....siamo alla fine della musica?

  • giacomo_torino
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11-06-18 16.48

orange1978 ha scritto:
qualche giorno fa ho fatto un saggio della scuola di musica, cioe ho fatto ik fonico/assistente, e ho anche registrato in audio le esibizioni per darle ai ragazzi che partecipavano.

tra i pochi allievi dell'insegnante di canto arriva una bambina, penso eta tra i 9/11 anni non ho capito, sembrava pure un uomo, capelli corti, fisionomia mascolina etc....
vabbe niente di strano direte, ma con mio stupore porta al saggio due canzoni rap/trap...

....ma come...saggio di musica, classe di canto...e questa fa rap? ma porca t....

vabbe, intanto i testi non erano assolutamente adatti a una bambina di 10 anni, parolacce, riferimenti sessuali, insulti, italiano sgrammaticato proprio del tipo oh segui il flo, bella bro etc...sto linguaggio che non so nemmeno come definirlo, scimmiesco?

ma io mi domando ma i genitori che cazzo fanno? e invece erano li a fare il tifo, tatuati pure loro mamma mia....io avessi un figlio che fa un anno di lezioni di canto per poi rappare due canzoni penso che primo andrei dall insegnante, poi dopo avergli rovinato lo studio gli chiedo indietro i soldi e pure i danni! xD
ma che cavolo, pago lezioni di canto per vedere mia figlia dire parolacce e parlare da coatta? ma siamo pazzi? (certo è che se i genitori sono coatti pure loro eh)

e invece nulla, applausi da tutti a non finire, a me veniva da vomitare ma pazienza

ma comunque al di la di quello, io a 9 anni anmetto che non ascoltavo musica per bimbi, ascoltavo phil collins, elton john, tanita tikaram, enja...ah ricordo bad di michael jackson il primo disco vinile serio che chiesi in regalo...poi vabbe loretta goggi, ma non parliamo di me.

parliamo che un tempo a 9 anni facevi il bambino, non ti esprimevi come un randagio da strada a meno che non lo eri, e tanto piu a un saggio di musica in una pseudo scuola di musica.

ma se io avessi detto al mio insegnante di pianoforte al saggio porto un pezzo trap mi avrebbe preso a calci in culo, e avevo 16 anni non 10....sarebbe gia stato un problema portare un brano di elton john....io ricordo che esami in conservatorio a parte, ai saggi i primi anni portavi che so per elisa, i notturni di chopin, qualche sonata o sonatina di clementi e mozart, le invenzioni di bach....CRISTOOOO NON UN PEZZO HIP HOPPPP!!!!!

siiii sono incazzato nero e sapete perche?

.....perche è FINITA....finita....mettere su studi o migliorare i mezzi? non ha piu senso, a che serve se la gente che vive qui è cosi?
ti compri i synth ma per divertirti perche se la cultura in generale è a questi livelli, e gli adulti e gli insegnanti stessi che dovrebbero guidare ed essere esempio per i giovanissimi hanno una testa del genere, dove andremo a finire mi domando?

.....e non sto a raccontarvi il resto del saggio che è meglio, posso solo dirvi che le canzoni erano un mix tra fedez, emma, annalisa e boh....gigi d'alessio forse?

non so, era un saggio di canto...dovrei aggiungere dell'altro?

PS e parla uno come me che non ama anzi odia il prog, quindi non ne faccio certo un discorso tecnico, qui non si tratta di virtuosismi vocali o no, è ben altra la posta in gioco.

Ho stampato il tuo racconto su un foglio formato A3, questa sera lo appendo in sala prove
emoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemo
  • Raptus
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11-06-18 16.59

@ vin_roma
@raptus, in sintesi, è vero che la rete ti porta diretto alla vetta e che ti fa avere anche punti di vista che neanche la guida alpina incontrerebbe, ma c'è un aspetto che vieme saltato, quello del desiderio, del cammino di ricerca che forma l'esperienza e il carattere dell'intuito, dell'articolazione logica. Cose che sono alla base dell'esperienza della rete, che vedo purtroppo mancare in chi oggi vi si affaccia senza storia e a cui basta sembrare, a cui basta dire "io c'ero" con un selfie.
Si ma non è certo colpa della tecnologia ma della mente bacata dei giovani, cresciuti nella bambagia e nel menefreghismo dei genitori.
Da come scrivete sembra che la colpa sia della tecnologia e di chi ne fa uso in generale, dicendo che era meglio prima che dovevi tirare giù gli accordi a orecchio ogni volta perchè solo così si capiva... che poi a me quelli che si tirano giù gli accordi durante le prove mi stanno un po' sulle balle, arrivare preparati no? emo
  • mike71
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11-06-18 17.54

raptus ha scritto:
Da come scrivete sembra che la colpa sia della tecnologia e di chi ne fa uso in generale, dicendo che era meglio prima che dovevi tirare giù gli accordi a orecchio ogni volta perchè solo così si capiva...

