...Nel resto d'italia

  • fulezone
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04-01-18 16.02

@ Arci66
LukeBB ha scritto:
ll tastierista è un mestiere lungo, bisogna avere pazienza, stare nelle retrovie, senza nessuna gloria per noialtri: tutti e tutte resteranno ammaliati da cantanti e chitarristi: motivo per cui ce ne sono pochi.

Verissimo...una vita da mediano...in effetti i tastieristi che la storia ha poi glorificato sono pochissimi...di chitarristi e cantanti una marea.
io cmq l'assolo me lo faccio quasi sempre e a volte mi terrorizza, in alcuni brani provati da poco ho tutto il brano sinth e solo alla fine del brano c'è l'assolo di chitarra, adesso abbiamo studiato anche 4 battute assolo di chitarra 4 battute assolo di tastiera e poi ricomincia il brano cantato. Poi gli assoli i pezzi di organo sono molto appaganti,
cmq in italia il musicista, come l'architetto, il geometra, sono lavori che non vengono considerati, pagheresti un architetto per un disegno?
Ovviamente no, la maggior parte delle persone non capiscono che è un progetto e non un disegno che dietro c'è preparazione,
studio, alcuni lavori vengono considerati solo come hobby.
  • ilay72
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04-01-18 16.04

@ Raptus
Nel resto del paese è pure peggio perchè non c'è il giro delle grandi città, come appunto Roma.
Nel resto del paese i DJ, i karaokisti e chi più ne ha più ne metta spopolano perchè:
1) la cultura musicale dell'italiano medio si ferma ai balli di gruppo
2) costo praticamente nullo
3) portano ggente

Unica soluzione? Restare una nicchia. Puntare sulla qualità. Non andare ovunque. Spero che anche qui in Italia prenda piede la moda dei club come nel resto d'Europa, dove si può scegliere sia il genere che il tipo di locale.
analisi perfetta.....
  • LukeBB
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04-01-18 17.21

@ Roland70
A Roma ho anche visto di peggio,gente con pc collegato ad internet cantando e facendo cantare con le basi prese da youtube.

emoemoemoemoemoemoemo

Il bello è che questi personaggi riescono anche a guadagnare relativamente bene, non meno di 80/100€ a serata; in caso di eventi particolari (matrimoni,anniversari,18esimi etc etc ) il cachet aumenta fino ad allinearsi quasi ad un tastierista o ad un dj

è questo quello che fa più rabbia emo

pagare la stessa cifra per avere una qualità del prodotto ben inferiore rispetto ad un pianista o anche ad un duo che ha appresso anche una strumentazione di tutto rispetto.

La colpa principale è di chi accetta questo schifo. A Roma la realtà è forse più dispersiva ma di certo,lavorare così diventa molto facile.
La cosa che fa rabbia è che qualcuno si arrabbi.

Siamo onesti, se i tastieristi non fossero così puristi i personaggi di cui sopra (karaoke sulle basi di youtube) non esisterebbero.
Bastava fare come loro, e sarebbero tutti al loro posto. Perché loro hanno avuto l’idea, i tastieristi no.
Idem per i DJ. Sempre disprezzati, fino al momento in cui ho iniziato a fare produzioni di musica elettronica: ti cambia la visione delle cose, ti fa capire quanto lavoro c’è dietro ad un DJ di quelli bravi.

E niente, ci si rimbocca le mani, testa bassa, si studia, ci si reinventa e si cresce.
  • Roland70
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04-01-18 19.32

@ LukeBB
La cosa che fa rabbia è che qualcuno si arrabbi.

Siamo onesti, se i tastieristi non fossero così puristi i personaggi di cui sopra (karaoke sulle basi di youtube) non esisterebbero.
Bastava fare come loro, e sarebbero tutti al loro posto. Perché loro hanno avuto l’idea, i tastieristi no.
Idem per i DJ. Sempre disprezzati, fino al momento in cui ho iniziato a fare produzioni di musica elettronica: ti cambia la visione delle cose, ti fa capire quanto lavoro c’è dietro ad un DJ di quelli bravi.

