Nuovo Roland RD-08

  • zerinovic
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20-03-24 11.00

bà, non la vedo male...andrà sui 750€ ad occhio e croce, e invece di 1190€,(o 990 vs 1440 come vi pare..) se uno ne accetta i suoi limiti ma vuole un piano Roland da palco, infischiandosene dei plus a pagamento, è un bel risparmio, cmq hai un bel keybed.
  • zaphod
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20-03-24 16.43

direi che ho venduto RD-88 appena in tempo emo

...e per un po' basta Roland, perlomeno fino a quando non avranno un suono di piano decente e smetteranno la politica "pay per use", che trovo antipaticissima in uno strumento hardware. Già detesto gli abbonamenti in genere.
  • wildcat80
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20-03-24 17.03

Il problema Roland è quello dalla seconda metà degli anni 80. Ne è passata acqua sotto ai ponti, però per alcuni aspetti il suo miglior suono possibile è sempre più vicino al pianoforte dell'U110 che a un pianoforte vero. Decadimento corto, timbro piuttosto brillante, molto compresso.
Tutto nasce perché in casa Roland a suo tempo hanno deciso di non suonare come fotocopie di uno Steinway piuttosto che di un Fazioli, ma di creare un loro suono proprietario.
La leggenda dice il primo suono di pianoforte multicampionato in casa Roland fosse stato uno Steinway, con campioni relativamente brevi e un pesante post processing in termini di equalizzazione e compressione. Non troppo dissimile dall'RD1000 timbricamente.
Anche se oggi ci sono pianoforti decisamente meno innaturali e aggressivi (tipo il Winter Warm e l'Oslo), il primo pianoforte che trovi sempre è quel timbro: compresso, aggressivo, brillante, sicuramente più adatto a suonare 50 special che Chopin.
  • tsuki
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20-03-24 17.35

L'RD-1000 per l'epoca,era una macchina incredibile,dinamicissimo,aggressivo eppure musicale,leggero in confronto ai CP Yamaha e Kawai.Io ho avuto tutti gli RD praticamente,eccetto l'800,tutti funzionavano ma quel suono è troppo particolare,l'RD 88 non mi è proprio piaciuto,poi la mancanza di una manopola di selezione (solo tastini) è davvero poco pratica.Se questo RD 08 è un RD 88 in formato ridotto,bho'...Non mi sembra una gran cosa.
  • giosanta
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20-03-24 21.56

zaphod ha scritto:
... e smetteranno la politica "pay per use", che trovo antipaticissima in uno strumento hardware. Già detesto gli abbonamenti in genere.

Condivido integralmente.
  • Adelo69
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21-03-24 13.54

@ zerinovic
bà, non la vedo male...andrà sui 750€ ad occhio e croce, e invece di 1190€,(o 990 vs 1440 come vi pare..) se uno ne accetta i suoi limiti ma vuole un piano Roland da palco, infischiandosene dei plus a pagamento, è un bel risparmio, cmq hai un bel keybed.
Dal "tedesco" è già a 999 (contro i 1190 dell' RD88), con disponibilità una settimana
emo
  • zerinovic
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21-03-24 14.42

@ Adelo69
Dal "tedesco" è già a 999 (contro i 1190 dell' RD88), con disponibilità una settimana
emo
va fatto stagionare un pò sugli scaffali cosi il prezzo si abbassa…emo
  • d_phatt
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21-03-24 15.45

Si abbasserà sicuramente, tanto per qualche motivo succede con tutti gli strumenti (la nuova serie P Yamaha è scesa di 150/200 euro rispetto a quando è stata presentata), però potevano anche risparmiarsi di rendere l'audio over USB e altre funzionalità sbloccabili solo su licenza...

Non conosco neanche nel dettaglio i piani di abbonamento Roland, ma detesto questo tipo di soluzioni, già non le sopporto nei software per PC di qualsivoglia tipologia (sia per uso personale che per lavoro), figuriamoci in uno strumento musicale, per quanto tanto o poco costoso possa essere.

Ho avuto un piano Roland per circa 15 anni, ma d'ora in poi se non cambieranno politiche mi terrò alla larga dai loro prodotti. Peccato, al di là delle pecche nel suono (che, guardacaso, dando al piano le capacità di comunicare con altra attrezzatura si possono anche aggirare), la PHA-IV è un'ottima meccanica, a mio modesto avviso la migliore tra le pesate leggere, parlando di leggerezza in termini di Kg e non della pesantezza del tocco.
  • level42
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21-03-24 15.48

@ David_91
qui
299 dollari per l'upgrade che permette di caricare le Wave Expansions? Mi sembra folle....
  • wildcat80
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21-03-24 21.27

@ Adelo69
Dal "tedesco" è già a 999 (contro i 1190 dell' RD88), con disponibilità una settimana
emo
Bah, differenza di prezzo risibile per quel che offre in meno.
  • zaphod
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21-03-24 22.56

