Campionamento 101 ...consigli e discussioni

  • orange1978
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07-05-18 19.02

Come ho accennato in alcune discussioni, é da un po che lavorando a una library personalizzata mi accingo a dover campionare alcune sorgenti che possono essere anche strumenti digitali del passato, vorrei quindi cogliere l'occasione per discuterne a riguardo scambiando con voi esperienze e strategie varie.

Nella fattispecie mi dovrei dedicare principalmente al sampling dell integra7 ma il discorso varrebbe per qualsiasi modulo o sintetizzatore.

- scelta della piattaforma: Meglio software o hardware?
dunque secondo me campionare oggi con un sistema hardware tipo akai s3000 piuttosto che strumenti piu moderni quali korg kronos o korg m3 per esempio, oppure fantom g (tanto per citarne alcuni piu famosi) non ha moltissimo senso, a meno di non possedere esclusivamente questi.
Cioe se in casa avessi solo una korg kronos o fantom, in questo caso se la scelta si riduce o cosi oppure niente, allora diventa scelta obbligata.
Ma potendo scegliere secondo me meglio optare per un sistema su computer, che sia adobe audition o pro tools o cubase....
bisogna considerare che i piu potenti samplers della storia erano fairlight cmi, waveframe audioframe e ned synclavier, e tutti quanti sulla fascia di prezzo intorno ai cento milioni di lire, erano basati su computer che fungeva da controller e si appoggiava su costosi hardware dsp.
oggi tutto questo lavoro lo puo svolgere una normale moderna cpu multicore, e quindi non serve piu hardware esterno a parte ovviamente il convertitore A/D.
le funzioni di editing di un sistema computer based sono infinitamente piu veloci e anche piu precise.

-É meglio entrare nel convertitore AD direttamente dall'uscita dello strumento oppure passare da un preamplificatore/channel strip?

secondo me non conviene passare da preamplificatori ne valvolari ne trasformer based tipo neve o chandler, questa cosa converrebbe farla solo se si dovesse campionare un hardware per scopi musicali ossia...se devo registrare un pianoforte della integra in studio durante una performance per una session multitraccia allora va benissimo entrare in due canali della console o pre esterni e anche agire su eq e filtri gia in recording perche prima si ottiene il suono che si cerca meglio è....ci si facilita e si risparmia tempo nel mixaggio.
Pero nel nostro caso lo scopo é catturare le forme d'onda di un sintetizzatore digitale per usarle poi in futuro nella costruzione di patches su kontakt o exs24 o reason o anche da caricare in ulteriori strumenti come kronos, questo vuol dire che le forme d'onda saranno dei mattoncini lego per qualcosa di piu grande che non sappiamo cosa sará, meglio secondo me non colorare troppo in questo stadio di lavoro.

-Scelta della frequenza di sampling e bitrate
Gli strumenti del passato hanno subito diverse codifiche per lo piu compromessi per risparmiare spazio prezioso in memoria, in tempi in cui le memorie costavano parecchi soldi...dai 32 khz compressi delle roland serie jv, ai 48 khz compressi di trinity e triton, anche ai meno canonici 39 khz dei moduli emu come orbit, planet phatt etc...quale scegliere e con che bit rate?

personalmente di solito campiono alla frequenza di 44.1 kHz con bit depth a 24 bit per poi scendere a 16 con dithering UV22hr dopo aver effettuato l'editing, non credo abbia molto senso campionare a frequenze maggiori un sample che in origine é stato memorizzato a 32 kHz, tuttavia lavorare a 24 bit mi da maggior sicurezza.
  • orange1978
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07-05-18 19.17

