Roland D50 - Approfondimento (DAC e altro)

  • fulezone
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13-10-18 21.30

anumj ha scritto:
ma cazzo non era una domanda... erano 3 al prezzo di una!!!!!

la seconda domanda.
Non l'ho capita... il D50 è un synth che si utilizza dal vivo ... dal morto ... ovunque.


Ne ho approfittato, a fare tante domande...
con dal vivo intendo uno strumento che mentre suoni davanti al pubblico premendo pochi tasti riesci a tirare fuori il suono che vuoi senza perderti tra 1000 menu, il fa08 é uno strumento molto versatile ma scordati di fare uno split al volo per accompagnare il chitarrista partito in un assolo, non puoi nemmeno richiamare i suoni in formato numerico, o meglio puoi usando i pad ma con un procedimento folle... il.D70 in questo é nettamente più veloce del fa08, anche il midi del D70 era programmabile a 360gradi
  • MarioSynth
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13-10-18 21.44

@ fulezone
è il VST della Roland quello che mi hai postato? o il software per pilotarlo?
Ultimamente a caso dalla mia FA08 escono fuori suoni strani simili a quelli
che mi hai postato ma io cerco un qualcosa per sperimentare, non avendo molto
tempo cerco qualcosa di potente ma anche veloce da usare, questo boutique mi
sembra abbastanza complesso ma il problema è quanto sia complesso?
Complesso da essere inutilizzabile o cmq gestibile?
É un editor controller, come il PG1000, versione software, sia vst (utilizzabile dentro una DAW) che standalone.
  • anumj
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13-10-18 21.57

@ fulezone
anumj ha scritto:
ma cazzo non era una domanda... erano 3 al prezzo di una!!!!!

la seconda domanda.
Non l'ho capita... il D50 è un synth che si utilizza dal vivo ... dal morto ... ovunque.


Ne ho approfittato, a fare tante domande...
con dal vivo intendo uno strumento che mentre suoni davanti al pubblico premendo pochi tasti riesci a tirare fuori il suono che vuoi senza perderti tra 1000 menu, il fa08 é uno strumento molto versatile ma scordati di fare uno split al volo per accompagnare il chitarrista partito in un assolo, non puoi nemmeno richiamare i suoni in formato numerico, o meglio puoi usando i pad ma con un procedimento folle... il.D70 in questo é nettamente più veloce del fa08, anche il midi del D70 era programmabile a 360gradi
Tranquillo, fai benissimo a chiedere.
Allora, no, il D50 non è uno strumento 'immediato'. Anche se gestito con un editor esterno (ce ne sono anche validi per iPad), rimane un sintetizzatore dall'interfaccia complessa e articolata. Niente quindi split al volo, tantomeno editing al volo... al massimo gestisci qualche parametro tipo apertura filtro e bilanciamento dei tones (vector stick).

Non conosco FA ma ho letto e visto molto a riguardo, mi sembra molto veloce nella gestione multitimbrica (split, layer, zone e controlli suoi suoni).

Il D70 era valido negli anni 90, potevi gestire fino a 4 parti, ma il midi era lento e pieno di bug, almeno con la versione di eprom che aveva il mio. Chi infatti voleva pilotare expanders in quegli anni non usava D70 ma A50 e A80.
  • mima85
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13-10-18 22.17

ziokiller ha scritto:
Questa è una cosa comune a tutti i ROMpler, e c'è una spiegazione molto semplice


Si ho presente tutto quel che dici, non mi sono dilungato con lo spiegone per non allungare troppo il mio post, vedo che ci hai pensato tu emo

In questa pagina si può avere un riscontro visivo di quello che hai spiegato, ci sono i link alle rappresentazioni grafiche delle wavetable limitate in banda dei Korg DW-6/8000, dove è evidente come all'accorciarsi del periodo dell'onda (più sono corte le onde più è alta l'ottava a cui sono assegnate) questa diventi sempre più arrotondata e semplice.
  • DRUPIZ
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13-10-18 22.39

@ anumj
e io ti fornisco due risposte.

la prima è che dal pannellino accedi a tutte le funzioni di editing del synth... tutte.
puoi programmare lo strumento con qualsiasi editor per D50 io uso d50 librarian sul pc (che sul mac non ci sta).
la FA puo' vivere serenamente a fianco di un d50, sono strumenti completamente diversi.

