...Il P120, per quanto Yamaha non se ne sia resa conto, è, a parte la tastiera, un signor strumento.
Molto superiore alla fascia di riferimento, dotato di un suono "grasso", che buca sempre, ed è allo stesso tempo malleabilissimo nei vari tocchi...risponde sempre e fa quello che gli si richiede.
Ho provato e anche avuti sul palco i nuovi modelli CP1, CP5 e CP300, migliori nella tastiera i primi due ma sulla suonabilità non c' è paragone con nessuno dei tre che al confronto col P120 mi sembravano spinette elettriche.
Siii, tanta ricerca in più, migliorato quello, quell' altro...ma a conti fatti ogni volta rimpiango il P120 che, intendiamoci, non offre il più bel suono di pianoforte ma è un suono "suonabile" e per chi viene da studi classici e pretende certe risposte dallo strumento questo è un punto da cui non si può prescindere.
In quest' ottica mi trovo un pò orfano poiché tutti gli altri strumenti, anche con il CP1 o il V-Piano, non ritrovo la sicurezza che ho col P120, e non è un pregiudizio venuto dall' abitudine perchè, e mi è capitato, passare da un coda di prestigio ad un P120 non mi crea grosse difficoltà nell' esecuzione, da un coda a qualsiasi altro stage piano sì. Questi ultimi sono gonfiati da riverberi, equalizzatori, compressori che sembrano voler ingrassare qualcosa che non c' è.
Una delle ultime esperienze è stata con il P300, il service mi aveva assicurato:
capirai! ti portiamo il P300!!!...hai voglia a smanettare con i 5 Eq., con i preset...il suono di fondo era falso, un chiodo..
Stessa cosa con un MP6 Kawai...
Strumenti buoni per accompagnare musica leggera con gli accordi pestati ogni quarto!
Questo ovviamente per quanto riguarda gli stage piano perché alcuni a mobile o a simil coda (della Kawai, stessa Yamaha, Roland) sono eccezionali.
E direi addirittura che se usati dal vivo andrebbe amplificato il loro suono con i microfoni piuttosto che con un freddo segnale di linea.
Edited 31 Ott. 2011 0:53