@ wildcat80
Bah, differenza di prezzo risibile per quel che offre in meno.
Appunto, secondo me è cannibalismo inter-brand
  • giosanta
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21-03-24 23.37

zaphod ha scritto:
Appunto, secondo me è cannibalismo inter-brand

Vero.
Yamaha, ad esempio, tra 145, 225, CK88 e CP88 ha un divario di prezzo che fa di ognuno una categoria a se.
  • Antony
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22-03-24 09.37

@ David_91
qui
Ricordo quando fu presentato lo Yamaha CK88 ad un prezzo inverosimile e tutte le critiche che si beccò, anche da parte mia. Ma nonostante il prezzo di partenza alto il CK88 suona che è una bomba. Adesso che si può acquistare un CK88 a 1300 euro nuovo mi chiedo come altre aziende possano concorrere con ste cacatine immonde per una differenza di prezzo modesta. Mah..
  • zerinovic
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22-03-24 16.21

@ d_phatt
Si abbasserà sicuramente, tanto per qualche motivo succede con tutti gli strumenti (la nuova serie P Yamaha è scesa di 150/200 euro rispetto a quando è stata presentata), però potevano anche risparmiarsi di rendere l'audio over USB e altre funzionalità sbloccabili solo su licenza...

Non conosco neanche nel dettaglio i piani di abbonamento Roland, ma detesto questo tipo di soluzioni, già non le sopporto nei software per PC di qualsivoglia tipologia (sia per uso personale che per lavoro), figuriamoci in uno strumento musicale, per quanto tanto o poco costoso possa essere.

Ho avuto un piano Roland per circa 15 anni, ma d'ora in poi se non cambieranno politiche mi terrò alla larga dai loro prodotti. Peccato, al di là delle pecche nel suono (che, guardacaso, dando al piano le capacità di comunicare con altra attrezzatura si possono anche aggirare), la PHA-IV è un'ottima meccanica, a mio modesto avviso la migliore tra le pesate leggere, parlando di leggerezza in termini di Kg e non della pesantezza del tocco.
l’audio over usb se usi ipad non andrebbe bene comunque, la gestione a zone con camelot non serve, i controlli che ha in meno non sono da mani nei capelli…dei suoni in piu e/o il pianoforte bello, non puo comunque competere con un rav o ivory…diciamo che è una master per computer o tablet ma con il backup incluso in caso di guai…ma 750€ sarebbe giusto.altrimenti RD-88..
  • tsuki
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22-03-24 22.08

@ Antony
Ricordo quando fu presentato lo Yamaha CK88 ad un prezzo inverosimile e tutte le critiche che si beccò, anche da parte mia. Ma nonostante il prezzo di partenza alto il CK88 suona che è una bomba. Adesso che si può acquistare un CK88 a 1300 euro nuovo mi chiedo come altre aziende possano concorrere con ste cacatine immonde per una differenza di prezzo modesta. Mah..
Concordo. RD 88 gia' era abbastanza modesto,se questo nuovo è anche meno,non regge la concorrenza con il CK 88,di piu' ha solo che è piu' compatto.
  • d_phatt
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23-03-24 11.43

@ zerinovic
l’audio over usb se usi ipad non andrebbe bene comunque, la gestione a zone con camelot non serve, i controlli che ha in meno non sono da mani nei capelli…dei suoni in piu e/o il pianoforte bello, non puo comunque competere con un rav o ivory…diciamo che è una master per computer o tablet ma con il backup incluso in caso di guai…ma 750€ sarebbe giusto.altrimenti RD-88..
Ma io non dico che non possa avere il suo perché. Ha un'ottima meccanica, è leggero, è compatto, ha le wheels e vari controlli, un buon parco connessioni, molti più suoni di quelli che hanno i vari portable, anche se scommetto che probabilmente e per l'ennesima volta il suono di piano non reggerà il confronto con la controparte Yamaha).

È il "piano" generale che mi sfugge, o forse no: tante tastiere (ne hanno anche un altro sempre molto simile in quel range di prezzo FP50 o come si chiama), tutte molto simili, un sistema che puzza di live service da km di distanza e che rischia di accartocciarsi su sé stesso non appena verranno nuove generazioni di PC e sistemi operativi, tutto dipende dal supporto che fornirà l'azienda, lo strumento di fatto è nelle loro mani, però anche i soldi con cui l'hai pagato con relativo software e licenze sono sono nelle loro mani, e non più nelle tue.

Dall'altra parte c'è da dire che tra tutte le grandi aziende che hanno fatto la storia degli strumenti digitali e che sono ancora in piedi è stata quella più vivace in termini di ricerca e sviluppo negli ultimi anni, hanno effettivamente lavorato a tecnologie nuove. Forse anche troppo, tra varie tipologie di simulazioni e di engine sonori, piattaforme cloud, sistemi di licenza, neanche ci si capisce più nulla se non perdi qualche giornata a districarti tra i meandri del loro sito e forum vari qua e là.

