[Polis] SI può vivere di sola musica?

  • vin_roma
  • Membro: Supporter
  • Risp: 9184
  • Loc: Roma
  • Thanks: 1140  

31-05-18 19.07

fulezone ha scritto:
mentre suonavo pensavo che se suoni 2000 volte lo stesso brano
e dopo averlo suonato 2000 volte lo suoni male allora sei proprio crozzone,

Mah, penso pure che, se parliamo di artisti, dover ripetere certi brani solo perché te li chiede il pubblico è una forma di routine impiegatizia. Un artista vuole sempre esprimere ciò che di nuovo gli è passato per la testa e dover ripetere sempre le stesse cose, che magari non lo rappresentano neanche più, a volte è anche frustrante. Parlando di Baglioni ci si rende conto, ascoltando le varie versioni di ogni tour, di come le riarrangi certamente per risvegliare il proprio interesse e per non annoiarsi sul palco... emo

Quante ore di prove avrà fatto Baglioni? Lo chiedi per un bilancio di costi e guadagni in un'impresa? Le ore di prova, a quei livelli, sono già contabilizzate nel bilancio di un tour e non solo quelle. Ho diversi amici che suonano e cantano con lui ed hanno tutto pagato, dalle ore in sala ai pasti, agli spostamenti, al vestiario... è tutto nel bilancio del tour, non ci rimette!

Lampada Osram...
In quanti sanno la vera storia? La lampada Osram era il punto per dare un'appuntamento: "...ci vediamo sotto la Osram alle cinque!" e lì c'erano altre 500 persone che si guardavano smarrite!
Era al centro di piazza dei Cinquecento, davanti la Stazione Termini. Era effettivamente la più grande lampadina ad incandescenza del mondo, 5 metri di bulbo in cima ad un palo di una cinquantina di metri.

fulezone ha scritto:
Si può vivere di sola musica considerando che la Siae ha dimostrato di non aiutare
i musicisti facendo arricchire sempre le stesse persone?

Il discorso non è esatto.
La SIAE non fa altro che amministrare i proventi, se non guadagni di tuo la SIAE non ti deve niente. I "soliti" sono Morricone, Cocciante, Celentano? Se loro prendono anche 1.000.000 di € a semestre ed io si e no 1000 non è colpa della SIAE!
  • ahivela
  • Membro: Expert
  • Risp: 1400
  • Loc: Benevento
  • Thanks: 124  

31-05-18 19.23

vin_roma ha scritto:
La SIAE non fa altro che amministrare i proventi, se non guadagni di tuo la SIAE non ti deve niente. I "soliti" sono Morricone, Cocciante, Celentano? Se loro prendono anche 1.000.000 di € a semestre ed io si e no 1000 non è colpa della SIAE!


Esatto.
Questo e' un altro concetto che fa fatica ad entrare in testa a chi spara sempre a zero sulla SIAE.
  • MiLord
  • Membro: Expert
  • Risp: 1793
  • Loc: Milano
  • Thanks: 130  

31-05-18 19.46

markelly2 ha scritto:
lavorare in certi uffici o nelle fabbriche è talvolta anche peggio

Però come hanno detto, non è tanto la fatica o l'impegno. E' proprio la precarietà. Lasciamo perdere che ora è tutto in bilico qui in Italia. Ma in una fabbrica se hai uno stipendio di 1200/1400 euro al mese ce lo hai tutto l'anno, ferie comprese. Mentre se tu musicista prendi questo mese 1500 euro o anche di più, ma potresti prenderne 800 il mese dopo. O peggio i mesi successivi.
I musicisti che conosco io parlano appunto di poco più di 1000 euro al mese insegnando e suonando. A volte di più ma quando va di lusso. Non sono famosi però, loro suonano nei locali. Di sicuro ci sarà qualcuno più furbo o qualificato. Ma il rischio del periodo nero c'è. Molto più che se fai l'operaio. E il periodo nero non sai quanto può durare. Non guardate quanto si prende al mese, guardate all'anno. E fate una media nei 5 anni. Stando a quello che mi dicono loro non hai mai la certezza di un reddito. Poi se hai bisogno di un mutuo non ne parliamo.
  • markelly2
  • Membro: Expert
  • Risp: 4071
  • Loc: .
  • Thanks: 430  

31-05-18 20.25

@ MiLord
markelly2 ha scritto:
lavorare in certi uffici o nelle fabbriche è talvolta anche peggio