E niente, ci si rimbocca le mani, testa bassa, si studia, ci si reinventa e si cresce.
@LukeBB
non si tratta di essere puristi o meno.....si tratta di professionalità,passione,bravura,talento,e chi più ne ha più ne metta.

Spesso,almeno quanto è capitato a me, ho visto solo gente che si è improvvisata in questo mestiere o come secondo lavoro,senza alcuna bravura ne vocale ne di qualsiasi altro genere.

Impianti voce da 500€ compreso mixer e microfono comprato da cinesi,assenza totale di originalità e bravura nell'intrattenimento sia musicale che generale, tastiere ( ove presenti da pochissimi € usate per far finta di suonare etc etc ).........insomma........prendere le basi da youtube e terminare i giga internet dopo 3 ore di serata e dover dire basta ai clienti.......insomma......lo vedo davvero vomitevole

poi chiaro,ogni categoria difende il proprio contesto di appartenenza.

ormai questa generazione e anche quella futura (ahimè) ha distrutto ogni qualsivoglia passione di proporre un'arte,un talento,una capacità e perchè no....anche un piacere per le orecchie......il tutto in base a dove si suona.

Io NON ho mai trovato nei locali un solo intrattenitore che con pc e voce, mi abbia realmente soddisfatto e mi sia piaciuto.....

è un discorso che possiamo fare e parlarne fino a domani........finchè ci saranno persone che balleranno di fronte a gente pagata 80€ per musica presa da internet.......le chiacchere stanno a zero....

Se hai altro da proporre,musicalmente parlando, possiamo parlarne ma personalmente sono arrabbiato solo con chi permette tutto ciò......ovvero i gestori dei locali........non son certo geloso di chi ha una strumentazione ben inferiore alla mia essendo privo di qualsiasi capacità tecnica e talentuosa
  • Dallaluna69
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04-01-18 19.59

Per chi ha voglia di approfondire, può valer la pena leggere (o rileggere) questo thread
  • michelet
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05-01-18 09.43

Penso che l'abbruttimento culturale sia equamente suddiviso per tutta la penisola.
Ad esempio, nella città balneare di Jesolo, dove ormai mi reco quasi ogni estate da circa una trentina d'anni (alternando con altre località), vedo che il quadro è desolante. Non ci sono più musicisti che suonano, ma solo preudo dj cantanti provvisti di apparecchiatura stile karaoke.
Resistono, però, i musicisti veri che hanno costruito nel tempo una solida reputazione. Ad esempio, ho avuto la fortuna di vendere la mia Yamaha S90ES ad un pianista professionista di pianobar che suona regolarmente sulle navi da crociera ed in prestigiose località di villeggiatura come Cortina, Costa Smeralda ecc. ecc. Per lui la crisi non esiste, ma posso dire che se lo merita, nel senso che ha una preparazione tecnica eccellente ed una memoria da elefante, passa dal brano pop allo standard jazz con una naturalezza incredibile. Quindi, che piaccia o no, la selezione naturale fa sopravvivere solo i migliori. Darwin docet
  • Roland70
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05-01-18 10.02

@ michelet
Penso che l'abbruttimento culturale sia equamente suddiviso per tutta la penisola.
Ad esempio, nella città balneare di Jesolo, dove ormai mi reco quasi ogni estate da circa una trentina d'anni (alternando con altre località), vedo che il quadro è desolante. Non ci sono più musicisti che suonano, ma solo preudo dj cantanti provvisti di apparecchiatura stile karaoke.
Resistono, però, i musicisti veri che hanno costruito nel tempo una solida reputazione. Ad esempio, ho avuto la fortuna di vendere la mia Yamaha S90ES ad un pianista professionista di pianobar che suona regolarmente sulle navi da crociera ed in prestigiose località di villeggiatura come Cortina, Costa Smeralda ecc. ecc. Per lui la crisi non esiste, ma posso dire che se lo merita, nel senso che ha una preparazione tecnica eccellente ed una memoria da elefante, passa dal brano pop allo standard jazz con una naturalezza incredibile. Quindi, che piaccia o no, la selezione naturale fa sopravvivere solo i migliori. Darwin docet
@michelet il contesto crocieristico per i musicisti, (anche singoli) è un mondo a se.....lì chiedono ancora di suonare veramente....al massimo trovi chi suona sopra una base ....ma almeno suona......anche se mi è capitato di vedere alcuni che facessero finta......

