Prophet 8 vs 16 voci. Sono necessarie?Come cambia?

  • maverplatz
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21-02-18 09.17

@ michelet
Senza rispondere volgarmente come hai fatto tu, posso dirti, con estrema pacatezza e serenità, che lo spessore delle 12 voci del DeepMind, anche a 2 oscillatori mi ha lasciato interdetto. Per il mio punto di vista questo synth Behringer rapppresenta un prodotto economico, falsamente democrarico. Se paghi di meno, hai sempre di meno.
C'è una recensione di Enrico Cosimi (link: audio central magazine DM12 dove è descritta la sezione degli oscillatori e perché spesso servono due voci per nota (immagino intendessi questo, parlando di polifonia di fatto dimezzata):
(cit. testuale)
"Sorgenti sonore: Oscillatori
I due DCO (sono oscillatori analogici la cui frequenza è controllata digitalmente) convivono all’interno dello stesso modulo. In questa parte, si cela uno dei punti che potrebbero dare atto a discussioni: sono due oscillatori, ma di fatto convivono all’interno della stessa struttura e hanno precise disponibilità timbriche complementari e poco sovrapposte.
Detto in maniera più semplice: il primo oscillatore genera rampa e impulsiva a simmetria variabile; il secondo oscillatore genera onda quadra. In aggiunta, c’è un Noise Generator che produce rumore rosa.
Il primo oscillatore può essere controllato nell’accensione delle due forme d’onda (rampa e impulsiva, anche cumulate), nella PWM sull’impulsiva e nel range di Pitch Modulation (fino a 36 semitoni); la sua frequenza è sempre nominale rispetto alla tastiera, ma può essere trasposta a 16’, 8’ e 4’; il suo ciclo può essere subordinato al Key On.
Il secondo oscillatore produce solo onda quadra ed è dotato di un proprio amount di Pitch Modulation indipendente (fino a 36 semitoni); con il comando TONE MOD, si interviene sulla simmetria dell’impulso. La frequenza del secondo oscillatore è regolabile solo portandola a 16’, 8’, 4’: allo stato attuale, non è possibile detunare il secondo oscillatore rispetto al primo.
Ecco svelato perché, tra i fumi del marzapane, nei video finora circolanti, DeepMind 12 è sempre usato con due voci simultaneamente innescate per ogni nota. "
  • maxpiano69
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21-02-18 09.32

@ maverplatz
C'è una recensione di Enrico Cosimi (link: audio central magazine DM12 dove è descritta la sezione degli oscillatori e perché spesso servono due voci per nota (immagino intendessi questo, parlando di polifonia di fatto dimezzata):
(cit. testuale)
"Sorgenti sonore: Oscillatori
I due DCO (sono oscillatori analogici la cui frequenza è controllata digitalmente) convivono all’interno dello stesso modulo. In questa parte, si cela uno dei punti che potrebbero dare atto a discussioni: sono due oscillatori, ma di fatto convivono all’interno della stessa struttura e hanno precise disponibilità timbriche complementari e poco sovrapposte.
Detto in maniera più semplice: il primo oscillatore genera rampa e impulsiva a simmetria variabile; il secondo oscillatore genera onda quadra. In aggiunta, c’è un Noise Generator che produce rumore rosa.
Il primo oscillatore può essere controllato nell’accensione delle due forme d’onda (rampa e impulsiva, anche cumulate), nella PWM sull’impulsiva e nel range di Pitch Modulation (fino a 36 semitoni); la sua frequenza è sempre nominale rispetto alla tastiera, ma può essere trasposta a 16’, 8’ e 4’; il suo ciclo può essere subordinato al Key On.
Il secondo oscillatore produce solo onda quadra ed è dotato di un proprio amount di Pitch Modulation indipendente (fino a 36 semitoni); con il comando TONE MOD, si interviene sulla simmetria dell’impulso. La frequenza del secondo oscillatore è regolabile solo portandola a 16’, 8’, 4’: allo stato attuale, non è possibile detunare il secondo oscillatore rispetto al primo.
Ecco svelato perché, tra i fumi del marzapane, nei video finora circolanti, DeepMind 12 è sempre usato con due voci simultaneamente innescate per ogni nota. "
Ottima sintesi maverplatz, d'altro canto se pensiamo che il DM12 é stato progettato avendo come riferimento la famiglia Juno 60/106 che aveva un singolo DCO, la presenza del secondo oscillatore per quanto con capacitá limitate é un "plus".