Però come hanno detto, non è tanto la fatica o l'impegno. E' proprio la precarietà. Lasciamo perdere che ora è tutto in bilico qui in Italia. Ma in una fabbrica se hai uno stipendio di 1200/1400 euro al mese ce lo hai tutto l'anno, ferie comprese. Mentre se tu musicista prendi questo mese 1500 euro o anche di più, ma potresti prenderne 800 il mese dopo. O peggio i mesi successivi.
I musicisti che conosco io parlano appunto di poco più di 1000 euro al mese insegnando e suonando. A volte di più ma quando va di lusso. Non sono famosi però, loro suonano nei locali. Di sicuro ci sarà qualcuno più furbo o qualificato. Ma il rischio del periodo nero c'è. Molto più che se fai l'operaio. E il periodo nero non sai quanto può durare. Non guardate quanto si prende al mese, guardate all'anno. E fate una media nei 5 anni. Stando a quello che mi dicono loro non hai mai la certezza di un reddito. Poi se hai bisogno di un mutuo non ne parliamo.
Ah bè, il lavoro autonomo è così.
Servono associazioni, sindacati, che aiutino e dirigono. Ma l'italiano medio è stato convinto che sindacato=fregatura, e non è affatto vero.
  • vin_roma
  • Membro: Supporter
  • Risp: 9184
  • Loc: Roma
  • Thanks: 1140  

31-05-18 20.41

"si può vivere di sola musica?"

Certamente, ma dipende dalla società in cui ti esprimi.
Se abiti in Nepal le possibilità sono ridotte, in Italia, sino a non molto tempo fa, si poteva fare tranquillamente, in paesi più evoluti e ricchi certamente si.

Poi tocca dividere in due il problema: da una parte chi può permettersi di essere "artista" e chi un "lavoratore artistico".

Artista lo puoi essere se il successo delle tue idee portano ingenti guadagni e quindi puoi permetterti di non scendere a compromessi.
Lo status di artista puoi portartelo per tutta la vita o può essere relegato ad un solo periodo nel quale riesci a sfruttare la tua vena.
Ci sono artisti longevi ed artisti che hanno saputo sfruttare al meglio anche solo un breve periodo.
Per esempio:
Zero è un longevo, così Baglioni, Gianni Morandi, personaggi che hanno saputo stare a galla anche a fronte dei cambiamenti sociali adattandosi al periodo.
Gli "Elii" sono un caso diverso, quasi 40 anni sempre con la stessa intenzione.
Poi ci sono i "brevi" ma intensi che ancora oggi godono dei fasti passati come E. Vianello, N. Fidenco, ...e di SIAE, vi garantisco, ne vedono ancora tanta!
Poi gli artisti "brevi" e basta, che hanno perso la capacità di stare sull'onda e, a dispetto dei grossi guadagni, si son ritrovati quasi ...alla fame! Perché? Forse perché quello che avevano da dire era "corto" o magari solo una moda, o perché non hanno saputo amministrarsi bene o, con presunzione, non avevano capito i loro limiti. Tra questi possiamo citare L. Turinxxx, F. Califano, T. Rivaxx, Robrtxxx, Alan Sorrenxx (metto le x perché sono personaggi che conosco molto bene e non vorrei che tra una ricerca e l'altra incappassero nella mia citazione emo)


Poi ci sono i "lavoratori artistici" che potremmo dividere in tre branche professionali:
>professionisti "istituzionali" che, grazie a titoli e concorsi, lavorano in grandi orchestre, teatri o insegnano in conservatorio e praticano anche un'attività concertistica privata.
Campano bene!
>professionisti "liberi" di alto livello che di solito vivono di stretti sodalizi con artisti di primaria importanza che possono durare una stagione o una vita intera e possono essere strumentisti, direttori d'orchestra ma possono essere anche autonomamente compositori o arrangiatori. In questa branca professionale, economicamente parlando, si è soggetti a molti alti e bassi.
>professionisti "impiegati", quelli che pur non esprimendo un alto valore artistico riescono ad avere introiti soddisfacenti ai fini dell'autonomia e sono i componenti di orchestre spettacolo di rilievo, pianobaristi e orchestrali da crociera, insegnanti in scuole medie o private che alternano i redditi fissi con serate nei pub e nelle manifestazioni all'aperto, sono quelli che creano jingle o sottofondi musicali unitamente a live più o meno importanti.

Poi ci sono quelli che usano le proprie capacità musicali per arrotondare ...che so..., lo stipendio comunale?

