...Nel resto d'italia

  • ahivela
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05-01-18 17.43

Roland70 ha scritto:
i gruppi è vero,spesso suonano la stessa musica ogni sera ma in linea generale suonano....e non ho mai visto basi musicali.


Quando ero imbarcato io, dieci-quindici anni fa, almeno nel quintetto dove lavoravo, era tutto esclusivamente dal vivo. Ed erano circa 500 brani, di ogni genere e nazionalita', che si suonavano a rotazione, per variare. Tutto minuziosamente scritto, batteria compresa, su dei mega libroni emo.
Ma gia' allora parecchi gruppi e gruppetti andavo giu' di basi piu' o meno spudoratamente.
Singoli e duo anche, pochi molto bravi, molti discreti, alcuni vergognosi del tutto.
Oggi immagino sia molto peggio, anche per via delle paghe sempre calanti.
  • Roland70
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05-01-18 17.49

@ ahivela
Roland70 ha scritto:
i gruppi è vero,spesso suonano la stessa musica ogni sera ma in linea generale suonano....e non ho mai visto basi musicali.


Quando ero imbarcato io, dieci-quindici anni fa, almeno nel quintetto dove lavoravo, era tutto esclusivamente dal vivo. Ed erano circa 500 brani, di ogni genere e nazionalita', che si suonavano a rotazione, per variare. Tutto minuziosamente scritto, batteria compresa, su dei mega libroni emo.
Ma gia' allora parecchi gruppi e gruppetti andavo giu' di basi piu' o meno spudoratamente.
Singoli e duo anche, pochi molto bravi, molti discreti, alcuni vergognosi del tutto.
Oggi immagino sia molto peggio, anche per via delle paghe sempre calanti.
Beh le paghe nelle navi da crociera non sono niente male,il compromesso è la vita che ti aspetta e il dover essere imbarcato per mesi e mesi.......

Concordo sul resto che hai scritto,ormai il mercato è questo e quello che trovano purtroppo è fatto di rarità professionali ....tutto il resto è dozzinale e al limite dell'accettabile.

Comunque in fase di candidatura è ben richiesto il requisito di saper suonare,quindi di base chi sta sulle navi sa suonare.......solo che per comodità e mancata passione (boh non saprei) utilizza l'esibizione con basi.

Viaggio spesso e ti assicuro che una selezione degli artisti a bordo c'è,sono loro che successivamente adattano le esibizioni in base al momento.
Questo è quello che si percepisce,anche se i motivi possono essere ben altri.
  • anonimo

05-01-18 17.54

@ ahivela
Cyrano ha scritto:
Guarda caso invece gli avvocati, i notai, etcetera non si adattano


Gli "avvocati, notai, etcetera", se non hanno una comprovata e riconosciuta preparazione, possono fare danni anche molto seri. Da qui la necessita' di albi, certificazioni, sbarramenti e altro.
I musicisti ovviamente no. Se al mio matrimonio voglio il mio fruttivendolo che canta a fronna, non vedo perche' una legge me lo debba impedire. In base a cosa poi?
Quindi il sistema e' tutto sommato giusto e democratico.
Il vero problema e' un altro. Ascoltare musica e' una cosa, divertirsi ne e' un'altra. Ma molti musicisti ancora non hanno capito questa differenza... e pretendono di esibirsi, di far ascoltare musica, quella che decidono loro (spesso pure fatta male), laddove la gente invece vuole solo (giustamente) divertirsi, ballare, stare spensierata, magari sballarsi. Quando e se la gente vuole ascoltare musica dal vivo, va a teatro, ai concerti (nei luoghi e contesti adatti), non va nelle pizzerie, nei pub o nelle discoteche. La catastrofe, se cosi' si puo' definire, e' iniziata decenni fa, su questo equivoco, da quando i supporti registrati, prima dischi, poi digitale, sono diventati sempre piu' alla portata di tutti. Piu' o meno inconsapevolmente, i musicisti hanno avuto negli anni recenti sempre piu' la tendenza ad assecondare il divertimento del pubblico, cioe' a cercare di fare quello che un dj fa molto meglio e con meno dispendio di energie. E' ovvio che era una battaglia persa in partenza. In quest'ottica, il peggior dj sara' sempre meglio, e piu' competitivo, del miglior musicista. Il karaoke, cioe' il "perform yourself" (e sticazzi gli altri che devono sorbirsi i miei ragli) esasperato dell'individuo contemporaneo, ha fatto il resto, liquefacendo e disintegrando del tutto la ragion d'essere del musicista. Parlo ovviamente di musica da intrattenimento, o in contesti da intrattenimento effettivi o borderline.
Fare musica cattiva fa malissimo, rende l'essere umano incapace di comprendere il Bello e quindi di comprendere il Bene

Chi fa musica cattiva avvelena l'animo umano, contribuisce a rendere l'uomo una bestia senza discernimento e senza valori

E questo "uomo-bestia" finirà per commettere il male...

