fino a quando non ci saranno normative ben precise o qualcuno che metta un pò di ordine sul problema delle prestazioni artistiche tutto quello che dici non solo è la realtà di fatto ma è anche e soprattutto una situazione paludosa da cui è difficle uscirne fuori .
Giustamente hai fatto notare come anche in materia di prestazioni musicali ci sia una domanda ed un'offerta che ne determina di fatto una accettazione sottostimata e sottopagate delle prestazioni musicali stesse.
Nulla da ridire sul libero aribitrio e sulla libertà di scelta , non si parla e non si discute se l' artista , musicista , che sia di piano bar o in una band , intrattenitore o DJ fatti i conti possa decidere di accettare un determinato compenso seppur sottopagato . Non esite una regola ed un tariffario , spesso i compensi sono standardizzati per convenzione o per disponibilità economiche . Ogni persona che effettua una prestazione artistica , ricevuta l'offerta sarà libero di decidere secondo conscienza , necessità e volontà.
Parliamo di offerta di lavoro ... la parola stessa lo dice e un lavoro non può essere gratuito .
Le prestazioni artistiche prevedono comunque uno straccio di accordo e per la legge chi presta un servizio in un evento pubblico è a tutti gli effetti un lavoratore .
Siamo messi già male quindi se chiniamo il capo in segno di sottomissione alle richieste ed imposizioni del primo venuto , organizzatore improvvisato di eventi allora dalla palude non se ne esce più .
In questo caso specifico si discute di un "ristoratore" che ha avuto dal comune il permesso di gestire uno spazio all'interno dello stadio comunale non so se di Ancona o di qualche comune della provincia.
Considero pericoloso accettare qualsiasi proposta capestro effettuata da organizzatori attempati e vecchi marpioni nel campo della musica ... da persona non qualificata e probabilmente senza un minimo di conoscenza musicale ... la considero una tragedia ... un terremoto ... una catastrofe.
Ma stiamo scherzando , adesso il primo che si veglia la mattina e decide di organizzare un evento musicale , sfilate di moda , rappresentazioni teatrali ... non importa cosa .... senza competenza e conoscenza delle realtà in cui ci si muove , sale sul banchetto da "professore" e pretende di dettare legge ed imporre condizioni.
Io personalmente non lo accetto ... non accetto la sola idea che il primo venuto e che magari non sa neanche lontanamente cosa sia l'universo musica/spettacolo possa permettersi di tirare immediatamente secchiate di merda a dx e sx .
Al termine di un sano confronto ognuno di noi magari rimarrà sulle proprie posizioni , altri magari si soffermeranno un attimo in più a riflettere ... ma da qui ad arrogarsi il diritto di essere colui che detiene la verità assoluta ce ne passa. Se si cerca la benedizione per sollevarsi l'anima dalle colpe , si va in Chiesa se credente e ci si confessa con una assoluzione finale , visto che in questo forum siamo tutto meno che preti e santi qualcuno che si fa girare le balle ci può e ci deve stare .
D'altronde non sono io che ho posto un quesito in un forum pubblico ... Quando uno si espone pubblicamente o lo fa nella consapevolezza che potrebbe ricevere anche una valanga di dissensi o se ne sta buono e zitto senza chiedere cosa ne pensa una community ... emoemo
Edited 28 Mag. 2014 16:03
Ma ancora stai a discutere? E fattela finita alla fine hai rotto proprio le palle con sto modo de fare. Abbiamo capito sai tutto te sei il più bravo, capisci tutto te. Cosa devo fare devo chiedere scusa a tutti i forumers per aver chiesto se poteva andare bene un impianto per suonare la nostra prima volta in una occasione organizzata in questo modo? Mica ho detto che faremo sempre così o che fare così sia giusto ma se in sei decidessimo di fare in questo modo a te che leviamo? Ma non te rendi conto che stai a superare il limite? Ma non hai niente di meglio da fare che scrivere sti chilometri di parole per dire sempre le stesse cose?
Cazzo non pensavo che anche nella musica ci fossero simili elementi.