Ho molta esperienza in questo campo. Mi definirei un professionista del tipo "libero" (vedi sopra).
La mia prima fattura risale al 1982 ed era nei confronti della RCA per le tastiere messe in un disco de "gli Alunni del Sole".
Poi tanta professione, non sapevo a chi dare i resti all'epoca: pianista in scuole di danza classica, pianobarista "al pianoforte" nei night, insegnante (tra cui anche nelle scuole medie), tourmée con cantanti famosi. Poi anni di televisione, orchestre sinfoniche, direttore e arrangiatore per film...
Trenta anni fa (ora lo posso dire...) in televisione guadagnavo al giorno cifre spropositate (canale 5), in RAI ogni volta che rinnovavo un contratto c'era un aumento sul precedente...
A fine anni '80 venni chiamato per la prima volta a scrivere la musica per una pubblicità e chiesi una data cifra ...mi dettero il triplo perché non potevano motivare un costo così basso a fronte delle altre spese! Gli avrebbero detto: ma chi avete preso, un incapace? emo
  • fulezone
  • Membro: Expert
  • Risp: 3254
  • Loc: Palermo
  • Thanks: 132  

31-05-18 21.11

La mia non voleva essere una provocazione anzi più che altro un rammarico, si può vivere di musica? Qualcuno ha detto ti va bene se arrivi a 1200 euro, certo puoi anche vivere facendo il barbone, il barbone è professionista o professionale? Non lo so ma un musicista che guadagna 1200 euro al mese non è molto distante da un barbone, se per un caso gli rubano la tastiera, il mixer, è deve ricomprarli con 1200 euro non ha molte speranze, un mio amico suona, gli ho visto fare la media di 4 o 5 serate a settimana, gestisce poi delle jam session in un teatro/pub e da lezioni di pianoforte in una scuola di musica, prima lavorava anche per una struttura pubblica ora non so se lavora più perché dove lo trova il tempo per fare tutto ciò? Ma per fare tutto questo sai che tutta la tua vita ruota intorno a questo, non puoi avere una famiglia, figli se dedichi 20 ore su 24 alla tua attività professionale e 4 ore dormi, per quanto riguarda la lampada Osram so esattamente cosa è e dove era, ho letto la sua storia, le mie fantasie da piccolo erano rivolte alla tipa non alla lampada, mi sono sempre chiesto perché questa tipa era così sicura che lui sarebbe venuto e perché alla fine non si presenta! Il fatto di suonare il brano 2000 volte invece era riferito al fatto che una band mediamente grossa di 10 elementi deve in qualche modo provare tante volte per essere in perfetta sintonia, capisco che sono professionisti ma devono anche essere affiatati
  • andrew1
  • Membro: Senior
  • Risp: 504
  • Loc: Udine
  • Thanks: 12  

31-05-18 21.14

Però mi fa pensare che sei uno dei pochi che è "riuscito", un po come il bravo calciatore oppure il bravo tennista.

Fatta 100 la platea, quanti riescono?

Io ho 2 amici, entrambi diplomati al conservatorio a pieni voti, entrambi han fatto anni all'estero di specializzazione (Vienna e Svizzera), ma entrambi "tirano a campare", entrambi dicono che "è un settore nel quale bisogna avere conoscenze".

Penso che anni addietro, sopratutto '60-'75, era molto più facile fare soldi, sopratutto nel settore pop ma anche suonando localmente (ho amici di mio padre che suonavano in vari complessi folk locali, e guadagnavano più che come impiegati).

Oggi un cantante pop esce da programmi tipo Amici, e sono anche abbastanza convinto che nemmeno gente del calibro di Battisti oggi farebbe un granchè.

In sunto, difficilmente suggerirei ad un ragazzo che deve scegliere che scuole fare, di fare il conservatorio, se non come seconda scuola.
  • vin_roma
  • Membro: Supporter
  • Risp: 9184
  • Loc: Roma
  • Thanks: 1140  

31-05-18 21.21

@fulezone, e mica ti stavo criticando! Non lo pensare.
  • fulezone
  • Membro: Expert
  • Risp: 3254
  • Loc: Palermo
  • Thanks: 132  

31-05-18 21.27

@ vin_roma
@fulezone, e mica ti stavo criticando! Non lo pensare.
Non mi sono sentito minimamente criticato, ho un compagno di scuola con cui suonavo 20 anni fa, lui è un chitarrista e si è aperto una sala di registrazione e partecipa a concorsi e progetti di musica popolare e folk, a parte il fatto che è sempre stato un figlio dei figli dei fiori credo che sopravviva più che vivere, nonostante il suo nome adesso è molto conosciuto a Palermo

Lampada Osram
Ma qualche amico romano ha una foto? Non sono mai riuscito a trovare niente
  • vin_roma
  • Membro: Supporter
  • Risp: 9184
  • Loc: Roma
  • Thanks: 1140  