Sarebbe come dire che una volta era molto meglio che per fare una foto bisognava decidere che sensibilità di emulsione usare, che filtro usare, usare l'esposimetro ed i numeri guida per il flash...
Adesso con i sesnsori CCD full frame è tutto più facile e si fa in fretta a scartare le foto venute male.

Se uno vuole fare delle foto come hobbista adesso si trova molto più comodo che con le macchine manuali. Adesso la tecnologia della fotografia digitale ha genreati una grossa quantità di persone che fa brutte foto e le sparge in giro, o non pensa che una volta che una foto digitale va in giro non la recuperi più.
Una volta c'erano le terribili diapositive delle vacanze, in cui le foto si facevano con 'io c'ero' ma erano magari meno pervasive. Ma chi tirava quattro rullini da 36 comprese le sfocate e le sottoesposte c'era allora, come chi fa le foto alla pastasciutta con il cellulare c'è adesso.

quello che secondo me è cambiato è che con che ne so RUN-DMC o Public Enemy, per dire, si volevano vendere anche biglietti e dischi, oltre alle scarpe da tennis, adesso quello che si vende è audience ai pubblicitari.
  • vin_roma
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11-06-18 18.43

@mike71, giusto, un altro parametro da non sottovalutare è la pubblicità che incita, per la maggiore visibilità, al sensazionalismo e così nascono i fake e le pseudo informazioni tipo "non tutti sanno che..." e devi aprire pagine con valanghe di pubblicità. Chi sa com'era prima vede la differenza, sa difendersi, un quindicenne disarmato viene manipolato. Ripeto, troppo distacco tra chi conosce il passato e chi vede solo l'attualità, non c'è passaggio di informazioni ed esperienze e il risultato è spesso il vuoto.
  • anonimo

11-06-18 18.51

@ Raptus
Si ma non è certo colpa della tecnologia ma della mente bacata dei giovani, cresciuti nella bambagia e nel menefreghismo dei genitori.
Da come scrivete sembra che la colpa sia della tecnologia e di chi ne fa uso in generale, dicendo che era meglio prima che dovevi tirare giù gli accordi a orecchio ogni volta perchè solo così si capiva... che poi a me quelli che si tirano giù gli accordi durante le prove mi stanno un po' sulle balle, arrivare preparati no? emo
La colpa non è della tecnologia, ma dell'uso sbagliato che se ne fa. Tra i miei vari titoli di studio ho anche un Diploma di Programmatore ed Esperto Area Mainframe, quindi non è che io rifiuti i Computer, Internet e la tecnologia. Dico che tutto ciò va usato "cum grano salis", cioè con coscienza: bisogna saper usare bene la tecnologia, a nostro vantaggjo, come un aiuto, non per sopperire alle nostre mancanze. Faccio un esempio: è molto comodo usare la calcolatrice per fare calcoli matematici, anche complessi, ma se mi abituo ad usare sempre la calcolatrice anche per calcoli semplici, non saprò poi più fare 2 + 2 a mente, avrò disimparato il calcolo mentale....
  • zerinovic
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11-06-18 18.57

@ anonimo
La colpa non è della tecnologia, ma dell'uso sbagliato che se ne fa. Tra i miei vari titoli di studio ho anche un Diploma di Programmatore ed Esperto Area Mainframe, quindi non è che io rifiuti i Computer, Internet e la tecnologia. Dico che tutto ciò va usato "cum grano salis", cioè con coscienza: bisogna saper usare bene la tecnologia, a nostro vantaggjo, come un aiuto, non per sopperire alle nostre mancanze. Faccio un esempio: è molto comodo usare la calcolatrice per fare calcoli matematici, anche complessi, ma se mi abituo ad usare sempre la calcolatrice anche per calcoli semplici, non saprò poi più fare 2 + 2 a mente, avrò disimparato il calcolo mentale....
emo
  • SavateVoeanti
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11-06-18 20.01