ma cazzo non era una domanda... erano 3 al prezzo di una!!!!! emo

la seconda domanda.
Non l'ho capita... il D50 è un synth che si utilizza dal vivo ... dal morto ... ovunque.
Non ha nulla a che vedere con D70.
Il D70 in realtà doveva chiamarsi U-50 quale erede della U-20, ma poi furbescamente Roland ci ha provato... molti ci sono cascati, anche io. Ma D70 nonostante tutto resta un ottimo strumento, ma non ha niente in comune con D50.
Gran bel thread.
  • fulezone
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13-10-18 23.29

@ anumj
Tranquillo, fai benissimo a chiedere.
Allora, no, il D50 non è uno strumento 'immediato'. Anche se gestito con un editor esterno (ce ne sono anche validi per iPad), rimane un sintetizzatore dall'interfaccia complessa e articolata. Niente quindi split al volo, tantomeno editing al volo... al massimo gestisci qualche parametro tipo apertura filtro e bilanciamento dei tones (vector stick).

Non conosco FA ma ho letto e visto molto a riguardo, mi sembra molto veloce nella gestione multitimbrica (split, layer, zone e controlli suoi suoni).

Il D70 era valido negli anni 90, potevi gestire fino a 4 parti, ma il midi era lento e pieno di bug, almeno con la versione di eprom che aveva il mio. Chi infatti voleva pilotare expanders in quegli anni non usava D70 ma A50 e A80.
Io per anni com il d70 ho gestito vari arranger quando facevo piano bar, la mia non aveva grossi bug anzi gestivo 4 zone interne più 4 midi 8 zone in 76 tasti era una goduria, oggi aono veramente confuso trovo la VR09 a 600 euro e la d05 a 350 prendetei tutto subito ma poi finita l gas interviene la logica
  • maverplatz
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14-10-18 09.41

anumj ha scritto:
Comunque sia, bel lavoro maverplatz! emo


Grazie Anumj ! (thanks)
  • maverplatz
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14-10-18 09.48

Ringrazio tutti per gli interventi in questo thread ed approfitto della vostra competenza per informazioni sulla sola parte di sintesi (il “proto-VA”).

Il generatore di forme d'onda può creare solamente un'onda quadra con PWM.
La forma d'onda “sawtooth” si ottiene dalla quadra tramite elaborazione digitale del TVF (nota: è pertanto possibile applicare il PWM anche alla sawtooth); infatti, selezionando “sawtooth” si nota che l'intonazione sale stranamente di un'ottava (la frequenza è di fatto raddoppiata).
E qui ho un dubbio: se il generatore è un mero rompler, com'è possibile ottenere la PWM?
L'impressione (forse errata, non avendo qui strumenti di misura adeguati) che ho provando un D50, è che la parte di sintesi funzioni in modo diverso da quella ad esempio di un Korg DW6000 / DW8000 (mini-rompler con 8/16 forme d'onda più filtro analogico).

ziokiller ha scritto:
Questa è una cosa comune a tutti i ROMpler, e c'è una spiegazione molto semplice: se campioni, per esempio, un dente di sega a 440 Hz e sai che hai una frequenza di campionamento di 44100, l'ultimo armonico ce l'hai a 14080 Hz, che è il quinto armonico. Il sesto arriverebbe a 28160, sfori Nyquist e fai aliasing. Quindi hai la fondamentale più 5 armonici. Se quel campionamento lo riproduci alla metà della velocità, per ottenere la fondamentale a 220 Hz, avrai che l'ultimo armonico presente nel campionamento è a 7040 Hz... avresti spazio per il sesto armonico, ma oramai nel campionamento non c'è, quindi nisba. Peggio ancora se scendi di una, due o tre ottave, cioè a 110, 55, 27,50 Hz... non fai altro che portarti dietro un'onda molto povera.