-Scelta della fonte....meglio campionare una forma d'onda oppure direttamente una patch? e con o senza effetti?
Personalmente ritengo che entrambi i modi siano validi purché si sappia che cosa si voglia ottenere in futuro.
Se si vorrá usare i campioni come oscillatori e quindi come mattoncini della lego appunto magari in un hardware non solo nel "kontakt", allora meglio campionare direttamente le forme d'onda perche sono statiche, ferme, neutre....perfette per aggiungere in futuro modulazioni, filtraggi etc...quindi inviluppi resettati, filtro completamente aperto e senza risonanza, niente effetti assolutamente, si deve catturare il suono dell'oscillatore.
Se invece si vorrá usufruire dei suoni come se fossero gia delle macropatches, allora si puo campionare direttamente il program o la patch in questione, avendo cura ovviamente di disabilitarne almeno il riverbero e il delay perche potrebbero non essere graditi in futuro.
Inoltre la cosa é complicata perche una patch puo avere svariate modulazioni sia controllate dalla dinamica che dagli inviluppi, o dagli lfo...é quindi estremamente difficoltoso catturarne ogni sfumatura singola, si rischia cioe di congelarne uno stato particolare ma di perdersi tutte le nuances che possono essere state introdotte dai parametri del sintetizzatore, é una cosa che io evito se posso.

Mono oppure Stereo? questo é il dilemma.
La maggior parte delle forme d'onda roland, korg o altro é campionata in mono all'origine, tranne dove chiaramente indicata sugli elenchi dei multisamples (reperibili sul web), per cui se una waveform é campionata in mono non ha senso memorizzarla in stereo, anche se gli hard disc oggi hanno centinaia di giga liberi la memoria rom/ram dello strumento su cui andremo a caricarla in futuro no...e non ha alcun senso memorizzare un file stereo a due canali occupando il doppio della memoria se i due canali sono identici.
Anche qui peró io di solito campiono sempre in stereo a 24 bit, e poi in fase di editing opero una conversione in mono e porto il bit depth a 16 bit.

Ovviamente il discorso non vale se si campiona una patch, in questo caso é d'obbligo usare la stereofonia perche la maggior parte delle patches sono pensate in stereo, si puo verificare la cosa con un normale plug in per controllo di stereo e mono, se in mono ci sara pochissima differenza e volete risparmiare ben venga campionarla in mono, se la qualitá peggiora allora stereofonia obbligatoria.
  • orange1978
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07-05-18 19.41

Gestione dei punti di loops....cosa usare, come usarlo e...come memorizzarli?
É forse la piu grande difficoltá quando sicampiona, e porta via molto tempo, su alcuni suoni percussivi come il pianoforte o congas, spesso non é necessaria, avendo un decadimento naturale, ma sulle forme d'onda sintetiche come la mettiamo?
Una volta campionato dovremo far si che il suono abbia un sustain infinito, il problema é che non é facile trovare i punti di loops e anche io dopo anni ho perso un po l'abitudine e la velocitá.
Dopo aver registrato e tagliato la forma d'onda cosa si puo usare per trovarli facilmente?
un tempo era pieno di editors, oggi su mac non cé piu un cazzo! per esempio cubase non possiede a mia conoscenza una funzione simile...logic la possiede ma anche qui la gestione del loop cambia da sampler a sampler, per esempio alchemy non gestisce i loops nella stessa maniera che exs24, come si puo ovviare la cosa?

non parliamo pero di stronzate cme sample robot etc...cose automatiche, ci dovra pur essere un sistema per trovare facilmente questi punti di loops come nella forma d'onda originale, e una volta trovati ce un modo di memorizzarli come metadati in modo che siano compatibili quasi con tutti i softwares, cioe che se il sample venga poi importato nel sampler di reason piuttosto che in kontakt o nel kronos, essi rimangano gia di default?

Superato questo scoglio diciamo che il grosso del lavoro sarebbe fatto, io mi trovo con 30 giga di samples gia fatti e pronti per essere tagliati ed editati, ma fino a che non trovo un sistema efficente per farlo e per far si che non sia lavoro buttato nel caso cambiassi piattaforma SONO BLOCCATO, ma come fanno in Spectrasonics o Kurzweil mi chiedo?


