Il pericolo maggiore dei luoghi in stile St Marteen è rappresentato dai jet blast e dai vortex.
I primi avvengono quando l'aereo decolla e porta le manette al massimo: chi si mette dietro rischia di essere soffiato via per decine di metri come fosse una foglia secca.
I secondi avvengono invece durante l'atterraggio, e sono i vortici provocati dagli ipersostentatori e dalle estremità alari.
Tali vortici (soprattutto negli aerei grossi) hanno una forza capace di fare la stessa cosa di un Jet Blast.
Con la differenza che anzichè soffiare all'indietro, i vortici vorticano sul piano orrizzontale, e il povero ignaro che ci casca dentro può letteralmente trovarsi a piroettare per aria come fosse in una centrifuga.
Inutile sottolineare che per quanto può essere un'esperienza singolare e adrenalinica, tale pratica è
pericolosissima.
E' pericolosissima sia per gli effetti descritti sia (soprattutto) per gli effetti secondari indotti dal fenomeno, quali sassi, sabbia, pezzi di legno, etc, che in quelle particolari condizioni si trasformano in veri e propri proiettili impazziti capaci di ledere il corpo umano con estrema facilità.
Pensate cosa vuol dire prendere un sassolino minuscolo o uno stecchino di legno grande come stuzzicadenti, in faccia o un occhio, a più di 300 km/h.
Appunto.
E' proprio a causa di questi pericoli che non mi capacito di come il Comune (o chi per esso) di St marteen consenta ai bagnanti di rimanere su una spiaggia in prossimità di un aeroporto soggetto a volo "pesante".
Il buon senso (nonchè la prudenza) suggerirebbe di chiudere immediatamente quella spiaggia, farla sparire proprio da quel corridoio.
Ma si vede che da quelle parti vanno più a Rhum che a carburante JetA.
E comunque, ridere o no, gli incidenti (anche gravi) alle persone sono un fatto documentato.
Ogni anno c'è sempre qualcuno che torna dalla vacanza caraibica... fratturato... scorticato... accecato... escoriato.
Qualcuno c'ha persino lasciato le penne.
Il che dovrebbe essere un monito a non sfidare gli aeroplani.
Sono belli, lo so, io sono il primo a dirlo.
Ma vanno ammirati con rispetto, sempre da un distanza di sicurezza.
Altrimenti vi possono fare molto, ma molto male.
Anche se non vi atterrano fisicamente sulla testa.
Per chi invece vuole provare questa esperienza a St Marteen tenga presente questi consigli:
- Indossare SEMPRE degli occhiali e tenere SEMPRE gli occhi chiusi. Chi invece volesse non perdersi lo spettacolo è indicato indossare degli occhialini ermetici da piscina (ben stretti) o una maschera da sub (ben stretta).
- NON usare ombrelloni per sfidare il "vento". Potreste essere spazzati via e ricadere sul manico dell'ombrellone con conseguenze poco piacevoli.
- NON attaccarsi alla rete sulla strada. Alcune persone non ce l'hanno fatta, hanno perso la presa, e sono state scagliate sul guardrail dalla parte opposta della strada. Alcune sono MORTE sbattendo la testa.
- NON respirare durante il Jet Blast. Meglio trattenere il fiato per evitare troppa ingestione di polvere e sabbia nei polmoni.
E per le donne... allacciare ben stretto il reggiseno!
I Jet Blast sono noti per "spogliare" le ragazze.
Soprattutto quelle con tette grosse, e che si chinano in avanti: chinandosi l'aria penetra tra tette e reggiseno, il reggiseno si gonfia all'istante a mò di paracadute, e le tette cascano fuori in tutto il loro splendore (ammesso che la tipa sia gnocca).