31-05-18 21.47

Comunque, sulla professione oggi: se avete letto il mio post precedente vi sarete resi conto di quanta offerta e qualità c'era prima, anche per un mediocre come me. A consigliare la professione oggi? Con anche le orchestre che chiudono e il resto delle paghe sono ai minimi termini? Ho spesso a che fare con le orchestre... sapete cosa guadagna una violista giovane e brava quando viene ingaggiata come aggiunta in orchestra dopo anni di studio e di speranze? La signora delle pulizie prende di più! Mi dispiace vedere questi prifessionisti che si impegnano, che tengono al suono, alla qualità del proprio strumento, che si aggiornano, che spendono per vestirsi perché in certe occasioni serve e che poi prendono anche 50€, e ci devono mangiare e viaggiare... C'è una realtà orchestrale italiana di cui non faccio il nome che per due giorni di prova in Italia, viaggio a Los Angeles, concerto e ripartenza all'alba offre a professionisti di prim'ordine ...500€ lordi!!! 5 giorni lontani da tutto, praticamente sequestrati, 25.000 km in tre giorni per neanche 70€ netti al giorno! Ed è meglio che non vi dica quanto ho preso io in veste istituzionale per conto del nostro stato per suonare in Kazkhstan con 4/5 giorni di impegno. Restavo qui a scaricare frutta guadagnavo di piû! C'è brutta aria!
  • andrew1
  • Membro: Senior
  • Risp: 504
  • Loc: Udine
  • Thanks: 12  

31-05-18 21.51

Secondo te, come mai?
  • paolo_b3
  • Membro: Supporter
  • Risp: 13421
  • Loc: Ravenna
  • Thanks: 2045  

31-05-18 22.27

vin_roma ha scritto:
anche per un mediocre come me.

Ecco, adesso sei un mediocre anche te... quindi io... emo
  • filigroove
  • Membro: Expert
  • Risp: 3791
  • Loc: Pistoia
  • Thanks: 316  

31-05-18 23.08

@ vin_roma
Comunque, sulla professione oggi: se avete letto il mio post precedente vi sarete resi conto di quanta offerta e qualità c'era prima, anche per un mediocre come me. A consigliare la professione oggi? Con anche le orchestre che chiudono e il resto delle paghe sono ai minimi termini? Ho spesso a che fare con le orchestre... sapete cosa guadagna una violista giovane e brava quando viene ingaggiata come aggiunta in orchestra dopo anni di studio e di speranze? La signora delle pulizie prende di più! Mi dispiace vedere questi prifessionisti che si impegnano, che tengono al suono, alla qualità del proprio strumento, che si aggiornano, che spendono per vestirsi perché in certe occasioni serve e che poi prendono anche 50€, e ci devono mangiare e viaggiare... C'è una realtà orchestrale italiana di cui non faccio il nome che per due giorni di prova in Italia, viaggio a Los Angeles, concerto e ripartenza all'alba offre a professionisti di prim'ordine ...500€ lordi!!! 5 giorni lontani da tutto, praticamente sequestrati, 25.000 km in tre giorni per neanche 70€ netti al giorno! Ed è meglio che non vi dica quanto ho preso io in veste istituzionale per conto del nostro stato per suonare in Kazkhstan con 4/5 giorni di impegno. Restavo qui a scaricare frutta guadagnavo di piû! C'è brutta aria!
Un mio conoscente musicista più anzianono di me: "negli anni 80 viaggiavo con la Dela Integrale, mi dispiace per voi, ragazzi: è finita".
È finita.
  • mike71
  • Membro: Expert
  • Risp: 864
  • Loc: Torino
  • Thanks: 69  

31-05-18 23.32

La mia impressione è che in Italia molte professioni intellettuali siano pagate molto di meno rispetto agli anni '80/'90 ed in generale i redditi da lavoro si siano di molto compressi, sia per i dipendenti che per gli autonomi. Se guardo i soldi che prendo dopo una laurea in ingegneria ed anni di esperienza, lo stile di vita che mi posso permettere e lo confronto con quello che guadagnava e quello che poteva permettersi chi a quei tempi aveva u diploma di istituto tecnico qualche dubbio mi viene. E dopo aver visto ingegneri civili che per arrotondare gestiscono dei circoli, direi che il problema non colpisce solo gli artisti.

