Oasis...meglio dei beatles?

  • orange1978
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08-07-18 03.23

@ OperatorOne
Siamo vecchi... ora va di moda la trap... e le varie "coprofonie" associate!
che poi la trap non é nemmeno malissimo se la si analizza bene come sound.

della trap non amo i testi, i personaggi ipertatuati che si atteggiano da star e mostrano valori come soldo figa e potere, ha diciamo dentro di se un messaggio di violenza e odio verso il prossimo, espressione di un mondo in cui sei qualcuno solo se sei pieno di soldi, drogato, cattivo e violento.

ma tolta questa merda il suono di certe cose trap non é nemmeno malissimo a livello di ricerca sonora anche se un po lontano dai miei gusti, pero certi aspetti ritmici della trap mi affascinano.
  • Arci66
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08-07-18 07.45

@ paolo_b3
Basta con le parole...

I ricordi della sera
Una perlaemo
Che arrangiamentiemo
  • paolo_b3
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08-07-18 22.19

@ Arci66
Una perlaemo
Che arrangiamentiemo
Però l'armonizzazione non è che "peschi a piene mani" nella tradizione italiana ... emo
  • Fabri72
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09-07-18 00.42

@ orange1978
caspita il quartetto cetra! avevo conosciuto virgilio savona il pianista cantante chw arrangiava le parti, marito della cantante insieme a tata giacobetti e chiusano felice....

bravissimi e tra le altre cose savona lavorava come pianista alla eiar insieme a lucia dove si conobbero, musicalmente molto preparato
Beh però! Che bella coincidenza. emo
Ai tempi se qualcuno lavorava in Rai potevi scommettere che si trattava di un'eccellenza!
  • Fabri72
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09-07-18 00.47

@ paolo_b3
Basta con le parole...

I ricordi della sera
Rilancio con un simpatico siparietto
Quartetto Medley con Johnny Dorelli
  • markelly2
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09-07-18 07.34

@ Fabri72
Rilancio con un simpatico siparietto
Quartetto Medley con Johnny Dorelli
Siamo a alti livelli, certo ma questo modo di fare musica in tv era poco più che intrattenimento. Quei siparietti macchiettistici ne sono la prova.
Non credo fosse quella la musica che aspirava a essere annoverata come arte, con intenzioni e messaggi.
  • SimonKeyb
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09-07-18 16.17

@ maxpiano69
No, non fosse altro perché i primi sono venuti dopo ed hanno attinto a piene mani dai secondi, senza essere altrettanto innovativi, pur essendo assai validi nel loro genere, beninteso.
(risposta sintetica al titolo del thread)
Per la verità lo stesso si dovrebbe dire anche dei Beatles, dal momento che non avevano tecnicamente inventato il loro sound che li rese celebri, e anzi riproponevano il già rodatissimo format dei gruppi vocali in anni in cui c'era già Hendrix e i Cream di Clapton con il loro sound decisamente più all'avanguardia. Del resto i fab4 erano la risposta borghese e conservatrice agli scapigliati anarchici del nascente movimento hippie, ma questa è un'altra storia.

Gli Oasis sono senza dubbio tra i gruppi che a cavallo degli anni 90 e 2000 hanno riportato in auge lo stile della band di Liverpool esaltando la componente chitarristica di Harrison e Lennon, portando riff e tessiture più precise e presenti, riprendendo anche spudoratamente la vocalità tipicamente scanzonata di Lennon, le ritmiche "beat" rese in chiave più moderna, con influenze rock e grunge, e nondimeno l'estetica. Comunque anche qui, non spararei nè li osannerei eccessivamente solo per il fatto che negli anni 90 c'erano un sacco di band e artisti interessanti che pure godevano di grande notorietà grazie anche all'esistenza di Mtv che li fece conoscere al grande pubblico: gente come Cranberries, Nirvana, Elliott Smith, Smashing Pumpkins, Pearl Jam, Incubus, Placebo, Stone Temple Pilots, Tori Amos, Korn, SOAD, Beck....