-Multisamples....obbligatori in certe forme d'onda, ma quanti e quali scegliere?
La maggior parte delle waveforms roland non sono waveforms ma appunto collezioni mappate di multicampioni, che roland chiama stupidamente forme d'onda ma altri costruttori chiamano piu intelligentemente Multisamples (Korg), Keymaps (Kurzweil) o Instruments addirittura (EMU).
parlando della integra la roland non supporta waveforms in velocity switch, a differenza per esempio di kurzweil, questo fa si che in apparenza siano molte di piu ma in realta magari Kurzweil in una keymap Electric Piano possiede gia tre layers di velocity mentre Roland demanda tutto in modalitá patches dovendo usare piu oscillatori addirittura....e nell'elenco troverai El Piano p, El Piano mp, El Piano f etc...anche korg solitamente opera cosi.
Con Roland quindi io campiono alla velocity di 100 solitamente avendo cura di compensare i livelli poi del convertitore per ottenere un suono privo di distorsioni e coerente.
Se si trattasse di kurzweil converrebbe entrare nel keymap editor e vedere come sono le eventuali assegnazioni e questo da un grande vantaggio nella scelta dei valori.

Roland non permette di accedere a un keymap editor e percio non ci é dato sapere quali e quante forme d'onda siano state usate, e nemmeno korg o emu.

Come fare in questi casi a determinare quanti campioni sono stati prelevati? in questo caso secondo voi qusnti se ne dovrebbero prendere? per esempio su certi pianoforti io prendo ogni nota per 88 tasti...il campione diviene cosi enorme ma almeno sono sicuro e posso sfoltirlo dopo...ma su certi samples come il pianoforte del jv1080 mi rifiuto, in origine non sono cosi percio di solito prendo ad accordo diminuito ossia C Eb Gb A...4 samples per ottava.
a me piacerebbe che eventuali scalini si sentissero ossia se nella originale cé uno scalino tra due note vorrei che anche il mio multisample lo avesse identico, come il pianoforte della korg m1 per esempio, questo perche é piu filologico.

Avete altri suggerimenti su come operare in questo caso?

I problemi come vedete sono numerosi eppure esistono parecchie librerie al mondo commerciali, come cavolo fanno gli altri?
  • ziokiller
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08-05-18 00.09

@ orange1978
Gestione dei punti di loops....cosa usare, come usarlo e...come memorizzarli?
É forse la piu grande difficoltá quando sicampiona, e porta via molto tempo, su alcuni suoni percussivi come il pianoforte o congas, spesso non é necessaria, avendo un decadimento naturale, ma sulle forme d'onda sintetiche come la mettiamo?
Una volta campionato dovremo far si che il suono abbia un sustain infinito, il problema é che non é facile trovare i punti di loops e anche io dopo anni ho perso un po l'abitudine e la velocitá.
Dopo aver registrato e tagliato la forma d'onda cosa si puo usare per trovarli facilmente?
un tempo era pieno di editors, oggi su mac non cé piu un cazzo! per esempio cubase non possiede a mia conoscenza una funzione simile...logic la possiede ma anche qui la gestione del loop cambia da sampler a sampler, per esempio alchemy non gestisce i loops nella stessa maniera che exs24, come si puo ovviare la cosa?

non parliamo pero di stronzate cme sample robot etc...cose automatiche, ci dovra pur essere un sistema per trovare facilmente questi punti di loops come nella forma d'onda originale, e una volta trovati ce un modo di memorizzarli come metadati in modo che siano compatibili quasi con tutti i softwares, cioe che se il sample venga poi importato nel sampler di reason piuttosto che in kontakt o nel kronos, essi rimangano gia di default?

Superato questo scoglio diciamo che il grosso del lavoro sarebbe fatto, io mi trovo con 30 giga di samples gia fatti e pronti per essere tagliati ed editati, ma fino a che non trovo un sistema efficente per farlo e per far si che non sia lavoro buttato nel caso cambiassi piattaforma SONO BLOCCATO, ma come fanno in Spectrasonics o Kurzweil mi chiedo?


-Multisamples....obbligatori in certe forme d'onda, ma quanti e quali scegliere?
La maggior parte delle waveforms roland non sono waveforms ma appunto collezioni mappate di multicampioni, che roland chiama stupidamente forme d'onda ma altri costruttori chiamano piu intelligentemente Multisamples (Korg), Keymaps (Kurzweil) o Instruments addirittura (EMU).
parlando della integra la roland non supporta waveforms in velocity switch, a differenza per esempio di kurzweil, questo fa si che in apparenza siano molte di piu ma in realta magari Kurzweil in una keymap Electric Piano possiede gia tre layers di velocity mentre Roland demanda tutto in modalitá patches dovendo usare piu oscillatori addirittura....e nell'elenco troverai El Piano p, El Piano mp, El Piano f etc...anche korg solitamente opera cosi.
Con Roland quindi io campiono alla velocity di 100 solitamente avendo cura di compensare i livelli poi del convertitore per ottenere un suono privo di distorsioni e coerente.
Se si trattasse di kurzweil converrebbe entrare nel keymap editor e vedere come sono le eventuali assegnazioni e questo da un grande vantaggio nella scelta dei valori.