Il problema del DM12, secondo me ed in base alle prove fugaci che ho potuto fare di persona, non é tanto o solo nella struttura di voce, ma piuttosto nel fatto che suonandolo non si percepisce una "personalitá sonora" ed una presenza ben definite, come invece avevano i modelli storici cui si ispira. Nel Juno inoltre uno dei punti di forza e che compensava la staticitá relativa del singolo osc. (quando necessario) era il suo effetto Chorus ma nel DM12, pur avendo una sezione effetti assai potente, sembra che questa soluzione non sia altrettanto ben implementata.

Per questo motivo sul DM12 si cerca di ovviare creando patch con 2 layers, ma in linea si principio questo non sarebbe sempre necessario (come dice anche zaphod in riferimento al P08)
  • michelet
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21-02-18 09.39

@ zaphod
matmetal ha scritto:
di suo, anche in base ai soli preset, la polifonia viene saturata spesso tutta anche con un semplice bicordo? la macchina è avida? forse mi baso troppo sul deepmind, funziona tipo la modalità che evidenzio nel post sotto?
Si vede quanta polifonia sto impiegando?

Il P08 (ma mi pare anche i Rev) ha un led per voce, quindi si vede bene quante ne richiede una patch. Alcuni preset usano lo stack, quindi la polifonia si esaurisce presto. C’è da dire che si tratta di un synth piuttosto versatile, quindi con un layer solo ben programmato ti puoi avvicinare a suoni per cui apparentemente devi usare due layer.
Io la “difficoltà” a suonare con poche note la trovo solo in una paio di patch che mi sono fatto, con uno split dove a destra ho un lead mono e a sinistra un altro suono, per accordi... qui con 4 note sono proprio al limite.
Una modifica che, a mio modesto avviso, sarebbe importante per i sintetizzatori analogici della nuova generazione è quella della polifonia "assegnabile", cioè destinare un certo numero di voci a Part diverse. Se la disponibilità massima è pari a 16 voci, sarebbe auspicabile avere 4 Part con polifonia ad es. 2+4+4+6 e 4 timbri diversi. Oppure se le Part in uso sono 3: 4+6+6. Avendo poi almeno una coppia di uscite stereo separate, si potrebbero elaborare distintamente le diverse Part.
  • Synthex77
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21-02-18 11.39

SimonKeyb ha scritto:
non è proprio esatto il discorso dei VA, quelli basati su DSP come il Virus (che tu possiedi)


Va classici ho detto il Ti è un discorso a parte.
  • Synthex77
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21-02-18 11.40

@ michelet
Senza rispondere volgarmente come hai fatto tu, posso dirti, con estrema pacatezza e serenità, che lo spessore delle 12 voci del DeepMind, anche a 2 oscillatori mi ha lasciato interdetto. Per il mio punto di vista questo synth Behringer rapppresenta un prodotto economico, falsamente democrarico. Se paghi di meno, hai sempre di meno.
Lo so che fa cagare. L'ho provato. Ma giusto per non confondere le idee in ogni caso ha 2 oscillatori. E scusami se sono stato volgare non sono proprio oxford.
  • Synthex77
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21-02-18 11.45

maxpiano69 ha scritto:
se pensiamo che il DM12 é stato progettato avendo come riferimento la famiglia Juno 60/106


Lo trovo più vicino a un Super Jx il risultato.

