@ anumj
macofil ha scritto:
Danilo Rea negli anni ottanta suonava con i Lingomania (groppo "fusion"italiano), e faceva uso di synth,
ma chissà perché da allora, nei suoi successivi lavori non ne ha più fatto uso...
Perchè ora fa più figo fare il verso a keith jarrett, tutti belli ispirati e minimalisti... di fronte al pianoforte con quell'aria che detto tra noi... ha rotto anche molto i coglioni. Ma si campa cosi, tra un passaggio in tv, una collaborazione/truffa nata per telefono solo per abbinare due nomi sull'ennesimo disco pacco, e l'invito 'politico' ai vari festival jazz del cazzo sempre più poveri di pubblico, ma sempre molto ben pagati dai finanziamenti regionli.
Negli '80 se volevi lavorare o avevi un buon synth o eri fuori dai giochi. Grazie al synth gente come Rea ha avuto successo, e non con i Lingomania che qui conosciamo forse in 2 o 3. Il successo se l'è meritato con Mina e con tantissimi altri cantautori italiani di grande successo usando tastiere popolari come Dx7, jx8p, jx10 etc.
Oggi Rea per me non usa più il synth perchè non ha più molto da dire, non perchè è maturo. Ed è il problema di molti pianisti italiani.
Da un Bollani io lo accetto ( e infatti lo apprezzo molto artisticamente ) perchè lui l'ha sempre detto da buon toscanaccio sincero, sin dai tempi in cui suonava pop nella band di Raf. Lui è un pianista e stop, sa far bene quello e quello fa.
I grandi artisti della tastiera (intesa in senso lato) non hanno mai abbandonato il sintetizzatore, vedi Joe Zawinul, Chick Corea, Herbie Hancock, Lyle Mays, Alan Pasqua, Don Grolnick, Mitchel Forman, Jeff Lorber etc... tutti nomi che nulla togliendo al signor Rea, vantano dischi d'oro, awards e quant'altro... altro che lingomania.
Non vorrei sbagliarmi, io credo che per molti ex tastieristi, ed ora "ferrei" pianisti, il problema
sia sopraggiunto, dall'aver riflettuto sulla natura del suono elettronico, ovvero quanto esso
poteva essere invasivo in un contesto, dove è più importante cosa si dice, piuttosto che il suono
con cui fai un discorso.
Con i suoni synth che abbiamo ascoltato in tutti questi anni, abbiamo sempre avuto il dubbio
che forse non era importante il discorso che si faceva, ma la "suggestività"che tali suoni esprimevano,
non a caso chi generalmente, ha usato queste macchine ha quasi sempre proposto, discorsi musicali
piuttosto "poveri"(tenendo conto delle molte eccezioni)
molti dei pianisti (alcuni defunti) che hai citato, col passare degli anni hanno usato sempre meno le
così dette "tastiere"e molti suoni di esse, chissà perché.
.... complimenti per il parterre di pianisti da te citato citato...
sono strano vero? un chitarrista che conosce quei nomi,mah!
Edited 26 Gen. 2013 22:43