Prima di internet gli artisti famosi erano miti, perchè la loro visibilità era data dai media, non si sapeva niente di loro tranne dalle informazioni che si trovavano in TV o nei giornali musicali dipo Ciao2001 o sui dischi stessi, invece adesso con internet ogni uno può avere tutta la visibilità che vuole, e l'attenzine viene suddivisa per tutti quelli che si mostrano in internet, così non resta niente a nessuno (che è piu democratico, però se il risultato è questo...).
Comuqnue in questo modo avendo parità di visibilità, se tra tutti vince Signorino possiamo farci un idea migliore di quando non c'era internet sul cosa preferisce il cervello di chi ci circonda, che è tormentoni e cose divertenti. Ed è sempre stato così ma solo adesso viene allo scoperto grazie ad internet.
Certo internet ti fa cascare i castelli e i miti che ci portiamo dietro da una vita, ma ci mostra anche il lato oscuro di chi ci circonda... la verità.

Quindi mi chiedo, è sempre bene sapere le cose?
  • anonimo
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11-06-18 20.13

giacomo_torino ha scritto:
Ho stampato il tuo racconto su un foglio formato A3, questa sera lo appendo in sala prove


Sala prove?? Ma come sei vetusto emo
  • Raptus
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11-06-18 23.27

@ SavateVoeanti
Prima di internet gli artisti famosi erano miti, perchè la loro visibilità era data dai media, non si sapeva niente di loro tranne dalle informazioni che si trovavano in TV o nei giornali musicali dipo Ciao2001 o sui dischi stessi, invece adesso con internet ogni uno può avere tutta la visibilità che vuole, e l'attenzine viene suddivisa per tutti quelli che si mostrano in internet, così non resta niente a nessuno (che è piu democratico, però se il risultato è questo...).
Comuqnue in questo modo avendo parità di visibilità, se tra tutti vince Signorino possiamo farci un idea migliore di quando non c'era internet sul cosa preferisce il cervello di chi ci circonda, che è tormentoni e cose divertenti. Ed è sempre stato così ma solo adesso viene allo scoperto grazie ad internet.
Certo internet ti fa cascare i castelli e i miti che ci portiamo dietro da una vita, ma ci mostra anche il lato oscuro di chi ci circonda... la verità.

Quindi mi chiedo, è sempre bene sapere le cose?
Condivido però tormentoni ci sono sempre stati, a partire dalle odiose canzoni di Edoardo Vianello alle più recenti canzoni di Gigi D'ag (blablabeh?) fino ad arrivare al Signorino... ogni epoca ha avuto i suoi incomprensibili tormentoni.
La differenza tra musica commerciale e musica ricercata (underground, non commerciale, di nicchia, come cacchio volete) è che una volta era molto più difficile cercare musica non commerciale, andavi per amicizie e consigli.
Oggi se uno vuole farsi una cultura non ha nemmeno il tempo per poter cercare ed ascoltare il mondo che c'è su internet.
Quello che distingue le persone è la curiosità secondo me. Chi non è curioso e si attacca ai tormentoni dal mio punto di vista non è un appassionato di musica.
La musica vera non appassiona più i giovani? Non credo, almeno da quello che ho visto io.
  • mike71
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12-06-18 08.50

vin_roma ha scritto:
un altro parametro da non sottovalutare è la pubblicità che incita, per la maggiore visibilità, al sensazionalismo e così nascono i fake e le pseudo informazioni tipo "non tutti sanno che..." e devi aprire pagine con valanghe di pubblicità. Chi sa com'era prima vede la differenza, sa difendersi, un quindicenne disarmato viene manipolato.

Il punto è questo.
Se vai a vedere i siti di antichi e conservatori quotidiani italiani, ti trovi a destra una colonnina di notizie inutili, con articoli spesso scritti in maniera approssimativa, quando invece il cartaceo non è così. Il Corriere, La Stampa o la Repubblica, se li vuoi comprare li paghi, così come Espersso e Panorama e volendo ci metto dentro Oggi e pure TV Sorrisi e Canzoni, e la pubblicità è giocoforza limitata, percé comunque se il contenuto di articoli scende sotto una certa soglia il giornale non viene venduto e perde anche la raccolta pubblicitaria, come è successo per molti giornali "femminili" o "maschili".
Con internet si è abbassata di molto la soglia per poter pubblicare, e questo viiamente è un bene, ed allo stesso modo con le DAW si sono abbattuti i costi per incidere un brano, ed allo stesso modo è diventato facfile fare video professionali.
Billie Holiday riuscì a pubblicare il primo 78 giri in 300 copie dopo essere stata sentita cantare da Benny Goodman in un night. Una giovane cantante e bassista Jazz, scelta a caso, adesso ha fatto quasi un milione di visualizzazioni Esperanza Spalding

Io son ben felice di andare a vedere i video di Tino Carugati, Christian Salerno, Antonio Gennari che spiegano come suonare al pianoforte, ovviamente.