Altro non ho da dire su questa faccenda, invece per il discorso "orgoglio nazionale" non capisco dove stia la polemica, di musica maccheronica valida ne abbiamo fatta e ne sforniamo ancora oggi. Penso alla Italo Disco anni 80 (eh ma magari dite la disco vi fa schifo), a molti artisti nell'ambito folk come Vinicio Capossela, che nella sua discografia dopo aver elaborato i grandi bluesman americani in primis Tom Waits, si è dedicato a lungo a sonorità e generi nostrani, non ultimi Paolo Conte e Quartetto Cetra che citate, mentre nel suo ultimo lavoro "Canzoni della Cupa" si ispira ai canti popolari dell'Irpinia... per dire. Altro esempio magari più noto a tutti voi, il Tarumbò di Pino Daniele che pure senza contare il fatto del napoletano, prendendo solo il suo songwriting non ci trovo analogie altrove, tanto i primi lavori si discostavano da soluzioni jazzy più note; forse per il fatto che all'epoca non erano alla sua portata. Poi da non trascurare l'uso della lingua: qualora non si tratti di musica strumentale i testi italiani e la timbrica del nostro idioma hanno una resa caratteristica non da poco.

Se poi in tutto questo c'è qualcosa da ridire, possiamo chiuderla su "de gustibus non disputandum est" per dirla alla Michelet emo
  • orange1978
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09-07-18 16.41

@ SimonKeyb
Per la verità lo stesso si dovrebbe dire anche dei Beatles, dal momento che non avevano tecnicamente inventato il loro sound che li rese celebri, e anzi riproponevano il già rodatissimo format dei gruppi vocali in anni in cui c'era già Hendrix e i Cream di Clapton con il loro sound decisamente più all'avanguardia. Del resto i fab4 erano la risposta borghese e conservatrice agli scapigliati anarchici del nascente movimento hippie, ma questa è un'altra storia.

Gli Oasis sono senza dubbio tra i gruppi che a cavallo degli anni 90 e 2000 hanno riportato in auge lo stile della band di Liverpool esaltando la componente chitarristica di Harrison e Lennon, portando riff e tessiture più precise e presenti, riprendendo anche spudoratamente la vocalità tipicamente scanzonata di Lennon, le ritmiche "beat" rese in chiave più moderna, con influenze rock e grunge, e nondimeno l'estetica. Comunque anche qui, non spararei nè li osannerei eccessivamente solo per il fatto che negli anni 90 c'erano un sacco di band e artisti interessanti che pure godevano di grande notorietà grazie anche all'esistenza di Mtv che li fece conoscere al grande pubblico: gente come Cranberries, Nirvana, Elliott Smith, Smashing Pumpkins, Pearl Jam, Incubus, Placebo, Stone Temple Pilots, Tori Amos, Korn, SOAD, Beck....

Altro non ho da dire su questa faccenda, invece per il discorso "orgoglio nazionale" non capisco dove stia la polemica, di musica maccheronica valida ne abbiamo fatta e ne sforniamo ancora oggi. Penso alla Italo Disco anni 80 (eh ma magari dite la disco vi fa schifo), a molti artisti nell'ambito folk come Vinicio Capossela, che nella sua discografia dopo aver elaborato i grandi bluesman americani in primis Tom Waits, si è dedicato a lungo a sonorità e generi nostrani, non ultimi Paolo Conte e Quartetto Cetra che citate, mentre nel suo ultimo lavoro "Canzoni della Cupa" si ispira ai canti popolari dell'Irpinia... per dire. Altro esempio magari più noto a tutti voi, il Tarumbò di Pino Daniele che pure senza contare il fatto del napoletano, prendendo solo il suo songwriting non ci trovo analogie altrove, tanto i primi lavori si discostavano da soluzioni jazzy più note; forse per il fatto che all'epoca non erano alla sua portata. Poi da non trascurare l'uso della lingua: qualora non si tratti di musica strumentale i testi italiani e la timbrica del nostro idioma hanno una resa caratteristica non da poco.

Se poi in tutto questo c'è qualcosa da ridire, possiamo chiuderla su "de gustibus non disputandum est" per dirla alla Michelet emo
i gruppi che hai elencato pero sono tutti americani o quasi alla fine e alternative rock....stone temple pilots, nirvana....dai....non c entrano con il senso della discussione che invece intende il fatto che oasis MA NON SOLO, hanno ripreso la loro storia passata inglese e l'hanno riportata ai grandi fasti del passato.

capossela appunto gia copia tom waits, peró si qualcosa di piu italiano cé nella sua musica ma solo in certi pezzi.