Ecco, chi fa musica brutta in pubblico non solo non andrebbe pagato, andrebbe messo dentro per il suo contributo all'imbarbarimento della civiltà
  • anonimo

05-01-18 18.10

@ anonimo
Fare musica cattiva fa malissimo, rende l'essere umano incapace di comprendere il Bello e quindi di comprendere il Bene

Chi fa musica cattiva avvelena l'animo umano, contribuisce a rendere l'uomo una bestia senza discernimento e senza valori

E questo "uomo-bestia" finirà per commettere il male...

Ecco, chi fa musica brutta in pubblico non solo non andrebbe pagato, andrebbe messo dentro per il suo contributo all'imbarbarimento della civiltà
emo
  • anonimo

05-01-18 18.22

@ anonimo
emo
Garbarek avrebbe preso almeno 20 anni emo
  • ahivela
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05-01-18 18.27

Cyrano ha scritto:
Fare musica cattiva fa malissimo, rende l'essere umano incapace di comprendere il Bello e quindi di comprendere il Bene


Sicuramente.
Pero' poi glielo imponi tu al muratore di Caivano, di ascoltare McCoy Tyner al posto di Rosario Miraggio.
Oppure alla sciampista di Gallarate di ascoltare Janis Joplin al posto di Enrique Iglesias.
O al cameriere di Sgurgola di ascoltare Kurt Elling al posto di Emma.
L'importante e' che torni a raccontare, se torni, come la prendono... emo
  • anonimo

05-01-18 18.39

@ ahivela
Cyrano ha scritto:
Fare musica cattiva fa malissimo, rende l'essere umano incapace di comprendere il Bello e quindi di comprendere il Bene


Sicuramente.
Pero' poi glielo imponi tu al muratore di Caivano, di ascoltare McCoy Tyner al posto di Rosario Miraggio.
Oppure alla sciampista di Gallarate di ascoltare Janis Joplin al posto di Enrique Iglesias.
O al cameriere di Sgurgola di ascoltare Kurt Elling al posto di Emma.
L'importante e' che torni a raccontare, se torni, come la prendono... emo
Lo stesso muratore il cui nonno cent'anni fa ascoltava Puccini...

Non vi fa riflettere?
  • ahivela
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05-01-18 18.44

Cyrano ha scritto:
Lo stesso muratore il cui nonno cent'anni fa ascoltava Puccini...
Non vi fa riflettere?


E cosa c'e' da riflettere?
Nonostante ascoltasse Puccini, ha comunque prodotto un nipote che si nutre di neomelodici.
E magari ascoltava Puccini solo perche' all'epoca non esistevano ancora i neomelodci...
  • anonimo

05-01-18 18.46

@ ahivela
Cyrano ha scritto:
Lo stesso muratore il cui nonno cent'anni fa ascoltava Puccini...
Non vi fa riflettere?


E cosa c'e' da riflettere?
Nonostante ascoltasse Puccini, ha comunque prodotto un nipote che si nutre di neomelodici.
E magari ascoltava Puccini solo perche' all'epoca non esistevano ancora i neomelodci...
Esatto...per secoli i neomelodici (e il pattume consimile) non sono esistiti, esisteva solo musica più o meno complessa ma sempre vera, bella, sincera...poi...tuttaduntratto...il coro!
  • SimonKeyb
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05-01-18 18.49

sono anni che (fortunatamente) non vedo suonare arrangeristi dalle mie parti (non me ne vogliano, è che non li sopporto) piuttosto non capisco cosa centri il karaoke, che è un attività puramente ludica, con la musica dal vivo. Per me è come la tombola.

comunque il livello delle band (almeno nella mia zona) è piuttosto basso, sia a livello tecnico che come scelta di repertorio, sempre più markettaro, e i locali dove so si fa buona musica li conto sulle dita di una mano. Purtroppo sono arrivato al punto che preferisco un DJ capace che non sorbirmi una band mediocre....

05-01-18 18.53

@ vin_roma
Mah, c'è da fare un'analisi negli ambienti musicali di questo tipo ...

500€ per un Dj? OK!
300 per un duo? NO!

C'è qualcosa che non torna.