Il problema, però è che tendono a girare di più le cose orride, e quindi di queste si parla, vengono condivse per ridere attraverso i siti "social" perché sono orridi, e quindi chi vuole avere visualizzazioni va verso l'orrido. I giovani, che in quanto adolescenti hanno dei problemi più o meno grandi e come dici te mancano di strumenti critici, si abituano alla scarsa qualità e quindi lo alimentano.


  • anonimo

12-06-18 11.03

mike71 ha scritto:
Io son ben felice di andare a vedere i video di Tino Carugati, Christian Salerno, Antonio Gennari che spiegano come suonare al pianoforte, ovviamente


Anch'io guardo gli autorevoli video (lezioni piene di consigli e suggerimenti) dei suddetti "Maestri" di Pianoforte e questa è una cosa senz'altro utile che puoi trovare su Internet in generale e su YouTube in particolare, però, purtroppo, in Rete si trova anche tanta spazzatura... Bisogna saper scegliere e distinguere...
  • benjomy
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12-06-18 11.22

raptus ha scritto:
La musica vera non appassiona più i giovani? Non credo, almeno da quello che ho visto io.

.. fammi degli esempi.... io vedo (anche tramite figli di amici) tanto interesse per i cantanti dei vari talent... per i blogger.. gli youtuber... almeno parlo dei grandi numeri...poi per fortuna c'è sempre chi studia musica classica, jazz...
  • Raptus
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12-06-18 11.32

@ benjomy
raptus ha scritto:
La musica vera non appassiona più i giovani? Non credo, almeno da quello che ho visto io.

.. fammi degli esempi.... io vedo (anche tramite figli di amici) tanto interesse per i cantanti dei vari talent... per i blogger.. gli youtuber... almeno parlo dei grandi numeri...poi per fortuna c'è sempre chi studia musica classica, jazz...
Domenica ho suonato con 2 ragazzi di 18 e 21 anni rispettivamente. Cultura musicale, attegiamento, carattere, l'esatto opposto dei trappari/ talent risvoltinati che vanno di moda.
Per rispondere alla tua domanda basterebbe andare su youtube e cercare, secondo me.
  • SavateVoeanti
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12-06-18 12.32

@ Raptus
Condivido però tormentoni ci sono sempre stati, a partire dalle odiose canzoni di Edoardo Vianello alle più recenti canzoni di Gigi D'ag (blablabeh?) fino ad arrivare al Signorino... ogni epoca ha avuto i suoi incomprensibili tormentoni.
La differenza tra musica commerciale e musica ricercata (underground, non commerciale, di nicchia, come cacchio volete) è che una volta era molto più difficile cercare musica non commerciale, andavi per amicizie e consigli.
Oggi se uno vuole farsi una cultura non ha nemmeno il tempo per poter cercare ed ascoltare il mondo che c'è su internet.
Quello che distingue le persone è la curiosità secondo me. Chi non è curioso e si attacca ai tormentoni dal mio punto di vista non è un appassionato di musica.
La musica vera non appassiona più i giovani? Non credo, almeno da quello che ho visto io.
Giusto hai ragione, praticamente i tormentoni di una volta sono i ritornelli delle canzoni, che in realtà lo sono anche oggi... allora non so, non ci capisco piu niente..
  • benjomy
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12-06-18 13.14

@ Raptus
Domenica ho suonato con 2 ragazzi di 18 e 21 anni rispettivamente. Cultura musicale, attegiamento, carattere, l'esatto opposto dei trappari/ talent risvoltinati che vanno di moda.
Per rispondere alla tua domanda basterebbe andare su youtube e cercare, secondo me.
evidentemente abbiamo due visioni differenti del momento musicale attuale....
  • Raptus
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12-06-18 14.34