Solo una curiosità (non che sia importante): perché nel conteggio delle armoniche hai considerato solo quelle corrispondenti alle ottave?
Ad esempio, se ho un'onda “sawtooth” ideale con fondamentale a 440 Hz e livello “n”, si hanno: una seconda armonica a 880 Hz con livello dimezzato (n/2), una terza armonica a 1'320 Hz con un terzo del livello (n/3), una quarta a 1'760 Hz (livello n/4), una quinta a 2'200 Hz (livello n/5), etc...
  • mima85
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14-10-18 12.26

maverplatz ha scritto:
E qui ho un dubbio: se il generatore è un mero rompler, com'è possibile ottenere la PWM?


Il generatore del D-50 non è un mero ROMPler, o meglio lo è solo per la parte "PCM", che infatti non mette nemmeno a disposizione il filtro che c'è solo per la parte "synth". La parte "synth" fa waveshaping su onde a singolo periodo contenute in una tabella ("wavetable" o "lookup-table"), perlomeno presumo sia così. Una quadra/rettangolare per esempio la si può ottenere sommando due dente di sega della medesima ampiezza e lunghezza ma invertite di fase, e variando lo sfasamento di una delle due praticamente fai l'equivalente della PWM. Se le due dente di sega sono sfasate di 90° per esempio ottieni la quadra.

In questo modo permetti allo strumento di fare dente di sega e PWM avendo nella wavetable solo una dente di sega, quella invertita la ricavi per simmetria e lo sfasamento lo fai ritardando in modo controllato (quindi anche modulabile con LFO o inviluppi) la lettura della wavetable per l'onda invertita. In questo modo risparmi memoria, una cosa che oggi fa ridere perché stiamo parlando di risparmi nell'ordine di pochissimi kilobyte, ma negli anni '80 le ROM costavano ed ogni byte risparmiato era una sensibile riduzione di costo.

maverplatz ha scritto:
L'impressione (forse errata, non avendo qui strumenti di misura adeguati) che ho provando un D50, è che la parte di sintesi funzioni in modo diverso da quella ad esempio di un Korg DW6000 / DW8000


Si sono diversi, DW6000/8000 non fanno waveshaping, anche se avrebbero potuto perché anche loro hanno una wavetable dove delle onde ne è memorizzato solo un periodo. Invece si limitano a leggere staticamente le wavetable. Evidentemente Korg non l'ha ritenuto necessario o non l'ha voluto fare per contenere i costi. Il Korg DSS-1 invece, che è un campionatore ma dall'architettura molto simile ai DW, il waveshaping lo fa. Se non vado errato ha una funzione dove tu con l'aiuto del display e dello slider data entry puoi disegnare a mano un periodo di un'onda, che il DSS-1 può poi manipolare in vari modi (se ricordo bene è capace addirittura di fare il sync tra le due onde, analogamente a quel che fa un analogico con gli oscillatori). In questo senso il DSS-1 è una macchina molto interessante, perché permettendoti di disegnare l'onda dell'oscillatore e poi manipolandola col waveshaping, ti permette di ottenere sonorità sintetiche particolari.
  • anumj
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14-10-18 12.51

mima85 ha scritto:
In questo senso il DSS-1 è una macchina molto interessante, perché permettendoti di disegnare l'onda dell'oscillatore e poi manipolandola col waveshaping, ti permette di ottenere sonorità sintetiche particolari.


Prerogativa di strumenti che costavano 100 volte tanto rispetto al DSS-1, come il Fairlight o il PPG con il waveterm per esempio. Anche la serie S dei primi campionatori roland consentiva di disegnare le forme d'onda.
Poi a fine '80 nacquero i primi software con questa peculiarità, ricordo ancora con affetto il mio amiga con aegis sonix. emo
  • maverplatz
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14-10-18 13.13

@ mima85
maverplatz ha scritto:
E qui ho un dubbio: se il generatore è un mero rompler, com'è possibile ottenere la PWM?


Il generatore del D-50 non è un mero ROMPler, o meglio lo è solo per la parte "PCM", che infatti non mette nemmeno a disposizione il filtro che c'è solo per la parte "synth". La parte "synth" fa waveshaping su onde a singolo periodo contenute in una tabella ("wavetable" o "lookup-table"), perlomeno presumo sia così. Una quadra/rettangolare per esempio la si può ottenere sommando due dente di sega della medesima ampiezza e lunghezza ma invertite di fase, e variando lo sfasamento di una delle due praticamente fai l'equivalente della PWM. Se le due dente di sega sono sfasate di 90° per esempio ottieni la quadra.