ad ogni modo è un requisito fondamentale per lavorare sulle navi......suonare dal vivo.

Per il resto condivido il tuo punto di vista
  • vin_roma
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05-01-18 10.22

@ Roland70
@michelet il contesto crocieristico per i musicisti, (anche singoli) è un mondo a se.....lì chiedono ancora di suonare veramente....al massimo trovi chi suona sopra una base ....ma almeno suona......anche se mi è capitato di vedere alcuni che facessero finta......

ad ogni modo è un requisito fondamentale per lavorare sulle navi......suonare dal vivo.

Per il resto condivido il tuo punto di vista
Lo era, lo era... si sono standardizzati anche loro e, anzi, hanno fatto cartello nel senso che nessuno nella turnazione, anche sullo stesso palco e nella stessa serata per via del monte ore, deve emergere o distinguersi per bravura e qualità nell'intrattenimento. Quindi usano lo stesso repertorio e spesso usano le stesse basi e ...spesso fanno finta di suonare e spesso sono annoiati.
  • Roland70
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05-01-18 10.32

@ vin_roma
Lo era, lo era... si sono standardizzati anche loro e, anzi, hanno fatto cartello nel senso che nessuno nella turnazione, anche sullo stesso palco e nella stessa serata per via del monte ore, deve emergere o distinguersi per bravura e qualità nell'intrattenimento. Quindi usano lo stesso repertorio e spesso usano le stesse basi e ...spesso fanno finta di suonare e spesso sono annoiati.
non ho mai notato tutto questo....anzi.....

i gruppi è vero,spesso suonano la stessa musica ogni sera ma in linea generale suonano....e non ho mai visto basi musicali.

Un pò diverso è la questione dei singoli o dei duo, dove mi è capitato di notare l'uso di basi,pc etc etc e alcuni di loro suonavano sopra la base,spesso con pianoforte a coda e in alcuni contesti specifici della nave.

Sicuramente si adegueranno anche loro, perchè il mercato questo offre...
  • fofoc57
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05-01-18 11.10

@ Roland70
non ho mai notato tutto questo....anzi.....

i gruppi è vero,spesso suonano la stessa musica ogni sera ma in linea generale suonano....e non ho mai visto basi musicali.

Un pò diverso è la questione dei singoli o dei duo, dove mi è capitato di notare l'uso di basi,pc etc etc e alcuni di loro suonavano sopra la base,spesso con pianoforte a coda e in alcuni contesti specifici della nave.

Sicuramente si adegueranno anche loro, perchè il mercato questo offre...
Io, per abitudine e piacere di fare musica con il gruppo, suono solo con i ritmi e pazienza se capita di ritardare, saltare o sbagliare un accordo...è il bello di fare musica live.... e la gente comunque apprezza......
  • Roland70
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05-01-18 11.11

@ fofoc57
Io, per abitudine e piacere di fare musica con il gruppo, suono solo con i ritmi e pazienza se capita di ritardare, saltare o sbagliare un accordo...è il bello di fare musica live.... e la gente comunque apprezza......
perfettamente d'accordo,lo sostengo anche io questo emo
  • simonleboss
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05-01-18 12.16