@ benjomy
evidentemente abbiamo due visioni differenti del momento musicale attuale....
Probabilmente abbiamo la stessa visione ma attegiamento diverso di fronte allo stesso fenomeno.
Tu guardi al peggio, io dico di guardare al meglio perchè se tutti quanti guardate il peggio fate il loro gioco.
Secondo me, se continuate a dare voce e notorietà a tanta nullità come appunto la trap, è gioco forza che diventi il genere più famoso di internet.
Perchè da un lato c'è chi la prende in giro, poi c'è chi in realtà la ascolta, poi ci sono i musicisti che la criticano = notorietà, soldi e successo.
Esistono tanti altri generi, penso al buon vecchio metal, al rock ma anche all'elettronica, alla indie meno commerciale, all'etnica etc che continuano ad esistere e ad essere portati avanti da giovani (e meno giovani) che meriterebbero ascolti.
  • benjomy
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12-06-18 15.07

raptus ha scritto:
se continuate a dare voce e notorietà a tanta nullità come appunto la trap,

beh.. discuterne su un forum per evidenziarne la pochezza a me non sembra sia fare il loro gioco. si tratta solo di vedere per capire. ignorare un fenomeno che, indipendentemente da me, si è affermato nel web è un po' come mettere la testa sotto la sabbia...
  • anonimo
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12-06-18 15.14

@ anonimo
mike71 ha scritto:
Io son ben felice di andare a vedere i video di Tino Carugati, Christian Salerno, Antonio Gennari che spiegano come suonare al pianoforte, ovviamente


Anch'io guardo gli autorevoli video (lezioni piene di consigli e suggerimenti) dei suddetti "Maestri" di Pianoforte e questa è una cosa senz'altro utile che puoi trovare su Internet in generale e su YouTube in particolare, però, purtroppo, in Rete si trova anche tanta spazzatura... Bisogna saper scegliere e distinguere...
Allora... Facciamo dei distinguo.
I "maestri" che citi non fanno altro che abili operazioni di marketing online, diciamo 10% tutorial 90% marketing. Il grande rischio è far passare ai più sprovveduti il messaggio che bastino le loro video lezioni per imparare a suonare il pianoforte, cosa assolutamente non vera perché come tutti sappiamo ci vuole un insegnante reale.
Diciamo che l'automazione industriale cerca di fagocitare tutto, saperi e processi formativi compresi, ma il fattore umano nella didattica è a mio avviso insostituibile.
  • Raptus
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12-06-18 15.28

@ benjomy
raptus ha scritto:
se continuate a dare voce e notorietà a tanta nullità come appunto la trap,

beh.. discuterne su un forum per evidenziarne la pochezza a me non sembra sia fare il loro gioco. si tratta solo di vedere per capire. ignorare un fenomeno che, indipendentemente da me, si è affermato nel web è un po' come mettere la testa sotto la sabbia...
Se dite che la musica in generale attuale è solo quella, se dite che tutti i giovani ascoltano/ fanno quel genere..
Quando guardate il video di mua haha milioni di volte.. date notorietà alla cosa.
Qui non si tratta di ignorare ma di circoscrivere un fenomeno e segregarlo a quello che dovrebbe essere, musica demenziale.
Sta succedendo per la musica la stessa cosa che è capitata per la televisione.
Nessuno la guarda più, perchè può scegliere cosa guardare in maniera selettiva in base ai propri gusti su streaming.
In questa ottica c'è maggiore libertà e scelta, ma anche tanta spazzatura.

  • benjomy
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12-06-18 15.38

@ Raptus
Se dite che la musica in generale attuale è solo quella, se dite che tutti i giovani ascoltano/ fanno quel genere..
Quando guardate il video di mua haha milioni di volte.. date notorietà alla cosa.
Qui non si tratta di ignorare ma di circoscrivere un fenomeno e segregarlo a quello che dovrebbe essere, musica demenziale.
Sta succedendo per la musica la stessa cosa che è capitata per la televisione.
Nessuno la guarda più, perchè può scegliere cosa guardare in maniera selettiva in base ai propri gusti su streaming.
In questa ottica c'è maggiore libertà e scelta, ma anche tanta spazzatura.

in realtà, io prima ho ascoltato la cover di dolcenera ( bella figliola.....emo) e poi l'originale.. mezza volta.
dopo averlo visto l'ho circoscritto e, ti assicuro, non ne guarderò più nemmeno uno... quindi....rivolgi i tuoi strali contro chi invece contribuisce davvero alla notorietà, al successo e, ahimè, al guadagno di questi personaggini e non a chi, come me, ne parla (poco) ma solo per denunciarne l'inesistenza