Cosa è musica contemporanea? Cyrano...

  • anonimo

10-05-17 22.07

Se proprio vogliamo, potremmo cominciare da qui

Constant Lambert, otto poemi di Li Po
  • anonimo

10-05-17 22.09

O da qui:

Arnold Schoenberg: verklärte nacht
  • zerinovic
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10-05-17 23.43

Cavolo per come é inquietante mi ha fatto spegnere..non sono arrivato a meta...emo
  • vin_roma
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10-05-17 23.54

Su questi discorsi e per quanto la musica "contemporanea" ha intersecato i miei passi penso di avere le idee chiare: c' è molta confusione, molti truffatori e molta ipocrisia camuffata da intellettualità.
Cyrano ha scritto:
1) Experimentum mundi: una truffa bella e buona da punire con la prigione

so che Supporti Musicali con i suoi argomenti, tramite le ricerche in internet, facilmente risulta negli indici di risposta ed è consultabile da chiunque ...non vorrei sollevare polveroni inutili.
ma posso dirti che ho avuto a che fare con questo compositore ...non mi discosto dal tuo giudizio. emo

Cyrano ha scritto:
2) Barbara Hannigan e Ligeti: Ligeti sarà anche pesante e disturbante ma ha la sua dignità. Per contro lei è una stupida piena di sè (anche se sa cantare) che non ha capito che l'arte non è un teatrino di burattini dove si fanno smorfie, birignao e movimenti tipo corea di huntington per mettersi in mostra. Ligeti Ok, lei in gattabuia con l'experimentum mundi

Per lei non sarei così cattivo ...è un talento, ha dissacrato la direzione ma sa quel che fa e forse tende anche a smontare la presunzione impenetrabile e omertosa del linguaggio contemporaneo offrendo con molta personalità una lettura più scanzonata e teatrale e che, forse, con questo riesce a legittimare involontariamente la sussistenza di certe opere.

Cyrano ha scritto:
3) Carlo Boccadoro e il suo gruppo di oligofrenici: "vorrei ma non posso". Sei mesi con la condizionale a patto che seguano un corso di almeno 100 ore di fraseggio bebop

Io mi chiedo: contemporaneo vuol dire annullamento dell' emozione? dell' edificio musicale? del respiro delle frasi? Se è questo, che differenza c' è tra note buttate a casaccio e quelle scritte?

Cyrano ha scritto:
4) Concerto ensemble: ci siamo! Questa sì che va bene

Ok, ma che contesto dimostrano? Per strada, nella mia vita quotidiana dove le applico queste sonorità? Appartengono all' uomo? O sono esercizi di scrittura? E se non per la strada, nei miei edifici di uomo del 2017, cosa ottengo nel passare una/due ore in teatro ad ascoltare cose di cui appena fuori non mi resta niente (non le melodie da canticchiare ma quel suono che non è attinente al nostro tempo, al nostro ambiente). Dico questo perché mi è venuto in mente un concerto dei Tangerine Dream a cui assistetti negli anni '80... anche se dopo non ricordavo nulla di particolare era rimasta in me la forza dei sequencer, dei suoni sintetizzati ...e questi li sentivo come colori del mio ambiente, anche se ero fermo al semaforo...

11-05-17 00.05

@ vin_roma
Trovatori e trovieri erano veramente testimoni della loro epoca?
Orlando Di Lasso, J. Desprez interpretavano il loro tempo?
di quel burlone di Haydn, se ne chiedevi per strada, sapevano risponderti?
Al mercato, quando qualche contemporaneo di Mozart cantava, che cosa cantava?
Bartok, Stravinsky, hanno assunto l' energia del mondo industriale prima di scrivere?
Ravel, Debussy, ma poi anche Puccini o Respighi ...hanno espresso il suono di una società che si liberava da preconcetti e luoghi comuni?

A questo punto comincia la confusione dei ruoli, con la diffusione dei supporti musicali (emo), si è intensificata ed evoluta la presenza di musica "pop"...olare che ha offerto molti spunti artistici nuovi, si è sviluppata anche la musica, diciamo, "fai date" col grande contributo della comunità afroamericana.
Poi Copland, Gershwin, Bernstein sono alcuni tra quelli che hanno raccontato in maniera più "colta" il suono pop del nuovo mondo, Varese, Ligeti hanno sperimentato nuovi linguaggi, la cinematografia ha sviluppato altri modi di scrivere musica, l' elettronica ha messo di suo... insomma, oggi è un gran minestrone ...ma meno male che sia così.

Ma se un editore dovesse chiedervi di scrivere un' opera contemporanea... emo quale sarebbe il linguaggio che potrebbe descrivere e sintetizzare il nostro tempo senza scadere in banalità o eccessi di sperimentazione?

A chi non ne fosse a conoscenza, riporto alcuni esempi di come viene interpretato "classicamente" il nostro tempo...