Alla fine chi guadagna è chi percepisce rendite...
  • Pianolaio
  • Membro: Expert
  • Risp: 1539
  • Loc: Milano
  • Thanks: 365  

01-06-18 00.30

fulezone ha scritto:
Qualcuno ha detto ti va bene se arrivi a 1200 euro, certo puoi anche vivere facendo il barbone, il barbone è professionista o professionale? Non lo so ma un musicista che guadagna 1200 euro al mese non è molto distante da un barbone, se per un caso gli rubano la tastiera, il mixer, è deve ricomprarli con 1200 euro non ha molte speranze

Sono stato io emo
E confermo. Ti dico la realtà di molti Musicisti. Anche grossi. Ho la fortuna di avere fra le Amicizie persone che hanno inciso come Tastierista o Programmatore per i più grandi Autori italiani. Da Mina a Celentano, Zero, Ramazzotti... Giorgia...
Conosco Turnisti con alle Spalle concerti mondiali. Fra cui San Siro per dirne uno.
E ora, finito il periodo d'oro, fanno i fonici o i "Direttori Artistici" nei Pubs e suonano Cover.
Oppure insegnano.
E privatamente non è che possano chiedere chissà cosa facendo valere il loro Curriculum.
Perché la gente non ne ha.
E nelle Scuole private sai quanto va a loro per un'ora di Lezione? Non te lo immagini...
Rimarresti sorpreso.

Non parlo mai di me ma è solo per ribadire il concetto...
A Luglio suonerò con dei Musicisti che hanno collaborato con un cantante, diciamo, "Extraterrestre" emo
Ancora non li conosco. O meglio, uno sì perché ho già suonato con lui.
Facciamo una data unica con una prova. In un evento estivo. Non so neanche bene cosa.
Il Cachet a testa è buono. Prendiamo 1000 Euro e siamo in 4.
Non è male, certo!

Lo dico solo per sottolineare che lo stesso Cachet per gli stessi Eventi lo prendono molte Cover Band avviate composte da Non Professionisti.
Solo che questi ultimi hanno le spalle coperte in ogni caso. Perché hanno uno stipendio fisso.
Non è che chi ha o ha avuto occasione di lavorare con personaggi noti possa sempre far valere la sua Esperienza per chiedere compensi maggiori.
E, eventi estivi a parte, dove pagano i comuni, durante l'anno è praticamente impossibile prendere Cachet simili. E al gestore del locale poco importa dei tuoi trascorsi.
Durante l'anno fidati che molti Professionisti suonano per 50 Euro. E credimi anche meno.
Come molti Hobbysti. Termine che non uso dispregiativamente perché ce ne sono tanti davvero bravi e professionali.

Il mio discorso vale soprattutto per i Musicisti ai quali credo ti riferisca tu.
Non quelli attualmente di "grido" che sono già arrivati e famosi.
Quelli normali se vogliamo.
E in base a quello che posso dirti io, se per Professione intendi insegnare, fare qualche lavoretto in Studio, e suonare nei Pubs, la cifra non è distante da quella che ho scritto.
Poi ognuno valuta in base alle proprie condizioni ecomomiche e familiari se 1200 Euro (circa) vanno bene emo
  • vin_roma
  • Membro: Supporter
  • Risp: 9184
  • Loc: Roma
  • Thanks: 1140  

01-06-18 02.59

@ paolo_b3
vin_roma ha scritto:
anche per un mediocre come me.

Ecco, adesso sei un mediocre anche te... quindi io... emo
Onestamente, mi son ritrovato professionista in un momento favorevole, quando in pochi avevano tra le mani studi classici e sulle spalle una "cultura pop" e una musicalità, forse innata, sviluppata ad orecchio. Oggi mi sarebbe molto più difficile.

Mi era facile inserirmi in qualsiasi ambiente. Racconto un po' di storia mia:

A metà anni '80 addirittura entrai nelle grazie dell'amministratore dell'Accademia di Santa Cecilia perché il pianista stabile e prossimo al pensionamento non voleva suonare la parte di piano el. in un'opera che doveva venire a dirigere L. Bernestein in persona. Quindi questo amministratore cominciò a cercare la persona adatta ...di tutta Roma fecero il mio nome!
Poi questo amministratore apprezzò molto la mia versatilità perché non facevo problemi a passare dalla celesta al pianoforte o dall'organo al glokenspiel e mi chiamò spesso come aggiunto ...e pensare che quell'ambiente non piaceva proprio, ero un pesce fuor d'acqua, lontano da quel mondo ingessato e in quello stesso periodo suonavo nei pianobar e facevo le tournée con Alan Sorrenti. Se avevo bisogno di lavorare mi bastava far sapere che ero libero.
Il mio desiderio era quello di fare musiche da film ...andai a bussare alla CAM, una grande etichetta dell'epoca che aveva sotto contratto Morricone, Rota, Cipriani, e mi aprirono. Lavorai diverse volte con loro e arrivai ad avere sotto le mani lavorazioni che poi firmavano Vangelis, Chabrol... La CAM era in centro, vicino c'era Ciampi/Hammond che aveva un negozio bello quanto un negozio di moda di via Condotti ...oggi Ciampi/Hammond ha chiuso e la CAM pure.