Ovviamente un pub con una storia di musica dal vivo di qualità difficilmente prenderà in considerazione un Dj, a meno che non sia un evento specificamente richiesto dagli avventori.
In una cerimonia, riunione, evento, pare che il Dj ultimamente sia visto più di buon occhio, Motivi? Quelli economici non sembrano quelli discriminanti visto che per un Dj si spende anche di più che per un duo.

Allora?

Musica dal vivo:
Ha subito un grande afflusso di improvvisati a basso costo che, dai primi arranger che comunque dovevano saper pilotare (almeno conoscere le posizioni degli accordi) è passato alle basi midi su computer e karaoke sino a basi complete e suonate come si deve fatte uscire spudoratamente da un lettore Mp3...
Quindi, grazie alla caduta dei compensi, il mercato è andato in favore del primo vigile urbano canterino che si è presentato con mixer e lettore Mp3 al quale anche 50€ andavano bene per arrotondare i costi del mutuo.
I fruitori così si sono abituati, forse annoiati, ad un suono uguale in tutte le esibizioni (quante versioni di "Paese Mio..." ci saranno in internet?) ed hanno sviluppato l'equazione "musica dal vivo = du' palle infinite"

Musica con Dj:
Il Dj di suo ha musica molto caratterizzata, che suona bene e anche se non coinvolge tutti offre comunque un impatto sonoro "serio".
Qualche Dj, in occasioni di pubblico misto, avrà anche messo qualcosa di più pop e il fruitore medio avrà pensato: però il suono esce bene e il ragazzo ci coinvolge!
Visto che oramai l'utente medio ha perso l'abitudine verso la musica suonata bene e che il cantantucolo da strapazzo con le basi l'ha annoiato va da se che se l'unica esigenza è quella di sentire musica ...anche solo quella registrata gli sta bene ...e sceglie quindi il Dj che giustificatamente non canta, interviene solamente per incitare e basta. Un lavoro pulito pulito quindi.
E tra un po' ne vedremo anche nelle sale da ballo a mixare tra un Bolero e un Jive e quindi addio anche ai clarinettisti romagnoli...
Forse sono il primo dj/speaker di professione ad intervenire in una discussione molto interessante:
Dalle mie parti (provincia di napoli/penisola sorrentina) i live hanno subito una flessione perché troppi ed in buona parte scadenti, con richieste economiche esose e fuori da ogni logica, proporzionata alla loro "professionalità"
Il dj/speaker bravo e preparato, lavora bene, perché se supportato da quasi 30 anni di esperienza, formatasi anche in contesti radio, post produzione ecc... riesce ad essere polivalente e gestire varie tipologie di serate (cene, aperitivi, feste private, party ecc), mentre il musicista bravo "quello è " senza voler disprezzare, anzi..
Una volta noi dj eravamo quelli che aprivamo la serata ai live, adesso succede anche il contrario.
Il problema sta sempre nella professionalità e nel flow, che a volte pende da un lato o dall'altro in base alle mode, mercato ecc....
È indubbio che un musicista possa indispettirsi perché magari lui FA MUSICA mentre noi "SUONIAMO" emo ma c'è anche da dire che i costi di aggiornamento musicale, un musicista non sa nemmeno cosa siano. Esempio: ogni mese il sottoscritto non spende meno di 30 euro in musica, videoclip ecc...
Senza dimenticare che il "piano bar" canta, mentre lo speaker (se bravo) raggiunge dei livelli di "parlato" inarrivabili per il cantante e viceversa ovviamente.
Questo per rimpolpare il discorso sul flow di prima.
  • ahivela
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05-01-18 18.56

Cyrano ha scritto:
Esatto...per secoli i neomelodici (e il pattume consimile) non sono esistiti, esisteva solo musica più o meno complessa ma sempre vera, bella, sincera...


Beh, insomma, esisteva ed e' sempre esistita, la musica popolare.
Poi con gli anni si e' industrializzata, come tutto del resto.
  • anonimo

