...Nel resto d'italia

11-01-18 15.29

@ markelly2
L'unica differenza è che un musicista può aspirare a diventare un artista della musica.
Un dj, per quanto preparato, sarà solo bravo a svolgere il suo lavoro.
emo
Opinabile..
  • benjomy
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11-01-18 15.39

come ho già scritto, la differenza fra coloro che suonano musica e coloro che mettono dischi , pur se bravi e preparati, esiste ed è innegabile-
Mi perdoni l'amico dj se per me i musicisti sono solo quelli della prima categoria...(nulla di personale)
  • Constrictor
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11-01-18 16.04

mauroverdoliva ha scritto:
mare brulicante di squali

... è soltanto quello che riguarda le ditte costruttrici e non già quello dei fruitori di un prodotto quasi sempre "semi-finito".

11-01-18 16.09

@ benjomy
come ho già scritto, la differenza fra coloro che suonano musica e coloro che mettono dischi , pur se bravi e preparati, esiste ed è innegabile-
Mi perdoni l'amico dj se per me i musicisti sono solo quelli della prima categoria...(nulla di personale)
Abbondantemente perdonato emo anche se è palese che un musicista nn sia un dj e viceversa, tant'è che io tutto mi sento tranne che un musicista, nn sapendo nemmeno da che parte incominciare...
La diatriba riguarda semmai il concetto di "artista" che x me riguarda eccome, anche la mia categoria, ovviamente ad alti livelli e scomodando eminenze come sinclar, guetta, cox...
  • benjomy
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11-01-18 16.17

@ mauroverdoliva
Abbondantemente perdonato emo anche se è palese che un musicista nn sia un dj e viceversa, tant'è che io tutto mi sento tranne che un musicista, nn sapendo nemmeno da che parte incominciare...
La diatriba riguarda semmai il concetto di "artista" che x me riguarda eccome, anche la mia categoria, ovviamente ad alti livelli e scomodando eminenze come sinclar, guetta, cox...
artista.. è un concetto di non facile determinazione.
sul fatto che per arrivare a certi livelli occorra anche in quel campo studio e allenamento non ho dubbi...
sull'essere artista ne nutro parecchi....emo

11-01-18 16.30

@ benjomy
artista.. è un concetto di non facile determinazione.
sul fatto che per arrivare a certi livelli occorra anche in quel campo studio e allenamento non ho dubbi...
sull'essere artista ne nutro parecchi....emo
Come è giusto che sia, ma per come la vedo io i dubbi sono crollati a zero
  • anonimo

11-01-18 16.32

Innanzitutto bisogna definire cos'è l'arte

Seguendo l'intuizione di Heidegger, l'arte esiste sostanzialmente nelle "opere d'arte"

E cosa sono le opere d'arte?

Sono opere (prodotti dell'uomo) ove la Verità si palesa nel tratto della forma, come incontro/scontro tra terra (natura) e mondo (cultura)

L'opera d'arte non può quindi che essere eminentemente "artigianale", unica, sofferta, profonda e irripetibile

Ciò fa giustizia di molta musica (e di molta "pretesa arte") ma annulla definitivamente la possibilità che il djeing sia arte.

Su guetta poi non stiamo parlando nè di arte, nè di musica e neanche di "mettere su i dischi", stiamo parlando di rumore
  • lele49
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11-01-18 17.07

@ vin_roma
Siamo in troppi a suonare!!!

