Ansia da prestazione

  • anonimo

05-08-18 23.23

@ giannirsc
Io ho usato un libro chiamato “ le scale del jazz “ di bill boyd che mi ha dato una buona mano..poi è questione di come “vedere” il voicing...il jazzista un Cmaj7 lo vede come un voicing a 4 parti costruito sul primo grado e che quindi viene formato da do mi sol si...il musicista “comune mortale” lo interpreta come un Miminore con basso Do...
Son tutti espedienti “visivi” per colmare al volo delle lacune...quando vedo un Eb6/9 faccio prima a pensarlo come un Fa4 con basso Eb...ovviamente è un espediente “casalingo” che mi tira fuori dai guai quando mi trovo davanti ad accordi particolari..
Mi minore con basso di Do al posto di Do7+ (o Fa4 con basso di Mib al posto di Mib6/9, o Sib con basso di Do al posto di Do11) non sarà correttissimo se si ragiona per gradi, ma è un sistema empirico utile quando devi suonare qualcosa "al volo" e non hai tempo di farti tutti i calcoli... Io dico sempre che esistono le regole, ma esistono anche le eccezioni: ci sono cose che non si devono mai fare in generale, ma, se sai quello che stai facendo, puoi fare un'eccezione. Quindi, anche questo metodo si può usare se sai che, dal punto di vista formale, non sarebbe corretto, ma sai esattamente cosa stai facendo... :-)
  • nicolo
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05-08-18 23.44

@ orange1978
esistono piu che altro delle posizioni convenzionali che sono diventate uso comune nel soul ma che armonicamente non sarebbero correttissime se si ragiona a gradi, la cosa migliore é imparare quelle che usano quasi tutti magari leggermente girate e in posizioni melodiche differenti.

basta cn questi termini del cazzo, non vuol dire nulla voicing...disposizione melodica delle voci negli accordi a quattro o cinque suoni (quadriadi o quintiadi)...fine.
quando un chitarrista mi dice che voicing fai gli sputo in faccia, motivo per cui non posso suonare con nessuno all'infuori di me e pochi altri xD non sono compatibile con certe idiozie, non é questione di superioritá, l'armonia moderna euroclassica é superiore, fine.
Non capisco. Io spesso uso il termine voicing.
Che voicing usi sta per Quali note fai.
Nel caso di accordi estremamente conditi non mi pare un termine così campato in aria,
Poi se parliamo di un do7 allora non ci si sbaglia.
  • anonimo

06-08-18 00.03

@ nicolo
Non capisco. Io spesso uso il termine voicing.
Che voicing usi sta per Quali note fai.
Nel caso di accordi estremamente conditi non mi pare un termine così campato in aria,
Poi se parliamo di un do7 allora non ci si sbaglia.
Voicing non significa solo quali note fai ma anche come sono disposte
  • orange1978
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06-08-18 00.11

@ anonimo
Voicing non significa solo quali note fai ma anche come sono disposte
esattamente, se suoni un armonia a 4 parti late do mi sol si per esempio, quindi settima di 4 specie, suoni comunque al pianoforte se usi 4 voci do mi sol si....ma un conto é avere per esempio al basso il do, una quinta sopra il sol....e poi avere il si e il mi acuto che canta (come fosse una decima) un conto é invece suonare un do basso e disporre a parti strette si mi sol con la mano destra.

l'accordo è sempre quello, do settima quarta specie ma il suono é diverso nei due casi per via della differente posizione melodica di terza, quinta o settima...per non parlare poi se si raddoppia la quinta o la settima, o la terza (che non andrebbe mai raddoppiata nell armonia scolastica ma al piano si fa sempre e si deve fare).

pero non capisco perche bisogna chiamare in causa termini inesistenti quando essi esistono ij italiano dai tempi di pergolesi e palestrina, che me ne frega a me di mails devis e dell'armonia americana che manco esiste ahahah.