Lavorai per una decina di anni a Canale5, non lo chiesi io, mi chiamarono. I primi contratti erano tutti rigorosamente Fininvest, senza intermediari o appaltatori. Ricordo che agli inizi della collaborazione con Canale5 ero sotto contratto con la scuola di danza più importante di Roma dopo l'Opera. Guadagnavo per 2 pomeriggi a settimana anche 1.000.000 di lire al mese.
Lo abbandonai quando a Canale5 con certe trasmissioni riuscivo a guadagnare 600.000 lire ...al giorno!!!
Chi si ricorda di tutte le ragazze di Non è la RAI? Quelle le provinai tutte io. Molte mie amiche cantanti le facevo entrare nel giro perché servivano voci per doppiare quelle di Non è la RAI che non cantavano, altri amici/amiche strumentisti o cantanti li presentavo ai direttori e ...tack! Contratto! Boh! era facile! Anche quando lavoravo alla Radio RAI, quella della sede famosa di via Asiago... confidenza con un paio di registi, col maestro Pregadio e senza tante moine oggi mi ritrovo una cartella con i vecchi contratti che pesa almeno due chili.

Non so se sia visibile, qui c'è un "reperto" dell'epoca mentre schiaffeggio un Hammond

Così ho passato più di vent'anni e scrivere di tutto quello che ho fatto mi servirebbero tre pagine di post. Era un "giro" che, come dice la parola, "gira" con tutte le conseguenze del caso.
Dalla fine degli anni '90 c'è stato il calo, in televisione non entravi più per meriti ma tramite agenzie che appaltavano i contratti. Io non ero tra le loro conoscenze e soprattutto andavano al risparmio. Nonostante questo per una cosa mi chiamarono: un'impegno anche "pesante", dovevo sostituire, come arrangiatore, il M° Pippo Caruso in una trasmissione di Pippo Baudo (altro "giro") e oltre ad arrangiare mi imposi anche come pianista in quell'orchestra. Come ricordo ho solo questo spezzone della sigla finale per il quale scrissi una fantasia di temi romani:
Poi mi sposai e misi al calduccio il futuro lavorando 15 anni in un teatro/cabaret di Roma e nel mentre ho cominciato un bel percorso con i concerti di musiche da film, ho arrangiato diversi dischi tra cui uno con l'orchestra e tanti personaggi romani: Venditti, Baglioni, Califano, Proietti...

Oggi? quasi niente!
  • anonimo

01-06-18 08.03

@ vin_roma
Onestamente, mi son ritrovato professionista in un momento favorevole, quando in pochi avevano tra le mani studi classici e sulle spalle una "cultura pop" e una musicalità, forse innata, sviluppata ad orecchio. Oggi mi sarebbe molto più difficile.

Mi era facile inserirmi in qualsiasi ambiente. Racconto un po' di storia mia:

A metà anni '80 addirittura entrai nelle grazie dell'amministratore dell'Accademia di Santa Cecilia perché il pianista stabile e prossimo al pensionamento non voleva suonare la parte di piano el. in un'opera che doveva venire a dirigere L. Bernestein in persona. Quindi questo amministratore cominciò a cercare la persona adatta ...di tutta Roma fecero il mio nome!
Poi questo amministratore apprezzò molto la mia versatilità perché non facevo problemi a passare dalla celesta al pianoforte o dall'organo al glokenspiel e mi chiamò spesso come aggiunto ...e pensare che quell'ambiente non piaceva proprio, ero un pesce fuor d'acqua, lontano da quel mondo ingessato e in quello stesso periodo suonavo nei pianobar e facevo le tournée con Alan Sorrenti. Se avevo bisogno di lavorare mi bastava far sapere che ero libero.
Il mio desiderio era quello di fare musiche da film ...andai a bussare alla CAM, una grande etichetta dell'epoca che aveva sotto contratto Morricone, Rota, Cipriani, e mi aprirono. Lavorai diverse volte con loro e arrivai ad avere sotto le mani lavorazioni che poi firmavano Vangelis, Chabrol... La CAM era in centro, vicino c'era Ciampi/Hammond che aveva un negozio bello quanto un negozio di moda di via Condotti ...oggi Ciampi/Hammond ha chiuso e la CAM pure.