In questo modo permetti allo strumento di fare dente di sega e PWM avendo nella wavetable solo una dente di sega, quella invertita la ricavi per simmetria e lo sfasamento lo fai ritardando in modo controllato (quindi anche modulabile con LFO o inviluppi) la lettura della wavetable per l'onda invertita. In questo modo risparmi memoria, una cosa che oggi fa ridere perché stiamo parlando di risparmi nell'ordine di pochissimi kilobyte, ma negli anni '80 le ROM costavano ed ogni byte risparmiato era una sensibile riduzione di costo.

maverplatz ha scritto:
L'impressione (forse errata, non avendo qui strumenti di misura adeguati) che ho provando un D50, è che la parte di sintesi funzioni in modo diverso da quella ad esempio di un Korg DW6000 / DW8000


Si sono diversi, DW6000/8000 non fanno waveshaping, anche se avrebbero potuto perché anche loro hanno una wavetable dove delle onde ne è memorizzato solo un periodo. Invece si limitano a leggere staticamente le wavetable. Evidentemente Korg non l'ha ritenuto necessario o non l'ha voluto fare per contenere i costi. Il Korg DSS-1 invece, che è un campionatore ma dall'architettura molto simile ai DW, il waveshaping lo fa. Se non vado errato ha una funzione dove tu con l'aiuto del display e dello slider data entry puoi disegnare a mano un periodo di un'onda, che il DSS-1 può poi manipolare in vari modi (se ricordo bene è capace addirittura di fare il sync tra le due onde, analogamente a quel che fa un analogico con gli oscillatori). In questo senso il DSS-1 è una macchina molto interessante, perché permettendoti di disegnare l'onda dell'oscillatore e poi manipolandola col waveshaping, ti permette di ottenere sonorità sintetiche particolari.
Mima, grazie mille di nuovo per la tua disponibilità e le risposte sempre dettagliate e precise. emo emo
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14-10-18 13.21

anumj ha scritto:
Anche la serie S dei primi campionatori roland consentiva di disegnare le forme d'onda.


All'elenco aggiungo anche il quasi coetaneo campionatore CASIO FZ1 (tra quelli accessibili come prezzo, il primo con profondità a 16 bit) che permetteva di disegnare direttamente la forma d'onda oppure di crearne altre tramite sintesi additiva (48 armoniche).
  • mima85
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14-10-18 13.56

anumj ha scritto:
Poi a fine '80 nacquero i primi software con questa peculiarità, ricordo ancora con affetto il mio amiga con aegis sonix. emo


Eh si, ricordo che anche OctaMED e diversi altri tracker permettevano di disegnare onde e fare waveshaping via software su campioni a singolo periodo, per sopperire al fatto che il Paula (il chip audio degli Amiga) era un semplice riproduttore di campioni senza nessuna possibilità di sintesi.

Nella mia collezione di moduli musicali Amiga ho un sacco di brani che fanno uso di questi sistemi.
  • mima85
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14-10-18 13.56

@ maverplatz
Mima, grazie mille di nuovo per la tua disponibilità e le risposte sempre dettagliate e precise. emo emo
emo
  • greg
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14-10-18 14.37

@ michelet
Ho avuto D-50 nel 1992/93, venduto per disperazione a causa della tastiera a cui mancava l'aftertouch e dove la dinamica lasciava molto a desiderare.
L'anno scorso, complice la nostalgia ed un desiderio rimasto per molto nel cassetto, ho acquistato D-05.
A far della mia memoria, trovo che D-05 sia praticamente indistinguibile dall'originale, anzi trovo che suoni quasi meglio.
Tu che li hai entrambi, trovi ci siano differenze nel suono?
Io presi prima il D50 nell'87 e, l'anno dopo D550 e D10. Poi anche la scheda che permise nel 2003 _2004 di trasformare il V Synth in D 50. Intanto io trovavo il suono del D550 più presente rispetto alla tastiera. Poi anche il VSynth mi sembrò dare più energia, pasta sonora calda al D50. Infatti secondo me proprio il VSynth ha fatto dare il meglio sotto il profilo squisitamente audio al D50.
  • ziokiller
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14-10-18 23.27