Roland non permette di accedere a un keymap editor e percio non ci é dato sapere quali e quante forme d'onda siano state usate, e nemmeno korg o emu.

Come fare in questi casi a determinare quanti campioni sono stati prelevati? in questo caso secondo voi qusnti se ne dovrebbero prendere? per esempio su certi pianoforti io prendo ogni nota per 88 tasti...il campione diviene cosi enorme ma almeno sono sicuro e posso sfoltirlo dopo...ma su certi samples come il pianoforte del jv1080 mi rifiuto, in origine non sono cosi percio di solito prendo ad accordo diminuito ossia C Eb Gb A...4 samples per ottava.
a me piacerebbe che eventuali scalini si sentissero ossia se nella originale cé uno scalino tra due note vorrei che anche il mio multisample lo avesse identico, come il pianoforte della korg m1 per esempio, questo perche é piu filologico.

Avete altri suggerimenti su come operare in questo caso?

I problemi come vedete sono numerosi eppure esistono parecchie librerie al mondo commerciali, come cavolo fanno gli altri?
Però dovresti essere un po' più specifico, non puoi pretendere che in due parole strette strette uno capisca quello che vuoi fare...

  • orange1978
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08-05-18 02.14

@ ziokiller
Però dovresti essere un po' più specifico, non puoi pretendere che in due parole strette strette uno capisca quello che vuoi fare...

cosa non capisci di quello che ho scritto?

problema 1 trovare efficentemente i punti di loops di una forma d'onda roland ad esempio...
sarei curioso di sapere se esiste un modo per trovarla in maniera automatica ma senza programmacci freeware che sono prese in giro la maggior parte delle volte.
una volta trovati i punti però come fare a memorizzarli nel file? voglio dire, non cè un modo per far si che vengano letti poi in qualsiasi campionatore verranno caricati, che sia kontakt oppure un akai?

problema 2 capire quali note campionare delle forme d'onda.
come ho gia scritto, non ci è dato di sapere in una forma d'onda della roland u220 per esempio, quanti sono i samples in origine che roland ha preso, e lo stesso varrebbe per una forma d'onda della korg m1 o trinity, perche a differenza di kurzweil dove addirittura puoi modificare i punti di loops e mappature dei samples rom, gli strumenti roland o korg non lo consentono almeno non sulle forme d'onda in rom.

quindi la domanda è, conviene campionare per accordo diminuito (ad esempio), ossia quattro note per ottava, oppure per terze, oppure prima e quinta, oppure tutte le 88 note?

chiaramente nelle forme d'onda roland di pianoforte srx cè scritto che sono state campionate tutte le 88 note, allora in quel caso va bene, ma nelle altre, che erano compresse all'inverosimile non credo proprio ci siano tutti quei campioni anche perche col cazzo che ci starebbero in 8 mega anche se compressi con un algoritmo efficente come awm2 che cmq non va oltre due/tre volte le dimensioni del file, a rate variabile.

diciamo che le domande principalmente sono queste due, mi sembra di essere andato ampiamente nei dettagli.
  • kurz4ever
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08-05-18 07.17

I miei due cents (da hobbista dilettante)...
1 integra è già più facile che campionare hw esterno visto che puoi registrare i suoi suoni direttamente dalla sua scheda audio riducendo così il rischio di distorsioni e introduzione di rumore bianco
2 (e qui più o meno lo hai già detto anche tu) via l.f.o. , filtri aperti al massimo e risonanze a 0, possibilmente inviluppo con Attack,Decay e release a zero, effetti a zero.
3 mi sono fatto un pattern Midi che copre 7 ottave 3 Note per ottava equidistanti con 5 livelli di dinamica
4 faccio suonare il tutto sulla DAW e tiro fuori un wav 44/24bit
5 un po'di script Shell e sox su Linux così mi trovo i singoli campioni normalizzati e con i giusti nomi per calcolare la root note
6 awave studio per loopare, portare a 16bit ed eventualmente fare un resampling.