Meno conservatori, meno scuole di musica, meno basi su You tube!!! emoemoemo

emoemoemoemoemoemo
Le scuole di musica lasciamole a chi non ha orecchio musicale e vuole divertirsi ed ha i soldi che servono, dando lavoro per annniiii a qualcuno.
In fondo, di materiale musicale c'è a sufficienza per campare altri mille anni.
Un bravo e cosciente musicista ha solo bisogno di due cose.l'orecchio buono ed allenatore lo strumento sul quale esprimere li propri sentimenti....bastaaaaa
Alcune nozioni sull'uso dello strumento si possono apprende le basilari, il resto viene da se ,da un attento esame ed ascolto dei brani musicali.
L'improvvisazione deve venire spontanea, e se non c'è, mi dispiace il maestro non te la da, neanche pagando.
So di dire cose banalissime, ma lo devo ammettere purtroppo all'età di 68 anni, dopo anni sprecati in conservatorio e titoli che...........servono a emo a non essere musicisti.
A vent'anni usavo moltissimo l'orecchio e scrivevo le parti ai componenti del gruppo, ed ora continuo così, rendendomi conto delle bellezze che mi propone attimo per attimo.
Tanto per agganciarmi al DJ,che usa usare spezzoni già fatti a suo gusto li sa usare al momento opportuno, quando scrivevo un contrappunto a 4 parti, l'idea musicale era già una creazione personale, che poi veniva elaborata e sviluppata, con lo studio della forma musicale, ed anche adattata all'orecchio personale.
Il musicista deve conoscere tutto quello che serve alla musica..anche in maniera elementare essere n musicista colto e completo.
Nella musica leggera ho sempre usato attrezzature che valorizzassero in pieno le mie umili performance musicali,improvvisazione e musica prettamente dal vivo, mai capite,ascolto attento già dagli anni 70 di Bill evans,Peterson e vari, cantanti jazz donne ed uomini, e questo ha contribuito a formarmi come musicista, non sicuro il conservatorio.
E qui si parla di DJ,due forme artistiche completamente differenti...o evoluzione della forma musicale...emoemoemoemo
  • ahivela
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11-01-18 17.28

Cyrano ha scritto:
Su guetta poi non stiamo parlando nè di arte, nè di musica e neanche di "mettere su i dischi", stiamo parlando di rumore


Aaaarghhh... avevi cominciato cosi' bene emo
  • benjomy
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11-01-18 17.43

lele49 ha scritto:
Un bravo e cosciente musicista ha solo bisogno di due cose.l'orecchio buono ed allenatore lo strumento sul quale esprimere li propri sentimenti....bastaaaaa
Alcune nozioni sull'uso dello strumento si possono apprende le basilari, il resto viene da se ,da un attento esame ed ascolto dei brani musicali.
L'improvvisazione deve venire spontanea, e se non c'è, mi dispiace il maestro non te la da, neanche pagando

non sono molto d'accordo... prima devi padroneggiare la materia ( e qui lo studio è fondamentale)... poi la puoi plasmare..
  • lele49
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11-01-18 18.00

@ benjomy
lele49 ha scritto:
Un bravo e cosciente musicista ha solo bisogno di due cose.l'orecchio buono ed allenatore lo strumento sul quale esprimere li propri sentimenti....bastaaaaa
Alcune nozioni sull'uso dello strumento si possono apprende le basilari, il resto viene da se ,da un attento esame ed ascolto dei brani musicali.
L'improvvisazione deve venire spontanea, e se non c'è, mi dispiace il maestro non te la da, neanche pagando

non sono molto d'accordo... prima devi padroneggiare la materia ( e qui lo studio è fondamentale)... poi la puoi plasmare..
Ma l'attento esame ,analisi e studio del pezzo è conoscenza della materia, cosa che normalmente non si insegna....nelle scuole private ma solo nel corso di composizione dei conservatori.
Comunque per uno studio della materia, hai bisogno di un maestro o la tua curiosità musicale te lo consiglia?
Jazz al conservatorio?corso di improvvisazione musicale?frequentato un mese..emoemoemo
  • benjomy
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11-01-18 18.06

@ lele49
Ma l'attento esame ,analisi e studio del pezzo è conoscenza della materia, cosa che normalmente non si insegna....nelle scuole private ma solo nel corso di composizione dei conservatori.
Comunque per uno studio della materia, hai bisogno di un maestro o la tua curiosità musicale te lo consiglia?
Jazz al conservatorio?corso di improvvisazione musicale?frequentato un mese..emoemoemo
il problema sono i cattivi insegnanti...
come fai a improvvisare se non hai le basi, solfeggio, armonia, e tutto ilr esto?
secondo te chiunque è in grado di imparare tutto ciò da solo?
e la tecnica per suonare?
gli esercizi per acquisirlia?
anche le basi del jazz e dell'improvvisazione si imparano se hai qualcuno in grado di insegnartelo...poi ovviamente subentrano la curiosità, le capacità personali etc..
almeno io la penso così...
  • anonimo

