Non per spegnere i vostri entusiasmi, ma attenzione a non farvi troppo influenzare da ciò che viene mostrato da un bravo dimostratore.
Il dimostratore per sua natura ha un compito da svolgere, che sostanzialmente è quello di stupire, e per ottemperare a questo compito utilizza dei "trucchi" al fine di farvi sbaragliare occhi e orecchie.
Esempio rapido.
Si è parlato di groove di batteria e basso.
Naturalmente tale groove era tosto, non era certo un valzerello romagnolo.
E questo è già il primo trucco: usare qualcosa di estremamente tosto per stupire l'ascoltatore.
Dopodichè ci si condisce sopra un brano improvvisato (costruito ad hoc per la dimostrazione) per terminare l'opera.
Risultato?
"
Mamma mia, dovevate sentire che roba!"
Il problema non è tanto quello del "mamma mia".
Il problema è che poi nella vita reale non si suonerà quasi mai quel "brano dimostrativo".
Si suonerà tutt'altro.
E quando si suona tutt'altro si scopre poi (e succede sempre) come la tanto formidabile workstation dimostrata alla "
mamma mia" è tutt'altro che "
mamma mia".
E gli esempi si sprecano.
Ci sono dimostrazione chessò... della Korg M3... che fanno paura.
Poi uno compra l'M3 e si rende ben presto conto che il 90% di tutta quella roba non sa a che pro sfruttarla nel suo repertorio, ossia la macchina è sì potente e permette cose alla "mamma mia", ma poi sul lato puro e pratico della vita di tutti i giorni e con i brani tradizionali che si è soliti suonare, quel popò di roba non si riesce a sfruttarlo affatto (a meno che di riarrangiare tutto quanto e/o scriversi dei brani propri che fanno massiccio uso del "mamma mia").
Per cui state attenti.
Non tutto l'oro è quello che luccica.
Alle volte è immensamente meglio sentire una dimostrazione
pulita solo dei suoni, e di come si possono ben usare con brani noti e famosi, che non sentire dimostrazioni con brani inesistenti, inventati a proposito, e costruiti a tavolino per dare sfogo alle funzioni della macchina.
Funzioni che non sempre servono.
Anzi alle volte non servono proprio e non le si usa mai.
Se ho spento i vostri entusiasmi vi chiedo scusa.
Ma c'era un buon motivo per dirvi queste cose: 25 anni fa io
ero un dimostratore (non vi dico per quale azienda, vi dico solo che era giapponese).
Conosco bene quindi i trucchi di un dimostratore, fidatevi.
Che non sono trucchi per fregare la gente eh, precisiamo.
Sono trucchi aziendali, fatti per esaltare le potenzialità della macchina sfruttando la bravura del musicista e le funzioni/suoni più tosti che ha la macchina.
Il tutto costruito ad hoc per stupire!
Ma che poi sul lato pratico li si usa meno di quanto si pensa per tutta una serie di motivi (mal adattamento al repertorio, difficoltà di programmazione, perdita di tempo inutile, etc etc,).
Se usate una workstation per scrivervi dei vostri pezzi originali, o riarrangiarli sfruttandone suoni e funzioni, allora la workstation va bene (è fatta per quello).
Se invece volete una tastiera "
suono tutto e subito, del mio repertorio, qualunque pezzo sia" lasciate perdere le workstation e prendetevi un signor arranger.
E con quello fate davvero tutto e subito, senza diventar matti a programmare karma e balenghi vari solo allo scopo di... imitare un arranger...ossia ad avere "l'autoband" che vi viene dietro mentre suonate.
Questo è il mio umile consiglio, poi la scelta naturalmente spetta a voi.
Edited 29 Mag. 2011 23:58