ma in generale noi non siamo riusciti a creare un nostro sound negli ultimi decenni, lo avevamo ai primi del novecento fino dopo al fascismo e ai primi anni 50 quando ancora il mondo non era cosi globalizzato, ma oggi anche gli artisti maccheronici come intendi tu (termine squallido perdonami eh) cioe quelli che propongono pop italiano in realta come sonoritá si sono molto allontanati dal passato e hanno abbracciato una contaminazione piu anglosassone.

se ascolti appunto un disco degli anni 50 di nilla pizzi al di la della lingua r molto diverso come suoni arrangiamenti e melodie rispetto alla maggior parte dei dischi prodotti in usa o uk di quel periodo che erano piu rock n roll e blues oriented....

ma se senti un disco moderno di laura pausini, bocelli, ramazzotti, zucchero, vasco rossi, jovanotti....tanto per citare grossi nomi come erano appunto nilla pizzi o carla boni negli anni 50, il loro sound alla fine non é molto diverso da un disco pop internazionale di celine dion, anastacia,...al di la della voce e della lingua i suoni sono sempre quelli e arrangiati cosi tanto che addirittura chiamano musicisti blues/jazz americani a suonare come landau, colaiuta, marcus miller....

nel 1950 invece la nostra orchestra aveva un voicing e un suono molto diverso dall orchestra di glenn miller o goodman, poi alcuni imitavano quello stile swing come ad es natalino otto, ma sostanzialmente avevamo un nostro mood, piu classico, piu operistico....e anche quando imitavamo gli americanj lo facevamo a nostro modo, se riesco posto qualcosa...
  • Fabri72
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09-07-18 18.36

@ markelly2
Siamo a alti livelli, certo ma questo modo di fare musica in tv era poco più che intrattenimento. Quei siparietti macchiettistici ne sono la prova.
Non credo fosse quella la musica che aspirava a essere annoverata come arte, con intenzioni e messaggi.
Convengo pienamente con te.
Il mio intento era quello di sottolineare il livello di "professionismo" che gli stessi cantanti dimostravano nel recitare una gag 😉
  • markelly2
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09-07-18 18.42

Negli anni 60 abbiamo anche un ottimo (secondo me) Adriano Celentano, che insieme ai suoi compari tra cui Detto Mariano, Gino Santercole e Micky Del Prete hanno prodotto buone canzoni in uno stile abbastanza diverso dal solito.
Ragazzo della Via Gluck, Serafino, Una Storia Come Questa, il Forestiero, Mondo in Mi7, Chi era Lui, La Pelle. E c.
  • Arci66
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09-07-18 18.48

@ Fabri72
Convengo pienamente con te.
Il mio intento era quello di sottolineare il livello di "professionismo" che gli stessi cantanti dimostravano nel recitare una gag 😉
A quei tempi le scuole, qualunque scuola era più rigida e selettiva delle scuole di oggi..altrimenti il detto “vai a zappare la terra”.
Chi non era in grado andava a fare altro. A quei tempi in televisione arrivava l’eccellenza e i talenti, questi ultimi senza passare per i talent showemo...andavano da un maestro per non sprecare il talento.
  • paolo_b3
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09-07-18 19.18

@ Fabri72
Rilancio con un simpatico siparietto
Quartetto Medley con Johnny Dorelli
Questo è spettacolo, anzi Spettacolo!

Credo sia superflua ogni altra parola...
  • SimonKeyb
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09-07-18 19.48

si io parlavo delle band/icona anni 90 che avevano per me un impronta più originale, sebbene con qualche richiamo tra di loro. In quanto a notorietà globale e prestigio del "paese della regina" vorrei segnalare che nello stesso periodo c'erano le Spice Girls.... a livello di suono il primo cd che sprizza JD990 (o simili) da tutti i pori secondo me è stato un vero manifesto del genere pop commerciale che ne ha segnato un nuovo standard, e soprattutto come fenomeno culturale di massa, dove prima c'erano solo i Beatles. Pensa ste quattro sbarbine messe lì da qualche manager con un operazione commerciale incredibile, con un CD che suonava come una spada, e mi viene da dire probabilmente con lo stesso meccanismo dei caschetti di Liverpool.

Continuando il mio discorso per quanto riguarda il "sound internazionale" e la perdita di identità, sicuramente su certi fronti è una realtà consolidata; e uso il termine "maccheronico" perchè c'è una sfumatura di verace, a volte anche un pò naif, che si tradisce con facilità. Cito l'Italo Disco così come è divenuta famosa in tutto il mondo (anche se non certamente "musica colta"), e di come l'ha fatto senza infarcire di tarantella o mandolino le canzoni, ma creando un sound distintivo.