11-01-18 18.21

@ benjomy
il problema sono i cattivi insegnanti...
come fai a improvvisare se non hai le basi, solfeggio, armonia, e tutto ilr esto?
secondo te chiunque è in grado di imparare tutto ciò da solo?
e la tecnica per suonare?
gli esercizi per acquisirlia?
anche le basi del jazz e dell'improvvisazione si imparano se hai qualcuno in grado di insegnartelo...poi ovviamente subentrano la curiosità, le capacità personali etc..
almeno io la penso così...
Anche io emo
  • lele49
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11-01-18 18.29

@ benjomy
il problema sono i cattivi insegnanti...
come fai a improvvisare se non hai le basi, solfeggio, armonia, e tutto ilr esto?
secondo te chiunque è in grado di imparare tutto ciò da solo?
e la tecnica per suonare?
gli esercizi per acquisirlia?
anche le basi del jazz e dell'improvvisazione si imparano se hai qualcuno in grado di insegnartelo...poi ovviamente subentrano la curiosità, le capacità personali etc..
almeno io la penso così...
Solfeggio???? ma ai tempi del conservatorio 1982 ,l'ho dato, ma caro non mi dire ,con un buon uso dell cervello ed allenamento, lo puoi fare benissimo da solo.
No,solo chi è veramente interessato ed ama la musica è in grado di fare da solo, logicamente con una conoscenza tecnica basilare dello strumento(essenziale e dettata da un maestro amico cosciente ).
L'armonia si impara logicamente dai trattati,ma l'analisi del brano a cosa serve? le cose imparate ad orecchio rimangono, quelle scritte????
Jazz,secondo me è solo fatto di ascolto ed analisi ad orecchio, si può fare benissimo da solo, quando hai la materia e voglia ed amore, la scuola può aiutare ma in piccolissima parte.
  • benjomy
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11-01-18 18.43

lele49 ha scritto:
Solfeggio???? ma ai tempi del conservatorio 1982 ,l'ho dato, ma caro non mi dire ,con un buon uso dell cervello ed allenamento, lo puoi fare benissimo da solo.


se ti trovi una chiave di Do posizionata sul primo rigo o hai studiato o non sai nemmeno cosa sia
solfeggio..la differenza fra chi lo conosce e chi l'ha imparato (male ) da solo la senti appena suoni in due o più
... mancato rispetto delle pause, del tempo, non sapere contarte nella testa anche in assenza della batteria etc.
lele49 ha scritto:
conoscenza tecnica basilare dello strumento(essenziale e dettata da un maestro amico cosciente ).

se ascolti jarret...per esempio i got i bad and ain't good... pensi che i fraseggi che fa si possano imparare da soli? senza aver studiato scale, scale per terze, per seste etc? io penso proprio di no...
lele49 ha scritto:
L'armonia si impara logicamente dai trattati,ma l'analisi del brano a cosa serve? le cose imparate ad orecchio rimangono, quelle scritte????

quindi se imparo a costruiire un accordo di 9b leggendo un trattato di armonia me lo dimentico mentre se lo ascolto me lo ricordo??emo mi sfugge il percè.. ed anzi direi il contrario.. una volta che so come si costruisce so farlo in ogni tonalità.. ad orecchio la vedo dura...
non sono d'accordo nel diffondere l'idea che studiare non serva a nulla.. emo
  • paolo_b3
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11-01-18 19.18

@ benjomy
lele49 ha scritto:
Solfeggio???? ma ai tempi del conservatorio 1982 ,l'ho dato, ma caro non mi dire ,con un buon uso dell cervello ed allenamento, lo puoi fare benissimo da solo.


se ti trovi una chiave di Do posizionata sul primo rigo o hai studiato o non sai nemmeno cosa sia
solfeggio..la differenza fra chi lo conosce e chi l'ha imparato (male ) da solo la senti appena suoni in due o più
... mancato rispetto delle pause, del tempo, non sapere contarte nella testa anche in assenza della batteria etc.
lele49 ha scritto:
conoscenza tecnica basilare dello strumento(essenziale e dettata da un maestro amico cosciente ).

se ascolti jarret...per esempio i got i bad and ain't good... pensi che i fraseggi che fa si possano imparare da soli? senza aver studiato scale, scale per terze, per seste etc? io penso proprio di no...
lele49 ha scritto:
L'armonia si impara logicamente dai trattati,ma l'analisi del brano a cosa serve? le cose imparate ad orecchio rimangono, quelle scritte????