05-01-18 19.04

@ mauroverdoliva
Forse sono il primo dj/speaker di professione ad intervenire in una discussione molto interessante:
Dalle mie parti (provincia di napoli/penisola sorrentina) i live hanno subito una flessione perché troppi ed in buona parte scadenti, con richieste economiche esose e fuori da ogni logica, proporzionata alla loro "professionalità"
Il dj/speaker bravo e preparato, lavora bene, perché se supportato da quasi 30 anni di esperienza, formatasi anche in contesti radio, post produzione ecc... riesce ad essere polivalente e gestire varie tipologie di serate (cene, aperitivi, feste private, party ecc), mentre il musicista bravo "quello è " senza voler disprezzare, anzi..
Una volta noi dj eravamo quelli che aprivamo la serata ai live, adesso succede anche il contrario.
Il problema sta sempre nella professionalità e nel flow, che a volte pende da un lato o dall'altro in base alle mode, mercato ecc....
È indubbio che un musicista possa indispettirsi perché magari lui FA MUSICA mentre noi "SUONIAMO" emo ma c'è anche da dire che i costi di aggiornamento musicale, un musicista non sa nemmeno cosa siano. Esempio: ogni mese il sottoscritto non spende meno di 30 euro in musica, videoclip ecc...
Senza dimenticare che il "piano bar" canta, mentre lo speaker (se bravo) raggiunge dei livelli di "parlato" inarrivabili per il cantante e viceversa ovviamente.
Questo per rimpolpare il discorso sul flow di prima.
Scusa, mi spiegheresti una cosa? In pratica in cosa consiste "fare il dj"

Se non ho capito male:

1) i brani (nota bene, non dico "musicali" in quanto spesso sono trite accozzaglie di rumori inarmonici di stampo tribale) non li ha composti il dj

2) i suddetti brani di rumorismo assortito non li ha arrangiati il dj

3) ed ancora, le sinistre e sferraglianti cacofonie...ahem i brani di cui sopra non li ha nemmeno eseguiti, il dj

In cosa consiste dunque la sua opera? Scegliere la "scaletta" delle flatulenze varie? Schiacciare "start" e "stop"? Accelerare o diminuire un po' i bpm? "Mixare" i vari tonitruanti rumoracci? Applicare qualche esoterico FX che imbruttisca ancor di più ciò che sembrava già all'inizio abissalmente orrendo?

Questo sarebbe "suonare"?

È più "suonare" la penosa esibizione del fisarmonicista tzigano ubriaco che, all'angolo della via dove ho l'ufficio, storpia indecentemente "il padrino", che quel che può fare il più tecnologico dei dj
  • Synthex77
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05-01-18 19.06

Ma il tastierista inteso colui che suona la tastiera è una roba. Il tastierista inteso come musicista arrangiatore tipo Vangelis è un'altra... Altro "Tastierista" è Jarre, non mi pare non sia glorificato o noto...

Ovviamente il frontman è quello che ciula di più, di solito il cantante...

I batteristi allora poracci? Tanti manco sanno chi sono, eppure sono la spina dorsale spesso delle band migliori...
  • anonimo

05-01-18 19.07

@ ahivela
Cyrano ha scritto:
Esatto...per secoli i neomelodici (e il pattume consimile) non sono esistiti, esisteva solo musica più o meno complessa ma sempre vera, bella, sincera...


Beh, insomma, esisteva ed e' sempre esistita, la musica popolare.
Poi con gli anni si e' industrializzata, come tutto del resto.
Ecco, hai detto la parola chiave: industrializzazione

05-01-18 19.11

@ anonimo
Scusa, mi spiegheresti una cosa? In pratica in cosa consiste "fare il dj"

Se non ho capito male:

1) i brani (nota bene, non dico "musicali" in quanto spesso sono trite accozzaglie di rumori inarmonici di stampo tribale) non li ha composti il dj

2) i suddetti brani di rumorismo assortito non li ha arrangiati il dj

3) ed ancora, le sinistre e sferraglianti cacofonie...ahem i brani di cui sopra non li ha nemmeno eseguiti, il dj

In cosa consiste dunque la sua opera? Scegliere la "scaletta" delle flatulenze varie? Schiacciare "start" e "stop"? Accelerare o diminuire un po' i bpm? "Mixare" i vari tonitruanti rumoracci? Applicare qualche esoterico FX che imbruttisca ancor di più ciò che sembrava già all'inizio abissalmente orrendo?

Questo sarebbe "suonare"?

È più "suonare" la penosa esibizione del fisarmonicista tzigano ubriaco che, all'angolo della via dove ho l'ufficio, storpia indecentemente "il padrino", che quel che può fare il più tecnologico dei dj
Immaginavo nel dovermi imbattere in questi luoghi comuni:
Il disc jockey nasce come SELEZIONATORE DI MUSICA.
Vorrei sapere se lei conosce, il funk, il jazz, il soul, la disco dagli anni 70 ad oggi, la pop, l'r&b, il rock, la techhouse, la edm ecc...
Suonare era virgolettato e quindi era per sdrammatizzare visto che è una forzatura che ammetto.
Per voi è facile selezionare 5/6 ore di musica, DI CONTINUO armonizzandola sempre in base al momento della serata? MIXARLA? Io non ho ironizzato sulla figura del musicista e mi piacerebbe che la mia arte fosse rispettata, anche da parte di una persona oggettivamente più grande di me, che però forse minimizza il mio lavoro ad uno start&stop.
Davvero triste...