Scusate ma sono anni ormai che lo scenario musicale è questo.
Perchè il musicista invece di lamentarsi non abbassa le proprie pretese = il proprio cachet?
Guardate che i tempi delle vacche grasse sono finiti, i margini si sono ridotti per tutti, se io titolare devo spendere 150 euro per uno che canta ma suona anche, oppure 50 euro per un karaokista che magari non suona dal vivo ma canta bene, scelgo ad occhi chiusi il secondo.
Questa contrapposizione di categorie mi ricorda un po' i tassisti contro uber.
Chi non si adatta al mondo che cambia è perduto. Un po' come nell'altro TD dove si parla dei negozi di strumenti musicali a Roma che chiudono.
  • tsuki
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05-01-18 13.04

Consideriamo un gruppo che suona live,e tutto "fatto a mano":5 elementi batteria,basso,2 chitarre ,tastiere. Ti devi portare:amplificazione + spie,microfoni + aste,mixer,ampli x3, 3 tastiere + sub mixer e spie personali, un mare di cavi,a volte luci.A parte le prove e l'impegno ed il tempo speso,parti di pomeriggio,monti tutto,fai i suoni...Ad una certa ora suoni...Poi alla fine smonti,ricarichi te ne vai. Alternativa: Il Service.Almeno 600-700 euri.... Allora dico io, la domanda è sempre "quanto dovremmo chiedere??" Va bene ,capiamo i gestori ed i tempi,ma se vuoi musica dal vivo con un po' di spettacolarita' e di discreta fattura,qualcosa devi darla...Se no' fai cosi',chiamati il ragazzo coi dischetti o il Pc col video,dagli 50 euri e stai dentro con le spese...Ma se vuoi un po' di qualita' ,devi pagarla almeno un po'.
  • Constrictor
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05-01-18 13.23

@ notamelodica
Salve ragazzi, più che una domanda vorrei porgervi una mia curiosità per discuterne insieme a voi e sentire se nel resto d'Italia funziona come qui da me. Io vivo in provincia di Roma, ho inziato a studiare pianoforte da bambino ed ho fatto della musica una passione ed un mestiere. Negli anni 90 ho iniziato a suonare nei pianobar di Roma e dintorni portandomi a casa molte soddisfazioni. Nella mia città eravamo un numero limitato di musicisti, c'era lavoro per tutti ... poi pian piano la tecnologia ha iniziato a prendere il sopravvento. Nel tempo sono diventate diffusissime le tastiere con i primi floppy disk che diffondevano musica tramite basi musicali fino alle ancora oggi usatissime basi midi ed mp3. Improvvisamente sono nati un gran numero di "musicisti", chiunque sapesse intonare qualche nota (..e non sempre) si è improvvisato cantante e con un buon impianto di amplificazione tutti hanno iniziato a suonare nei pianobar. Adesso si lavora veramente poco, io cerco di far capire ai gestori la differenza da chi suona e chi invece usa il karaoke e spesso mii sento rispondere che chi ascolta non nota la differenza e ancora peggio spesso un karaokista ha un badget di 50 euro a serata quando chi suona ne chiede almeno 150. Adesso qualche locale di sani principi dove si suona un pianoforte e o dove comunque viene apprezzata la vera musica dal vivo ci restituisce un pò di dignità ( e secondo me si valorizza anche di più il locale), ma mi chiedo: questa cosa succede solo dalle mie parti o "tutto il mondo è paese"?
Ciao a tutti e buon 2018
E' in parte vero che, nei locali, chi ascolta, balla, ecc., non si crea problemi se il musicista (o musicante) di turno si esibisca con una Tyros5 oppure con una PSR 670, ma di certo chi si propone con 2 giradischi e qualche microfono seppur corredato da un'amplificazione degna di riguardo, dovrebbe avere il pudore di NON dire che và a suonare.
Io, la penso così, dal basso delle mie esperienze musicali e di vita.
Poi, ognuno è libero di autoreferenziarsi in piena mendacità.
  • cd1958
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05-01-18 15.40