quindi se imparo a costruiire un accordo di 9b leggendo un trattato di armonia me lo dimentico mentre se lo ascolto me lo ricordo??emo mi sfugge il percè.. ed anzi direi il contrario.. una volta che so come si costruisce so farlo in ogni tonalità.. ad orecchio la vedo dura...
non sono d'accordo nel diffondere l'idea che studiare non serva a nulla.. emo
Aggiungerei: il valore dello studio, tanto nella musica quanto nelle altre materie, si può sintetizzare in 3 punti fondamentali:
1) Formazione: acquisire gli strumenti per muoversi da se
2) Motivazione: avere un docente capace di farti apprezzare la materia
3) Dedizione: solo se sei uno studente "ufficiale" puoi ritagliarti il tempo necessario allo studio ed alla tua crescita.

  • lele49
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11-01-18 19.29

@ benjomy
lele49 ha scritto:
Solfeggio???? ma ai tempi del conservatorio 1982 ,l'ho dato, ma caro non mi dire ,con un buon uso dell cervello ed allenamento, lo puoi fare benissimo da solo.


se ti trovi una chiave di Do posizionata sul primo rigo o hai studiato o non sai nemmeno cosa sia
solfeggio..la differenza fra chi lo conosce e chi l'ha imparato (male ) da solo la senti appena suoni in due o più
... mancato rispetto delle pause, del tempo, non sapere contarte nella testa anche in assenza della batteria etc.
lele49 ha scritto:
conoscenza tecnica basilare dello strumento(essenziale e dettata da un maestro amico cosciente ).

se ascolti jarret...per esempio i got i bad and ain't good... pensi che i fraseggi che fa si possano imparare da soli? senza aver studiato scale, scale per terze, per seste etc? io penso proprio di no...
lele49 ha scritto:
L'armonia si impara logicamente dai trattati,ma l'analisi del brano a cosa serve? le cose imparate ad orecchio rimangono, quelle scritte????

quindi se imparo a costruiire un accordo di 9b leggendo un trattato di armonia me lo dimentico mentre se lo ascolto me lo ricordo??emo mi sfugge il percè.. ed anzi direi il contrario.. una volta che so come si costruisce so farlo in ogni tonalità.. ad orecchio la vedo dura...
non sono d'accordo nel diffondere l'idea che studiare non serva a nulla.. emo
Non dico che studiare non serve, ma una basilare conoscenza di studio ci va, poi unita ad un buon orecchio, non perdere troppi anni nello studio con un insegnante,(quello che ti serve ti deve dare se lo è).
Il resto è tutto tuo.
Cyrano sicuramente non è d'accordo.
  • benjomy
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11-01-18 19.36

@ lele49
Non dico che studiare non serve, ma una basilare conoscenza di studio ci va, poi unita ad un buon orecchio, non perdere troppi anni nello studio con un insegnante,(quello che ti serve ti deve dare se lo è).
Il resto è tutto tuo.
Cyrano sicuramente non è d'accordo.
Neanche io emo
  • anonimo

11-01-18 20.02

@ lele49
Non dico che studiare non serve, ma una basilare conoscenza di studio ci va, poi unita ad un buon orecchio, non perdere troppi anni nello studio con un insegnante,(quello che ti serve ti deve dare se lo è).
Il resto è tutto tuo.
Cyrano sicuramente non è d'accordo.
Ci vuole lo studio e ci vuole l'anima

Poi dipende dove si vuole arrivare: un conto è scalare il mottarone, un conto il monte bianco ed un conto ancora l'everest

Per ogni opzione ci vuole una preparazione differente...ed anche un talento differente
  • lele49
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11-01-18 20.05

@ paolo_b3
Aggiungerei: il valore dello studio, tanto nella musica quanto nelle altre materie, si può sintetizzare in 3 punti fondamentali:
1) Formazione: acquisire gli strumenti per muoversi da se
2) Motivazione: avere un docente capace di farti apprezzare la materia
3) Dedizione: solo se sei uno studente "ufficiale" puoi ritagliarti il tempo necessario allo studio ed alla tua crescita.

emoemo