PS ovviamente mi riferivo non a te jamm ma a chi sopra ha detto che voicing significa quali note fai.
  • SimonKeyb
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06-08-18 00.41

a me i voicing me li hanno insegnati così e li chiamo così, come credo il restante 99% del mondo jazz, non mi sembra una questione così esterofila.
  • orange1978
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06-08-18 01.02

@ SimonKeyb
a me i voicing me li hanno insegnati così e li chiamo così, come credo il restante 99% del mondo jazz, non mi sembra una questione così esterofila.
eh certo perche i jazzisti di natura quasi sempre frustrati per non essere nati neri, devono distinguersi sentendosi un po come hancock, corea, monk...parlando in quel modo senza senso, voicing, timing, steady, impro, interplay (cioe la partita dell'inter)....

ma valá valá valá....xD
  • anonimo

06-08-18 01.10

@ orange1978
eh certo perche i jazzisti di natura quasi sempre frustrati per non essere nati neri, devono distinguersi sentendosi un po come hancock, corea, monk...parlando in quel modo senza senso, voicing, timing, steady, impro, interplay (cioe la partita dell'inter)....

ma valá valá valá....xD
Se tutto il mondo li chiama così, non solo in America, ma anche in Europa (e persino in Cina e Giappone dove stanno cominciando a studiare il Jazz), perché noi li dovremmo chiamare in altro modo? Poi quando ci incontriamo e suoniamo con Jazzisti provenienti da altri Paesi, non ci capiamo! È una questione pratica!
  • orange1978
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06-08-18 01.38

@ anonimo
Se tutto il mondo li chiama così, non solo in America, ma anche in Europa (e persino in Cina e Giappone dove stanno cominciando a studiare il Jazz), perché noi li dovremmo chiamare in altro modo? Poi quando ci incontriamo e suoniamo con Jazzisti provenienti da altri Paesi, non ci capiamo! È una questione pratica!
perche l'armonia l'abbiamo inventata noi! perche guido d'arezzo é italiano, perche lo sono vivaldi, palestrina, pergolesi, boccherini, clementi, verdi, paradisi, benedetto marcello, petrassi, busoni, respighi, martucci, gentilucci, pozzoli, casella, della ciaia, ciriaco, donantoni.....

perche SIII!!! xD

e infatti in francia dove non sono dei venduti come noi non li chiamano sempre cosi.
  • SimonKeyb
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06-08-18 01.53

@ orange1978
eh certo perche i jazzisti di natura quasi sempre frustrati per non essere nati neri, devono distinguersi sentendosi un po come hancock, corea, monk...parlando in quel modo senza senso, voicing, timing, steady, impro, interplay (cioe la partita dell'inter)....

ma valá valá valá....xD
dovresti essere più open mind
emo
  • anonimo
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06-08-18 02.21

@ orange1978
perche l'armonia l'abbiamo inventata noi! perche guido d'arezzo é italiano, perche lo sono vivaldi, palestrina, pergolesi, boccherini, clementi, verdi, paradisi, benedetto marcello, petrassi, busoni, respighi, martucci, gentilucci, pozzoli, casella, della ciaia, ciriaco, donantoni.....

perche SIII!!! xD

e infatti in francia dove non sono dei venduti come noi non li chiamano sempre cosi.
Il termine corretto è "chord voicings", letteralmente: le note che fanno parte dell'accordo. emo

Perché, la parola "Anatole"? Neanche i teorici che l'hanno coniata sanno da dove proviene.
  • orange1978
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06-08-18 02.44

@ anonimo
Il termine corretto è "chord voicings", letteralmente: le note che fanno parte dell'accordo. emo

Perché, la parola "Anatole"? Neanche i teorici che l'hanno coniata sanno da dove proviene.
chord voicings piu che i suoni facenti parte dell'accordo ho sempre visto intenderne la loro disposizione sul pentagramma, ossia la disposizione delle voci in se, intesa proprio come cosa cé al basso, al tenore, al soprano etc etc...anche in caso di accordi a 5/6 voci.

