L'ultima su Mercatino Musicale

  • fulezone
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02-01-18 10.47

@ Adelo69
emoemoemo
emo
in ogni modo per le prossime volte non mandate mai documenti
se io mi presento a nome tuo,
tanto ho il tuo numero di carta di credito e il codice sul retro
il codice fiscale,
il passaporto
posso anche pagare cosi,
ti fanno una truffa mostruosa e il colpevole sei tu,
a una mia amica è successo, un giorno si presenta la polizia postale a casa sua e se la portano in questura, praticamente con una cosa analoga sulla sua poste pay sono transitati circa 450.000 euro, la postepay è limitata a 2000 o 3000 euro max di credito euro e quindi sono transitati in pochi giorno circa 200 versamenti e prelievi tutti di circa 2000 euro, fate attenzione alle truffe su internet

02-01-18 11.09

Franz, ti chiedo scusa, ma leggendo il tutto mi rimane un dubbio: potresti dirmi cosa intendeva il tizio per "codice fiscale non collegato al documento di identità"? Perché non riesco proprio a capire...
  • FranzBraile
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02-01-18 12.02

Allora... gli ho mandato la fotocopia della PostePay (che non ha inciso su il mio nome e cognome), gli ho mandato il codice fiscale (in lettere e numeri) e la copia della pagina del passaporto con mia foto data e luogo di nascita....
Chiaramente il numero fiscale non dice il nome che vedi sul passaporto e sulla postepay non c'è scritto il nome e cognome come su altre carte di credito... quindi... lui mi dice "non sono collegate"... si... ci stà "non sono collegate"... ma tu mi hai chiesto ste cose....
Come è finita? Nulla... finita li.... lui non ha accettato i documenti e quindi non ha versato nulla e io chiaramente non gli ho spedito nulla....
cmq... posso dire di aver avuto (sia compera che vendita) sicuramente un centinaio di transazioni su MM... tutti piu o meno si sono fidati col nome, cognome e telefono... oltre chiaramente al numero di postpay e codice fiscale....
Addirittura dalla Finlandia, Svezia e Germania... che a quanto pare visitano molto il MM...
Quello della Svezia... mi ha solo chiesto di fare una foto con l'oggetto e con su un pezzetto di carta con su scritto la data del giorno e di mandargliela.... senza altre storie......
  • mima85
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02-01-18 12.05

@ barbetta57
quello che mi fa impazzire non è la richiesta di 123.000 euro, ma i 456...
vendo pianola perfettamente funzionante
emoemoemoemoemoemo

02-01-18 14.41

FranzBraile ha scritto:
Allora... gli ho mandato la fotocopia della PostePay....


Ah, Ok. Quindi il tuo interlocutore si è immaginato chissà cosa di fronte ad una esibizione di dati perfettamente regolare... Mah, è vero che non c'è mai limite alle esperienze che ci capita di fare...
Poteva, che so, chiederti un documento di identità dove fossero visibili nome cognome ecc, ad anche codice fiscale per avere una prova ulteriore della corrispondenza, (dico ulteriore perché, tra l'altro, con nome cognome, luogo e data di nascita si può già verificare il CF) ma ha preferito insospettirsi per la mancanza di un "collegamento" che solo secondo lui doveva esserci.
Sia come sia, se uno non vuole concludere, per motivi fondati o meno, non lo si può obbligare. Magari prossimamente non divulgare dati tuoi che non sei tenuto a dare, ma questo te l'hanno già detto emo
  • anonimo

02-01-18 15.32

Tanto per sapere a cosa si può andare incontro.

Esperienza personale: una persona, conoscendo semplicemente il mio IBAN, si è fatta un servizio di colf trisettimanale addebitandolo sul mio conto bancario, prelievo automatico.

Tutto quello che hanno chiesto è stato l'IBAN ed una firma su un modulo.