Rispondi quello che ti pare tanto manco ti leggo anzi chiedo al moderatore di chiudere questo inutile trehad
GentleGiant 28-05-14 20.44
gusepal ha scritto:
Ma ancora stai a discutere? E fattela finita alla fine hai rotto proprio le palle con sto modo de fare. Abbiamo capito sai tutto te sei il più bravo, capisci tutto te. Cosa devo fare devo chiedere scusa a tutti i forumers per aver chiesto se poteva andare bene un impianto per suonare la nostra prima volta in una occasione organizzata in questo modo? Mica ho detto che faremo sempre così o che fare così sia giusto ma se in sei decidessimo di fare in questo modo a te che leviamo? Ma non te rendi conto che stai a superare il limite? Ma non hai niente di meglio da fare che scrivere sti chilometri di parole per dire sempre le stesse cose?
Cazzo non pensavo che anche nella musica ci fossero simili elementi.
Rispondi quello che ti pare tanto manco ti leggo anzi chiedo al moderatore di chiudere questo inutile trehad



Hai quotato un discorso dove te non eri chiamato in causa ... si parla di organizzatori e ti alteri ... si parla di discussioni impianti PA e ti alteri ... si cercano spunti e consigli e ti alteri .... si discute di diritti e doveri ti alteri . Dimmi te di cosa dobbiamo parlare e vedrò di accontentarti.
Sei tutto alterato. emoemoemoemoemo
Scusami ma perchè mi hai inviato un Thanks ... boh ti sarai sbagliato .
Non hai mostrato un solo momento di equlibrio e costanza ... Ma vuoi vedere che adesso mi devi anche vietare di discutere con gli altri forumer ??emoemoemo
Adesso respira profondamente e calmati. Rileggi quello che hai quotato e vedrai che non c'è scritto nulla nei tuoi confronti ... Si parla in generale e la mia risposta (forse neanche te ne sei accorto ) è indirizzata ad un altro utente. Poi spunti te dal nulla e ti senti coinvolto in un discorso pacato fra due o più persone .
Se ti senti colpito ogni volta che scambio opinioni con qualcuno sono tuoi problemi.
Per il resto come vedi neanche mi altero più di tanto ... continuo a ripetere che ognuno conosce le situazioni che vive quindi non mi serve la tua approvazione , nè tatnomeno la tua considerazione , ne faccio volentieri a meno . Ricorda solamente che fino ad ora non ho mai alzato i toni offendendo le persone quindi pretenderei lo stesso trattamento .
Sinceramente questa ultima sparata insensata non la capisco .. ci sto provando ma la trovo assolutamente bizzarra e pretestuosa .
Buona serata , con e sempre molta educazione emo
Arci66 28-05-14 23.15
Ma una certa regina del soul di nome Aretha non inizió cantando e suonando il piano in una parrocchia di Detroit?
Per sdrammatizzare, non vi incazzate ma fatevi pagare e incazzatevi se non vi pagano, il lavoro si paga, pagato bene o male che sia ma si paga. Quando io da ragazzino suonavo nei locali di Roma, ero una pippa ma 2 soldi c'è li davano almeno la 50mila a testa veniva fuori, e portavamo molti amici paganti. Oggi sono una mezza pippa..ma non faccio il musicista e le serate le faccio a casa in cuffia o con gli amici a strimpellare per gli affari nostri.
Non faccio testo ma comunque voglio dirvi la mia....il discorso SIAE lo avevo sollevato qualche messaggio sopra e vedo che l'aspetto sollevato è stato utile quindi continuo...
L'inculata è doppia perchè normalmente chi suona porta amici che mangiano e bevono in questi eventi, quindi il commerciante fa il ragionamento gruppo=amici=consumazioni.
Allora l'organizzatore nel caso inviti un gruppo di emergenti o sconosciuti si deve prendere le spese e darvi un minimo anche a voi, almeno le birre che si scolarono i blues brothers.
Se sei conosciuto ti pagano altrimenti il commerciante se la deve suonare e cantare da solo.emo
anonimo 28-05-14 23.19
commento di un gestore di un locale, riferendosi al mio quartetto di jazz: "a quelli é meglio pagarli il doppio che offrirgli le consumazioni"
Edited 28 Mag. 2014 21:19
textars 28-05-14 23.47
Cyrano ha scritto:
il libero mercato funziona in un mondo ideale, ove l'offerta non si raggruppa in cartelli che manipolano i prezzi in maniera opaca, ove non c'é dissimetria informativa, dove i clienti sono informati e razionali, dove chi sgarra é punito

emo
textars 28-05-14 23.47
@ anonimo
commento di un gestore di un locale, riferendosi al mio quartetto di jazz: "a quelli é meglio pagarli il doppio che offrirgli le consumazioni"
Edited 28 Mag. 2014 21:19
emoemoemoemo
emoemoemo
Pure voi???
emo
anonimo 28-05-14 23.50
Cheers mate emo

si é mai visto un jazzista astemio?emo
GentleGiant 29-05-14 00.00
Arci66 ha scritto:
Ma una certa regina del soul di nome Aretha non inizió cantando e suonando il piano in una parrocchia di Detroit?