Comunque meglio un bel Va che un analogico così... Un bel Virus B... Quasi vendo il Ti e prendo un B non appena mi arriva sta scheda firewire... Cacchio se suonava il B...
  • SimonKeyb
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21-02-18 15.36

@ Synthex77
SimonKeyb ha scritto:
non è proprio esatto il discorso dei VA, quelli basati su DSP come il Virus (che tu possiedi)


Va classici ho detto il Ti è un discorso a parte.
perchè dici che la Total Integration ha cambiato l'architettura dai modelli A, B e C?
  • SimonKeyb
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21-02-18 15.40

maverplatz ha scritto:
DeepMind 12 è sempre usato con due voci simultaneamente innescate per ogni nota. "

grazie a te e a Michelet per la segnalazione, dunque per farlo suonare bene bisogna dimezzare la polifonia, ottimo! emo
sarà che l'inglese lo capisco a sprazzi nei video, ma questo concetto tutt'altro che irrisorio non è mai passato tra tutti i video demo che ho visto (mi sono perso quello del buon Enrico Cosimi) bella paraculata, Behringer!
  • Synthex77
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21-02-18 16.32

@ SimonKeyb
perchè dici che la Total Integration ha cambiato l'architettura dai modelli A, B e C?
Soprattutto quando viene usato come vst anche senza concatenarlo ad effetti vst...

Cambia anche il timbro da quando lo si suona in midi a quando lo si usa come vst... E' una differenza non plateale ma si sente... Usato semplicemente in midi mi sembra più corposo il suono.

a b c avevano tot polifonia con qualsiasi patch... Non parlo di multi è. Suoni singoli. Qui è variabile.
  • synthpanze
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22-02-18 20.46

@ zaphod
matmetal ha scritto:
di suo, anche in base ai soli preset, la polifonia viene saturata spesso tutta anche con un semplice bicordo? la macchina è avida? forse mi baso troppo sul deepmind, funziona tipo la modalità che evidenzio nel post sotto?
Si vede quanta polifonia sto impiegando?

Il P08 (ma mi pare anche i Rev) ha un led per voce, quindi si vede bene quante ne richiede una patch. Alcuni preset usano lo stack, quindi la polifonia si esaurisce presto. C’è da dire che si tratta di un synth piuttosto versatile, quindi con un layer solo ben programmato ti puoi avvicinare a suoni per cui apparentemente devi usare due layer.
Io la “difficoltà” a suonare con poche note la trovo solo in una paio di patch che mi sono fatto, con uno split dove a destra ho un lead mono e a sinistra un altro suono, per accordi... qui con 4 note sono proprio al limite.
Ok grazie penso a questo punto che cercherò di dirigermi sul 16, poi ovviamente se trovassi in super offerta l'8 sicuramente non resisterò e lo espanderò successivamenteemo
  • synthpanze
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22-02-18 20.54

@ Synthex77
Lo so che fa cagare. L'ho provato. Ma giusto per non confondere le idee in ogni caso ha 2 oscillatori. E scusami se sono stato volgare non sono proprio oxford.
Per carità, i gusti non si discutono ma dissento totalmente. Per me è una buona macchina paga il fatto di avere le patch più brutte del mondo e ovviamente provandolo al volo si resta molto delusi, anche in molti forum di lingua anglosassone ho riscontrato che concordano su questo punto. Ovviamente non è perfetto, sia come funzioni che come estetica, poteva essere migliore, con più controlli sul pannello e cap dei fader (fanno cagare) migliori

Semmai do ragione a maxpiano per il fatto che sembra non avere un carattere definito, mi sembra si sia pensato troppo a farlo "assomigliare" ad altri synth. Per diventare un "classico" ci vuole tempo e il suo suono dovrebbe essere stradiffuso e dubito lo divenga, anche il negoziante mi ha detto che non ha avuto successo.

@SimonKeyb girano molte false dicerie dettate dal pregiudizio, non è vero, a volte una voce basta e avanza, a volte già due su un suono son troppe, è certo che le diverse modalità unison sono una figata.

Capisco che molti abbiano un Synthex, uno Jupiter 8, cs80 etc etc ma cosa si pretende per 800euro nuovo? analogico, 2dco, 2lfo per voce con tante waveshaping assegnabili, arpeggiatore e seq facilissimi da usare, Fx sterminati e impostazioni differenti delle voci etc etc... se ci fosse serigrafato il logo Roland e buttato a 2000 euro le sentenze sarebbero diverse
Se non piace ok ma va provato e capito bene senza preconcetti. Non mi sembra versatile come un Prophet ovviamente...