Mi è toccato pagare, denunciare in gendarmeria, bloccare il RID chiudere il conto bancario ed aprirne uno nuovo... e per ora non è successo niente alla persona che mi ha fatto questa truffa...non l'hanno neanche scomodata per interrogarla
  • FranzBraile
  • Membro: Expert
  • Risp: 4308
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02-01-18 15.41

@ anonimo
Tanto per sapere a cosa si può andare incontro.

Esperienza personale: una persona, conoscendo semplicemente il mio IBAN, si è fatta un servizio di colf trisettimanale addebitandolo sul mio conto bancario, prelievo automatico.

Tutto quello che hanno chiesto è stato l'IBAN ed una firma su un modulo.

Mi è toccato pagare, denunciare in gendarmeria, bloccare il RID chiudere il conto bancario ed aprirne uno nuovo... e per ora non è successo niente alla persona che mi ha fatto questa truffa...non l'hanno neanche scomodata per interrogarla
Uhmmm... ma scusa.. l'IBAN lo diamo dappertutto.... specialmente per bonifici a noi spettanti... come é possibile addebitare qualcosa ad un IBAN?
L’Iban è solo il codice identificativo di un conto corrente, così come la targa lo è per un’auto. Grazie al codice Iban è possibile solo effettuare pagamenti a favore dell’intestatario del conto. Non è invece possibile addebitare spese o effettuare prelievi non autorizzati a carico di quest’ultimo. Insomma, con l’Iban si può solo “dare” e non “prendere”.
Tratto da quì !
  • anonimo

02-01-18 16.16

@ FranzBraile
Uhmmm... ma scusa.. l'IBAN lo diamo dappertutto.... specialmente per bonifici a noi spettanti... come é possibile addebitare qualcosa ad un IBAN?
L’Iban è solo il codice identificativo di un conto corrente, così come la targa lo è per un’auto. Grazie al codice Iban è possibile solo effettuare pagamenti a favore dell’intestatario del conto. Non è invece possibile addebitare spese o effettuare prelievi non autorizzati a carico di quest’ultimo. Insomma, con l’Iban si può solo “dare” e non “prendere”.
Tratto da quì !
Facilissimo!

Caio si procura l'IBAN di Tizio

Va da un prestatore di servizi e acquista un servizio, diciamo una colf che venga tre volte la settimana, e paga con RID (rimessa interbancaria diretta)

Per il RID, inoltra al prestatore di servizi un modulo RID coi dati di Caio (IBAN, nome cognome ed indirizzo, manco serve il codice fiscale o una copia di documento d'identità) ed una firma scarabocchiata.

Da quel momento, Caio si trova addebitate in conto corrente le spese relative al aervizio stipulato da Tizio.

Il bello è che la banca di Caio, secondo i nuovi regolamenti europei (SEPA) non ha alcun dovere nè di controllare la firma, nè di avvertire preliminarmente Caio.

Starà a Caio fare opposizione al RID e poi arrangiarsi col prestatore di servizi per spiegargli che non è stato lui a sottoscrivere il servizio in questione.

E non è teoria, a me è successo giusto 3/4 mesi fa
  • FranzBraile
  • Membro: Expert
  • Risp: 4308
  • Loc: Varese
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02-01-18 16.27

@ anonimo
Facilissimo!

Caio si procura l'IBAN di Tizio

Va da un prestatore di servizi e acquista un servizio, diciamo una colf che venga tre volte la settimana, e paga con RID (rimessa interbancaria diretta)

Per il RID, inoltra al prestatore di servizi un modulo RID coi dati di Caio (IBAN, nome cognome ed indirizzo, manco serve il codice fiscale o una copia di documento d'identità) ed una firma scarabocchiata.

Da quel momento, Caio si trova addebitate in conto corrente le spese relative al aervizio stipulato da Tizio.

Il bello è che la banca di Caio, secondo i nuovi regolamenti europei (SEPA) non ha alcun dovere nè di controllare la firma, nè di avvertire preliminarmente Caio.

Starà a Caio fare opposizione al RID e poi arrangiarsi col prestatore di servizi per spiegargli che non è stato lui a sottoscrivere il servizio in questione.