Alle volte l'omologazione a discapito delle peculiarità, è data anche da fattori culturali e dal cambio dei tempi; ad esempio nella musica da ballo pre-discoteca (quindi prima degli anni 60, quando si diffusero le prime sale informali con musica in diffusione) capitava di ballare pezzi in 3 e pure qualche tempo dispari, cosa che progressivamente è scomparsa (fatta eccezione per il liscio o musica folcloristica).
  • Fabri72
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09-07-18 20.03

@ Arci66
A quei tempi le scuole, qualunque scuola era più rigida e selettiva delle scuole di oggi..altrimenti il detto “vai a zappare la terra”.
Chi non era in grado andava a fare altro. A quei tempi in televisione arrivava l’eccellenza e i talenti, questi ultimi senza passare per i talent showemo...andavano da un maestro per non sprecare il talento.
E aggiungo che il tutto veniva fatto con apparente leggerezza!
Adesso c'è sto pippone delle "storie", con pesanti backstage che invadono fastidiosamente la privacy.
E paradossalmente la gran parte dei personaggi dei talent (o dei talent per VIPS) hanno popolarità mentre fanno il percorso di apprendimento.
Poi la gran parte, dopo aver appreso (o appreso in parte) non se la fila più nessuno.
  • orange1978
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09-07-18 20.36

@ SimonKeyb
si io parlavo delle band/icona anni 90 che avevano per me un impronta più originale, sebbene con qualche richiamo tra di loro. In quanto a notorietà globale e prestigio del "paese della regina" vorrei segnalare che nello stesso periodo c'erano le Spice Girls.... a livello di suono il primo cd che sprizza JD990 (o simili) da tutti i pori secondo me è stato un vero manifesto del genere pop commerciale che ne ha segnato un nuovo standard, e soprattutto come fenomeno culturale di massa, dove prima c'erano solo i Beatles. Pensa ste quattro sbarbine messe lì da qualche manager con un operazione commerciale incredibile, con un CD che suonava come una spada, e mi viene da dire probabilmente con lo stesso meccanismo dei caschetti di Liverpool.

Continuando il mio discorso per quanto riguarda il "sound internazionale" e la perdita di identità, sicuramente su certi fronti è una realtà consolidata; e uso il termine "maccheronico" perchè c'è una sfumatura di verace, a volte anche un pò naif, che si tradisce con facilità. Cito l'Italo Disco così come è divenuta famosa in tutto il mondo (anche se non certamente "musica colta"), e di come l'ha fatto senza infarcire di tarantella o mandolino le canzoni, ma creando un sound distintivo.

Alle volte l'omologazione a discapito delle peculiarità, è data anche da fattori culturali e dal cambio dei tempi; ad esempio nella musica da ballo pre-discoteca (quindi prima degli anni 60, quando si diffusero le prime sale informali con musica in diffusione) capitava di ballare pezzi in 3 e pure qualche tempo dispari, cosa che progressivamente è scomparsa (fatta eccezione per il liscio o musica folcloristica).
si c era piu che altro molto jv1080/2080 anche perche all epoca era un po uno standard stranamente negli studi midi, accanto ai campionatori akai.

nel pezzo delle spice girls too much si sente il preset psycho rhodes ad esempio, e poi qui e la anche il west coast piano, piano thang....erano abbastanza diffusi come suoni.

chi usava molto il jd990 invece erano gli east 17...basta sentire le intro di piano di it's allright o around the world.
  • SimonKeyb
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09-07-18 22.45

Fabri72 ha scritto:
E aggiungo che il tutto veniva fatto con apparente leggerezza!
Adesso c'è sto pippone delle "storie", con pesanti backstage che invadono fastidiosamente la privacy.