e la posizione melodica si riferisce a cio che "canta" ossia alla voce acuta...che grado dell'accordo abbiamo nella nota piu acuta? primo, terzo, quinto, settimo...etc...?

quando un musicista ti dice non mi piace quel voicing al 99% ho visto sempre intendere come l'accordo é disposto sulla tastiera o sul manico di una chitarra.
ad esempio il Do maggiore sulla chitarra in I posizione senza borra, darebbe sul cantino a vuoto un mi appunto, quindi una posizione melodica di terza, se mi dicono non mi piace il voicing potrebbe essere quello il problema oppure anche il resto delle note, ossia magari mettimi al basso il sol....cosi andiamo in secondo rivolto (se non ce basso...)...di solito é cosi.

06-08-18 03.04

@ anonimo
Mi minore con basso di Do al posto di Do7+ (o Fa4 con basso di Mib al posto di Mib6/9, o Sib con basso di Do al posto di Do11) non sarà correttissimo se si ragiona per gradi, ma è un sistema empirico utile quando devi suonare qualcosa "al volo" e non hai tempo di farti tutti i calcoli... Io dico sempre che esistono le regole, ma esistono anche le eccezioni: ci sono cose che non si devono mai fare in generale, ma, se sai quello che stai facendo, puoi fare un'eccezione. Quindi, anche questo metodo si può usare se sai che, dal punto di vista formale, non sarebbe corretto, ma sai esattamente cosa stai facendo... :-)
Però se suoni un accordo di Settima maggiore sai che stai suonando in I° o un IV grado, questo ti da un'idea della tonalità di base. Idem per un accordo di 6/9 che è quasi sempre un sostituto di maj7. Tutto il ragionamento armonico e quello improvvisativo prende una logica funzionale. Tra l'altro Mib 6/9 è Mib + sol do fa (sib opzionale) non mib + fa sib do (manca la terza che è da il "modo" all'accordo). Ci si trova ad usare questi trucchetti al volo ma penalizzano la trasposizione e funzionalità degli accordi. Meglio, a mio avviso, perdere un po' di tempo all'inizio coi "voicing" corretti e memorizzare la geometria degli spostamenti delle voci e di conseguenza delle dita.
Poi dipende dal tipo di sonorità che vuoi ottenere, se cerchi una sonorità jazz ci sono delle basi piuttosto chiare e ben divulgate al quale, soprattutto all'inizio conviene attenersi per poterci costruire sopra.
emo
  • orange1978
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06-08-18 03.53

@ Amministratore
Però se suoni un accordo di Settima maggiore sai che stai suonando in I° o un IV grado, questo ti da un'idea della tonalità di base. Idem per un accordo di 6/9 che è quasi sempre un sostituto di maj7. Tutto il ragionamento armonico e quello improvvisativo prende una logica funzionale. Tra l'altro Mib 6/9 è Mib + sol do fa (sib opzionale) non mib + fa sib do (manca la terza che è da il "modo" all'accordo). Ci si trova ad usare questi trucchetti al volo ma penalizzano la trasposizione e funzionalità degli accordi. Meglio, a mio avviso, perdere un po' di tempo all'inizio coi "voicing" corretti e memorizzare la geometria degli spostamenti delle voci e di conseguenza delle dita.
Poi dipende dal tipo di sonorità che vuoi ottenere, se cerchi una sonorità jazz ci sono delle basi piuttosto chiare e ben divulgate al quale, soprattutto all'inizio conviene attenersi per poterci costruire sopra.
emo
non solo, se fai al basso mib e sopra un fa4 per esempio fa sib do...a parte omettere la terza, otterresti piu un accordo sospeso perche al posto del sol cé il fa, secondo grado del mib, poi manca la terza, cé la quinta sib, e poi la sesta do..se si indica nona si intente che in teoria la terza é presente non omessa, per esempio....e deve essere piu grave altrimenti sarebbe una decima....

