@ loris86
Per risparmiare cosa??? plastica???
La plastica è già di per sè conveniente...tagliare 2cm di plastica cosa risparmi? (50cent a modello
)
La si puo' vedere in duo modi diversi : tastiere con costo ridotto e prezzo ridotto,
oppure expander con aggiunta di tastiera ridotta.
Nel primo caso hai una tastiera "castrata" : in certi casi puo' tornare utile ugualmente perche' hai un synth dalle prestazioni di tutto rispetto, in dimensioni contenute (microkorg, mininova ecc).
Tenendo conto che su certi synth ci fai lead, pad, linee di basso, se ti abitiui al minitasto (e molti me compreso lo hannno fatto) ne apprezzi anche la comodita'.
Immagina avere la seconda tastiera in uno zainettino contenuto e di poco peso (per dirne una).
Il secondo caso, lo si puo' vedere come un expander che pero' di da la possibilita' di suonare e programmare anche senza collegarti a complicati setup (magari anche in giardino per dirne una).
Per il costruttore e' un modo di venderti un expander ad un prezzo superiore, o un synth ad un prezzo inferiore : comunque un prodotto che in questi tempi di crisi, si colloca anche nei paesi che ne risentono di piu'.
Tieni presente che per molti costruttori l'expander e' visto ultimamente come qualcosa che fa calare le vendite del relativo modello top, e non e' un caso che (integra a parte) sono sempre meno i costruttori che producono l'expander delle top di gamma.
La tendenza di non fare piu' expander e' cominciata con i pianoforti digitali, quando si e' visto che l'expander influenzava negativamente la vendita dei medesimi.
Gia' ai tempi del DX7, l'uscita del relativo expander ne fece crollare le vendite, ma ci volle tempo per capire questo effetto, e fortunatamente i moduli sono durati a lungo (anzi spesso i moduli avevano piu' contenuti dello strumento di punta).
In quei tempi non di crisi, la concorrenza degli expander incideva sulle altre vendite ma non in modo grave, quindi riuscivano piu' o meno a coesistere con i synth a tastiera.
Adesso (mia supposizione), il mercato e' saturo di synth ancora validi, quelli nuovi sono costosi, e l'uscita di un expander completo taglierebbe le vendite dei prodotti di punta.
Cosi' i costruttori hanno creato questa nicchia (korg per prima) di sintetizzatori miniaturizzati, che possono essere visti come synth economici e leggeri, o come expanders con una tastierina inglobata.
Ovviamente fanno questi prodotti ben distanti dalle caratteristiche delle workstation tradizionali, fatta eccezione per korg che con il microstation ha fatto un triton-M50 leggerissimo e relativamente economico, che seppur con un aspetto plasticoso, contiene suoni di grande rispetto.
Uno strumento simile lo puoi portare in tasca quando vai a suonare dagli amici, oppure collegato esternamente ad una workstation tradizionale, ti consente di avere bei suoni in piu', ma anche la seconda tastiera dove fare lead, e cose simili.
Poi dipende da gusti e punti di vista : o le apprezzi, oppure le odi.
Certo che chi vuol fare Chopin e cose simili restera' deluso dal minitasto, ma chi li usa come synth (e ci sono anche professionisti che lo fanno) sa apprezzarli cosi' come sono.
Fin qui le linee teoriche, ma ora che parliamo dei nuovi yamaha, ho come l'impressione che si siano strette troppo le briglie nell'economizzare, e si rischia di andare verso il giocattolo piuttosto che su qualcosa di appetibile.
Microkorg ha un bel motore sonoro, e mininova non e' da meno : vedremo le piccole yammy..