beh insomma, c'erano fior di giornali e giornaletti con poster e vari eventuali, per le Spice avevano anche prodotto un film atroce per il quale avevano chiamato pure Anthony Hopkins emo
Notoriamente per boyband / girlband c'era e c'è grande seguito e idolatria, oggi è solo cambiata la sede ma il fanbase è più o meno sempre lo stesso... comunque colgo l'occasione per spezzare una lancia in favore delle bestie da macello dei talent show che si fanno veramente mazzo tanto con contratti da schiavismo pur essendo iper-esposti e seguiti. Da soli non decidono manco cosa mangiare, ho avuto modo di parlare con il manager di una band di conoscenti con cui ho collaborato in studio e per delle date, insomma sto qui aveva presentato TRL poi ha tenuto dei contatti restando nei management per amici e xfactor... non posso andare troppo nello specifico ma robe da matti cmq. Nessuno ti regala niente, quando finiscono i loro contratti se non decollano sono totalmente con le chiappe a terra.

orange1978 ha scritto:
nel pezzo delle spice girls too much si sente il preset psycho rhodes ad esempio, e poi qui e la anche il west coast piano, piano thang....erano abbastanza diffusi come suoni.
chi usava molto il jd990 invece erano gli east 17...basta sentire le intro di piano di it's allright o around the world.

si il piano è proprio lui, immagino che le jv/xv avessero una wavetable più varia rispetto ai jd che per sintesi e ricerca era proprio uno spettacolo anche dato il pannello comodissimo come fosse quello di una tastiera. La pasta sonora è sempre quella, molto musicale e calda.
Mi manca il mio jd990......
  • orange1978
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09-07-18 23.31

la wavetable é piu grande e contiene piu forme d'onda, essendo il jd derivato dal 800 contiene 108 forme d'onda del jd800 piu parte di quelle del jv80.

la vera differenza é che la serie jd ha i campioni a 44.1 KHz lineari mentre tutta la serie jv a 32 kHz fino al 5080.
La sintesi sulla serie jv é superiore e cé anche il pad tra osc e filtro che ne impedisce la distorsione se la risonanza viene alzata oltre un certo livello, e il filtro opera a una risoluzione maggiore da 0 a 127.
gli effetti pero del jd sono superiori perche si possono avere 7 effetti tutti attivi contemporaneamente piu eq, mentre jv ha solo un mfx, riverbero e chorus/delay...nella jd gli effetti sono meno come quantitá di algoritmi ma sono sempre tutti disponibili un po come una catena di pedalini per chitarra.
  • SimonKeyb
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10-07-18 00.11

stessa sintesi? quindi jv per dire ha anche il sync tra gli oscillatori, e (spero di ricordare bene) il ring modulator?
ok la maggiore definizione del filtro, ma ha proprio la stessa musicalità? lo dico perchè quello del jd990 è stato uno dei miei preferiti in assoluto, anche se Roland ha sempre avuto un'ottima tradizione in questo versante.

Potrebbe anche trattarsi di un'impressione per via dei preset che erano veramente allo stato dell'arte a mio parere, ricordo che mentre ne ero in possesso ne ho studiato la costruzione, e in questo senso mi è stato utile per imparare tante cose.
  • Synthex77
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10-07-18 00.48

A me fanno cagare tutti...

Parafrasando Otto... "W i Led Zeppelin!!!"
  • orange1978
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10-07-18 01.50

@ SimonKeyb
stessa sintesi? quindi jv per dire ha anche il sync tra gli oscillatori, e (spero di ricordare bene) il ring modulator?
ok la maggiore definizione del filtro, ma ha proprio la stessa musicalità? lo dico perchè quello del jd990 è stato uno dei miei preferiti in assoluto, anche se Roland ha sempre avuto un'ottima tradizione in questo versante.

Potrebbe anche trattarsi di un'impressione per via dei preset che erano veramente allo stato dell'arte a mio parere, ricordo che mentre ne ero in possesso ne ho studiato la costruzione, e in questo senso mi è stato utile per imparare tante cose.
tranne il sync che comunque non funziona benissimo, cé tutto compreso ring modulation, booster, e una migliore matrice di modulazione e sopratutto il pad tra osc e filtro che evita le distorsioni ad alti valori di risonanza del filtro che va in overdrive rendendo impossibile un normale effetto sweep anche.

si la musicalitá é la stessa ma cé una tabella x convertirne i valori, il filtro é identico come algoritmo.

una delle ragioni per la quale il jd suona piu cristallino e ampio é per via del motore a 44 kHz contro 32, ci sono esempi di suoni realizzati a 1 a 1.

gli effetti sono poi l'altra tegola ma il suono diverso non dipende dal motore di sintesi appunto o dal filtro che sono uguali ma da questi altri fattori.