YouTube deepmind vs jupiter 8

deepmind patch
  • synthpanze
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06-04-18 19.32

Non ho ancora capito la modalità unison sulla macchinaemo !!!
Mi è stato detto che nella modalità unison si comporta come un monofonico anche se impiego 2, 4, 14, voci, e non posso unirle, ad esempio utilizzare 4 voci per un singolo suono, e quindi avere 4 di polifonia (4x4) , è così? rimane sempre monofonico?
Sarebbe una gran delusione... emoemoemo
  • synthpanze
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06-04-18 22.44

@ synthpanze
Non ho ancora capito la modalità unison sulla macchinaemo !!!
Mi è stato detto che nella modalità unison si comporta come un monofonico anche se impiego 2, 4, 14, voci, e non posso unirle, ad esempio utilizzare 4 voci per un singolo suono, e quindi avere 4 di polifonia (4x4) , è così? rimane sempre monofonico?
Sarebbe una gran delusione... emoemoemo
No niente unison polifonico, che grande mancanza emo

https://www.muffwiggler.com/forum/viewtopic.php?t=175254&postdays=0&postorder=asc&start=75

Allibito. Potrebbe essere possibile magari in futuro con un aggiornamento firmware?

emoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemo
  • anumj
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09-04-18 12.48

@ maverplatz
C'è una recensione di Enrico Cosimi (link: audio central magazine DM12 dove è descritta la sezione degli oscillatori e perché spesso servono due voci per nota (immagino intendessi questo, parlando di polifonia di fatto dimezzata):
(cit. testuale)
"Sorgenti sonore: Oscillatori
I due DCO (sono oscillatori analogici la cui frequenza è controllata digitalmente) convivono all’interno dello stesso modulo. In questa parte, si cela uno dei punti che potrebbero dare atto a discussioni: sono due oscillatori, ma di fatto convivono all’interno della stessa struttura e hanno precise disponibilità timbriche complementari e poco sovrapposte.
Detto in maniera più semplice: il primo oscillatore genera rampa e impulsiva a simmetria variabile; il secondo oscillatore genera onda quadra. In aggiunta, c’è un Noise Generator che produce rumore rosa.
Il primo oscillatore può essere controllato nell’accensione delle due forme d’onda (rampa e impulsiva, anche cumulate), nella PWM sull’impulsiva e nel range di Pitch Modulation (fino a 36 semitoni); la sua frequenza è sempre nominale rispetto alla tastiera, ma può essere trasposta a 16’, 8’ e 4’; il suo ciclo può essere subordinato al Key On.
Il secondo oscillatore produce solo onda quadra ed è dotato di un proprio amount di Pitch Modulation indipendente (fino a 36 semitoni); con il comando TONE MOD, si interviene sulla simmetria dell’impulso. La frequenza del secondo oscillatore è regolabile solo portandola a 16’, 8’, 4’: allo stato attuale, non è possibile detunare il secondo oscillatore rispetto al primo.
Ecco svelato perché, tra i fumi del marzapane, nei video finora circolanti, DeepMind 12 è sempre usato con due voci simultaneamente innescate per ogni nota. "
Cosimi ha scritto fiumi di minchiate. Altro che fiumi di marzapane.

Il deepmind produce 12 voci di polifonia e dispone di due oscillatori per voce. Poi come questi 2 oscillatori si relazionano tra loro è un altro paio di maniche, ma di fatto (ed è ciò che conta) lo strumento può produrre un insieme massimo di 12 voci (ovvero note suonabili contemporaneamente sulla tastiera).

Il dm12 può lavorare in modalità "unisono" creando stack di voci (da 2 a 12 max).

Il dm12 è monotimbrico, quindi produce un solo suono per ogni patch.

Il dm12 potrà piacere o non piacere, ha i suoi limiti (working flow dei 2 DCO, che poi non è un limite ma una scelta opportunamente fatta, vista la mission che sta dietro questo progetto) e i suoi punti di forza (extrema flessibilità e modularità nell'editing, filtri e dsp stratosferico), ma ha anche un suo fantastico carattere, una sua dimensione e un prezzo che oggi nessuna azienda è in grado di proporre.

Il dm12, volenti o nolenti, ha cambiato l'attuale mercato dei synths analogici.