Lavorai per una decina di anni a Canale5, non lo chiesi io, mi chiamarono. I primi contratti erano tutti rigorosamente Fininvest, senza intermediari o appaltatori. Ricordo che agli inizi della collaborazione con Canale5 ero sotto contratto con la scuola di danza più importante di Roma dopo l'Opera. Guadagnavo per 2 pomeriggi a settimana anche 1.000.000 di lire al mese.
Lo abbandonai quando a Canale5 con certe trasmissioni riuscivo a guadagnare 600.000 lire ...al giorno!!!
Chi si ricorda di tutte le ragazze di Non è la RAI? Quelle le provinai tutte io. Molte mie amiche cantanti le facevo entrare nel giro perché servivano voci per doppiare quelle di Non è la RAI che non cantavano, altri amici/amiche strumentisti o cantanti li presentavo ai direttori e ...tack! Contratto! Boh! era facile! Anche quando lavoravo alla Radio RAI, quella della sede famosa di via Asiago... confidenza con un paio di registi, col maestro Pregadio e senza tante moine oggi mi ritrovo una cartella con i vecchi contratti che pesa almeno due chili.

Non so se sia visibile, qui c'è un "reperto" dell'epoca mentre schiaffeggio un Hammond

Così ho passato più di vent'anni e scrivere di tutto quello che ho fatto mi servirebbero tre pagine di post. Era un "giro" che, come dice la parola, "gira" con tutte le conseguenze del caso.
Dalla fine degli anni '90 c'è stato il calo, in televisione non entravi più per meriti ma tramite agenzie che appaltavano i contratti. Io non ero tra le loro conoscenze e soprattutto andavano al risparmio. Nonostante questo per una cosa mi chiamarono: un'impegno anche "pesante", dovevo sostituire, come arrangiatore, il M° Pippo Caruso in una trasmissione di Pippo Baudo (altro "giro") e oltre ad arrangiare mi imposi anche come pianista in quell'orchestra. Come ricordo ho solo questo spezzone della sigla finale per il quale scrissi una fantasia di temi romani:
Poi mi sposai e misi al calduccio il futuro lavorando 15 anni in un teatro/cabaret di Roma e nel mentre ho cominciato un bel percorso con i concerti di musiche da film, ho arrangiato diversi dischi tra cui uno con l'orchestra e tanti personaggi romani: Venditti, Baglioni, Califano, Proietti...

Oggi? quasi niente!
emoemoemo
  • BB79
  • Membro: Expert
  • Risp: 3969
  • Loc: Roma
  • Thanks: 386  

01-06-18 09.41

mike71 ha scritto:
Alla fine chi guadagna è chi percepisce rendite...

e non crea lavoro...
purtroppo hai ragione da vendereemo

è un post sconfortante...
  • paolo_b3
  • Membro: Supporter
  • Risp: 13421
  • Loc: Ravenna
  • Thanks: 2045  

01-06-18 10.24

@ vin_roma
Onestamente, mi son ritrovato professionista in un momento favorevole, quando in pochi avevano tra le mani studi classici e sulle spalle una "cultura pop" e una musicalità, forse innata, sviluppata ad orecchio. Oggi mi sarebbe molto più difficile.

Mi era facile inserirmi in qualsiasi ambiente. Racconto un po' di storia mia:

A metà anni '80 addirittura entrai nelle grazie dell'amministratore dell'Accademia di Santa Cecilia perché il pianista stabile e prossimo al pensionamento non voleva suonare la parte di piano el. in un'opera che doveva venire a dirigere L. Bernestein in persona. Quindi questo amministratore cominciò a cercare la persona adatta ...di tutta Roma fecero il mio nome!
Poi questo amministratore apprezzò molto la mia versatilità perché non facevo problemi a passare dalla celesta al pianoforte o dall'organo al glokenspiel e mi chiamò spesso come aggiunto ...e pensare che quell'ambiente non piaceva proprio, ero un pesce fuor d'acqua, lontano da quel mondo ingessato e in quello stesso periodo suonavo nei pianobar e facevo le tournée con Alan Sorrenti. Se avevo bisogno di lavorare mi bastava far sapere che ero libero.
Il mio desiderio era quello di fare musiche da film ...andai a bussare alla CAM, una grande etichetta dell'epoca che aveva sotto contratto Morricone, Rota, Cipriani, e mi aprirono. Lavorai diverse volte con loro e arrivai ad avere sotto le mani lavorazioni che poi firmavano Vangelis, Chabrol... La CAM era in centro, vicino c'era Ciampi/Hammond che aveva un negozio bello quanto un negozio di moda di via Condotti ...oggi Ciampi/Hammond ha chiuso e la CAM pure.