Experimentum Mundi
Barbara Hannigan ...Barbara che poi musicalmente è un mostro... che qui interpreta Ligeti
...ma c' è di più
e ancora di più...

possibile che il linguaggio classico ci veda così rarefatti, insoluti?
O hanno ragione i compositori di musica da film che si son regalati la possibilità di esporsi senza cliché a tutte le caratteristiche ed emozioni del nostro essere globali?
la musica 'contemporanea' non è musica...
  • vin_roma
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11-05-17 00.12

@ anonimo
Se proprio vogliamo, potremmo cominciare da qui

Constant Lambert, otto poemi di Li Po
Nonostante il periodo sento l' embrione della melodia da musical. Direi il papà di Bernestein... Attinenza al linguaggio puramente contemporaneo assente.
  • vin_roma
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11-05-17 00.35

Cyrano ha scritto:
O da qui:

Arnold Schoenberg: verklärte nacht

Qui siamo nei ranghi della normalità.

Parliamo della dodecafonia: quintetto di fiati op. 26
Il principio è lo scardinamento di tutti i rapporti armonici e l' uso obbligatorio di tutti e dodici i semitoni nel massimo equilibrio nel loro uso. Ciò che ne viene fuori, oltre ad una pallida ricerca di un' architettura discorsiva, per me è solo un esercizio di notazione senza nessun riscontro artistico o emotivo ...della serie: come faccio a sorbirmi 40 min. di concerto con questa musica?
  • vin_roma
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11-05-17 01.21

La verità è che sono un po' in imbarazzo perché un editore mi ha chiesto di "spingermi" nel repertorio contemporaneo per vedere cosa succede date le mie esperienze non proprio attinenti al genere ma che in alcuni casi l' hanno accarezzato.

Sono lusingato ma anche preoccupato ...cos' è, appunto, il linguaggio contemporaneo?
emo ...devo capire... per ora sto facendo indigestione di questa musica ...speriamo di non sentirmi male e di scoprire la strada giusta.emo
  • anonimo

11-05-17 07.09

vin_roma ha scritto:
Ok, ma che contesto dimostrano? Per strada, nella mia vita quotidiana dove le applico queste sonorità? Appartengono all' uomo? O sono esercizi di scrittura?


Esattamente quello che cerco di dettagliare nella "parabola teorica": questi sono nella fase in cui l'elaborazione intellettualistica, pur restando nel campo della sostanziale onestà, si è completamente distaccata dalla radice popolare e vive solo per quei pochi che hanno gli strumenti culturali per comprenderne il senso specifico
  • anonimo

11-05-17 07.12

@ vin_roma
Nonostante il periodo sento l' embrione della melodia da musical. Direi il papà di Bernestein... Attinenza al linguaggio puramente contemporaneo assente.
Permettimi di dissentire, carissimo: queste potrebbero invece essere le buone basi di partenza per una musica contemporanea che si ancori solidamente in un linguaggio comprensibile emo
  • anonimo

11-05-17 07.13

@ zerinovic
Cavolo per come é inquietante mi ha fatto spegnere..non sono arrivato a meta...emo
Già arrivare a metà del primo ascolto è buono emo

Vedrai che poi ti abitui
  • paolo_b3
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11-05-17 09.02

Giudicare qualcosa che non si conosce, o quantomeno non si conosce bene è sempre rischioso.
A me quei 4 brani non piacciono.
Al di la dei miei gusti, io penso che l'arte deve essere popolare, in quanto per fare un discorso ci vuole uno che parla, ma anche uno che ascolta, e quando il linguaggio devia così bruscamente da quello comunemente utilizzato, nasce in me il sospetto che non ci fosse niente da dire, ma si siano ricercate parole inusitate per vedere la reazione di chi ascolta. E' chi ascolta sono spesso pseudo intellettuali elitaristi, il cui unico scopo è di dire, io ascolto Tizio, Caio e Sempronio. Sia ben chiaro che non intendo dire che chi ascolta questa musica sia necessariamente gente di questo tipo.
Succedeva anche nel jazz a cavallo tra gli anni 80 e 90 perchè era diventato una moda. Orde di gente a vedere concerti che a metà abbandonavano.
Che qualcosa di questo lavoro possa rimanere e permeare la musica in futuro non è da escludere, ma fino a che punto il merito vada a questi qui o vada a coloro i quali utilizzeranno frammenti riconducibili a questo linguaggio è tutto da capire.
  • benjomy
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11-05-17 09.21

@ paolo_b3
Non volevo entrare nella tua vita privata, era solo un tributo di amicizia emoemoemo
A quando le nozze? Spero ci invitiate tutti.
Comunque
.. per fortuna io ascoltavo gli Yellowjackets. Se avessi ascoltato troppa musica "contemporanea" ora sarei un serial killer!emo
  • paolo_b3
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11-05-17 09.23

@ benjomy
A quando le nozze? Spero ci invitiate tutti.
Comunque
.. per fortuna io ascoltavo gli Yellowjackets. Se avessi ascoltato troppa musica "contemporanea" ora sarei un serial killer!emo
Quando sarai pronto per suonare la marcia nunziale col NS3 emo
  • BB79
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11-05-17 09.41

@ vin_roma
Trovatori e trovieri erano veramente testimoni della loro epoca?
Orlando Di Lasso, J. Desprez interpretavano il loro tempo?
di quel burlone di Haydn, se ne chiedevi per strada, sapevano risponderti?
Al mercato, quando qualche contemporaneo di Mozart cantava, che cosa cantava?
Bartok, Stravinsky, hanno assunto l' energia del mondo industriale prima di scrivere?
Ravel, Debussy, ma poi anche Puccini o Respighi ...hanno espresso il suono di una società che si liberava da preconcetti e luoghi comuni?