@ Constrictor
E' in parte vero che, nei locali, chi ascolta, balla, ecc., non si crea problemi se il musicista (o musicante) di turno si esibisca con una Tyros5 oppure con una PSR 670, ma di certo chi si propone con 2 giradischi e qualche microfono seppur corredato da un'amplificazione degna di riguardo, dovrebbe avere il pudore di NON dire che và a suonare.
Io, la penso così, dal basso delle mie esperienze musicali e di vita.
Poi, ognuno è libero di autoreferenziarsi in piena mendacità.
Qui a Bolzano, matrimonio di un mio amico che voleva un dj. Ha chiesto un po' in giro, il dj che chiedeva meno (tariffa per due ore, per più tempo, tariffa aumentata), voleva 500 €. Qui da noi i dj hanno capito tutto. Complimenti, veramente. Da 40 anni suono, piano, chitarra, tastiere (arranger), fisarmonica, armonica diatonica. Non uso, per scelta, né basi né mp3 sui quali cantare, al massimo l'arranger. Da noi un musicista che suona o un "karaokista" non riescono neanche ad immaginarle queste cifre. Un gruppo di 4-5 elementi (oltre che da solo, suono in diverse formazioni, dal duo al quintetto) è già contento se riesce a portarsi a casa 300 €, ma è in campana sui 200. Questo in media. Per matrimoni, veglioni si spunta qualcosa di più. Si suona per passione, ormai. Non certo per la lira. Pertanto: complimenti ai dj, hanno veramente capito tutto. La mia è una pura e semplice constatazione, condivisa da molti altri miei amici musicisti con anni di studio e di pratica sulle spalle. Senza né ironia né invidia. Tanto di cappello, veramente. Personalmente finché potrò suonare piano e chitarra dal vivo bene. Poi suonerò per mia soddisfazione quando il mercato chiederà solo dj o karaokisti (scusate il termine).
  • anonimo

05-01-18 15.52

Guarda caso invece gli avvocati, i notai, etcetera non si adattano

Loro hanno capito tutto: albo di categoria con minimi fissati, impossibilità di esercitare gratuitamente se non in rarissimi e ben circostanziati casi, divieto di rivolgersi a chi non è iscritto all'albo...

Impossibile direte? In diversi stati degli USA funziona ancora così, suona solo chi è iscritto al sindacato dei musicisti, e le tariffe non possono scendere sotto a X

Non puoi pagare la tariffa? Niente musica dal vivo
  • vin_roma
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05-01-18 17.16

Mah, c'è da fare un'analisi negli ambienti musicali di questo tipo ...

500€ per un Dj? OK!
300 per un duo? NO!

C'è qualcosa che non torna.

Ovviamente un pub con una storia di musica dal vivo di qualità difficilmente prenderà in considerazione un Dj, a meno che non sia un evento specificamente richiesto dagli avventori.
In una cerimonia, riunione, evento, pare che il Dj ultimamente sia visto più di buon occhio, Motivi? Quelli economici non sembrano quelli discriminanti visto che per un Dj si spende anche di più che per un duo.

Allora?

Musica dal vivo:
Ha subito un grande afflusso di improvvisati a basso costo che, dai primi arranger che comunque dovevano saper pilotare (almeno conoscere le posizioni degli accordi) è passato alle basi midi su computer e karaoke sino a basi complete e suonate come si deve fatte uscire spudoratamente da un lettore Mp3...
Quindi, grazie alla caduta dei compensi, il mercato è andato in favore del primo vigile urbano canterino che si è presentato con mixer e lettore Mp3 al quale anche 50€ andavano bene per arrotondare i costi del mutuo.
I fruitori così si sono abituati, forse annoiati, ad un suono uguale in tutte le esibizioni (quante versioni di "Paese Mio..." ci saranno in internet?) ed hanno sviluppato l'equazione "musica dal vivo = du' palle infinite"