Per sdrammatizzare, non vi incazzate ma fatevi pagare e incazzatevi se non vi pagano, il lavoro si paga, pagato bene o male che sia ma si paga. Quando io da ragazzino suonavo nei locali di Roma, ero una pippa ma 2 soldi c'è li davano almeno la 50mila a testa veniva fuori, e portavamo molti amici paganti. Oggi sono una mezza pippa..ma non faccio il musicista e le serate le faccio a casa in cuffia o con gli amici a strimpellare per gli affari nostri.
Non faccio testo ma comunque voglio dirvi la mia....il discorso SIAE lo avevo sollevato qualche messaggio sopra e vedo che l'aspetto sollevato è stato utile quindi continuo...
L'inculata è doppia perchè normalmente chi suona porta amici che mangiano e bevono in questi eventi, quindi il commerciante fa il ragionamento gruppo=amici=consumazioni.
Allora l'organizzatore nel caso inviti un gruppo di emergenti o sconosciuti si deve prendere le spese e darvi un minimo anche a voi, almeno le birre che si scolarono i blues brothers.
Se sei conosciuto ti pagano altrimenti il commerciante se la deve suonare e cantare da solo.emo



Grande Arci , non entro in merito alla discussione che per me era solo un momento costruttivo e soprattutto di crescita e non di disputa sulle competenze come musicista o musicali. Qualsiasi forumer cerca di dare consigli magari sbagliando o perchè non si ha ben presente il contesto delle altre realtà di provincia , si dice la propria cercando di dare un senso a tutta la discussione , non si cerca la competizione .
Qualche cosa in comune ce l'abbiamo , io suonavo il basso e agli inizi ero " una pippa "emoemo
Poi sono andato avanti per anni ed anni , sono anche cresciuto musicalmente sarò arrivato ad "una mezza pippa +++", mi hanno sempre pagato , poco ma pagato , poi quando il mio gruppo ha preso il via e si iniziava a vedere qualche lira , ho messo via umilmente il mio basso ed ho lasciato spazio agli amici d'infanzia che hanno continuato per la loro strada professionale. Perchè dovevo essere un ostacolo o sentirmi comunque inadeguato nei confronti di chi stava per fare qualche cosa d'importante?
Non c'è nulla di male a riconoscere i propri limiti , quindi dopo aver riposto il basso sono rimasto fedele alla causa della musica ma su altri fronti .
Il Basso continuo a suonarlo a casa come giustamente hai detto te , ogni tanto si fa qualche rimpatriata con gli amici e ci si diverte .
Trovo che la musica se la si ama veramente debba essere rispettata in ogni sfumatura e sfaccettatura .
Probabile che se avessi continuato a suonare e mi fossi intestardito a voler proseguire non avrei scoperto altre sfumature musicali che sarebbero rimaste nascoste e sempre mezza pippa sarei rimasto .
Ho apprezzato la tua umiltà perchè in qualche modo mi sono rispecchiato in toto.
Almeno per quanto mi riguarda non ho nulla da nascondere del il mio passato da ex bassista mezza sega emoemoemo , anzi sono orgoglioso di aver capito quando fosse inutile proseguire in un campo dove avevo raggiunto i miei limiti massimi e non potevo seguire il passo di chi correva più veloce di me . le mie piccole o grandi soddisfazioni me le sono comunque tolte e non è poco.
Ancora complimenti sinceri ... emo anche per la citazione su Aretha e dei Blues Brothers emoemo
textars 29-05-14 00.04
... Guardate, io sbaglierò ma i "parenti, cugini sponsor" li lascio a casa, i miei parenti spesso non sanno neppure quello che faccio... Il mio seguito semmai c'è, è fatto di conoscenti, amici che hanno piacere di stare con me, persone con cui condivido la mia passione e magari parte della mia vita, l'ho fatto per scelta... anch eperchè se dovessi "suonare" perché sostenuto dai miei genitori non mi parrebbe una cosa realmente mia....
emo