E non è teoria, a me è successo giusto 3/4 mesi fa
Scusa... ma a questo punto se voglio farmi bonificare qualcosa come faccio se non do l'IBAN (a nessuno!) ?
  • anonimo

02-01-18 16.32

@ FranzBraile
Scusa... ma a questo punto se voglio farmi bonificare qualcosa come faccio se non do l'IBAN (a nessuno!) ?
Lo fai a tuo rischio e pericolo...è una stortura enorme del nuovo regolamento europeo SEPA

Leggi qui
  • FranzBraile
  • Membro: Expert
  • Risp: 4308
  • Loc: Varese
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02-01-18 17.04

@ anonimo
Lo fai a tuo rischio e pericolo...è una stortura enorme del nuovo regolamento europeo SEPA

Leggi qui
E se io (come di solito faccio) do' l'IBAN della mia postepay evolution che al max contiene 200 Euro?
  • anonimo

02-01-18 17.13

@ FranzBraile
E se io (come di solito faccio) do' l'IBAN della mia postepay evolution che al max contiene 200 Euro?
Con "IBAN" mi riferivo in realtà all'IBAN di un conto corrente bancario...ma l'idea di dare sempre e solo i numeri di una carta ricaricabile (da tenersi con pochi soldi sopra) è un'idea assai saggia

L'IBAN del proprio conto corrente si da solo ed esclusivamente allo Stato, all'Enel ed altre agenzie di servizi, ed ad aziende serie.

Ad un privato a mio avviso l'IBAN del proprio conto corrente non va mai dato, ammenochè non ci sia un rapporto di fiducia estremo
  • pj_korg_tri
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02-01-18 17.59

ho letto il vostro scambio epistolare (e pure il link di Cyrano (a dire il vero solo tutta la prima pagina..)
i commenti sul quel forum sono significativi...
sembra non ci sia "protezione"...
ma e' una normativa europea o nazionale?
bisognerebbe davvero coinvolegere le...alte sfere!!
  • anonimo

02-01-18 18.34

@ pj_korg_tri
ho letto il vostro scambio epistolare (e pure il link di Cyrano (a dire il vero solo tutta la prima pagina..)
i commenti sul quel forum sono significativi...
sembra non ci sia "protezione"...
ma e' una normativa europea o nazionale?
bisognerebbe davvero coinvolegere le...alte sfere!!
Europea...

Ma è tutto il sistema bancario ad essere marcio fino al midollo...
  • paolo_b3
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  • Thanks: 2058  

02-01-18 18.48

@ anonimo
Europea...

Ma è tutto il sistema bancario ad essere marcio fino al midollo...
Questo è interessante. Io per lavoro quando fatturo do le mie coordinate IBAN per il pagamento.
Ora avendo io un conto online i pagamenti dal mio conto possono essere effettuati solo entrando col mio user id e password più bisogna mettere il codice di sicurezza che arriva sul mio telefonino o sulla mia chiavetta.
Se poi qualcuno, sconosciuto, si presenta allo sportello con documentazione comprovante il suo diritto di riscossione, immagino la banca mi informi, immagino...
Per le utenze invece c'è l'accredito automatico, ma sono andato di persona alla mia banca con copia delle bollette ed ho dovuto firmare.
Come è possibile uscire da queste metodologie? Io parto dal presupposto che non sia possibile.
  • anonimo

02-01-18 18.53

@ paolo_b3
Questo è interessante. Io per lavoro quando fatturo do le mie coordinate IBAN per il pagamento.
Ora avendo io un conto online i pagamenti dal mio conto possono essere effettuati solo entrando col mio user id e password più bisogna mettere il codice di sicurezza che arriva sul mio telefonino o sulla mia chiavetta.
Se poi qualcuno, sconosciuto, si presenta allo sportello con documentazione comprovante il suo diritto di riscossione, immagino la banca mi informi, immagino...
Per le utenze invece c'è l'accredito automatico, ma sono andato di persona alla mia banca con copia delle bollette ed ho dovuto firmare.
Come è possibile uscire da queste metodologie? Io parto dal presupposto che non sia possibile.
Mi sa che il problema è il nuovo metodo europeo SEPA che sostituisce il RID