Musica con Dj:
Il Dj di suo ha musica molto caratterizzata, che suona bene e anche se non coinvolge tutti offre comunque un impatto sonoro "serio".
Qualche Dj, in occasioni di pubblico misto, avrà anche messo qualcosa di più pop e il fruitore medio avrà pensato: però il suono esce bene e il ragazzo ci coinvolge!
Visto che oramai l'utente medio ha perso l'abitudine verso la musica suonata bene e che il cantantucolo da strapazzo con le basi l'ha annoiato va da se che se l'unica esigenza è quella di sentire musica ...anche solo quella registrata gli sta bene ...e sceglie quindi il Dj che giustificatamente non canta, interviene solamente per incitare e basta. Un lavoro pulito pulito quindi.
E tra un po' ne vedremo anche nelle sale da ballo a mixare tra un Bolero e un Jive e quindi addio anche ai clarinettisti romagnoli...
  • ahivela
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05-01-18 17.24

Cyrano ha scritto:
Guarda caso invece gli avvocati, i notai, etcetera non si adattano


Gli "avvocati, notai, etcetera", se non hanno una comprovata e riconosciuta preparazione, possono fare danni anche molto seri. Da qui la necessita' di albi, certificazioni, sbarramenti e altro.
I musicisti ovviamente no. Se al mio matrimonio voglio il mio fruttivendolo che canta a fronna, non vedo perche' una legge me lo debba impedire. In base a cosa poi?
Quindi il sistema e' tutto sommato giusto e democratico.
Il vero problema e' un altro. Ascoltare musica e' una cosa, divertirsi ne e' un'altra. Ma molti musicisti ancora non hanno capito questa differenza... e pretendono di esibirsi, di far ascoltare musica, quella che decidono loro (spesso pure fatta male), laddove la gente invece vuole solo (giustamente) divertirsi, ballare, stare spensierata, magari sballarsi. Quando e se la gente vuole ascoltare musica dal vivo, va a teatro, ai concerti (nei luoghi e contesti adatti), non va nelle pizzerie, nei pub o nelle discoteche. La catastrofe, se cosi' si puo' definire, e' iniziata decenni fa, su questo equivoco, da quando i supporti registrati, prima dischi, poi digitale, sono diventati sempre piu' alla portata di tutti. Piu' o meno inconsapevolmente, i musicisti hanno avuto negli anni recenti sempre piu' la tendenza ad assecondare il divertimento del pubblico, cioe' a cercare di fare quello che un dj fa molto meglio e con meno dispendio di energie. E' ovvio che era una battaglia persa in partenza. In quest'ottica, il peggior dj sara' sempre meglio, e piu' competitivo, del miglior musicista. Il karaoke, cioe' il "perform yourself" (e sticazzi gli altri che devono sorbirsi i miei ragli) esasperato dell'individuo contemporaneo, ha fatto il resto, liquefacendo e disintegrando del tutto la ragion d'essere del musicista. Parlo ovviamente di musica da intrattenimento, o in contesti da intrattenimento effettivi o borderline.
  • Roberto_Forest
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05-01-18 17.28

Ieri vado da un locale aperto recentemente, ero già passato e aveva detto di tornare a gennaio per fissare una data. Sembrava convinto del progetto. Arrivo lì e mi dice: guarda non si sto dentro con le spese, la musica non attira clienti, vado in perdita, e quindi non faccio più suonare. Un pub grande con 100-150 posti a sedere, che aveva fatto suonare gruppi acustici nel mese di novembre e dicembre una volta a settimana, non ci sta con le spese, che posso immaginare, visto che sono andati in duo o trio siano state di 150-200€ di cachet. Se un locale cosi rinuncia alla musica perché non ci sta con le spess , figurati un baretto con 30 coperti..
Infatti i locali che nei dintorni fanno suonare lo fanno anche loro più per passione che altro, perché c'è da dire che alla gente non interessa musica dal vivo. Zero proprio. Forse ancora i soliti tributi hard rock funzionano ancora, ma che 2 palle...
  • vin_roma
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05-01-18 17.33

Siamo in troppi a suonare!!!

Meno conservatori, meno scuole di musica, meno basi su You tube!!! emoemoemo

emoemoemoemoemoemo