Supporti gastronomici

paolo_b3 19-11-20 17.49
@ mima85
wildcat80 ha scritto:
Una pagnotta rustica, oppure 2 fettone di pane integrale, 4 fette di cotechino o zampone cotto, 4 forchettate di cavolo nero sbollentato, senape di Digione forte.


Minchia per smaltire una roba del genere dovrei fare Lugano - Milano - Lugano a piedi emo
Inseguito da Augenthaler, il cane da guardia di Gervasoni! emoemoemo
paolo_b3 19-11-20 17.53
@ wildcat80
Prendete appunti per questo panino.
Una pagnotta rustica, oppure 2 fettone di pane integrale, 4 fette di cotechino o zampone cotto, 4 forchettate di cavolo nero sbollentato, senape di Digione forte.
Da paura.
Guarda guarda... sabato scorso, sono andato dal macellaio a comperare un po' di carne da fare alla griglia, e stava giusto cucinando i suoi cotechini, li vende sia cotti che crudi, e mi è venuta voglia di provare a prenderne uno già cotto, credo che come dice lui possa essere scaldato al microonde già a fette.
L'occasione giusta per provare anche il tuo panino. emo
E se optassi per i crauti anzichè cavolo nero?
paolo_b3 19-11-20 19.03
@ wildcat80
Ti consiglierei:
- non macinato ma battuto con la lama dalla parte che non taglia;
- riposo fuori frigo per almeno un'ora per arrivare a temperatura ambiente;
- condimento immediatamente prima di servire con sale grosso in grani e un filo d'olio;
- coprire di tartufo a scaglie fini;
- eventuale secondo filo d'olio sul tarufo;
- accompagnare, a parte, con un cucchiaino di senape antica in grani e uno di senape forte.
Vado a farla!

Poi ti racconto...
paolo_b3 19-11-20 20.52
@ wildcat80
Ti consiglierei:
- non macinato ma battuto con la lama dalla parte che non taglia;
- riposo fuori frigo per almeno un'ora per arrivare a temperatura ambiente;
- condimento immediatamente prima di servire con sale grosso in grani e un filo d'olio;
- coprire di tartufo a scaglie fini;
- eventuale secondo filo d'olio sul tarufo;
- accompagnare, a parte, con un cucchiaino di senape antica in grani e uno di senape forte.
Ha vinto!

Apprezzatissima da tutti e da me in primis! emo
wildcat80 20-11-20 00.54
Io il cavolo nero lo mangerei anche a colazione.
Se ti piace il crauti, vai di crauti, ma appesantisci notevolmente.
Dallaluna69 20-11-20 18.01
@ wildcat80
Io il cavolo nero lo mangerei anche a colazione.
Se ti piace il crauti, vai di crauti, ma appesantisci notevolmente.
Io, da toscano, non posso che bocciare il crauto e rilanciare il cavolo nero!
Poi, il sapore forte della senape scommetto che si sposa benissimo con il tenero amaro del cavolo nero. Con il cotechino preso in mezzo a far da ostaggio!
paolo_b3 20-11-20 18.11
@ Dallaluna69
Io, da toscano, non posso che bocciare il crauto e rilanciare il cavolo nero!
Poi, il sapore forte della senape scommetto che si sposa benissimo con il tenero amaro del cavolo nero. Con il cotechino preso in mezzo a far da ostaggio!
E vada per il cavolo nero emo
emoemoemo
wildcat80 23-11-20 14.26
@ paolo_b3
E vada per il cavolo nero emo
emoemoemo
A tal proposito qualche giorno fa ho fatto una minestra di cavolo nero, catalogna, cannellini e farro veramente top.
paolo_b3 23-11-20 17.31
@ wildcat80
A tal proposito qualche giorno fa ho fatto una minestra di cavolo nero, catalogna, cannellini e farro veramente top.
Ecco, le minestre di verdure è un capitolo che dovrei approfondire.
wildcat80 24-11-20 17.50
Capitolo infinito.
Io ho alcuni capisaldi:
- minestrone alla genovese, quello che è cotto quando il cucchiaio di legno resta in piedi se lo infili dentro, nelle varianti canoniche, pesto o soffritto (che non è un soffritto ma un battuto di pomodori, aglio e basilico da aggiungere all'ultimo secondo), brichetti o scucuzzun (spaghetti di pochi cm di lunghezza o una pasta che è cugina della fregola e del cous cous);
- zuppa di ceci (zemin de ceixi, tipico del periodo dei morti);
- ribollita;
- zuppe di legumi e cereali ben più sostanziose delle precedenti.
paolo_b3 25-11-20 21.58
@ wildcat80
Capitolo infinito.
Io ho alcuni capisaldi:
- minestrone alla genovese, quello che è cotto quando il cucchiaio di legno resta in piedi se lo infili dentro, nelle varianti canoniche, pesto o soffritto (che non è un soffritto ma un battuto di pomodori, aglio e basilico da aggiungere all'ultimo secondo), brichetti o scucuzzun (spaghetti di pochi cm di lunghezza o una pasta che è cugina della fregola e del cous cous);
- zuppa di ceci (zemin de ceixi, tipico del periodo dei morti);
- ribollita;
- zuppe di legumi e cereali ben più sostanziose delle precedenti.
E sulla mostarda cremonese che mi dici, Andrea? Ne ho preso un po da far a contorno ad un bollito di "cappello del prete" (chissà come lo chiamerete a Genova), era veramente spietata, specie come saprai, il mandarino.
wildcat80 26-11-20 00.50
@ paolo_b3
E sulla mostarda cremonese che mi dici, Andrea? Ne ho preso un po da far a contorno ad un bollito di "cappello del prete" (chissà come lo chiamerete a Genova), era veramente spietata, specie come saprai, il mandarino.
Il cappello del prete lo chiamiamo così, più o meno in tutto il nord c'è una certa omogeneità su tagli.
La mostarda invece non è una cosa che apprezzo molto: senape di Digione, rafano, wasabi, roba che stura il cervello insomma, non ho problemi a mangiarla, ma la mostarda proprio non mi va.
Comunque dalle nostre parti va per lo più la mostarda di Voghera, semplicemente per un motivo di vicinanza storica e geografica.
Per quanto ne so io ci sono solo 2 differenze: nella mostarda di Cremona ci sono le mandorle candite (almeno dovrebbero esserci), mentre la mostarda di Voghera è fatta preferibilmente con frutti interi e di grossa pezzatura.