Chiunque sia in possesso del tuo nome, cognome, indirizzo ed IBAN può domiciliarti un qualunque servizio...il modulo SEPA (ovviamente con firma falsificata) non viene inviato alla tua banca, che non ha alcun dovere di verifica nè di preavviso

Sta al correntista controllare che i SEPA addebitati siano corretti, nel caso non lo siano può bloccarli e chiedere alla banca di riaccreditare il maltolto...ma, e lo dico per esperienza diretta e recente, non è una passeggiata

Chi ha il tuo IBAN può ridurti in bolletta in men che non si dica
  • paolo_b3
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  • Loc: Ravenna
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02-01-18 18.57

@ anonimo
Mi sa che il problema è il nuovo metodo europeo SEPA che sostituisce il RID

Chiunque sia in possesso del tuo nome, cognome, indirizzo ed IBAN può domiciliarti un qualunque servizio...il modulo SEPA (ovviamente con firma falsificata) non viene inviato alla tua banca, che non ha alcun dovere di verifica nè di preavviso

Sta al correntista controllare che i SEPA addebitati siano corretti, nel caso non lo siano può bloccarli e chiedere alla banca di riaccreditare il maltolto...ma, e lo dico per esperienza diretta e recente, non è una passeggiata

Chi ha il tuo IBAN può ridurti in bolletta in men che non si dica
Thanks, ne parlerò alla mia banca.
  • cecchino
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02-01-18 19.19

@ barbetta57
quello che mi fa impazzire non è la richiesta di 123.000 euro, ma i 456...
vendo pianola perfettamente funzionante
C'è anche chi ci va giù piano per una srx-07... su e-bay
  • mima85
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02-01-18 19.52

@ anonimo
Mi sa che il problema è il nuovo metodo europeo SEPA che sostituisce il RID

Chiunque sia in possesso del tuo nome, cognome, indirizzo ed IBAN può domiciliarti un qualunque servizio...il modulo SEPA (ovviamente con firma falsificata) non viene inviato alla tua banca, che non ha alcun dovere di verifica nè di preavviso

Sta al correntista controllare che i SEPA addebitati siano corretti, nel caso non lo siano può bloccarli e chiedere alla banca di riaccreditare il maltolto...ma, e lo dico per esperienza diretta e recente, non è una passeggiata

Chi ha il tuo IBAN può ridurti in bolletta in men che non si dica
Posso dirlo? Che stronzata megagalattica emoemo

Vedo che invece di progredire si sta andando indietro di brutto, in un mondo normale una cosa come l'addebitare beni e servizi al primo pincopallo solo sapendo il suo nome, cognome, indirizzo ed IBAN non dovrebbe essere possibile.

Ma che cazzo...
  • serpaven
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02-01-18 20.07

@ anonimo
Mi sa che il problema è il nuovo metodo europeo SEPA che sostituisce il RID

Chiunque sia in possesso del tuo nome, cognome, indirizzo ed IBAN può domiciliarti un qualunque servizio...il modulo SEPA (ovviamente con firma falsificata) non viene inviato alla tua banca, che non ha alcun dovere di verifica nè di preavviso

Sta al correntista controllare che i SEPA addebitati siano corretti, nel caso non lo siano può bloccarli e chiedere alla banca di riaccreditare il maltolto...ma, e lo dico per esperienza diretta e recente, non è una passeggiata

Chi ha il tuo IBAN può ridurti in bolletta in men che non si dica
guardiamola tutta 'sta normativa:

gli accordi SEPA prevedono che i pagamenti su mandati CORE (quindi non B2B tra imprese) possano essere stornati su richiesta del cliente entro 8 settimane.

quindi hai 8 settimane per poter fare stornare QUALUNQUE pagamento debitamente o indebitamente addebitato.