io vedo che comunque nel funky e nel neo soul esistono posizioni che funzionano e che usano tutti spesso, certo poi quelli veramente mostruosi fanno accordi piu complessi e molto ricercati ma non credo sia il caso della nudisco ahahha...la nudisco é semplicemente una versione moderna delle robe tipo laladidaa daaa laladidaaaa daaaa....in cui comunque la disposizione delle voci fa il pezzo si, prova a suonare la parte di organo di gipsy woman senza fare cantare la quinta di la minore e senza la settima come nota piu bassa nella mano destra *non é un terzo rivolto perche il basso synth e l'organo alla sinistra fanno la fondamentale*, pero ti cambierebbe la melodia del pezzo....anche quando fa lala liii da daa lala lii da daaa....cé un re minore 7/9 disposto come un fa settima quarta specie....canta sempre il mi!
le note della korg m1 sono fa la do mi e al synth bass re....ma poi quando fa daa daaa il mi scende al re....

penso siano questi gli accorgimenti che fanno di un pezzo "banale" una vera hit internazionale...piccoli dettagli che peró fanno la differenza sull'impatto del pezzo, il trucco facile a dirsi difficile a farsi, é pensare in termini melodici anche quando si lavora con accordi a blocchi (e chi ha studiato tanto contrappunto e fuga ha un bel culo in piu sotto questo aspetto perche abituato a pensare a piu voci e non a blocchi come sacchi di patate)

le sigle degli accordi dovrebbero semplicemente vietarle a norma di legge, non vogliono dire un emerita bega e sono fuorvianti.
avete mai visto una mazurka di chopin o un brano di mozart con la melodia da sola tipo voce e sotto le sigle degli accordi? al massimo esisteva il basso numerato e nemmeno quello a volte....l'armonia va scritta per esteso, e se non cé la devi desumere a orecchio o leggendo il canto dato, cacchio vuole dire Do7, Re 6/9/5b aahhahah non vogliono dire niente!!! dipende da come le disponi, da cosa cé prima e dopo l'accordo.
  • ahivela
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06-08-18 05.09

orange1978 ha scritto:
basta cn questi termini del cazzo, non vuol dire nulla voicing...disposizione melodica delle voci negli accordi a quattro o cinque suoni (quadriadi o quintiadi)


Beh, insomma...
Se una sola parola riesce a condensare efficacemente il significato di una frase di dieci o undici parole non mi pare una roba tanto a cazzo. Anzi, ben vengano "termini del cazzo simili", mi pare un cosa molto utile e funzionale, ed e' quello che conta. E gli anglosassoni in questo sono dei maestri.
  • orange1978
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06-08-18 06.34

@ ahivela
orange1978 ha scritto:
basta cn questi termini del cazzo, non vuol dire nulla voicing...disposizione melodica delle voci negli accordi a quattro o cinque suoni (quadriadi o quintiadi)


Beh, insomma...
Se una sola parola riesce a condensare efficacemente il significato di una frase di dieci o undici parole non mi pare una roba tanto a cazzo. Anzi, ben vengano "termini del cazzo simili", mi pare un cosa molto utile e funzionale, ed e' quello che conta. E gli anglosassoni in questo sono dei maestri.
gli americani dovrebbero evitare di inventare e imporre termini musicali che non esistono, come gia fanno in altri campi e invece dedicarsi al country, al folk, al blues...che sanno fare benissimo ma lasciar perdere armonia e teoria musicale.

sul fatto della sintesi, si ci puo stare é vero ma sarebbe possibile anche senza quei termini ridicoli che si inventano, solo che fa piu figo dire "devo fare il mixing del mio pezzo" che dire "devo miscelare il mio brano", significano ESATTAMENTE la stessa cosa ma se dici miscelare che ti viene in mente, il bidet per miscelare l'acqua x lavarsi il culo? ...e allora tutti dicono mixing perche impressiona, ma sarebbe possibile non usarlo.

