@ d_phatt
Ciao a tutti, torno su questo thread con un aggiornamento importante sulla questione Local On/Off del P143/P145.
Nota a margine: i due strumenti sono totalmente identici se non per un suono secondario e per l'assenza nel P143 del connettore per il triplo pedale che invece c'è nel P145; comunque credo che il normale jack del sustain del P143 volendo supporti anche il mezzo pedale.
Bene, facendola breve, il P143 era in super offerta sul noto store online italiano a soli 299 euro (!!!) fino al 31 gennaio, quindi l'ho consigliato a un mio amico che cercava da tempo una buona occasione per un pianoforte digitale entry level, lui l'ha comprato e io ho potuto provarlo velocemente e ho fatto quasi subito dei test sulla questione Local On/Off

le conclusioni sono le seguenti:
1) è vero, sul P143/145 non si può impostare il Local On/Off da pannello, forse si può fare dall'app Smart Pianist di Yamaha ma non ho provato, PERÒ...controllando la MIDI Implementation Chart del P143/145 si legge che questi pianoforti digitali riconoscono i messaggi di Local On/Off sul CC 122 quando inviati via MIDI, e cioè tramite la connessione USB tipo B che hanno a bordo, che fa da interfaccia audio/MIDI over USB.
2) ho fatto la prova e come avevo correttamente intuito la cosa funziona! Collegando il P143 al PC e inviando da quest'ultimo il CC 122 (che è quello standard relativo al modo Local) sul canale 1 con il valore 0 il pianoforte va in Local Off, mentre utilizzando il valore 127 va in Local On.
3) => quindi questi pianoforti si possono effettivamente usare come controller per i VST facendo uscire l'audio dei VST dalle casse e dalle uscite del piano SENZA sommare i suoni interni del pianoforte a questo segnale.
4) Inoltre la cosa ancora più bella è che lo strumento NON memorizza l'impostazione del modo Local tra un ciclo di accensione e l'altro, quindi quando impostato in Local Off è sufficiente spegnerlo e riaccenderlo per riportarlo al suo funzionamento standard (quindi con tastiere e generatore sonoro normalmente "collegati") senza il bisogno di dover per forza inviargli un nuovo messaggio di Local On.
La prova l'ho fatta da Debian GNU/Linux con i comandi "amidi --port=hw:1 --send-hex="B0 7A 00" e "amidi --port=hw:1 --send-hex="B0 7A 7F" per impostare il pianoforte rispettivamente in Local Off e in Local On, ma con qualsiasi DAW o VST host avanzato come MainStage, Camelot e compagnia si potrà fare lo stesso da Windows, Mac e iPad.
Confermo, è esattamente quel che facevo da Camelot su iPad quando l'ho usato con un P35 (che ha la stessa limitazione) qualche tempo fa