Io il bollito amo accompagnarlo con la senape di Digione, oppure con la salsa verde, che è simile al bagnetto verde piemontese, ma più cremoso.

Quindi mettiamo la ricetta: non fornisco dosi, perché sono estremamente variabili in base alla potenza e digeribilità ricercate.

La base è un bel mazzo di prezzemolo fresco, ripulito dai gambi più legnosi, e ovviamente andrebbe fatta nel mortaio, ma anche il minipimer con il bicchiere ben freddo va bene.
Serve:
- mazzo grande di prezzemolo
- peperoni cornetti verdi sott'aceto
- aglio in spicchi privati dell'anima
- un uovo sodo raffreddato
- capperi e acciughe dissalati
- aceto bianco
- mollica di pane
- pinoli
- olio extra vergine
- un bicchiere scarso d'acqua

Si ammolla la mollica di pane in acqua e aceto, si strizza e si frulla assieme a uovo (c'è chi usa solo il turno, chi tutto), acciughe, capperi, peperoni, aglio e pinoli; si aggiunge progressivamente il prezzemolo e si monta con l'olio a filo. Si aggiusta con un goccio di aceto se necessario e si serve con la carne.
La magia sta nel bilanciare i sapori forti di aglio, acciughe e capperi, che vengono ammorbiditi dai pinoli, dall'uovo e dall'olio, con l'aceto che schiarisce l'assieme.
Deve risultare decisa, piccante e cremosa assieme.
paolo_b3 26-11-20 08.53
wildcat80 ha scritto:
Comunque dalle nostre parti va per lo più la mostarda di Voghera, semplicemente per un motivo di vicinanza storica e geografica.
Per quanto ne so io ci sono solo 2 differenze: nella mostarda di Cremona ci sono le mandorle candite (almeno dovrebbero esserci), mentre la mostarda di Voghera è fatta preferibilmente con frutti interi e di grossa pezzatura.

Nella cremonese io le mandorle non le ho mai trovate, magari erano ricette "semplificate", dalle nostre parti si trovano appunto questa a pezzettoni o la vicentina dove invece la frutta è frullata. La vicentina poi fa abbondante uso, se non esclusivo di pere cotogne, che sono frutti che quando maturano, leggermente più tardi delle pere tradizionali, hanno un colore giallo limone meraviglioso.

