29-01-19 08.33
@ MiLord
Innanzitutto thanks per la risposta!
Però, con tutto il sincero rispetto che ho nei vostri confronti, vedo sempre darmi risposte tipo: "eh ma nell'hammond vero era così e il legend lo clona". Oppure il "synth vero nel '70 era così e quindi anche questo di oggi è giusto che si scordi a metà concerto e che ti devi segnare i parametri dei suoni su un foglietto"
Però a me sembra un po' un arrampicarsi sugli specchi nei riguardi di quella che nel 2019 è una mancanza a tutti gli effetti. Mi sembra sempre un giustificare un chiaro difetto anacronistico su uno strumento o una marca che possediamo o che a noi piace.
Non prendetela come una critica eh, è solo per ragionare e discutere un po' su questo bell'argomento
Se nel 1959 la tecnologia non permetteva certe cose, oggi si può! Senza stravolgere il suono, soprattutto nel caso di un clone hammond che è comunque digitale.
La cosa sarebbe stata apprezzatissima già nel 1959, figuriamoci! Solo che allora non c'erano i mezzi!
Io dico che sotto sotto molti possessori del legend se uscisse un aggiornamento in tal senso sarebbero contenti
Infatti c'è chi come andrealoverde chiede giustamente a riguardo. Lo farei anche io!
Salvare un preset sui drawbars mantenendo anche il chorus, la percussione selezionata, la saturazione che male fa?
Non farebbe del legend un vero clone?
Allora vi chiedo: siete contenti che il legend abbia la simulazione leslie interna?
Non dovreste! L'hammond vero no ce l'ha!
Ma è comoda!
Sarebbe interessante, se non ricordo male il Numa Organ 2 lo fa (non ne sono sicuro, lo provai diverso tempo fa), però sarebbe anche controproducente.
Se proprio servissero dei preset come quelli che descrivi tu, globali (chiamiamoli pure performance), preferirei che venissero implementati dei pulsanti appositi, magari anche con un piccolo display, perché no? Sui tasti invertiti non sarebbe corretto. Ma non per una questione filologica fine a se stessa: la tecnica hammondistica comprende anche l’utilizzo di questi preset, e personalmente meno male che su un clone si salva solo la posizione dei drawbars... pensa se ad ogni tasto invertito ti cambiasse il drive, l’equalizzazione, la percussione 2nd - 3rd, il leakage, il leslie passasse di stato... un casino!
Le performance in tanti casi sono comode.... immagino un tastierista che deve passare da uno split fiati/archi ad un piano elettrico, poi uno split cori/synth. Anche in un synth analogico come il P08 trovo comodo che ci siano memorie. In un organo... bah, sul C1 Nord c’erano ma non le usavo. Da un brano all’altro, in una scaletta, cambi il drive, il leakage, il tipo di ruote foniche, la microfonazione del Leslie, togli key click, aggiungi sustain su pedaliera? Io non lo faccio, di solito intervengo su db, chorus, percussione. Non mi serve memorizzarli!