Lavorai per una decina di anni a Canale5, non lo chiesi io, mi chiamarono. I primi contratti erano tutti rigorosamente Fininvest, senza intermediari o appaltatori. Ricordo che agli inizi della collaborazione con Canale5 ero sotto contratto con la scuola di danza più importante di Roma dopo l'Opera. Guadagnavo per 2 pomeriggi a settimana anche 1.000.000 di lire al mese.
Lo abbandonai quando a Canale5 con certe trasmissioni riuscivo a guadagnare 600.000 lire ...al giorno!!!
Chi si ricorda di tutte le ragazze di Non è la RAI? Quelle le provinai tutte io. Molte mie amiche cantanti le facevo entrare nel giro perché servivano voci per doppiare quelle di Non è la RAI che non cantavano, altri amici/amiche strumentisti o cantanti li presentavo ai direttori e ...tack! Contratto! Boh! era facile! Anche quando lavoravo alla Radio RAI, quella della sede famosa di via Asiago... confidenza con un paio di registi, col maestro Pregadio e senza tante moine oggi mi ritrovo una cartella con i vecchi contratti che pesa almeno due chili.

Non so se sia visibile, qui c'è un "reperto" dell'epoca mentre schiaffeggio un Hammond

Così ho passato più di vent'anni e scrivere di tutto quello che ho fatto mi servirebbero tre pagine di post. Era un "giro" che, come dice la parola, "gira" con tutte le conseguenze del caso.
Dalla fine degli anni '90 c'è stato il calo, in televisione non entravi più per meriti ma tramite agenzie che appaltavano i contratti. Io non ero tra le loro conoscenze e soprattutto andavano al risparmio. Nonostante questo per una cosa mi chiamarono: un'impegno anche "pesante", dovevo sostituire, come arrangiatore, il M° Pippo Caruso in una trasmissione di Pippo Baudo (altro "giro") e oltre ad arrangiare mi imposi anche come pianista in quell'orchestra. Come ricordo ho solo questo spezzone della sigla finale per il quale scrissi una fantasia di temi romani:
Poi mi sposai e misi al calduccio il futuro lavorando 15 anni in un teatro/cabaret di Roma e nel mentre ho cominciato un bel percorso con i concerti di musiche da film, ho arrangiato diversi dischi tra cui uno con l'orchestra e tanti personaggi romani: Venditti, Baglioni, Califano, Proietti...

Oggi? quasi niente!
Classico curriculum da mediocre emoemoemo

Se proprio vogliamo dirla tutta, certe "aree di confort" non esistono più da tempo e non solo nella musica. Faccio un esempio che non mi riguarda da vicino: negli anni ottanta un bravo pizzaiolo si prendeva circa l'equivalente di 3 stipendi medi ogni mese. Oggi, vuoi che le pizzerie non "tirano più" come una volta, vuoi che ci sono magrebini disposti ad accontentarsi come stipendio, se un pizzaiolo prende lo stipendio medio gli "va grassa".
  • vin_roma
  • Membro: Supporter
  • Risp: 9184
  • Loc: Roma
  • Thanks: 1140  

01-06-18 10.25

@ anonimo
emoemoemo
eeeh, Alessandro, può sembrare chissà ché ma mi ritengo un "musicista per caso" e quello in cui realmente sentivo di poter dire qualcosa non l'ho mai potuto affrontare perché non potevo essere il musicista che volevo, avevo una tara genetica, una sorta di "fame" fisiologica data dalle mie origini estremamente proletarie, non sapvo assolutamente muovermi in certi ambienti, non ero abituato ed ero invece esterrefatto e succube dalla facilità con cui guadagnavo soldi.

Oggi so che per fare il musicista che potevo e avrei voluto essere dovevo di base essere svincolato dai bisogni elementari della sopravvivenza. Avrei dovuto vivere come quei miei amici di conservatorio che, quando gli offrivo lavori che mi avanzavano, mi rispondevano: "scherzi?, vado a Parigi per i corsi con Pretre" o "vado a Londra a studiare inglese".

Le mie potenzialità vere, non quelle del pianista che a suonare sono una mezza pippa, ma quelle della composizione, dell'orchestrazione, dello sfruttare l'emotività del suono, le ho perse cercando i soldi che non avevo.

Non sono contento di ciò che sono oggi, proprio per niente ...e i soldi continuo a non averli, anche peggio di prima,