A questo punto comincia la confusione dei ruoli, con la diffusione dei supporti musicali (emo), si è intensificata ed evoluta la presenza di musica "pop"...olare che ha offerto molti spunti artistici nuovi, si è sviluppata anche la musica, diciamo, "fai date" col grande contributo della comunità afroamericana.
Poi Copland, Gershwin, Bernstein sono alcuni tra quelli che hanno raccontato in maniera più "colta" il suono pop del nuovo mondo, Varese, Ligeti hanno sperimentato nuovi linguaggi, la cinematografia ha sviluppato altri modi di scrivere musica, l' elettronica ha messo di suo... insomma, oggi è un gran minestrone ...ma meno male che sia così.

Ma se un editore dovesse chiedervi di scrivere un' opera contemporanea... emo quale sarebbe il linguaggio che potrebbe descrivere e sintetizzare il nostro tempo senza scadere in banalità o eccessi di sperimentazione?

A chi non ne fosse a conoscenza, riporto alcuni esempi di come viene interpretato "classicamente" il nostro tempo...

Experimentum Mundi
Barbara Hannigan ...Barbara che poi musicalmente è un mostro... che qui interpreta Ligeti
...ma c' è di più
e ancora di più...

possibile che il linguaggio classico ci veda così rarefatti, insoluti?
O hanno ragione i compositori di musica da film che si son regalati la possibilità di esporsi senza cliché a tutte le caratteristiche ed emozioni del nostro essere globali?
direi proprio che....
...sta tornando il vecchio forumemoemoemoemoemo
  • maxpiano69
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11-05-17 10.41

Alla fine ho preso coraggio ed ho ascoltato i 4 brani del post di apertura, da profano assoluto del genere (premetto), pur avendo avuto qualche contatto con esso (come quando qualche anno fa andai alla Scala a sentire Pollini, ma ad aprire il suo concerto c'era un musicista e compositore contemporaneo di cui non ricordo il nome... e vorrá ben dire qualcosa...)

Dal basso della mia ignoranza peró devo dire che il primo, dopo pochi minuti se non meno, mi ha fatto pensare a questo

Il secondo invece l'ho ascoltato tutto e mi ritrovo abbastanza con Cyrano, sulla "teatralitá" della Hannigan non so giudicare se sia eccessiva o effettivamente funzionale al senso del brano, ma almeno per quanto "complessa" e "fuori" sento che c'é un idea musicale nella composizione di Ligeti.

Il terzo, non l'ho davvero capito... mi é piaciuto il sound di quella formazione ma non l'idea o approccio musicale, poco chiaro, confusione...

Ho cominciato infine ad ascoltare il quarto ed ultimo e la prima reazione é stata "beh si, adesso decisamente meglio" (ma non so se ho voglia di ascoltarlo per 1:15h)
  • paolo_b3
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11-05-17 11.29

maxpiano69 ha scritto:
Dal basso della mia ignoranza peró devo dire che il primo, dopo pochi minuti se non meno, mi ha fatto pensare a questo


Che spettacolo, grazie Max!
  • vin_roma
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11-05-17 11.51

Cyrano... del primo compositore, quello che metteresti in galera... ne sono stato un orchestratore... Della sua onesta "deviazione" intellettuale potrei dire che tanto onesta non è. Fui più onesto io che rifiutai artisticamente le sue proposte...
  • anonimo

11-05-17 12.30

@ vin_roma
Cyrano... del primo compositore, quello che metteresti in galera... ne sono stato un orchestratore... Della sua onesta "deviazione" intellettuale potrei dire che tanto onesta non è. Fui più onesto io che rifiutai artisticamente le sue proposte...
Ne sono certo emo

PS mi riferivo solo all'ultimo video, il primo é da polizia musicale, il secondo é da disturbo narcisistico della personalità della signorina (che canta bene ed il brano é interessante...ma fa troppe moine per attirare l'attenzione su di sé e gridare al mondo "io sono un genio ed anche una bella figa") ed il terzo é da "vorrei ma non posso"
  • vin_roma
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11-05-17 12.58

Cyrano ha scritto:
il secondo é da disturbo narcisistico della personalità della signorina (che canta bene ed il brano é interessante...ma fa troppe moine per attirare l'attenzione su di sé e gridare al mondo "io sono un genio ed anche una bella figa")

Beh, se consideriamo l' esibizione come "l' aria" di un' opera in due atti (Mysteries of the Macabre) di cui lei ne è una ottima interprete nelle vesti di un' ispettrice in un ambiente surreale, alla Woody Allen, la cosa cambia aspetto. Diciamo che è il suo bis più richiesto.