07-05-18 19.41
Gestione dei punti di loops....cosa usare, come usarlo e...come memorizzarli?
É forse la piu grande difficoltá quando sicampiona, e porta via molto tempo, su alcuni suoni percussivi come il pianoforte o congas, spesso non é necessaria, avendo un decadimento naturale, ma sulle forme d'onda sintetiche come la mettiamo?
Una volta campionato dovremo far si che il suono abbia un sustain infinito, il problema é che non é facile trovare i punti di loops e anche io dopo anni ho perso un po l'abitudine e la velocitá.
Dopo aver registrato e tagliato la forma d'onda cosa si puo usare per trovarli facilmente?
un tempo era pieno di editors, oggi su mac non cé piu un cazzo! per esempio cubase non possiede a mia conoscenza una funzione simile...logic la possiede ma anche qui la gestione del loop cambia da sampler a sampler, per esempio alchemy non gestisce i loops nella stessa maniera che exs24, come si puo ovviare la cosa?
non parliamo pero di stronzate cme sample robot etc...cose automatiche, ci dovra pur essere un sistema per trovare facilmente questi punti di loops come nella forma d'onda originale, e una volta trovati ce un modo di memorizzarli come metadati in modo che siano compatibili quasi con tutti i softwares, cioe che se il sample venga poi importato nel sampler di reason piuttosto che in kontakt o nel kronos, essi rimangano gia di default?
Superato questo scoglio diciamo che il grosso del lavoro sarebbe fatto, io mi trovo con 30 giga di samples gia fatti e pronti per essere tagliati ed editati, ma fino a che non trovo un sistema efficente per farlo e per far si che non sia lavoro buttato nel caso cambiassi piattaforma SONO BLOCCATO, ma come fanno in Spectrasonics o Kurzweil mi chiedo?
-Multisamples....obbligatori in certe forme d'onda, ma quanti e quali scegliere?
La maggior parte delle waveforms roland non sono waveforms ma appunto collezioni mappate di multicampioni, che roland chiama stupidamente forme d'onda ma altri costruttori chiamano piu intelligentemente Multisamples (Korg), Keymaps (Kurzweil) o Instruments addirittura (EMU).
parlando della integra la roland non supporta waveforms in velocity switch, a differenza per esempio di kurzweil, questo fa si che in apparenza siano molte di piu ma in realta magari Kurzweil in una keymap Electric Piano possiede gia tre layers di velocity mentre Roland demanda tutto in modalitá patches dovendo usare piu oscillatori addirittura....e nell'elenco troverai El Piano p, El Piano mp, El Piano f etc...anche korg solitamente opera cosi.
Con Roland quindi io campiono alla velocity di 100 solitamente avendo cura di compensare i livelli poi del convertitore per ottenere un suono privo di distorsioni e coerente.
Se si trattasse di kurzweil converrebbe entrare nel keymap editor e vedere come sono le eventuali assegnazioni e questo da un grande vantaggio nella scelta dei valori.
Roland non permette di accedere a un keymap editor e percio non ci é dato sapere quali e quante forme d'onda siano state usate, e nemmeno korg o emu.
Come fare in questi casi a determinare quanti campioni sono stati prelevati? in questo caso secondo voi qusnti se ne dovrebbero prendere? per esempio su certi pianoforti io prendo ogni nota per 88 tasti...il campione diviene cosi enorme ma almeno sono sicuro e posso sfoltirlo dopo...ma su certi samples come il pianoforte del jv1080 mi rifiuto, in origine non sono cosi percio di solito prendo ad accordo diminuito ossia C Eb Gb A...4 samples per ottava.
a me piacerebbe che eventuali scalini si sentissero ossia se nella originale cé uno scalino tra due note vorrei che anche il mio multisample lo avesse identico, come il pianoforte della korg m1 per esempio, questo perche é piu filologico.
Avete altri suggerimenti su come operare in questo caso?
I problemi come vedete sono numerosi eppure esistono parecchie librerie al mondo commerciali, come cavolo fanno gli altri?