Certo che così in tutto non ci stai meno di 4/5 ore per strumento, visto che comunque il looping per quanto automatico va fatto nota per nota e ad orecchio per evitare l'introduzione di artefatti.
  • orange1978
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08-05-18 10.53

@ kurz4ever
I miei due cents (da hobbista dilettante)...
1 integra è già più facile che campionare hw esterno visto che puoi registrare i suoi suoni direttamente dalla sua scheda audio riducendo così il rischio di distorsioni e introduzione di rumore bianco
2 (e qui più o meno lo hai già detto anche tu) via l.f.o. , filtri aperti al massimo e risonanze a 0, possibilmente inviluppo con Attack,Decay e release a zero, effetti a zero.
3 mi sono fatto un pattern Midi che copre 7 ottave 3 Note per ottava equidistanti con 5 livelli di dinamica
4 faccio suonare il tutto sulla DAW e tiro fuori un wav 44/24bit
5 un po'di script Shell e sox su Linux così mi trovo i singoli campioni normalizzati e con i giusti nomi per calcolare la root note
6 awave studio per loopare, portare a 16bit ed eventualmente fare un resampling.

Certo che così in tutto non ci stai meno di 4/5 ore per strumento, visto che comunque il looping per quanto automatico va fatto nota per nota e ad orecchio per evitare l'introduzione di artefatti.
di tutti i punti piu che ovvi mi interessano solo le ultime due...

- awave studio dici? io lo usavo anni fa per convertire files audio da diversi formati, ma non ho mai pensato di usarlo come "editor", dici che é la soluzione migliore?
purtroppo peró per mac esiste solo una versione sperimentale,tu lo usi su mac o pc?

- si infatti ci si passa parecchio tempo a cercare i loops manualmente, e infatti vorrei trovare una soluzione piu comoda.
ma quando trovi i loops con awave poi riesci a memorizzarli permanentemente nel file wav e rimangono in ogni sampler che li importi gia settati?
  • kurz4ever
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08-05-18 11.45

di tutti i punti piu che ovvi mi interessano solo le ultime due...

Sono un dilettante, non un professionista, ovviamente scrivo ovvietà...

orange1978 ha scritto:
- awave studio dici? io lo usavo anni fa per convertire files audio da diversi formati, ma non ho mai pensato di usarlo come "editor", dici che é la soluzione migliore?

Non so se la migliore, ma mi sembra molto comodo ed efficace, sia nel resampling che nella ricerca automatica dei punti di loop (che volendo riuscirei a fare massivamente, ma per ottenere un buon risultato devo fare un campione alla volta). Ovviamente gestisce lo zero crossing e il crossfade automaticamente. E comunque basta provare la demo per capire se e come copre le esigenze. Diciamo che la parte looping e resampling di un centinaio di campioni mi porta via un paio d'ore.
orange1978 ha scritto:
purtroppo peró per mac esiste solo una versione sperimentale,tu lo usi su mac o pc?

Usato su W10 (aveva qualche problema di stabilità ma con gli ultimi aggiornamenti non mi ha più creato problemi) e su Linux con una versione recente di WINE (la 3.0.0)

orange1978 ha scritto:
- si infatti ci si passa parecchio tempo a cercare i loops manualmente, e infatti vorrei trovare una soluzione piu comoda.

No, uso sempre la ricerca automatica, solo che non mi fido della ricerca batch e faccio un solo campione alla volta per ottimizzare dimensioni e ridurre il rischio di artefatti (sul pc3k ho solo 128M...), variando l'unico parametro che c'è ossia la percentuale di campione (a partire dalla fine) da cui inizio la ricerca del punto di loop
orange1978 ha scritto:
ma quando trovi i loops con awave poi riesci a memorizzarli permanentemente nel file wav e rimangono in ogni sampler che li importi gia settati?