  • SimonKeyb
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09-04-18 13.10

anumj ha scritto:
Il deepmind produce 12 voci di polifonia e dispone di due oscillatori per voce. Poi come questi 2 oscillatori si relazionano tra loro è un altro paio di maniche, ma di fatto (ed è ciò che conta) lo strumento può produrre un insieme massimo di 12 voci (ovvero note suonabili contemporaneamente sulla tastiera).

io voglio capire se il fatto di suonare la macchina in unison è essenziale o meno per ricreare sonorità di rilievo, perchè se mi dici che ha 12 voci ma per vari motivi mi tocca sempre usarlo a 6 allora c'è qualcosa che non va (specie se ho il DM6 e mi tocca usarlo a 3). Insomma, quando compro na roba non lo faccio per fare beneficienza, voglio che funzioni e che suoni bene! e dire che abbia cambiato il mercato dei synth analogici mi sembra quantomeno azzardato. Io ricordo sempre che le prime macchine analogiche che abbiamo visto nella "nuova era" (se si escludono le aziende mainstream che hanno sempre lavorato con l'analogico, ossia DSI e Moog) sono state Minibrute, MS20mini e i Volca. Poi sono venuti tutti gli altri.
  • anumj
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09-04-18 13.46

@ SimonKeyb
anumj ha scritto:
Il deepmind produce 12 voci di polifonia e dispone di due oscillatori per voce. Poi come questi 2 oscillatori si relazionano tra loro è un altro paio di maniche, ma di fatto (ed è ciò che conta) lo strumento può produrre un insieme massimo di 12 voci (ovvero note suonabili contemporaneamente sulla tastiera).

io voglio capire se il fatto di suonare la macchina in unison è essenziale o meno per ricreare sonorità di rilievo, perchè se mi dici che ha 12 voci ma per vari motivi mi tocca sempre usarlo a 6 allora c'è qualcosa che non va (specie se ho il DM6 e mi tocca usarlo a 3). Insomma, quando compro na roba non lo faccio per fare beneficienza, voglio che funzioni e che suoni bene! e dire che abbia cambiato il mercato dei synth analogici mi sembra quantomeno azzardato. Io ricordo sempre che le prime macchine analogiche che abbiamo visto nella "nuova era" (se si escludono le aziende mainstream che hanno sempre lavorato con l'analogico, ossia DSI e Moog) sono state Minibrute, MS20mini e i Volca. Poi sono venuti tutti gli altri.
l'unison mode è essenziale nel dm12 nella stessa misura in cui lo è in tanti altri synth che offrono tale peculiarità.

ovviamente si parla di polifonici, ms20mini & co... rientrano nella categoria dei monofonici con architetture decisamente più rudimentali. Non esistono polifonici a 12 voci oggi al prezzo e/o con le caratteristiche di un dm12.
  • SimonKeyb
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09-04-18 14.29

anumj ha scritto:
l'unison mode è essenziale nel dm12 nella stessa misura in cui lo è in tanti altri synth che offrono tale peculiarità.

dipende dalla pasta a mio avviso: per vari motivi ci sono synth che suonano decisamente più "grossi" di altri, e l'unison sarebbe un escamotage per ispessire il suono... comunque 6 voci non sono male anche se fosse, e visto il prezzo cui viene venduto (meno di molti VA) non mi lamenterei troppo del fatto. certo però vorrei vederlo affianco a un Nord Lead A1 o 4 e alla fine della fiera non sarei sorpreso di constatare che i VA rossi suonino meglio.
anumj ha scritto:
Non esistono polifonici a 12 voci oggi al prezzo e/o con le caratteristiche di un dm12.

quello no di certo, se si parla di architettura e DSP ok, ma come suono puro devo dire che non sono stato entusiasmato dalle demo che ho sentito, mentre ascoltando il clone del Model D per dire, ho avuto impressioni molto più positive.
  • orange1978
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09-04-18 15.31