anumj ha scritto:
ricordo ancora con affetto il mio amiga con aegis sonix

Idem. Anche io avevo l'Amiga con Aegis Sonix e AudioMaster, erano dei programmi innovativi per l'epoca, Sonix era un vero e proprio virtual analog con tanto di wave-draw, mentre AudioMaster era in grado di fare sequenze di punti di loop, un modo primordiale di mettere una canzone di 4 minuti in un file audio da 700 Kb, anni prima della nascita della compressione mpeg :D
  • orange1978
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14-10-18 23.37

Io avevo all'inizio Aegis Sonix e Deluxe Music Construction Set....sulla amiga 500.

poi comprai un interfaccia midi e mi Super Jam! e sopratutto....Bars and Pipes Pro 1.0

da li in poi continuai a usare quello prima sulla 500 espansa a 2 magabytes, e poi su una Amiga 1200 con hard disc e 4 mega di ram, Bars and Pipes 2.5....è stato il mio principale music tool negli anni 90, lo usavo con la mia kurzweil k2000 e andava benissimo.
  • ziokiller
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14-10-18 23.46

maverplatz ha scritto:
Solo una curiosità (non che sia importante): perché nel conteggio delle armoniche hai considerato solo quelle corrispondenti alle ottave?


Sì scusa, hai ragione, errore mio... Ho fatto confusione con un calcolo che faccio io a volte per abbreviare, ma nel mio esempio del dente di sega a 440 Hz gli armonici sono molti più di 5, sono 50, ti basta fare Fs / 2 / f, cioè 44100 / 2 / 440 = 50,1137.

Come spiegava mima più su, non è un ROMpler ma funziona come un ROMpler, cioè hai una tabella (o lookup table) che contiene un solo ciclo d'onda, che sia stato preventivamente campionato o generato matematicamente non ha importanza, ma rappresenta la sorgente da usare per poi riprodurre la forma d'onda del synth. Resta il fatto che se in quella tabella hai una sawtooth con 50 armonici, va bene se la riproduci a 440 Hz, ma suonerà "scura" se la riproduci a 220 Hz, ancora peggio a 110 Hz, uno schifo a 55 Hz (dove di armonici ne dovresti avere 401!), e così via... E farà aliasing già se la riproduci a 476 Hz che è un semitono più su.
  • ziokiller
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14-10-18 23.48

orange1978 ha scritto:
Io avevo [...]


Mah... guarda... non ci interessa... no, proprio... niente... non ci interessa... emoemoemo
  • maverplatz
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15-10-18 08.56

@ ziokiller
maverplatz ha scritto:
Solo una curiosità (non che sia importante): perché nel conteggio delle armoniche hai considerato solo quelle corrispondenti alle ottave?


Sì scusa, hai ragione, errore mio... Ho fatto confusione con un calcolo che faccio io a volte per abbreviare, ma nel mio esempio del dente di sega a 440 Hz gli armonici sono molti più di 5, sono 50, ti basta fare Fs / 2 / f, cioè 44100 / 2 / 440 = 50,1137.

Come spiegava mima più su, non è un ROMpler ma funziona come un ROMpler, cioè hai una tabella (o lookup table) che contiene un solo ciclo d'onda, che sia stato preventivamente campionato o generato matematicamente non ha importanza, ma rappresenta la sorgente da usare per poi riprodurre la forma d'onda del synth. Resta il fatto che se in quella tabella hai una sawtooth con 50 armonici, va bene se la riproduci a 440 Hz, ma suonerà "scura" se la riproduci a 220 Hz, ancora peggio a 110 Hz, uno schifo a 55 Hz (dove di armonici ne dovresti avere 401!), e così via... E farà aliasing già se la riproduci a 476 Hz che è un semitono più su.
È chiarissimo. Grazie mille! (thanks) emo

Ho fatto alcune prove con un solo "parziale", commutando l'onda square / saw e modificando il valore di PW.
Effettivamente, si sente bene la degradazione dell'onda sintetizzata agli estremi della tastiera (o tramite impostazioni estreme dell'intonazione / ottava).