Poi guarda, a me non interessa difendere nessuno, anche con Yamaha, Nord e altri ho i miei problemi (il mio problema fondamentale è che non mi piace spendere i soldi per uno strumento pensato fin dall'inizio per essere uno scaled down, se non il loro piano da 400€ che però a ogni generazione è sempre credibile, dignitoso e musicale), ma se non altro sembra attenersi a un modello più tradizionale e spero che lei e gli altri continuino così.

Provo a porre la questione diversamente: possiamo giurare che tra 20 anni puoi continuare a usare una Nord qualsiasi esattamente come fai oggi, al limite facendo qualche trick per far girare il suo editor, qualsiasi cosa accada; allo stesso modo oggi puoi usare una Wavestation o un DX-7 come facevi ieri (utilizzando lo stesso accorgimento); con un sistema cloud, o parzialmente cloud, puoi dire lo stesso?

Ma questo discorso io non lo applico solo alle tastiere, lo applico a tutto, io professionalmente non sono un musicista ma un matematico e un programmatore, e il 99% delle volte che sento parlare di IoT, cloud e abbonamenti mi viene solo voglia di spaccare lo schermo del PC. Sono pochissimi i casi in cui l'utilizzo di questo tipo di tecnologie è logicamente appropriato, e non un gigantesco sistema a pagamento per fotterti i dati e il controllo della tua attrezzatura.
  • giosanta
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23-03-24 12.17

d_phatt ha scritto:
È il "piano" generale che mi sfugge, o forse no: tante tastiere (ne hanno anche un altro sempre molto simile in quel range di prezzo FP50 o come si chiama), tutte molto simili, un sistema che puzza di live service da km di distanza e che rischia di accartocciarsi su sé stesso non appena verranno nuove generazioni di PC e sistemi operativi, tutto dipende dal supporto che fornirà l'azienda, lo strumento di fatto è nelle loro mani, però anche i soldi con cui l'hai pagato con relativo software e licenze sono sono nelle loro mani, e non più nelle tue.

STANDING OVATION!
d_phatt ha scritto:
possiamo giurare che tra 20 anni puoi continuare a usare una Nord qualsiasi esattamente come fai oggi, al limite facendo qualche trick per far girare il suo editor, qualsiasi cosa accada; allo stesso modo oggi puoi usare una Wavestation o un DX-7 come facevi ieri (utilizzando lo stesso accorgimento); con un sistema cloud, o parzialmente cloud, puoi dire lo stesso?

Ti devo rispondere su quale tipologia di strumenti sopravviverà?
  • d_phatt
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23-03-24 12.22

giosanta ha scritto:
Ti devo rispondere su quale tipologia di strumenti sopravviverà

No, la tua risposta è nota e probabilmente è quella giusta emo
  • zaphod
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23-03-24 12.55

d_phatt ha scritto:
Ma io non dico che non possa avere il suo perché. Ha un'ottima meccanica, è leggero, è compatto, ha le wheels e vari controlli, un buon parco connessioni, molti più suoni di quelli che hanno i vari portable

diciamo che di 3 prodotti (RD-88, A-88 mk2 e ora RD-08) potevano farne uno solo che avesse scheda audio (come RD-88), fosse class-compliant (come A-88 Mk2) e magari metterci una data wheel. Probabilmente ne avrebbero venduti molti di più (e io stesso avrei tenuto RD-88) e non avrebbe cannibalizzato, come paventato da qualcuno, RD-2000 perchè quest'ultimo ha il motore del V-piano, tastiera migliore e più realtime controllers.
Così Roland si ritrova con prodotti nè carne nè pesce, avanti per certi versi (vedi integrazione con Mainstage), indietro per altri (mancanza di editor ma soprattutto necessità di chiavetta usb per trasferire i suoni da computer a tastiera, davvero medioevo)
  • d_phatt
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24-03-24 19.52

@ zaphod
d_phatt ha scritto:
Ma io non dico che non possa avere il suo perché. Ha un'ottima meccanica, è leggero, è compatto, ha le wheels e vari controlli, un buon parco connessioni, molti più suoni di quelli che hanno i vari portable

diciamo che di 3 prodotti (RD-88, A-88 mk2 e ora RD-08) potevano farne uno solo che avesse scheda audio (come RD-88), fosse class-compliant (come A-88 Mk2) e magari metterci una data wheel. Probabilmente ne avrebbero venduti molti di più (e io stesso avrei tenuto RD-88) e non avrebbe cannibalizzato, come paventato da qualcuno, RD-2000 perchè quest'ultimo ha il motore del V-piano, tastiera migliore e più realtime controllers.
Così Roland si ritrova con prodotti nè carne nè pesce, avanti per certi versi (vedi integrazione con Mainstage), indietro per altri (mancanza di editor ma soprattutto necessità di chiavetta usb per trasferire i suoni da computer a tastiera, davvero medioevo)
Vero, anche la A88mk2 condivide la stessa meccanica e praticamente lo stesso prezzo. Vero che probabilmente era stata concepita come un prodotto più "premium", ma di fatto hanno 4 88 tasti con la stessa meccanica di cui 3 molto sovrapponibili come utilizzo in un range di prezzo molto ristretto. Più tutta la serie FP.