@ maverplatz
C'è una recensione di Enrico Cosimi (link: audio central magazine DM12 dove è descritta la sezione degli oscillatori e perché spesso servono due voci per nota (immagino intendessi questo, parlando di polifonia di fatto dimezzata):
(cit. testuale)
"Sorgenti sonore: Oscillatori
I due DCO (sono oscillatori analogici la cui frequenza è controllata digitalmente) convivono all’interno dello stesso modulo. In questa parte, si cela uno dei punti che potrebbero dare atto a discussioni: sono due oscillatori, ma di fatto convivono all’interno della stessa struttura e hanno precise disponibilità timbriche complementari e poco sovrapposte.
Detto in maniera più semplice: il primo oscillatore genera rampa e impulsiva a simmetria variabile; il secondo oscillatore genera onda quadra. In aggiunta, c’è un Noise Generator che produce rumore rosa.
Il primo oscillatore può essere controllato nell’accensione delle due forme d’onda (rampa e impulsiva, anche cumulate), nella PWM sull’impulsiva e nel range di Pitch Modulation (fino a 36 semitoni); la sua frequenza è sempre nominale rispetto alla tastiera, ma può essere trasposta a 16’, 8’ e 4’; il suo ciclo può essere subordinato al Key On.
Il secondo oscillatore produce solo onda quadra ed è dotato di un proprio amount di Pitch Modulation indipendente (fino a 36 semitoni); con il comando TONE MOD, si interviene sulla simmetria dell’impulso. La frequenza del secondo oscillatore è regolabile solo portandola a 16’, 8’, 4’: allo stato attuale, non è possibile detunare il secondo oscillatore rispetto al primo.
Ecco svelato perché, tra i fumi del marzapane, nei video finora circolanti, DeepMind 12 è sempre usato con due voci simultaneamente innescate per ogni nota. "
e dagliela con sta "impulsiva a simmetria variabile, rampa"

...ma perche non si limitano a chiamarle Pulse with duty cycle control, Sawtooth, Square etc..?

su queste cose é un complicarsi la vita usare un linguaggio accademico, anzi fa anche un po snob.
Pensa se chiamassimo gli innesti i plug ins, oppure il miscelatore a 48 canali il banco da studio, salve che miscelatore avete? e come equipaggiamenti d'esterna? avete per caso dei buoni ritardi? ma a proposito quanti cancelli ha il vostro studio? perche a noi ne servono una dozzina se non avete dei buoni cancelli non prenoto.
  • mima85
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09-04-18 16.03

orange1978 ha scritto:
e dagliela con sta "impulsiva a simmetria variabile


Se proprio si vuole tradurre, basterebbe chiamarla "rettangolare"...
  • maverplatz
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09-04-18 16.26

Devo precisare che ho riportato la recensione di Cosimi solo per capire se fosse quello che intendeva Michelet con la frase: "...come quel DeepMind che ha "in realtà" 6 voci di polifonia e non 12 come tanto pomposamente dichiarato".
Non ho mai potuto provare il DeepMInd 12 e quindi mi astengo dal giudizio.

orange1978 ha scritto:
e dagliela con sta "impulsiva a simmetria variabile, rampa"

...ma perche non si limitano a chiamarle Pulse with duty cycle control, Sawtooth, Square etc..?

su queste cose é un complicarsi la vita usare un linguaggio accademico, anzi fa anche un po snob.
Pensa se chiamassimo gli innesti i plug ins, oppure il miscelatore a 48 canali il banco da studio, salve che miscelatore avete? e come equipaggiamenti d'esterna? avete per caso dei buoni ritardi? ma a proposito quanti cancelli ha il vostro studio? perche a noi ne servono una dozzina se non avete dei buoni cancelli non prenoto.


Per lavoro scrivo manuali d'uso sia in italiano sia in lingua inglese e devo ammettere che in ambito tecnico la seconda è effettivamente più efficace, però oggigiorno spesso se ne abusa anche quando non strettamente necessario. Ad esempio, alcuni dei termini che mi fanno più incazzare sono "location" (luogo, posto, locale, sede, ritrovo, ecc..?), "welfare", "spending review", o addirittura neologismi inversi aziendali del tipo "il prodotto è stato discontinuato" (inteso come fuori catalogo, non più in produzione, dall'inglese "discontinued") emo; divento cattivissimo emo.
Io stesso uso ancora termini come "onda quadra", "dente di sega", "triangolare", ecc..; l'italianissimo "miscelatore" non è così raro sentirlo tra le persone di una certa età.