ma vabbe passi per i termini strettamente tecnici come lfo, chorus, phaser, cutoff....concediamoglieli questi almeno, ma sui termini musicali teorici che nel nostro caso hanno secoli e li abbiamo inventati noi, proprio no!

sul fatto poi dell'accordo, ci sono tre esempi:

alla fedez....oh bella, dammi un do settima frá....

alla zawinul...play a C7 root position with third loud (e gia mi viene l'istinto omicida)

alla petrassi....disponimi al pianoforte un accordo di Do settima prima specie in posizione melodica di settimo grado, con raddoppio alla mano sinistra della nota fondamentale ma non troppo pesante e fammi risuonare il terzo grado del suddetto accordo mettendolo in evidenza.
(molto difficile considerando che lo prenderai con indice e il punto di caduta fará suonare anche la quinta e la settima forti)

...tu a quale categoria vorresti appartenere, al truzzo, al ciucco oppure al genio? io avrei gia deciso (ma é molto ardua la cosa).

(poi oh, io la penso cosi, sono opinioni, se uno vuole usare quei termini assurdi lo faccia pure)
  • giannirsc
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06-08-18 07.22

@ anonimo
Mi minore con basso di Do al posto di Do7+ (o Fa4 con basso di Mib al posto di Mib6/9, o Sib con basso di Do al posto di Do11) non sarà correttissimo se si ragiona per gradi, ma è un sistema empirico utile quando devi suonare qualcosa "al volo" e non hai tempo di farti tutti i calcoli... Io dico sempre che esistono le regole, ma esistono anche le eccezioni: ci sono cose che non si devono mai fare in generale, ma, se sai quello che stai facendo, puoi fare un'eccezione. Quindi, anche questo metodo si può usare se sai che, dal punto di vista formale, non sarebbe corretto, ma sai esattamente cosa stai facendo... :-)
Esatto... come ad esempio nella mia testa l'accordo di sol bemolle minore non esiste... è sempre Fa diesis minore.. se ho un brano che devo scrivermelo in re bemolle se ho il sol bemolle minore io sulla MIA partitura scrivo sempre Fa diesis minore.. è errato ma nel mio modo di interpretare la musica il Fa diesis minore lo sento più familiare.. anche se non è la stessa cosa.. so che implica alterazioni differenti ma nello stesso tempo so che quel Fa diesis minore è un Sol bemolle minore
  • anonimo

06-08-18 08.47

@ SimonKeyb
dovresti essere più open mind
emo
stare tutto il giorno chiuso dentro una regia audio è molto più frustrante del jazz emo

Simon stasera c'è una jam (musica varia) a Vicenza al Tagorò io passo a salutare degli amici se vuoi ci vediamo li
  • MarioSynth
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06-08-18 10.45

My 2 cents:

- tutto sto casino per dei semplici "rivolti"? emo

- ma "nu" cosa? Un disco qualsiasi degli Chic suona uguale...

- per Lucabbrasi: vai e spacca. Come hanno detto in molti, hai un'occasione per imparare un sacco di cose, buttati a pesce, anzi insisti per rimanere.
  • SimonKeyb
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06-08-18 11.12

Jaam ha scritto:
Simon stasera c'è una jam (musica varia) a Vicenza al Tagorò io passo a salutare degli amici se vuoi ci vediamo li

Grazie per l'invito! emo ma stasera sono a prove purtroppo, e da tutt'altra parte.
ormai mi vergogno ad andare alla jam jazz... per i quattro standard in croce che mi ricordo emo
  • anonimo

06-08-18 11.13

@ SimonKeyb
Jaam ha scritto:
Simon stasera c'è una jam (musica varia) a Vicenza al Tagorò io passo a salutare degli amici se vuoi ci vediamo li

Grazie per l'invito! emo ma stasera sono a prove purtroppo, e da tutt'altra parte.
ormai mi vergogno ad andare alla jam jazz... per i quattro standard in croce che mi ricordo emo
mi sa che nel locale di stasera il jazz è vietato