A me piace molto il carrello dei bolliti, che per la varietà delle carni che lo compongono va mangiato al ristorante, e li propongono diverse salse, tre o quattro, inclusa appunto anche la verde che apprezzo molto.
wildcat80 26-11-20 10.29
Il carrello dei bolliti è veramente tanta roba!
paolo_b3 26-11-20 12.30
@ wildcat80
Il carrello dei bolliti è veramente tanta roba!
Solo che da fare a casa è praticamente impossibile, se vuoi tutta quella varietà.

Però con le 3 C (cappello, cappone e cotechino) un po' di salse varie, alcune magari le acquisti, ed un purè di patate, si potrebbe tentare...
wildcat80 26-11-20 13.24
@ paolo_b3
Solo che da fare a casa è praticamente impossibile, se vuoi tutta quella varietà.

Però con le 3 C (cappello, cappone e cotechino) un po' di salse varie, alcune magari le acquisti, ed un purè di patate, si potrebbe tentare...
Diciamo che nelle rare occasioni domestiche in cui abbiamo fatto il bollito, ci siamo limitati proprio a quegli ingredienti, più la lingua, con accompagnamento di senape, salsa verde e purè.
E una prima portata di cappelletti, almeno una o due volte.
paolo_b3 26-11-20 18.27
@ wildcat80
Diciamo che nelle rare occasioni domestiche in cui abbiamo fatto il bollito, ci siamo limitati proprio a quegli ingredienti, più la lingua, con accompagnamento di senape, salsa verde e purè.
E una prima portata di cappelletti, almeno una o due volte.
Può sembrare una battuta triviale, ma è la verità... a mia moglie la lingua non piace emoemoemo
Dallaluna69 26-11-20 20.52
@ paolo_b3
Può sembrare una battuta triviale, ma è la verità... a mia moglie la lingua non piace emoemoemo
Preferisce il cotechino?
emo
Dallaluna69 26-11-20 20.59
@ wildcat80
Il cappello del prete lo chiamiamo così, più o meno in tutto il nord c'è una certa omogeneità su tagli.
La mostarda invece non è una cosa che apprezzo molto: senape di Digione, rafano, wasabi, roba che stura il cervello insomma, non ho problemi a mangiarla, ma la mostarda proprio non mi va.
Comunque dalle nostre parti va per lo più la mostarda di Voghera, semplicemente per un motivo di vicinanza storica e geografica.
Per quanto ne so io ci sono solo 2 differenze: nella mostarda di Cremona ci sono le mandorle candite (almeno dovrebbero esserci), mentre la mostarda di Voghera è fatta preferibilmente con frutti interi e di grossa pezzatura.

Io il bollito amo accompagnarlo con la senape di Digione, oppure con la salsa verde, che è simile al bagnetto verde piemontese, ma più cremoso.

Quindi mettiamo la ricetta: non fornisco dosi, perché sono estremamente variabili in base alla potenza e digeribilità ricercate.

La base è un bel mazzo di prezzemolo fresco, ripulito dai gambi più legnosi, e ovviamente andrebbe fatta nel mortaio, ma anche il minipimer con il bicchiere ben freddo va bene.
Serve:
- mazzo grande di prezzemolo
- peperoni cornetti verdi sott'aceto
- aglio in spicchi privati dell'anima
- un uovo sodo raffreddato
- capperi e acciughe dissalati
- aceto bianco
- mollica di pane
- pinoli
- olio extra vergine
- un bicchiere scarso d'acqua

Si ammolla la mollica di pane in acqua e aceto, si strizza e si frulla assieme a uovo (c'è chi usa solo il turno, chi tutto), acciughe, capperi, peperoni, aglio e pinoli; si aggiunge progressivamente il prezzemolo e si monta con l'olio a filo. Si aggiusta con un goccio di aceto se necessario e si serve con la carne.
La magia sta nel bilanciare i sapori forti di aglio, acciughe e capperi, che vengono ammorbiditi dai pinoli, dall'uovo e dall'olio, con l'aceto che schiarisce l'assieme.
Deve risultare decisa, piccante e cremosa assieme.
Bella questa! Da provare.
In Toscana si fa una versione (sicuramente derivata) con solo prezzemolo, aglio, mollica, olio e aceto.
Poi c'è chi ci aggiunge le acciughe, chi l'uovo, chi i peperoni.
Anche qui per accompagnare il bollito, noto anche come "il lesso". Mucca, maiale, gallina.
mike71 27-11-20 11.02
Sul bollito, causa parentado in Moncalvo, non ci mettiamo anche la mostarda del monferrato, ovvero la cogna`. Che e` fatta di mosto ed e` dolce, la ricetta tende a variare a seconda della frutta disponibile.