Non capisco... io prima cerco il loop e poi ricampiono e faccio altre cose, ma il punto di loop non lo perdo. Poi salvo in Wav e creo le keymaps col kurzfiler, E sul pc3k mi trovo il punto di loop perfettamente settato.
Se lo facessi su Reason probabilmente dovrei già produrre i campioni nel formato nativo di Reason stesso (dato che quando importa gli WAV leggevo che perde i loop points)
  • orange1978
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08-05-18 12.34

@ kurz4ever
di tutti i punti piu che ovvi mi interessano solo le ultime due...

Sono un dilettante, non un professionista, ovviamente scrivo ovvietà...

orange1978 ha scritto:
- awave studio dici? io lo usavo anni fa per convertire files audio da diversi formati, ma non ho mai pensato di usarlo come "editor", dici che é la soluzione migliore?

Non so se la migliore, ma mi sembra molto comodo ed efficace, sia nel resampling che nella ricerca automatica dei punti di loop (che volendo riuscirei a fare massivamente, ma per ottenere un buon risultato devo fare un campione alla volta). Ovviamente gestisce lo zero crossing e il crossfade automaticamente. E comunque basta provare la demo per capire se e come copre le esigenze. Diciamo che la parte looping e resampling di un centinaio di campioni mi porta via un paio d'ore.
orange1978 ha scritto:
purtroppo peró per mac esiste solo una versione sperimentale,tu lo usi su mac o pc?

Usato su W10 (aveva qualche problema di stabilità ma con gli ultimi aggiornamenti non mi ha più creato problemi) e su Linux con una versione recente di WINE (la 3.0.0)

orange1978 ha scritto:
- si infatti ci si passa parecchio tempo a cercare i loops manualmente, e infatti vorrei trovare una soluzione piu comoda.

No, uso sempre la ricerca automatica, solo che non mi fido della ricerca batch e faccio un solo campione alla volta per ottimizzare dimensioni e ridurre il rischio di artefatti (sul pc3k ho solo 128M...), variando l'unico parametro che c'è ossia la percentuale di campione (a partire dalla fine) da cui inizio la ricerca del punto di loop
orange1978 ha scritto:
ma quando trovi i loops con awave poi riesci a memorizzarli permanentemente nel file wav e rimangono in ogni sampler che li importi gia settati?

Non capisco... io prima cerco il loop e poi ricampiono e faccio altre cose, ma il punto di loop non lo perdo. Poi salvo in Wav e creo le keymaps col kurzfiler, E sul pc3k mi trovo il punto di loop perfettamente settato.
Se lo facessi su Reason probabilmente dovrei già produrre i campioni nel formato nativo di Reason stesso (dato che quando importa gli WAV leggevo che perde i loop points)
no la demo di awave era perfettamente funzionante su mac ma mi era scaduta, però ne avevo una versione in passato su windows ma roba di 15 anni fa quando ancora forse era shareware o donationware non ricordo.

dovrei ri provarlo perche su mac comunque pare abbia delle limitazioni oltre che a funzioni "non abilitate", cioè ha piu limiti (che palle...), oppure attrezzarmi con un piccolo pc solo per fare queste cose anzi mi sa che finirà cosi perche su mac è un disastro tutto.

sui loops intendevo appunto che una volta memorizzato il file con awave quando lo importi su altri sampler come kurzweil i loop points rimangono quindi, mentre dici che ad esempio con reason non funziona? cioe che se salvi da awave e importi in reason non ti legge piu i loop points?

io per fare queste cose utilizzo niente meno che...Logic Pro X, e funziona, solo che è scomodo e comunque non ho ancora testato gli ultimi lavori su hardware esterno, che poi sinceramente potrebbe interessarmi relativamente.

vorrei riprovare anche kontakt magari, perche lo uso sempre ma mai a casa mia perche non ce l'ho ahahaha....e quando lo usiamo negli studi al 99% delle volte è sempre per le sue librerie, sicuramente è un potentissimo sampler perche se ci fanno librerie come the giant o addirittura che ti suonano le chitarre a tempo tipo virtual guitarrist, sicuramente a fare quello che dovrei fare io ci impiegherebbe una frazione di secondo.