05-01-18 19.18

@ anonimo
Scusa, mi spiegheresti una cosa? In pratica in cosa consiste "fare il dj"

Se non ho capito male:

1) i brani (nota bene, non dico "musicali" in quanto spesso sono trite accozzaglie di rumori inarmonici di stampo tribale) non li ha composti il dj

2) i suddetti brani di rumorismo assortito non li ha arrangiati il dj

3) ed ancora, le sinistre e sferraglianti cacofonie...ahem i brani di cui sopra non li ha nemmeno eseguiti, il dj

In cosa consiste dunque la sua opera? Scegliere la "scaletta" delle flatulenze varie? Schiacciare "start" e "stop"? Accelerare o diminuire un po' i bpm? "Mixare" i vari tonitruanti rumoracci? Applicare qualche esoterico FX che imbruttisca ancor di più ciò che sembrava già all'inizio abissalmente orrendo?

Questo sarebbe "suonare"?

È più "suonare" la penosa esibizione del fisarmonicista tzigano ubriaco che, all'angolo della via dove ho l'ufficio, storpia indecentemente "il padrino", che quel che può fare il più tecnologico dei dj
poi se volete, vi faccio l'elenco di tutti gli ORRORI visti da varie branche di musicisti con i quali ho duettato/lavorato/ecc...
Anche se non mi sembrava questo, lo spirito di questa discussione
  • Arci66
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05-01-18 19.35

Secondo me si sta equivocando pure sul DJ, o faccio confusione io.
Questi che mettono musica a 50€ a serata ossia quello che ti arriva nel locale ti mette la musica mixando alla “pene di segugio” secondo me non é nemmeno degno di essere chiamato DJ.
Sono una sorta di degenerazione di quello che faceva Faber durante gli 80’s
Quelli che invece si sono mossi evolvendo da Faber.
Ossia attraverso i percorsi che furono delineati da Grand Master Flash, Africa Bambata etc nel Bronx fine 70, che sono poi evoluti generando il Rap, hip hop, house, etc.
Ma anche arrivando a dj e/o cosidetti producers che ti riempiono spazi molto capienti a cifre che arrivano a prendere anche a 200.000$ per evento. Io questi da 50 li chiamerei intrattenitori di locali pubblici, altrimenti i DJ veri poi si incazzano.emo
  • anonimo

05-01-18 19.39

@ mauroverdoliva
Immaginavo nel dovermi imbattere in questi luoghi comuni:
Il disc jockey nasce come SELEZIONATORE DI MUSICA.
Vorrei sapere se lei conosce, il funk, il jazz, il soul, la disco dagli anni 70 ad oggi, la pop, l'r&b, il rock, la techhouse, la edm ecc...
Suonare era virgolettato e quindi era per sdrammatizzare visto che è una forzatura che ammetto.
Per voi è facile selezionare 5/6 ore di musica, DI CONTINUO armonizzandola sempre in base al momento della serata? MIXARLA? Io non ho ironizzato sulla figura del musicista e mi piacerebbe che la mia arte fosse rispettata, anche da parte di una persona oggettivamente più grande di me, che però forse minimizza il mio lavoro ad uno start&stop.
Davvero triste...
1) innanzitutto "selezionare la musica" è un concetto che a me sinceramente fa sorridere...mettere in fila qualche decina di brani, chissà poi secondo quali criteri (centri tonali? Relazioni tonali? Densità armonica? O che altro?) mi sa tanto di grande fuoco dei boy scout...

2) la musica che conosco io la sanno i miei allievi (di cui alcuni sono anche sul forum)...direi che ne conosco un pochettino...emo

3) ah "armonizzi" la musica? A quante parti? Quattro o otto? E fai anche l'orchestrazione?

4) la "tua arte"? Per piacere non offendere me e chi per l'Arte, quella vera, ha sacrificato anni, ha sudato ed ha sofferto

Il tuo se va bene è un gioco, se va male è complicità all'imbarbarimento della cultura

Ovviamente non è mica colpa tua, anzi anche tu sei vittima di questa situazione emo
  • anonimo

05-01-18 19.40

@ mauroverdoliva
poi se volete, vi faccio l'elenco di tutti gli ORRORI visti da varie branche di musicisti con i quali ho duettato/lavorato/ecc...
Anche se non mi sembrava questo, lo spirito di questa discussione
Musicisti orrendi ce n'è in effetti...basta pensare a bocelli, garbarek, la consoli...