vorrei però capire se ne vale veramente la pena acquistarlo dato che a me la sua libreria non interessa molto, oppure se mi converrebbe continuare a sfruttare al massimo quello che logic mette a disposizione, non è per tirchieria o soldi eh...potrei comprarmene 10 di kontakt se volessi ma è che io odio avere troppo software, perche mi disturba il doverlo sempre tenere aggiornato, se cambi computer poi hai 100 programmi da reinstallare e che palle...cioe se ci si fa prendere poi si riempe l'hard disc di roba inutile che poi magari nemmeno si sfrutta.

però se fosse indispensabile potrei anche comprarlo, ad esempio ho visto che esiste in vendita solo il kontakt però senza le librerie komplete, ma mi chiedo cacchio non si puo comprare SOLO il kontakt con tutte le librerie sue senza tutte quelle schifezze inutili tipo massive, absynth, fm8 etc etc etc? possibile che se mi interessa solo il kontakt devo pagarlo il triplo del komplete?
  • kurz4ever
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08-05-18 12.42

orange1978 ha scritto:
dovrei ri provarlo perche su mac comunque pare abbia delle limitazioni oltre che a funzioni "non abilitate", cioè ha piu limiti (che palle...), oppure attrezzarmi con un piccolo pc solo per fare queste cose anzi mi sa che finirà cosi perche su mac è un disastro tutto.

Non esiste WINE 3.0 su Mac?
orange1978 ha scritto:
sui loops intendevo appunto che una volta memorizzato il file con awave quando lo importi su altri sampler come kurzweil i loop points rimangono quindi, mentre dici che ad esempio con reason non funziona? cioe che se salvi da awave e importi in reason non ti legge piu i loop points?

dico che il kurz onora i loop del wav(fatto più volte), e che (ma come ho già scritto qui mi limito solo a quello che ho letto dato che non ho mai provato) Reason non li onora. Ma se li esporto in formato SXT probabilmente anche reason li vede.
  • orange1978
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08-05-18 12.53

kurz4ever ha scritto:
Non esiste WINE 3.0 su Mac?


si esiste mi pare ma non l'ho mai usato, non so nemmeno se funzioni bene.

kurz4ever ha scritto:
dico che il kurz onora i loop del wav(fatto più volte), e che (ma come ho già scritto qui mi limito solo a quello che ho letto dato che non ho mai provato) Reason non li onora. Ma se li esporto in formato SXT probabilmente anche reason li vede.


ah chiaro, e infatti io vorrei un formato piu compatibile possibile altrimenti non si finisce piu.
  • maverplatz
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08-05-18 14.01

Premetto che non sono esperto degli attuali mezzi di campionamento (es. non ho mai usato la rispettiva funzione in Cubase Elements 9.5).

Dal 1988 e per molti anni ho avuto un Casio FZ 1: spesso lo utilizzavo dal vivo come doppione di un altro synth (di solito il D50).
Se posso essere d'aiuto: per i (soli) suoni di synth, campionavo semplicemente una sola nota (con una velocità intermedia), il DO centrale, alla massima frequenza di campionamento disponibile (36 kHz; la profondità / risoluzione era già 16 bit), con un tempo di due secondi.
È ovvio che (con un solo sample) le note più gravi avevano un attacco lento, ma in questo modo riuscivo a preparare i suoi che mi servivano piuttosto velocemente ed il risultato finale era accettabile.
Il tempo di due secondi mi serviva per avere un solo loop piuttosto lungo (il Casio FZ1 permetteva l'impostazione di 8 loop diversi per sample!), senza dover impazzire per trovare quello perfetto in pochi byte ed il tutto con un consumo di memoria ancora accettabile (avevo solo 2 Mbyte con memoria aggiuntiva opzionale inserita).
Malgrado il display grafico (incluso nell'FZ1), la ricerca dei due punti di 0 ottimali era difficoltosa e ho sentito molto la mancanza dell'auto-loop, funzione che invidiavo a campionatori hardware di allora (es. EMAX, senza display grafico, ma immagino più semplice da utilizzare; ad esempio, sono interessanti i video di Alan Wilder sui suoni usati nei tour dei Depeche Mode).